La neve ricopriva le strade. Il suono delle macchine che tornavano a casa o andavano al lavoro era lontano. I pensieri riempivano la mente delle persone in quel giorno festivo. Natale, che adorata festività. In molti quella mattina si affrettavano ad aprire i regali che c'erano sotto l'albero, in molti sorridevano davanti ai regali ed a una tazza di tè o cioccolata calda, ma come sempre non tutti avevano quel privilegio. Noi dell'orfanatrofio rientravamo tra questi, non avevamo per niente il privilegio di svegliarci la mattina e di trovare dei regali sotto il piccolo alberello che avevamo all'ingresso. L'unica felicità che trovavi in quel posto era quando qualcuno veniva ad adottare un bambino o una bambina, cosa molto rara, o quando dei vecchi residenti venivano a fare qualche visita, cosa rara anche questa, dopotutto, l'orfanatrofio Whitack era un posto tetro ed oscuro, pieno di ricordi non molto adorabili. Ma io che cosa potevo farci in merito? Niente, proprio come tutti gli altri, proprio come i vecchi residenti o i bambini adottati, proprio come un bambino della mia età non poteva fare niente.