cinquantacinquesimo capitolo

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Connor ci raggiunse al centro della pista con gli ennesimi Long Island e tornò a ballare nonostante la maglietta incollata al petto.
Harry continuava ad urlare e a ridere, gli occhi di Louis erano diventata di un colore indefinibile e Niall incitava la folla senza una ragione.
Io invece ballavo tenendo gli occhi chiusi e lasciandomi trasportare dalla musica e dalla folla tenendo sempre un occhio vigile per controllare mio fratello che stava ballando con una ragazza da qualche minuti, gli altri del suo gruppo erano spariti, Ashton compreso.
'Cassie.' Harry scoppiò a ridere nel mio orecchio senza ragione e io lo seguii.
'sei strafatto, harry.' Lo abbracciai e lui mi sollevò mentre l'ennesima fine di una canzone rimbombava nelle casse e annunciava l'inizio della canzone successiva.
'è Amazing.' Mi riferii alla canzone e urlai sulle spalle del riccio che cominciò a saltare e a girare intorno a Louis e Connor che si scambiavano il drink da qualche secondo.
Metà del mio Long Island finì tra i capelli di un ragazzo che invece di urlarmi contro mi lanciò un bacio.
Quando Harry mi fece scendere tornai a ballare e a cantare vicino a Niall che continuava a fomentare l'intero locale.
Mi mise le mani sui fianchi e cominciò a ballare con me facendo sollevare un boato.
Feci finta di provarci con lui e lui mi coinvolse nella sua risata impossibile da dimenticare.
Cantai qualche verso della canzone attaccata al suo viso, poi bevvi l'ennesimo sorso mentre Louis mi trascinava al centro del cerchio che si era creato.
Mi guardai intorno e una quantità esagerata di persone mi ballavano intorno tenendo gli occhi puntati sul mio corpo.
Mi avvicinai a Louis e lo trascinai al centro con me cominciando a ballare con lui che rideva nel mio orecchio.
'Quest'erba era fantastica.' Disse chiudendo gli occhi e alzando il viso al cielo.
'io non ci sto capendo più niente' ammisi ridendo.
'perché tu pensi che io sì?' rise seguendo me e mi lasciò un bacio sulla fronte prima di far chiudere il cerchio e tornare a ballare insieme ad Harry che sembrava non aspettare altro.
Io sorrisi e ballai vicino a Connor che mi prese per mano e mi fece girare.
'che drink hai preso?' chiesi.
'Martini.'
Non chiesi neanche il suo permesso, avvicinai le cannucce alle mie labbra e bevvi.
'mi piace.' Dissi continuando a ballare e prendendo un sorso dalla mia cannuccia.
Lui si avvicinò alla seconda cannuccia del mio drink e mantenne il contatto con i miei occhi.
I suoi occhi azzurri circondati dal rosso illuminarono il viso abbronzato.
Quando si staccò dalla mia cannuccia e tornò a ballare io sentii una vampata di calore e cominciai a sventolarmi, mi girai per chiedere a Louis di accompagnarmi fuori, ma non li trovai ovviamente, così feci segno a Connor facendo capire che sarei uscita fuori. Lui annuì e mi seguì in silenzio attraversando la sala.
Stavo già cominciando a pentirmi di aver mischiato alcool e erba, ma quando uscita fuori respirai a pieni polmoni, mi sentii rinata.
'non mi sento più le orecchie.' Disse, e parlando mi fece notare che neanch'io sentivo un granchè bene.
'avevo bisogno di prendere un po' di aria.' Annuii.
'si, ti capisco, stava iniziando a fare caldo.'
'non ti sei cercato nessuno con cui ballare a differenza di tutti gli altri.' Sorrisi.
'non mi serviva.'
Alzai il sopracciglio incuriosita.
'beh, in realtà ho ballato con qualcuno.' Sorrise inclinando la testa di lato.
Quando realizzai che stava parlando di me le mie guance si infiammarono violentemente e il viso prese un colore rossastro.
'oh, con me.' Annuii a testa bassa.
'si, niente male.' Si mise a un passo da me e seguì il mio viso cercando lo sguardo che lo raggiunse subito.
'mh, grazie?' scoppiai a ridere.
Lui riempì del tutto la distanza e si avvicinò alle mie labbra.
Rimasi a bocca aperta e con gli occhi spalancati per cercare di capire cosa stesse succedendo.
Non feci in tempo a respingerlo che le sue labbra erano già incollate alle mie.
Battei le palpebre due volte e finalmente il cervello mi diede l'impulso di allontanarlo.
'no, Connor.' Dissi ad alta voce facendo rimbombare le parole.
'che c'è? Non vuoi divertirti?' tornò a spingermi contro il muro.
'no, fammi andare.' Dissi cercando di divincolarmi dalla mia presa mentre lui cercava di avvicinarsi a me.
'hey.' Qualcuno alla nostra destra urlò, così mi voltai. 'che diavolo stai facendo?'
'restane fuori.' Ringhiò coprendomi la visuale.
'no.' Il tono duro di Ashton arrivò subito alle mie orecchie e io tirai un sospiro di sollievo. Presi un lembo della sua maglietta e lo strinsi, ma lui si allontanò per prendere la carica e per tirare un pugno sul naso di Connor che si allontanò d'istinto da me.
Rimasi a bocca aperta e la coprii con le mani tremolanti.
'Ashton, andiamocene.' Dissi quando vidi Connor che si avvicinava al biondo.
Ashton mi tirò una spinta e mi allontanò appena in tempo, perché subito dopo Connor si scagliò contro di lui.
Restai a guardare la scena tentando di allontanarli, ma mi resi conto che in quel momento non potevo fare niente.
Mi guardai intorno cercando aiuto, perché i due stavano esagerando e ogni colpo diventava più forte di quello precedente.
Quello che vidi dopo fu come un miracolo, Harry corse fuori dal locale e vide il mio sguardo perso per poi focalizzarsi su quello che stava succedendo davanti a me.
'che cazzo succede qui?' mi guardò spaesato e io scossi la testa.
'separali.' Dissi con la voce tremolante.
Lui non se lo fece ripetere due volte, afferrò Ashton per la maglietta e lo strattonò via dal suo amico.
'Irwin, sei un coglione.' Gli urlò in faccia.
'stava baciando Cassie.' Ashton gridò più forte di lui lasciando che il suo tono disperato e carico di ira rimbombasse per tutta la zona portandosi dietro un silenzio sconvolgente.
Harry, preso dal fiatone, alzò un sopracciglio e mi guardò confuso.
Io deglutii e lui scosse la testa aggressivamente.
'Connor, vai via prima che qualcuno ti spacca la faccia.' Deglutì 'e ti assicuro che non mi riferisco ad Ashton.'
Il biondo lo guardò confuso, ma poi si allontanò tornando dentro al locale.
'Desidero una spiegazione.' Incrociò le braccia contro il tessuto sottile della camicia.
Ashton mi guardò e si pulì il viso con la mano che lasciò una traccia di sangue.
'probabilmente stai chiedendo troppo.' Dissi respirando a pieni polmoni.
Harry si voltò verso Ashton.
'non sono io che devo parlare, mi dispiace Harry.' Corrugò la fronte.
Tutti e due mi guardarono, così si creò un interminabile minuto di silenzio che sembrò una vita.
Alla fine di questo minuto finalmente alzai lo sguardo e mi decisi a parlare.
'Mi sto frequentando con lui.' Dissi dirigendo poco dopo il braccio verso Ashton.
Harry seguì il mio braccio e capì a cosa mi stavo riferendo.
'cosa?'
'sì, mi piace lui come hai sempre sospettato, va bene?' quasi gridai lasciando che il mio corpo si liberasse un po' da quel peso.
'da quanto?'
'da quanto mi piace?' guardai la figura di Ashton dietro al riccio. 'probabilmente dal primo momento che l'ho incontrato e mi ha chiesto una sigaretta senza sapere chi fossi e quanto contassi in quella scuola.'
Ashton annuì.
'da quanto uscite?' chiese senza cambiare l'espressione.
'noi..' deglutii 'non so dirlo.'
'ci stiamo provando da un po', ma c'è sempre qualcosa che ci blocca.' Ashton parlò finalmente, aiutandomi.
'qualcosa?'
'siete voi la maggior parte delle volte.' Il biondo deglutì.
Harry aprì la bocca per replicare, ma il suono di un messaggio lo bloccò, così afferrò il telefono e lesse in silenzio. Fissò il terreno per qualche secondo e infine guardò Ashton dritto negli occhi.
'Louis sta arrivando.' Deglutì 'se non vuoi farti trovare qui vai via.'
Io rimasi con la bocca socchiusa dall'incredulità e guardai Ashton.
Lui mantenne lo sguardo con Harry per poi spostarlo verso di me.
'vai' dissi annuendo, avevo capito che non aveva intenzione di rimanere lì.
Si allontanò da lui a passi veloci e un secondo dopo Louis fece il suo ingresso nello spiazzale buio.
'hey, pensavo che Connor fosse con voi.'
Alzai un sopracciglio. Cosa gli aveva risposto Harry nel messaggio?
'se ne è andato, eravamo usciti per salutarlo.' Risposi io tenendo lo sguardo puntato sul riccio che si guardava i piedi incapace di parlare o confermare nulla.
Louis annuì.
'possiamo tornare dentro adesso?' sorrise apertamente, così capii che non sapeva assolutamente nulla di quello che era appena successo.
'in realtà io sto tornando a casa.' Risposi secca.
'cas?' si avvicinò 'di cosa stai parlando? Sono solo le tre.'
Io feci spallucce e Harry finalmente mi guardò.
'anch'io voglio andarmene.' Il riccio tenne lo sguardo fisso su di me.
'harry, avevamo deciso di fare un..'
'voglio tornare a casa.' Rispose ancora più convinto e con uno sguardo gelido che mi fece rabbrividire.
Louis non si azzardò ad aprire bocca, annuì e si allontanò leggermente da lui prima di guardare dietro.
'vado ad avvertire gli altri.' Disse serrando la bocca e lasciandoci di nuovo da soli.
Il riccio prese una sigaretta dalla tasca dei jeans calati e la accese.
Non aveva senso restare lì, così me ne andai senza dire nulla. Non serviva aggiungere nulla.

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