Un poveraccio

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Un uomo molto povero era così ricco dentro che se solo si fosse venduto avrebbe comprato qualsiasi cosa.
E si chiedeva mi vendo o non mi vendo, mi vendo o non mi vendo?
Andò da un mercante e gli chiese Quanto mi dai?
Il mercante lo guardò e gli diede quattro bottiglie d'acqua da mezzo litro, due oligominerali naturali sterilizzate disinfettate al gusto di plastica e due frizzanti sgasate dal caldo.
L'uomo disse Devo sicuramente valere molto di più!
Rifiutò le quattro bottiglie e cambiò mercante, che gli propose due noccioline.
Ne trovò infine uno che gli disse ti do una macchina, seguimi.
L'uomo, soddisfatto, pensò Almeno una macchina la valgo.
Poi scoprì che l'auto era senza ruote.
Rifiutò e rifiutò ad ogni offerta che i mercanti gli facevano in giro.
Lui valeva di più, doveva valere di più del valore che la gentaglia gli dava.
Provò con l'ultimo mercante, che addirittura lo rifiutò.
Perché mi rifiuti senza offrire nemmeno un sassolino?
Perché se vuoi essere comprato da me, devi prima piacere alla gente.  
L'uomo chiese E cosa piace alla gente?
Il mercante rispose Cio che é bello.
L'uomo cominciò a chiedere ai passanti cosa ci fosse in lui di brutto.
Chi gli disse il naso, chi la fronte, chi le labbra.
Abbattuto, chiese quale naso, quale fronte e quali labbra avrebbe dovuto avere.
Alcuni lo mandarono affanculo, altri gli fecero vedere delle immagini di bei nasi, belle fronti e belle labbra.
L'uomo andò da un mercante e gli chiese se poteva vendergli un bel naso.
Il mercante gl'indicò un chirurgo plastico molto bravo.
L'uomo si presentò dal chirurgo plastico, per avere un bel naso s'indebitò dicendo Con un nuovo naso qualcuno mi comprerà.
In due settimane ebbe un naso nuovo, ma doveva rifarsi pure fronte e labbra.
Perciò chiese al chirurgo se poteva mettergli a posto la fronte.
Siringa, botox sulla fronte.
Chiese poi Mi metti a posto le labbra? Se le metti a posto mi compreranno sicuramente e io ti coprirò di soldi.
Siringa, botox sulle labbra.
L'uomo era diventato bellissimo. Tutti volevano comprarlo, offerte da ogni dove.
Così, l'uomo povero fuori ma ricco dentro diventò ricco e basta.
Pagò i suoi debiti, ma pagò anche altri ritocchi.
Si fece innestare tibie più lunghe, si ritoccò i denti e le spalle e le chiappe.
La sua fama crebbe sempre di più, finché una mattina l'uomo, appena sveglio, si guardò allo specchio scoprendo di esser tornato coi difetti di prima.
Trovò un biglietto attaccato al frigorifero.
-Chi sei senza di me? Io valgo molto più di te. Addio.-
Subito l'uomo pensò a un tiro mancino del suo chirurgo di fiducia, ma inorridì quando alla televisione vide i suoi innesti di silicone venire intervistati.
Per chissà quale strano maleficio galleggiavano nell'aria, muovendosi come fossero un'unica persona: alle domande della gente, il silicone della fronte si aggrottava come se dietro ci fosse un cervello, e con le labbra di silicone rispondeva con voce calda e pacata chissà come, dato che l'uomo le corde vocali non se l'era rifatte.
Camminava con le tibie d'acciaio, lasciandosi fotografare le chiappe di botox senza problemi.
L'uomo-di-botox finì sui giornali, venne invitato ad ogni show del paese e diventò così ricco che si comprò tre ville di qua e di lá.
E l'uomo cominciò a rosicare, a perdere soldi e la sua ricchezza interiore, soprattutto quando cominciò a ponderare l'omicidio di tale mostro.
In fondo l'aveva partorito lui, quindi era sua responsabilità accopparlo.
Con gli ultimi soldi rimasti comprò una doppietta e lo attese davanti ai cancelli della sua villa per ben tre giorni, finché non scoprì che quella era la seconda casa, quella estiva, dell'uomo-di-botox.
Una mattina, quando l'uomo-di-botox uscì dalla porta per prendere il giornale, venne ridotto a brandelli dalla doppietta.
L'uomo, ridendo, lanciò il fucile a terra, attendendo le forze dell'ordine che arrivarono praticamente subito, attirate dall'esplosione.
Lo atterrarono, lo ammanettarono e lo lanciarono nella volante coi lampeggianti accesi, davanti a una folla sempre più fitta, che scuoteva indignata la testa.
Un bambino indicò l'uomo una volta ricco dentro, chiese alla madre Chi é quello?
La madre, schifata, disse Un poveraccio, solo un poveraccio.

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