La Signora del caffè è un racconto di fantasia che narra la storia di un ragazzo che vive solo in una prateria a ridosso di una Grande Foresta la quale rappresenta la sua protezione dal mondo ma anche la gabbia che gli impedisce di capire e scoprire cosa ci possa essere oltre. Un mondo simile al nostro ma situato in un limbo sospeso fra atmosfere "Mijazakiane" e avventure alla Alexander Supertramp. Inko, il protagonista, in modo simile a molti di noi, ogni giorno da quando ha memoria, svolge mansioni sempre uguali: si procura il cibo, raccoglie legna per il fuoco, poi alla sera si siede accanto ad esso e riporta sulle pagine di un grosso diario ciò che ha vissuto durante la giornata. Spesso rilegge ciò che ha scritto nei mesi o negli anni precedenti, quasi come se non ricordasse il passato e a volte scrive poesie su fogli che senza una ragione precisa infila in bottiglie vuote e lascia andare nel fiume . Tutto ciò che non riesce a procurarsi da solo, glielo consegnano dei misteriosi personaggi detti i Portatori: attrezzi, coperte, spezie, zucchero, caffè, ecc. Così è da sempre ed egli non si pone troppe domande sul perché ciò accada, quella è la sua vita e non ne conosce un'altra. Ma un giorno, apparentemente senza spiegazione, qualcosa inizia a cambiare; il sale finisce e i Portatori per qualche misterioso motivo non lo riportano più e pochi giorni dopo anche la signora che portava il caffè non si fa più vedere. Così inizia il viaggio di Inko il cammino di un ragazzo che sta per scoprire come la sua vita sia incredibilmente correlata a natura, animali e uomini. Un percorso di vita che porterà Inko a scoprire un mondo molto ma molto più grande fuori e dentro se stesso.
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