In your Blood (1/2)

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Settembre, 12  /  4

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Settembre, 12 / 4.433

(...) Yarmilla mi pregò di tornare nello Yakuta in occasione della celebrazione della Santa Madre.
Una sosta calcolata di un paio di settimane, il giusto tempo per riposarci e festeggiare. Il pagamento da parte dell'Ordine per la reliquia di (illeggibile) ci permise di fare scorte per tutta l'invernata e programmare altre quattro spedizioni nel Continente Centrale. Ma fu durante il viaggio di ritorno a Brera per la riscossione di (illeggibile) che un mio contatto mi informò della Tomba delle Fate (...) dal nulla. Far-Shee era riapparsa e Yarmilla (...)
(...) Otto, quando entrammo all'interno del Santuario. Un caldo meriggio. Yolao fu il primo a partire per la ricognizione. Tornò poco dopo con ottime notizie. Ci addentrammo in cunicoli stretti, varcammo enormi sale costellate sui lati da statue guardinghe e alte, altissime come mai le avevo viste in vita mia, ritraenti le fattezze di Antichi Dei. Alcuni di quegli sguardi scolpiti nella pietra non riesco ancora a dimenticarli: se tuttora chiudo i miei, di occhi, sento (...)
Ci accorgemmo di star scendendo (...) ore. Forse giorni. Continuammo a camminare nel buio. Mancava l'aria, la luce. Scandii il tempo col sangue perso da Yarmilla. Diana disse di aver udito una voce nell'oscurità sibilare il suo nome, canticchiato come una filastrocca per infanti. Durante l'ennesima sosta nessuno di noi riuscì a riposare.
(...) Umido e puzzo di stantio. L'altare (illeggibile) Yarmilla individuò l'orecchino. Un cerchio di pesante metallo abilmente lavorato in tempi ormai incalcolabili. Nel centro, tenuto assieme da una catenina della medesima lega, una pietruzza verde, ovale. Il gemello, a sua detta, era andato perduto.
(...) Una Stele incisa, quattro (illeggibile) una manciata di (...) e quell'orecchino. Bodinok a Brera rifiutò di valutare il gioiello. Ancora non sono riuscito a venderlo. Proverò a contattare un probabile acquirente al Circolo delle Stelle.

Novembre, 2/ / 4.433

(...) l'orecchino che era notte. Yarmilla accanto a me faceva sogni irrequieti. Lo indossai per gioco, come se fosse sempre stato mio. Da quel momento non l'ho più tolto.

Marzo, 1/ / 4.436

(...) Un maschio. Abbiamo rinnovato il nome di mio padre. Amos Slivar. È nato sano. Torneremo presto nello Yakuta per farlo battezzare all'Ordine. Non è una cosa strettamente necessaria, ma rispetto il credo di Yarmilla e le volontà di mia suocera. Quando ero piccolo, leggevamo sempre la (illeggibile) dopo pranzo e prima di andare a dormire. Nel tempo, ho perso quegli insegnamenti e ignorato di proposito quelle sacre abitudini. Non credo più ai Santi. Non credo più a (illeggibile). Da quando commercio reliquie al mercato nero, non ho più nessun Dio che mi accompagni ovunque io vada e preghiere da dire. Entro nelle case degli Antichi Venerati e le depredo. Non ho rispetto per loro e nemmeno per quel che sono stato in gioventù. Forse è questo ciò che mi fa più male. Forse è per questo che non reputo più lo Yakuta la mia casa (...)

No human has shark teethWhere stories live. Discover now