Capitolo 12

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Danielle

È trascorsa una settimana da quando sono ritornata a stare con i miei genitori, e la cosa mi sembra ancora strana. Con Bradley ci sentiamo tutti i giorni anche se mi sono accorta che sentirlo solamente non mi basta più, mi manca più di quanto pensassi, e durante la chiamata di questa mattina in un momento di slancio glie l'ho confessato. Bradley mi ha risposto che gli manco molto anch'io e mi ha proposto di cenare assieme a lui nel suo ristorante, e io ho accettato, e tra poco lui sarà qui a prendermi.
Per questa serata ho messo una camicetta bianca a maniche corte e una gonna svasata nera, i capelli sono sciolti sulle spalle e il trucco è molto leggero, stò uscendo dalla camera da letto e suonano alla porta di casa, guardo il mio orologio e vedo che Bradley è in perfetto orario. Mi avvio alla porta di casa con i miei tempi, camminare con le stampelle non è il massimo, era decisamente meglio quando mi muovevo in braccio a Bradley, un brivido di eccitazione passa sulla mia schiena e scaccio via il pensiero. Mentre cammino Bradley suona di nuovo alla porta impaziente di vedermi.

<<Arrivo>> gli urlo per farmi sentire e non appena gli apro il respiro mi si mozza in gola, rivederlo dal vivo e non dietro uno schermo del telefono in videochiamata è senza dubbio un altra cosa.

<<È possibile che tu sia diventato più bello di una settimana fa?>> Esclamo, e lui mi sorride malandrino.

<<È possibile>> ribatte scherzosamente.

<<Tu sei meravigliosa questa sera>> si complimenta con me, gli sorrido e lui mi prende tra le sue braccia baciandomi con rudezza e passione e io mi sciolgo all'istante, la serata inizia molto bene mi dico tra me.

Saliamo sulla sua Audi R8 nera e ci avviamo verso il suo ristorante, lungo il tragitto parliamo di com'è stata la mia settimana e senza rendercene conto siamo già arrivati. Bradley parcheggia la macchina nel suo posto auto riservato, e poi da vero gentleman com'è mi apre lo sportello e mi aiuta a scendere.

<<Ho avvisato Adam che avremo cenato qui, e lui ridendo mi ha detto: spero di riuscire a farla mangiare questa sera>>

<<hahaha spiritoso, comunque lo spero anch'io perché ho davvero fame>> dichiaro avviandomi al suo fianco verso l'entrata del ristorante.

Quando entriamo Bradley saluta il maitre e il personale dietro al bancone del bar e poi mentre io credo di andare in sala, lui mi conduce nel suo ufficio privato.

<<Credevo cenassimo in sala>> gli dico, e lui scuote la testa in segno di diniego.

<<Se cenassimo di là saremo costantemente interrotti da qualcuno, qui invece saremo lasciati in pace>> dichiara.

<<Tanto valeva cenare a casa allora>> osservo sedendomi sul divano in lino rosso.

<<Volevi uscire e io ti ho fatto uscire, se ti proponevo di venire a casa mia avresti obiettato per cui eccoci qua>> mi spiega semplicemente.

Prima che io possa controbattere lui alza la cornetta del telefono sopra la sua scrivania e comunica alla cucina che siamo arrivati e di portarci la cena. Subito dopo viene a sedersi al mio fianco sul divano. Pochi minuti dopo sentiamo bussare e una giovane cameriera entra nella stanza con in mano un vassoio, lo appoggia sul tavolino apparecchiato elegantemente per noi, e mentre dispone i piatti una seconda ragazza fa capolinea con un secchiello con dentro una bottiglia di vino. Ringraziamo all'unisono le ragazze che si congedano da noi, e poi il mio cavaliere mi scosta la sedia per farmi accomodare a tavola, e subito dopo toglie i coperchi dai piatti svelando del pesce. Alzo lo sguardo dal piatto e lo punto su Bradley che mi guarda allibito quanto me.

<<Credo che Adam abbia un senso dell'umorismo nero>> dico.

<<Non so che dirti dolcezza, però potresti assaggiarlo forse ti piace. Io lo adoro questo piatto, è salmone con salsa di miele e senape, la versione che preferisco.>>

I miei occhi nei tuoi   (Completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora