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Jimin's pov

Mi alzai per andare a prendere dell'acqua: la gola mi bruciava fortissimo, avevo come la sensazione che potesse andarmi a fuoco da un momento all'altro. Mi diressi così verso il bar nel grande salone della villa per dissetarmi, finalmente.
Mentre camminavo, notai una testolina color verde menta e sorrisi spontaneamente; lo osservai voltarsi e scoprii essere proprio lui, Yoongi. Mi affrettai per raggiungerlo, prima che sparisse inghiottito dalla folla.
«Yoongi! Anche tu qua?» lo tirai per un braccio, sorridendogli. Era davvero bellissimo, vestito così; la maglietta con lo scollo a V gli dava un'aria tremendamente sexy.
«Jimin! In realtà non sarei dovuto esserci, ho deciso di venire all'ultimo momento.» piegò la testa di lato e lo sentii scrutarmi dall'alto al basso. Potevo percepire il mio corpo andare a fuoco sotto il suo sguardo, soprattutto nel basso ventre. Mi sentii mancare il pavimento da sotto i piedi quando i nostri occhi si incrociarono.
«Ti va un drink?» indicò il bar poco distante da noi, e io annuii: probabilmente era la scelta peggiore, perché ero reduce da una canna fumata dopo tanto tempo di astinenza. Ma accettai lo stesso. Alla fine ero con Yoongi, e rifiutare sarebbe potuto passare come un ennesimo tentativo di evitarlo.
«Cosa prendi?» mi chiese il ragazzo dai capelli color menta.
«Quello che prendi tu.» mi strofinai appena gli occhi, notando solo dopo aver proferito parola un ghigno dipingersi sulle sue labbra.
«Due vodka triple alla fragola.» ordinò l'altro, facendo segno al barista.
«Sei venuto da solo?» gli chiesi malizioso, appoggiandomi con un fianco al bancone e guardandolo.
«Si. Tu invece? Hai compagnia?» mi rispose avvicinandosi di più a me.
«Sono venuto con Jungkook e Hoseok. »
«Jungkook eh... » sospirò, distogliendo lo sguardo, afferrando i due drink e porgendomene uno, continuando poi con un «Alla sua salute allora!» in tono ironico. Potevo notare una punta di gelosia nella sua voce, ma questo mi fece ancora più piacere: portai il drink alla bocca e lo sorseggiai piano. Sentii le tempie pulsarmi forte non appena l'alcolico mi trapassò la gola ma non mi importava.
«Come va con il mixtape?» gli chiesi, spostando il peso corporeo su di un piede.
«Bene in realtà. Sento di aver quasi finito.» e diede un sorso al suo drink, leccandosi le labbra lentamente «Mi piacerebbe farti ascoltare qualcosa, ci tengo al tuo parere.»
«Quando vuoi Yoongi, sai che sono sempre aperto a te.» sorrisi mentre sputai fuori quelle parole. All'inizio non mi resi nemmeno conto di quello che avevo detto e non ci diedi molto peso. Poi, però, ripensandoci bene, strabuzzai gli occhi: avevo appena detto ad un ragazzo etero e fidanzato che ero sempre "aperto" per lui.
Guardai Yoongi, che sollevò un angolo della bocca alla mia affermazione, e poi buttò giù tutto d'un colpo il suo drink.
«Vuoi ballare un po', giusto per smaltire l'alcol?» mi chiese, indicandomi la pista da ballo; e io, da bravo ballerino quale ero non potevo che accettare. Tirai Yoongi per un braccio, saltellando a ritmo di musica, per raggiungere il centro della pista. Mi facevo largo tra le tante persone che si scatenavano, con Yoongi a seguito, e quando trovai uno spazio semi libero, mi voltai per guardarlo in faccia. Le luci soffuse rosse e blu e i vari led a intermittenza, facevano sembrare il volto di Yoongi una vera e propria opera d'arte moderna. I suoi occhi piccoli mi stavano letteralmente mangiando, ogni tanto si umettava le labbra con la lingua.
Cominciammo a muoverci l'uno vicino all'altro, ogni tanto gettando le braccia in aria a ritmo di musica. Potevo percepire chiaramente l'alcol scorrermi nelle vene, il mio cervello era annebbiato dal fumo ma non mi importava: tutto quello che vedevo in quel momento era Yoongi. Mi avvicinai di più a lui e cominciai a muovere il bacino in modo sensuale; prima da un lato e poi dall'altro, ondeggiavo senza vergogna, ogni tanto passandomi una mano tra i capelli biondi, tirandoli indietro.
All'improvviso sentii una mano cingermi un fianco e sorrisi nel constatare che quella fosse proprio la mano di Yoongi: anche lui aveva preso ad ondeggiare in sincronia con me, senza mai perdermi di vista. Di istinto, portai le braccia attorno al suo collo avvicinandolo di più a me: nella foga del momento, feci involontariamente strusciare i nostri bassi ventri e avvertii una scossa attraversarmi la schiena.

Ⅴ stands for... | VKook  [BTS Fanfic] Where stories live. Discover now