Jake e Jason | Come un uragano

Da Thewallflowergirl13

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(๐™Ž๐™ฉ๐™ค๐™ง๐™ž๐™– ๐™˜๐™ค๐™ข๐™ฅ๐™ก๐™š๐™ฉ๐™–๐™ฉ๐™–, ๐™ข๐™– ๐™ž๐™ฃ ๐™ง๐™š๐™ซ๐™ž๐™จ๐™ž๐™ค๐™ฃ๐™š) ๐˜ผ๐™ซ๐™ซ๐™ž๐™จ๐™ค ๐™ฅ๐™š๐™ง ๐™ž ๐™ก๐™š๐™ฉ๐™ฉ๐™ค๐™ง๐™ž: ๐˜˜๐˜ถ... Altro

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Capitolo 1 "Una scommessa?"
Capitolo 2 "Quel bastardo..."
Capitolo 3 "Jake Smith e Jason McCurthy"
Capitolo 4 "Amici? Mai."
Capitolo 5 "รˆ finita"
Capitolo 6 "Cosa succede?"
Capitolo 7 "Andare avanti."
Capitolo 8 "Calore"
Capitolo 9 "Le sue braccia"
Capitolo 10 "Non ti capisco."
Capitolo 11 "Mi fai impazzire!"
Capitolo 12 "Un nuovo inizio"
Capitolo 13 "Che ci fate qua?"
Capitolo 14 "Jay"
Capitolo 15 "A che gioco stai giocando?"
Capitolo 16 "Vuoto"
Capitolo 17 "Cosa vuoi realmente?"
Capitolo 18 "Tu sei perfetto"
Capitolo 19 "Come un uragano"
Capitolo 20 "Blane"
Capitolo 21 "Giocare con il fuoco "
Capitolo 22 "Tu per me non sei niente"
Capitolo 23 "Essere me stesso"
Capitolo 25 "I still think about you"
Capitolo 26 "Daniel"
Capitolo 27 "L'album"
Capitolo 28 "La festa"
Capitolo 29 "Ti amo..."
Capitolo 30 "Pioveva"
Capitolo 31 "Helen."
Capitolo 32 "Lo rendi felice"
Capitolo 33 "Stop"
Capitolo 34 "Voglio urlarlo!"
Capitolo 35 "Holiday"
Capitolo 36 "Un duro risveglio"
Capitolo 37 "Tutto"
Capitolo 38 "La storia di Jason|Noi Siamo Infinito"
Capitolo 39 "Dove sei?"
Capitolo 40 "I ragazzi che si amano"
Capitolo 41 "Felicitร  ritrovata"
Capitolo 42 "On the road"
Capitolo 43 "L'ultima settimana"
Capitolo 44 "L'ultimo ballo"
Capitolo 45 "After"
Capitolo 46 "Family"
Capitolo 47 "Coming out"
Capitolo 48 "Mistakes"
Capitolo 49 "Non tentare di combattere la tempesta"
Capitolo 50 "Finale"
Il sequel
Jake & Jason 3 (2020)

Capitolo 24 "O lui o me"

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Da Thewallflowergirl13

Mi voltai e vidi i miei, seduti insieme ad Eric al grande tavolo della cucina. Mia madre si alzò di scatto e venne ad abbracciarmi.

"Piccolo mio, scusa se non siamo venuti subito. Eravamo in Giappone ed era scomodo partire in quel momento." si giustificò

Guardai mio fratello con uno sguardo interrogativo, ma lui si limitò a fare spallucce.

"Di che parli?"

"Di quando sei stato in ospedale, piccolo mio." detto questo, si staccò da me per scrutarmi meglio, dalla testa ai piedi.

"Guardati, sei magrissimo! Hai sedici anni e-..."

"Quasi diciassette." precisai.

"A Maggio! Comunque sei troppo magrolino per la tua età, diglielo anche tu Ben."

Mio padre si alzò dandomi un pacca sulla spalla.

"È un miracolo che tu sia ancora in piedi. Non hai né muscoli né ciccia."

Alzai gli occhi al cielo.

"Smettila papà, non sono così male. Comunque, vi fermate molto?"

"Giusto qualche giorno. Prima di Aprile dobbiamo essere negli Stati Uniti per-..."

"Lavoro." conclusi io.

"Piccolo-..." iniziò mia madre.

"Non chiamarmi più in quel modo."

"Okay, Jake, ci dispiace davvero tanto di non poter essere presenti nella tua vita quotidiana, ma ti promettiamo che quest'estate andremo nella nostra villa al mare e potrai portare anche Sarah."

"Non sto più con Sarah."

Ero stanco di fingere e quelle parole uscirono troppo velocemente, non ebbi nemmeno il tempo di rifletterci.
Stavo per dirgli tutta la verità, ma capii che non era il momento giusto. Eric, che fino a quel momento aveva tenuto lo sguardo verso la finestra, si voltò a guardarmi, scuotendo la testa per fermarmi.

"L'ho lasciata."

"E per quale motivo l'avresti fatto? È una ragazza così carina."

"Non sono affari vostri. Io vado in camera, sono stanco."

Salii le scale e richiusi la porta con rabbia. Per l'ennesima volta mi buttai sul letto e sentii qualcosa scorrere sulle mie guance.Stavo piangendo e mi sentii improvvisamente solo. Avrei voluto solo gridare in quel momento e magari ubriacarmi fino al vomito. Ma infondo sapevo che era inutile affogare i dispiaceri nell'alcool: Jason non voleva uscire dalla mia testa, mi ostinavo a pensarci.

I miei genitori rimasero per una settimana, poi se ne andarono. Continuavano a farmi domande su Sarah e io mi stavo stufando. Il sabato mattina in cui svegliandomi non li trovai in casa, mi sentii sollevato.

"Ehi Jake sono le sei, che ci fai in piedi a quest'ora?"

"Sono andato in bagno. Mamma e papà?"

"Se ne sono andati qualche ora fa. Dovevano prendere il volo per gli Stati Uniti. Immagino che tu sia contento ora."

"Non ti nascondo che sono sollevato. Tutte quelle domande su Sarah...mi stavano stressando."

"In effetti hai ragione. Senti, ho parlato con Jason l'altro giorno. Le cose tra voi due non vanno molto bene..."

Jason gli aveva parlato del nostro litigio? Allora ci stava ancora pensando...

"Non mi rivolge più parola. L'ultima volta che mi ha parlato, la settimana scorsa, è stato per dirmi che il progetto era finito e che voleva studiare da solo."

"Cos'è successo?"

"C'è questo ragazzo...Blane..."

"Johnson è in città?"

"Come fai a conoscerlo?"

"Me ne ha parlato Jason qualche anno fa e da quel che ho capito quei due non si sopportano."

"Sì, il fatto è che quando l'ho conosciuto, circa un mese fa, io non sapevo fosse lui. Io e Jason siamo andati ad una festa un sabato, e Blane mi ha baciato..."

"Baciato? Jason vi ha visti immagino e ora si spiega il perché del vostro litigio."

"Mi dispiace..."

"Diglielo!"

"Non vuole ascoltarmi. Poi non siamo mai stati insieme, quindi non c'era niente di male in quel bacio."

"Solo che hai baciato la persona sbagliata. Avanti! Una delle persone che odia di più..."

"Sei uguale a Daniel! Basta torno a dormire che è meglio."

Mi alzai dalla sedia della cucina e salii le scale. Mi sdraiai sul letto. Guardai lo schermo del telefono: erano le 7:32. Mi riaddormentai, con la speranza che quella giornata sarebbe stata una bella giornata, senza troppi drammi.

Stavo davanti all'entrata della scuola, sperando che la campanella non suonasse mai. Me ne stavo appoggiato al muro, a pensare e ripensare al discorso con mio fratello, di qualche ora prima.

Le prime lezioni passarono in fretta. Quando suonò la campanella della ricreazione mi precipitati fuori dalla classe. Dovevo trovarlo, dovevo dirgli quanto mi dispiaceva. Lo vidi in corridoio immezzo ad un gruppo di amici. Mi avvicinai lentamente e mi fermai davanti a loro, che smisero di parlare e si voltarono verso di me.

"Hai un momento?" chiesi a Jason.

"Non per te."

Uno dei ragazzi gli diede una spinta, facendolo inciampare verso di me, dopodiché mi fece l'occhiolino e io gli sorrisi per ringraziarlo. Presi la mano di Jason, il quale non fece troppe storie e lo portai in una delle stanze di lettura del primo piano. Chiusi la porta alle mie spalle e mi voltai verso di lui.

"Allora? Che vuoi?"

"Dirti che mi dispiace."

"Non mi interessa ascoltare le tue scuse... Ho sentito che ora te la fai con Blane. Ci hai messo poco a rimpiazzarmi."

Lo guardai incredulo.

"Ma sei fuori? Io non vado a letto con Blane. Perché odi tanto quel ragazzo?"

"Perché è un bastardo, e sono sicuro che ti farà del male prima o poi. Sei così ingenuo..."

"È solo un amico, ma questo non mi impedisce di essere anche... tuo amico. Che ti costerebbe? Penso che voi due dobbiate parlare e risolvere i vostri conflitti..."

Vidi il suo sguardo mutare. Lasciò cadere lo zaino a terra e mi spinse al muro, mettendo le mani contro la parete. Ero in trappola.

"Amico? Vuoi dire che tu scopi con i tuoi "amici"? O te lo sei già dimenticato?"

"Come posso dimenticarmelo? Era la prima volta con un ragazzo e poi eri tu..."

Deglutì e si chinò verso di me. Io chiusi gli occhi e lui appoggiò la testa sulla mia spalla.

"Jake mi serve tempo. Un giorno ti dirò perché odio quel bastardo, ma ora non posso...come non posso accettare il fatto che voi due vi stiate avvicinando... Devi solo scegliere: o lui o me. Ora devo andare."

Aprì la porta e mi lasciò da solo. Mi sedetti a terra con la schiena contro la porta. Il cuore mi batteva a mille. Appoggiai la mano destra sul petto: anche il minimo contatto con Jason mi faceva impazzire, era un qualcosa di involontario. Uscii dalla stanza e vidi Blane appoggiato al muro.

"Ti stavo cercando." disse.

"S-sì...?"

"So che eri con Jason, l'ho visto uscire. Perché ti ostini ad andargli dietro?"

"Non lo so..."

"Stasera ho casa libera. Sono solo e se ti va possiamo vederci un film."

"Non posso..."

"Non ti mangio mica."

"Io vado..."

Mi bloccò per un polso e mi tirò a se. Mi strinse il bacino e mi baciò. Gli posai la mano sul collo e iniziai ad accarezzarlo, poi la feci scendere sul suo petto e lo spinsi.

"Non posso..."

"Che c'è? Ti vergogni?"

Alzai gli occhi al cielo e tornai in classe. Una volta entrato Daniel iniziò a fissarmi. Mi sedetti al mio posto, accanto a lui.

"Ti cercava un certo Blane..." disse, irritato e ironico allo stesso tempo.

"Daniel non rompere!"

"Non rompere? Ma lo sai che tutta la scuola ne parla? O la smetti con questo flirt o giuro che..."

"Che...?"

Non rispose, ma sospirò. Si alzò di scatto e uscì dalla classe tutto arrabbiato. Alcuni dei mie compagni iniziarono a parlottare tra loro e a guardarmi: in quel momento volevo solo sparire. L'ultima ora la passai da solo, perché Daniel la saltò.

Tornato a casa cercai Eric, ma era sabato e lui il fine settimana lo passava sempre da Meredith. Andai in camera mia e mi tolsi la maglietta. Mi sdraiai sul letto e la stanchezza fece il resto. Dormii per tutto il giorno.

La suoneria del mio telefono mi svegliò, facendomi sobbalzare. Era Sarah che chiese se mi sarebbe piaciuto andare ad una festa, ma quella sera non me la sentivo. Spensi il telefono e una strana angoscia mi pervase... ero solo, così decisi di uscire in cerca di compagnia.

Esitai a suonare, ma poi lo feci. Mi venne subito ad aprire. Aveva un'espressione sorpresa.

"Jake?"

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