Assalto a Osgilliath

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Aragorn, Legolas e Gimli seguiti dall'esercito fantasma si stavano avvicinando alle sponde del Grande fiume, dove alcune barche corsare erano immobili ciondolanti sull'acqua

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Aragorn, Legolas e Gimli seguiti dall'esercito fantasma si stavano avvicinando alle sponde del Grande fiume, dove alcune barche corsare erano immobili ciondolanti sull'acqua. I tre allungarono il collo, da terra non riuscivano a scorgere granché e Lybeth non faceva capolino da nessuna delle galee. A bordo non sembrava vi fosse anima viva.

Legolas senza neanche accertarsi che il nemico fosse presente a bordo delle navi corse verso la più vicina alla sponda e ci salii sopra, Aragorn lo seguii a ruota e così fece Gimli.

Mentre perlustravano la prima barca sentirono un nitrio provenire dalla galea più avanti, un destriero dal manto scuro si destò, guardò i tre con quei suoi occhi neri perla e nitrii ancora più forte, sembrava volesse attirarli a sè.

"Mornae." Sussurrò l'elfo.

Immediatamente corse sul bordo della galea e con uno slanciò abbordò sull'altra nave su cui la cavalla poggiava. Appena mise piede a bordo il suo occhio venne catturato dalla presenza di un fagotto verde sul ponte, corse in quella direzione, scorse dei capelli corvini e infine il viso della fanciulla.

"Lybeth!" Urlò Legolas, note di panico si potevano chiaramente percepire nella voce dell'elfo, si inginocchiò dinanzi alla figura e le prese la mano gelida, tese l'acuto orecchio e riuscii a percepire il debole palpitare del cuore della ragazza. Tirò un sospiro di sollievo.

Aragorn e Gimli arrivarono presto e affiancarono l'elfo, l'esercito fantasma circondò l'esile figura della ragazza. 

Lybeth aveva il viso pallido e freddo, due conche sotto gli occhi e le labbra carnose erano blu, segno di avanzata ipotermia, a malapena si poteva udire il suo debole respirare. Legolas le tolse il mantello con cui era coperta e si assicurò che non vi fossero tagli o ferite mortali.

"Lybeth, svegliati, Lybeth!" Pregò Aragorn, scuotendo delicatamente la fanciulla.

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Sentii qualcuno chiamarmi, era una voce lontana o meglio erano voci? Erano come un eco in lontananza, man mano le voci si facevano più forti e chiare. Aprii le palpebre, questo gesto mi costò una fatica enorme, tanta che dovetti sbatterle più volte, quando finalmente riacquistai la vista vidi il cielo, era alba, le nuvole veleggiavano nel cielo roseo, dove mi trovavo? Un dolore lancinante mi penetrò la testa.

"Lybeth!"

Voltai lo sguardo, vidi Legolas, sbattei le palpebre e sorrisi "Legolas." cercai di pronunciare a gran voce, ma dalla mia bocca uscii un sussurro secco.

La memoria mi ritornò, tutti i fatti avvenuti riaffiorarono nella mia mente, l'elfo mi strinse a sè "Non avrei dovuto lasciarti andare."

"Ahia." Dissi con un fil di voce.

L'elfo ricordandosi le mie condizioni mi mollò dissipando il calore creato dall'abbraccio.

Mi voltai dall'altra parte e vidi mio fratello e Gimli sorridermi, non feci in tempo a rallegrarmi che presto un'altra fitta mi colpì la testa "Ahh" Strinsi li occhi e i denti e tenni duro.

𝕀𝕃 ℙ𝔼ℤℤ𝕆 𝕄𝔸ℕℂ𝔸ℕ𝕋𝔼 {𝐋𝐞𝐠𝐨𝐥𝐚𝐬 𝐅𝐚𝐧𝐟𝐢𝐜𝐭𝐢𝐨𝐧}Where stories live. Discover now