Il mito non è morto. Vive dentro di noi, nelle nostre storie e nelle nostre esistenze. La madre che uccide il proprio figlio...lo avevano già raccontato i Greci con Medea ed è una storia che si ripete senza possibilità di fine alcuna. Il mio mito si districa nel Labirinto del Minotauro. Ho ripercorso la storia di Arianna che è diventa la mia storia, e la storia di ognuno di noi, perché in quel mito ho visto il mio passaggio dall'infanzia all'adolescenza e dall'adolescenza alla giovinezza. La composizione che leggerete è il fotogramma delle transizioni d'età letto attraverso il mito di Arianna.