Capitolo XII

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9 Novembre 2017

-Questi bastardi non ci danno un attimo di tregua! -urlò Isaac impegnato a sparare dal finestrino del camper.

-Arrivano da tutte le parti!-avvisai mentre ero impegnata a massacrare, come Isaac, i morti dal finestrino opposto.

-Vai più veloce Hans!-

-Isaac se vado più veloce quegli stronzi che arrivano da davanti mi spaccano il camper.-

Eravamo nella merda fino al collo.I morti ci avevano preso alla sprovvista mentre dormivamo, il camper aveva iniziato a muoversi come nel pieno di un terremoto, mi affacciai al finestrino e una marea di morti lo circondava.Hans senza pensarci due volte corse al posto di guida e partí velocemente . Così ci ritrovammo in questa situazione e non sapevamo come uscirne.

-Ma quanti ce ne sono?- chiesi esausta.

-Troppi, non scoraggiamoci o prenderanno il sopravvento! -rispose Isaac.

Dopo circa mezz'ora riuscimmo a seminarli.

-È stata dura...-dissi mentre mi buttavo sul letto esausta.

-Però ci siamo riusciti! -esultó Isaac.

-Isaac puoi prendere il mio posto?Sono distrutto!-

-Certo Hans!-

Detto questo Hans venne accanto a me.

-Come stai?-mi chiese accarezzandomi i capelli.

-Bene...-

Spostai la sua mano dalla mia testa, mi rendeva nervosa il suo tocco, non riuscivo a stare con lui.

-Mi odi?-mi guardó fisso negli occhi.

-No Hans, ho solo paura.-

-Di cosa hai paura? -

-Di te.-distolsi lo sguardo dai suoi occhi tristi.

-Cosa ho fatto? -

-Nulla.Ho solo paura di innamorarmi di nuovo di te e poi dimenticarlo ancora, come è già successo. -

-Non lo dimenticherai perché sarò sempre al tuo fianco e scriveremo tutto di noi.-

-Ma i sentimenti e le emozioni non si possono rivivere.-

-Facciamo un passo alla volta.Prima di tutto dobbiamo capire come hai fatto a sopravvivere.-mi prese il volto tra le mani.

Delle immagini iniziarono a farsi vive nella mia mente.Un bosco, Hans che mi afferra le guance e poi il buio totale.

-Non riesco a ricordare Hans, delle mezze immagini mi attreversano la mente poi il vuoto.-

-Questo è un buon segno, vedrai che riuscirai a recuperare la memoria! -

-Chissà.-

Ogni giorno ero sempre più confusa, sempre più spaventata.Come ho fatto a sopravvivere?Perché non ricordo nulla? Queste domande mi tormentavano ventiquattro ore su ventiquattro senza tregua, dovevo scoprirlo, forse avrei potuto aiutare qualcuno, chissà anche salvare il mondo.

11 Novembre 2017

Pioveva già da qualche ora e noi continuavamo il nostro viaggio, forse eravamo persino arrivati in Italia.

D'un tratto Hans frenó di botto.

-Che succede? -

Hans non mi rispose e scese subito dal camper, quando tornó in braccio aveva un cucciolo di cane, era tutto nero con gli occhi azzurri.

-Ehi ti assomiglia!-scherzó Isaac.

-Avrà 3 o 4 mesi, come avrà fatto a sopravvivere? -mentre lo dicevo gli accarezzavo la testa.

-Lo teniamo? -chiese Isaac con gli occhi dolci.

-Non possiamo sfamarlo-rispose Hans quasi piangendo.

-E dai teniamolo!-lo pregai saltellando.

-Va bene, lo teniamo!-

Io e Isaac saltellavamo come due bambini.

-Però dobbiamo trovargli un nome.-

-Io lo chiamere Hans come te, siete identici.- Isaac scoppiò a ridere.

-Ma è un maschio o una femmina? -domandai.

-Io non controllo!-risposero in coro Hans e Isaac.

-Che cretini!-

Presi il cane in braccio e controllai, era una femmina.

-Il cane è femmina, quindi il nome lo scelgo io.Si chiamerà Kira.-

La povera cagnolina era spaesata e spaventata, io la accarezzavo e cercavo di calmarla.

Avevamo una nuova compagna nel nostro gruppo.

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