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Taehyung's pov

Mi guardai attorno. I miei occhi non si posavano per più di un millisecondo sui centinaia di volti che mi circondavano. Persone false e che volevano starmi vicino solo per la posizione di mio padre mi circondavano ogni giorno, ormai ci avevo anche fatto l'abitudine.
La musica pompava alta nelle casse enormi nel salone di Jackson ed io mi ritrovai nuovamente seduto su di un divanetto appartato: in realtà io non volevo nemmeno venirci, a questa festa; odio i luoghi affollati e il tipo di musica che di solito c'è in questo tipo di eventi mondani. Tuttavia avrei fatto un torto a Jackson, che insieme a Minho era una delle pochissime persone di cui potevo ancora fidarmi e che potevo considerare come un vero amico.
Eravamo cresciuti tutti insieme, poiché eravamo vicini di casa, e avevamo fatto amicizia molto prima che mio padre ricevesse la carica di primo ministro; prima di allora eravamo una semplice famiglia benestante. Eppure Minho e Jackson c'erano sempre stati per me, anche se frequentavamo scuole diverse. Così come io c'ero stato per loro quando ne avevano avuto bisogno: erano gli unici che avevano visto dei lati di me stesso che tenevo nascosti agli occhi degli altri, che mi avevano visto piangere come una ragazzina e accompagnato a casa quando ero troppo ubriaco.

Tuttavia quella sera si rivelò essere più interessante del previsto e quasi non mi pentii di aver acconsentito a venirci; avevo visto finalmente colui che era l'oggetto dei miei desideri da qualche tempo a questa parte ormai: Jungkook.
Lo vidi là, intento a parlare con qualcuno, nella sua maglia semi trasparente e la sua giacca elegante. La sua bellezza era così accecante.
All'inizio pensai di aver avuto una allucinazione, sbattei più volte le palpebre per assicurarmi che fosse reale. Eppure lo era.
Lo guardai intensamente per un attimo, e quando notai che anche lui mi stava fissando abbozzai un lieve sorrisino e guardai da un'altra parte. Dopotutto, ero la persona di cui si parlava di più a scuola, non potevo certo permettermi di essere beccato a fissare qualcuno, altrimenti la gente avrebbe cominciato a farsi strani film mentali.

Poi il destino volle che lo incrociassi di nuovo; mentre attraversavo un corridoio pieno di luci da discoteca e musica, Jungkook mi cadde quasi addosso, rovesciandomi il suo drink sui pantaloni e sulla giacca.
Avrei voluto rispondere con un "Non fa niente, può capitare" decisamente molto più garbato, ma non potevo permettermelo. Non quando c'erano tutte quelle persone a circondarmi. Ero Kim Taehyung, non dovevo mai dimenticarlo.
Così sputai fuori un acido «Lascia perdere. Tanto non potresti ripagare quello che indosso. » suscitando la reazione che avevo sperato nelle persone che mi circondavano. Una risata che mi fece sentire una merda, in quel momento, quando gli occhi grandi e lucidi di Jungkook incontrarono i miei; non potei fare altro che deglutire.

Scusa Jungkook, ma devo farlo. Non posso lasciare passare tutto questo.

Lo guardai allontanarsi e sentii una mano estranea darmi una pacca sulla spalla «Sei proprio un bastardo! Non ti smentisci mai, Taehyung-nim! » esclamò un ragazzo, di cui non ricordavo nemmeno il nome. Forse era qualche figlio di qualche ministro collega di mio padre.

Già, mio padre. Ossia colui che mi sta rendendo la vita un inferno; da quando è diventato primo ministro, non ho più una vita privata. Tutti a scuola sanno quello che faccio, sanno dove vado, con chi ci vado, mi spiano e mi seguono dappertutto e soprattutto cercano in tutti i modi di approcciarmi.

All'inizio, ci fu una persona che volle diventare mia amica: io, da bravo ingenuo quale ero, la accolsi e la amai con tutto il mio cuore. Fin quando non scoprii che aveva cercato di ingraziarsi mio padre fingendo di essere mio amico. Quella fu una vera pugnalata al cuore.

Da quel giorno, decisi di porre una barriera tra me e gli altri: nessuno poteva scalfirmi, nessuna ragazza poteva conquistarmi. Nessuno poteva avermi, mentre io potevo avere chiunque.
Potere. Ne avevo bisogno per colmare il vuoto che quella persona mi aveva lasciato.
Eppure, quello stesso potere che tanto mi eccitava su base quotidiana, nel momento in cui i miei occhi si incatenarono a quelli di Jungkook, sembrò una cosa così effimera.

Fu quella sera che io capii di essere follemente, pazzamente e perdutamente innamorato di Jeon Jungkook.

Angolo autrice!
E finalmente conosciamo anche il passato oscuro di Tae wuuu! Ho voluto spiegare il perché la sera della festa si è comportato così male col nostro coniglietto ❤️ Come sempre, lasciatemi un commentino o una stellina!

Sono troppo felice che questa storia sia arrivata a 1k e passa views, per me è davvero importante perché sto davvero adorando scrivere questa storia e non siamo nemmeno a metà! Spero di continuarla ancora per molto ❤️❤️

Ⅴ stands for... | VKook  [BTS Fanfic] Where stories live. Discover now