Ripercorsi i miei passi, stringendomi nella giacca. Mi feci più stretta nel marciapiede quando udii una macchina arrivare a tutta velocità, non volevo di certo rimetterci qualche osso mentre qualche coglione ubriaco faceva il figo con la propria auto. Accostai vicino una colonna, nascosta dall'ombra. Non volevo neanche rischiare di essere stuprata. La macchina continuò a sfrecciare, avanzando lungo il viale, rallentò di poco e un suono forte spezzò l'aria. Non ero sicura di ciò che avevo udito, cadde il silenzio mentre l'auto si allontanava. Il rumore di uno sparo, almeno così l'avevo identificato, continuò ad echeggiare fra le pareti della mia testa, facendomi rimanere ancora pietrificata vicino a quella colonna. [...] « Da oggi dovremmo inserirla nel programma protezione testimoni, le spiego: l'organizzazione con cui abbiamo a che fare è davvero pericolosa. Fino adesso non hanno mai ucciso nessun testimone oculare ma gira voce che vogliano far fuori tutti.. gli impiccioni » disse schietto, enfatizzando sulla parola "impiccioni". « perciò affideremo la sua protezione ad uno dei nostri migliori agenti, affinché possa badare alla sua incolumità. » disse. Soppesai le sue parole. « Quindi dovrei avere una guardia del corpo? » chiesi, un po' confusa. Non ero sicura di avere i soldi necessari a pagare una persona per starmi azzeccata alla schiena. « Esattamente.»