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La settimana era passata abbastanza velocemente per i due ragazzi tra impegni, viaggi e lavori nei vari edifici e incontri con alcuni punti importanti della moda Americana.
Erano stanchi morti e ormai erano arrivati a Sabato, l'ultimo giorno in cui potevano fare quello che volevano. Yoongi aveva preparato un giorno speciale per Jimin con l'intento di chiedere ufficialmente al ragazzo di essere il suo fidanzato.
Talmente voleva renderlo speciale, il giorno prima quando erano andati a fare shopping insieme era entrato in un negozio e aveva preso due anelli di fidanzamento bellissimi, con decorazioni in oro come piacevano a Jimin.
Questa mattina si erano svegliati comodamente alle nove del mattino, Yoongi gli aveva preparato il suo caffè speciale e glielo aveva portato a letto dopo averlo baciato per farlo svegliare. Cominciarono a parlare mentre bevevano il loro caffè guardando un'ultima volta il paesaggio di New York da quella finestra.
Dopo erano usciti insieme, a passeggiare un'altra volta e scattare qualche foto insieme, passeggiando mano nella mano e pranzando insieme in un ristorante, e scambiandosi nelle zone meno trafficate qualche bacio fugace.
Jimin si era ripromesso di portare Yoongi a conoscere sua mamma a Busan, per mostrargli la sua scuola, e il suo passato così com'era. Era molto felice di poter condividere un'esperienza simile con il maggiore, teneva a lui più di ogni altra cosa.
Dopo mangiato il più grande aveva promesso al rosa di portarlo al Luna Park di New York per fare un giro nel bellissimo parco prima di partire. Si cambiarono con dei vestiti comodi per poi uscire diretti al fantomatico parco.
Jimin non stava più nella pelle, l'ultima volta che c'era andato aveva stalkerato Yoongi con i suoi maknae ma questa volta erano solo loro due e un Luna Park intero pieno di attrazioni.
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E il pomeriggio passava, tra giostre, urla divertimenti e vari giochi che facevano insieme. Presero del gelato per poi sedersi sulla panchina carichi di adrenalina e emozioni.
Per fare una piccola pausa Yoongi aveva preso Jimin per mano, cercando dei giochi da fare, fermandosi a uno dove dovevi centrare il canestro con delle palle da basket per vincere dei peluche giganti e il moro voleva regalarne uno al ragazzo.
Pagò la ragazza e prese le palle dal cesto per poi cominciare a tirare, in tutto doveva farne 50 per vincere 2 premi e 25 per vincerne uno.
Per fortuna che Yoongi aveva fatto basket per una buona parte della sua vita e che aveva ancora la mano, infatti riuscì a fare 39 tiri giusti, quindi prendeva un premio a scelta.
Scelse un pupazzo di un biscotto al cioccolato enorme e molto morbido e ringraziò per poi andarsene seguito da Jimin, contento per il suo hyung.
<sei stato bravo Yoongie> <mhm davvero? Grazie mochi ma questo non è per me> che lo abbia preso per Jungkook? O per Hoseok?
Scosso dai pensieri non si era neanche accorto che Yoongi si fosse girato e che gli stesse porgendo il peluche gigante proprio a lui. < C-che? > < è per te > < d-davvero? > < mhm > lo prese per poi stringerlo tra le braccia, aveva già preso un leggero odore del suo hyung.
< grazie..> < oh ma io voglio qualcosa in cambio > lo guardò confuso, che cosa voleva? < voglio un bacio > anche se si erano baciati tante volte, per Jimin era sempre come la prima, si imbarazzava facilmente quando si parlava di Yoongi.
Si avvicinò lentamente stringendo il pupazzo tra le braccia e si avvicinò salendo sulle punte per dargli un leggero bacio, Yoongi sapeva quanto fosse timido in realtà Jimin e quindi lo tenne per i fianchi per non farlo staccare.
Il rosa si spaventò un po' quanto sentì la presa ferrea sui suoi fianchi dall'assistente per non terminare quel bacio, come se volesse qualcosa di più che di un semplice bacio a stampo.
Dovettero fermarsi, anche se la gente non era tanta dovevano comunque stare attenti, erano due personaggi ben noti nel mondo e non si sa mai che qualche reporter li abbia visti.
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La sera Yoongi aveva portato il più piccolo a cena in un ristorante tutto specchiato, dove potevi vedere il paesaggio di New York talmente era in alto. C'era un clima tranquillo ed era perfetto per la proposta che voleva fargli.
Si erano seduti tranquillamente per poi ordinare, mentre aspettavano il moro aveva controllato più di una volta se gli anelli fossero in borsa e tirò un sospiro di sollievo quando notò la scatolina rossa vellutata.
Jimin aveva notato l'ansia del suo hyung ma ahimè il ragazzo era talmente ingenuo da non rendersi neanche conto dell'ovvietà della situazione.
Avevano mangiato in tranquillità, chiacchierando e scambiandosi baci fugaci come erano soliti a fare, perché loro erano dannatamente in sintonia, come se la leggenda del filo rosso fosse vera e che loro fossero i due collegati che si erano finalmente uniti.
Ormai avevano appena finito il dolce e l'ansia di Yoongi cominciava a farsi sentire mentre prendeva la scatolina e se la rigirava tra le mani sotto al tavolo.
< J-jimin dovrei chiederti una cosa..> dato dal suo tono gli venne un velo di preoccupazione, di aver sbagliato qualcosa o che magari non se la sentisse di andare avanti.
< Dimmi hyung..> < Allora.. so che sono una frana a dire smancerie..> annuì ancora un po' confuso per fargli continuare il discorso.
< Da quando ti ho visto ho subito pensato che fossi dannatamente bello, ma solo in fatto esteriore, ti ho visto solo con quella corazza ma mai ti ho visto com'eri veramente. Adesso sono finalmente riuscito a vederti e devo dire che sei proprio una bella persona.> Jimin sorrise da orecchino a orecchino per le sue parole.
< Sei bello sia esteriormente che internamente, hai un buon cuore e ti ringrazio di avermi fatto entrare dentro alla tua corazza.> Prese la scatolina e l'appoggiò sopra il tavolo. Quando Jimin la vide per poco non si mise a piangere, ma non poteva crollare proprio ora.
Aprì la scatoletta rivelando due anelli oro con una parte rossa che li circondava, proprio come i colori della sua azienda, guardò Yoongi a bocca aperta ormai con gli occhi lucidi.
< io sono un gran romantico e mi piace rendere tutto speciale... Jimin vuoi essere il mio ragazzo?> il ragazzo annuì per poi scendere dalla sedia e catapultarsi verso l'altro abbracciandolo e liberando le lacrime.
Yoongi si sentì la spalla bagnata e gli asciugò le lacrime con i bollici mentre lo baciava lentamente < hey non piangere amore mio ok?>.
Il ragazzo sorrise come un bambino < come mi hai chiamato? > < amore mio? > lo abbracciò < chiamami così più spesso..> il ragazzo annuì per poi prendere gli anelli e infilarglielo e Jimin fece lo stesso osservando come ora si appartenessero a vicenda.
< Hey Paghiamo e andiamo a casa? Domani ci aspetta un lungo viaggio > il ragazzo annuì si asciugò le ultime lacrime e prese la giacca e il telefono per poi avviarsi insieme a Yoongi alla cassa dove pagò.
Mentre camminavano ormai con le strade spoglie Jimin tirò la manica di Yoongi < dimmi > < b-beh...> < mh? > si fermò per poi accovacciarsi di fronte al ragazzo, sospirò pesantemente < ti amo. > sorrise < anche io ti amo > .
Jimin giurò di sentire una scossa per tutta la schiena dopo aver detto quelle due parole, che raccoglievano un mondo di significati. Lo amava e Yoongi amava lui. Erano Yoongi e Jimin per sempre.
Ed era anche inutile dire che quella notte dormirono entrambi con i cuori leggeri, al sentirsi amati per quello che erano. Perché loro due erano l'uno il mondo dell'altro.
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-MinjieCake