Capitolo 8.

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Le metto una benda sugli occhi e la porto sul tetto di casa mia, dove ho fatto sistemare dei cuscini e delle coperte con dei petali di rose.
Brooklyn, cosa mi stai facendo?
Sono diventato troppo romantico.
"Okay, uno, due, tre, apri gli occhi." Le dico.
Lei apre la bocca sorpresa
"Wow!" Dice
"Guarda che panorama!" Da casa mia si vede tutta Manhattan.
Io mi metto dietro di lei, l'abbraccio dalla vita e le metto la testa su una spalla.
"Sei bellissima." Dico baciandole il collo.
Lei sorride
"Vieni, mettiamoci comodi" dico prendendole una mano
Ci sediamo sulle coperte e ne avvolgo una intorno a noi, stiamo in silenzio, ma non è imbarazzante, è piacevole.

Le dò un bacio sulle labbra, lei approva e in men che non si dica le nostre lingue si ritrovano intrecciate in uno splendido bacio.

Mi sveglio alle 5:30am 3 guardo che davanti a me sta sorgendo il sole, guardo Brooklyn dormire con la testa appoggiata al mio petto.

"Piccola..." la scuoto leggermente.
Lei apre lentamente gli occhi, sbatte più volte le palpebre e cerca di riprendere conoscenza.
"C'è l'alba..." punto con un dito, lei la guarda, mi lascia un bacio sulle labbra e poggia di nuovo la testa sul mio petto.
"Ho freddo..." sussurra.
"Entriamo." Le dico alzandomi e prendendole la mano.
"Posso fare una doccia?" Chiede imbarazzata
"Certo" le sorrido.
Prendo dei pancake surgelati, io faccio schifo in cucina, li metto in pentola e ci butto su la nutella.

"Mmmh, sono buonissimi!" Esclama
"Oh, grazie.." rido
L'accompagno a scuola e raggiungo i ragazzi. 
"Oh Ciro!" Dice qualcuno di loro.
"Beh, com'è andata la serataa?" Chiede Sydney beccandosi le risate degli altri.

"Lo hai detto a tutti?" Chiedo
"Oh, andiamo, lo sai che Syd non sa tenere la boccuccia di rosa chiusa." Dice Michael prendendo la sua faccia con una mano.
Noi ridiamo, abbasso la testa sulle mie Nike e sorrido pensando a ieri.
"Mi sono fidanzato." Dico
Parte un applauso da Sydney e gli altri fanno commenti tipo "sei rovinato" e cose così.
"Beh! Bisogna festeggiare! A 'sto punto COCA E MIGNOTTE TUTTA LA NOTTE!" Urla Jet. 
Io rido, non ho intenzione di tradirla, l'amo.
"Raccontaci di lei." Parla Tom.
"Oh beh, ho solo da dirvi che abita a London Street 68, casa Sparks." Sorrido amaramente.
Loro diventano improvvisamente seri.
"Sai che non possiamo tirarci indietro... e che se rinunciamo Leck ci fa un culo grande quando Manhattan." Interviene Cameron.
Sbuffo, io non lo farò mai.
"Le ho promesso di smettere con questa roba, ma come ben sapete non è facile." Dico portandomi una mano sulla faccia.
Loro annuiscono.
"Ma parliamo di cose serie, l'hai trombata?" Dice Jonathan facendo scatenare una risata generale.
Io rido.
"No, è vergine." Dico
"Cazzo, allora mantienilo giù, perchè non te le darà per un bel po'." Ride Johnny.
"Non m'importa. Non me ne frega nulla." Ammetto sorridendo.

Ore 10:00pm
"Okay, entriamo." Dico a Cam.
Inziamo a scavalcare la recinzione, arrivati in cima al cancello mi squilla il telefono.
"Devi spegnerlo!" Sussurra Cameron davanti a me.
È Brooklyn.
Salto giù, dall'altra parte del cancello ed entriamo in casa dalla finestra.
Lascio Cameron giù e io vado al piano superiore.
Io telefono squilla ancora.
"Pronto?" Rispondo spostando un quadro
"Ehi" dice la sua dolce voce.
"Amore.." dico
"Cosa stai facendo?" Chiede
Mi guardo intorno
"Sono a casa di Cameron, stiamo bevendo una birra" mento.
Non posso mica dirle che sto rubando.
Intanto trovo la cassaforte.
"Mmmh, non bere troppo." Ammette
"Tranquilla piccola!" Sorrido
"Domani passi a prendermi a scuola?" Chiede
"Si." Rispondo
"Okay a domani, notte amore." Dice
"Buonanotte piccola" sussurro e attacco.
Apro la cassaforte e prendo i BIG MONEY e rido, rido forte.
Scendo giù. 
"Andiamo Cam?" Sorrido.
"Certo." Dice.
Usciamo e andiamo a bere nel solito bar.
Stavolta siamo solo io e Cameron una mulatta si avvicina a me e si struscia sulla mia gamba.
Cazzo, Brooklyn, Brooklyn, Brooklyn!
"Allora? Che dici? Ci vuoi marcire sulla mia gamba? Sparisci." Le dico duro.
"Woooaaah! CIROO! Da dove esce questo te?" Chiede Cameron.
Lo guardo.
"Brooklyn, te la sei dimenticata?" Dico.
"Aaaaah, la fidanzatina." Dice

Verso l'una e mezza andiamo via di li.
Io vado a casa di Brooklyn, scavalco la recinzione come al solito e mi arrampico sull'albero che porta sul suo balcone.

Busso.

Ma e aperto, entro e vado verso di lei.

La guardo, è bellissima.
Lei si gira e mi guarda.
"Amore.." sussurra
"Shh dormi piccola." Le dico.
Lei sposta verso l'angolo del letto
"Dormi qui." Dice.
Io mi spoglio e mi metto accanto a lei, poggia la testa sul mio petto e disegna cerchi sopra.
"Ho detto a mia mamma di te, vuole conoscerti.." dice
Io deglutisco sonoramente.
"Domani sera... alle 8 sei invitato a cena..." dice
Annuisco.

Ci addormentiamo.

Sono le 7:00am e quella cazzo di sveglia non smette di suonare.
La prendo e la scaravento a terra con tutta la forza che ho.
Sento Brooklyn ridere dall'altra parte del letto.
Io mi porto una mano in faccia.
"Te la ricompro." Dico
Lei ride ancora di più, è bellissima.
"Vieni qui tu!" Le dico
È in piedi vicino la sua cabina armadio.
Scuote la testa, la guardo.
"No?" Sussurro.
Lei scuote ancora la testa.
Io mi alzo e vado verso di lei, la prendo a mò di sposa e la porto verso la vasca.
"Nononononono! Ti prego non farmi bagnare, ti prego farò qualunque cosa, ti prego!" Dice.
"Qualunque?" Chiedo.
Lei annuisce.
"Dimmi che mi ami, e dammi un bacio." Dico
Lei si avvicina e mi da un bacio.
"Ti amo..." dice dopo.
Io sorrido
"Ora puoi lasciarmi?" Dice.
"Certo. " dico e la lascio cadere nella vasca
"Brutto stronzo è ghiacciataa!" Ammette.
Mi guarda,
"Baciami" dice
Non me lo faccio dire due volte e mi avvicino a lei....
....che da stronza mi tira nella vasca con lei.
"Cazzo ma è ghiacciata davvero!" Dico; lei ride.

[...]

Scende dalla macchina dopo avermi salutato e la vedo scomparire attraverso il cancello della sua scuola con una sua amica.

Parto con la macchina e vado a casa.
"Mi aspetterà un quarto grado stasera." Dico tra me e me.

Romanzo Criminale. Where stories live. Discover now