Obsessed [sospesa]

By GirlBelieveIt

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-"Un padre che non è come sembra. Una vita fondata su una bugia. Cosa succede se a questo si aggiungono una n... More

-Prologo.
-Una brutta sorpesa.
-L'ultimo giorno.
-Una lunga giornata.
-Lui
-Lost in confusion, like an illusion.
-Il passato ritorna sempre.
-Conseguenze.
-Non pensare.
•Hiding•
-Contatto ravvicinato.
Gioco Stupido

-Farei di tutto per lei.

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By GirlBelieveIt

Sono le 14 e sono ancora chiusa nella mia stanza camminando avanti e indietro.
Ma perché tutto questo? Per uno stupido sogno? Magari l'ho anche interpretato male... insomma ho solo sognato che Justin faceva sesso violentemente con me... magari gireremo un film porno insieme..
Che cazzo sto pensando?
Ok, ho deciso. Infondo un sogno non può cambiarmi la vita, ne faccio tanti tutti i giorni.
'Esco.'
Così mi dirigo verso la porta e, aprendola, esco. Mentre cammino per il corridoio respiro profondamente preparandomi.
'Oh andiamo, mio padre non mi avrebbe mai lasciato con un pazzo assassino in casa, no?'
Mi ritrovo all'ingresso e inizio a cercare Justin in tutta la casa.

Cucina: NO.
Salone: NO.
Bagno: NO.
Sala Cinema: NO.
Fuori? Bingo.

Lo trovo in giardino che nuota nella piscina.

E' davvero sexy però...
'Sono passata dall'odiarlo all'ammirarlo?'

"Hope!"

Sposto lo sguardo dal suo corpo e lo vedo guardarmi sorridendo. Si è accorto che lo stavo fissando. Che figura di merda. Sarò rossa come un peperone adesso.

"Ehm, ciao Justin."

Lo saluto un po' imbarazzata, non so cosa dire così mi mordo il labbro nervosamente.

"Vieni a fare un bagno?"

E' più serio adesso.

Magari lo dice per cortesia e non mi vuole.
Magari mi odia.
Si, sicuramente gli sto rovinando la vita con la mia presenza.

"No, tranquillo, ti lascio solo, scusa."

E' stato più un sussurro che una risposta, ma sembra averlo sentito lo stesso, così faccio per andarmene.

"No no no aspetta! Voglio un po' di compagnia, dai, è divertente!"

La sua voce sembra implorarmi, diciamo che sono molto confusa adesso.

"Uhm... non ho il costume."

Scusa perfetta, è anche la verità poi... dovrei proprio andare a fare shopping.

"Pensi che io ce l'abbia?"

Un sorrisetto si insinua sul suo volto. Spalanco gli occhi dall'incredulità, ditemi che non è nudo in piscina. Abbasso lo sguardo e noto che ha del grigio dove dovrebbe esserci qualcosina.

"Ho visto che hai abbassato lo sguardo per controllare, quindi ti posso comunicare che indosso i boxer."

Una piccola risata gli sfugge dalle labbra mentre finisce la frase. Ops. Non vorrà mica che mi spogli davanti a lui e che facciamo il bagno mezzi nudi?-

"Justin non ne sono molto convinta... non credo che sia il caso."

Si, sono magra, ma la dieta deve continuare, non sono ancora soddisfatta, poi lo conosco da neanche un giorno e, sinceramente... non so nuotare. Lo vedo avvicinarsi al bordo della piscina e si alza sulle braccia uscendo.
E' un dio greco...
Ammiro il suo corpo ed è davvero... wow.
'Taylor Lautner e tutti i modelli dell'Abercrombie messi insieme!'
Non mi accorgo nemmeno che si è avvicinato a me finchè non mi prende le spalle facendomi sussultare dalla sorpresa.
Oh è a così poca distanza da me... Quel viso angelico, quegli occhi color caramello, quel naso perfetto e quel sorriso smagliante.

"Prometto che ci divertiremo e l'acqua è bellissima."

'Se continui a sussurrare così con quella voce così sexy svengo.'

"Justin, non so nuotare."

La mia voce esce in un sussurro, me ne vergogno così tanto, ho sedici anni e non sono capace di fare una cosa che fanno anche i bambini di tre anni. Ora mi scoppierà a ridere in faccia, sono ridicola, che ci faccio ancora qui?
All'improvviso sento la sua mano che mi accarezza la guancia, alzo lo sguardo dai miei piedi e vedo Justin che mi sorride dolcemente.

"Pensavi che mi sarei preso gioco di te? Impossibile, non lo farei mai. E poi, c'è sempre una prima volta no? Se vuoi, ti insegnerò a nuotare, anche adesso. E se vuoi semplicemente fare il bagno senza affondare, beh potrai aggrapparti a me come un'ancora."

Si lascia sfuggire una piccola risata alla fine della frase.
Lui vorrebbe insegnarmi a nuotare? Perché? Beh evidentemente non gli stanca la mia presenza.

"Io... non lo so."

Ultimamente riesco solo a sussurrare, lui ha uno strano potere su di me.

"Tentar non nuoce no?"

Il suo sussurro entrò nelle mie orecchie come se fosse musica e per un attimo chiusi gli occhi assaporandone il suono. Alzo lo sguardo verso di lui titubante, mi guarda con uno sguardo rassicurante, un sorriso dolce aleggia sul suo volto.
Forse-forse è una buona idea, infondo mi fido di Justin.

"O-okay.."

Il suo sorriso si allarga e fa un passo indietro.
Mi dovrei spogliare ora, no?...
Sospiro e inizio a togliermi i calzini, che mi davano quell'aria sexy che amo, poi con le mani tramanti inizio a sbottonare il pantaloncino che cade successivamente a terra. Prendo i lembi della maglietta e la alzo sfilandola dalla testa, per poi lanciare sia questa che il pantaloncino su una sdraio.
Sospirando ancora alzo lo sguardo verso Justin che mi sorride.
Sono in intimo davanti a lui... menomale che stamattina ho scelto il completo rosso abbinato.
Mi porge la mano e l'afferro tremante, mentre ci avviciniamo entrambi al bordo della piscina. Appena arriviamo lui si tuffa lasciando la mia mano e faccio un passo indietro spontaneamente. Quando riemerge mi guarda sorridendo e con le mani fa segno di avvicinarmi.
Scuotendo la testa mi siedo sul bordo e guardo in basso, finchè i miei occhi non incontrano quelli di Justin, che poggia le mani sulla base ai lati del mio corpo.
Lui ci tocca certo, io sono bassa come un nano da giardino.

"Fidati di me."

E' sicuro di se, la sua voce mi rassicura, ma ancora non sono convinta.

"Justin, penso sia ancora presto, non mi sento pronta, scusa."

La mia voce è mortificata, lui è così buono, mi dispiace. Abbasso la testa guardando i miei piedi che si muovono nell'acqua.

"Ehi, tranquilla."

La sua mano si appoggia sul mio ginocchio e mi fa alzare la testa, ancora.

"Possiamo farlo un altro giorno, è una tua decisione. Vuoi fare il bagno?"

La sua domanda mi fa sorridere e la sua espressione mentre allarga le braccia è ancora più bella divertente.

"Non mi fai annegare, giusto?"

Lo guardo in attesa di conferma e lui scuote la testa ridendo. Si avvicina prendendomi i fianchi e mi fa entrare in acqua lentamente mentre mi reggo ancora al bordo da dietro. Quando ho bagnato anche la pancia avvolgo le braccia al collo di Justin e le gambe attorno al suo bacino per reggermi. Sento le mani di Justin avvolgermi la vita e istintivamente mi stringo ancora più a lui.

"Non lasciarmi!"

Lo supplico guardandolo e lui scuote la testa sorridente.

"Ho promesso che sarebbe stato bello, non voglio farti del male, non potrei mai farlo, a te, e poi io mantengo sempre le promesse, ricordalo."

JPOV

Avrei voluto aggiungere un 'ti amo' a quella frase tanto vera, ma lei è così piccola e ingenua, per lei è una cosa nuova l'amore, e io sarò il perfetto insegnante per lei, queste cose le so molto bene.
Sembra che l'abbia rassicurata così comincio a camminare in acqua con lei in grembo che si guarda intorno a destra e sinistra freneticamente con un'espressione strana in volto. La tenerezza e l'ingenuità fanno parte di lei, è così buffa. E' perfetta.

'E tu sei così eccitato.'
Non è colpa mia!
'E di chi sarebbe la colpa scusa? Mi sembra che l'amichetto là sotto sia tuo.'
Si che è mio e ne sono fiero, è cresciuto tanto. E comunque è colpa sua, è così sexy ed è in braccio a me in intimo! Ha le gambe intorno a me! Potrei farmela in questo preciso istante!
'Ma non lo farai... giusto?'
Giusto. Insomma, la voglia è tanta, soprattutto in questo momento, ma mi trattengo per lei. Io la amo, è vergine, non voglio spaventarla, imparerà ad amarmi e conoscermi proprio come faccio io.
La amo infinitamente e a conoscerla... beh la conosco perfettamente. La seguo da sei anni, so persino il suo gruppo sanguigno.

#Flashback

23.09.10

Com'è bella la mia piccolina. Ha iniziato la scuola da una settimana, il suo primo anno di liceo, ha tredici anni, che tenera. Oggi ci sono le selezioni per le cheerleaders e lei ci ha voluto provare nonostante la sua insicurezza. Sinceramente solo l'idea di lei in top e gonnella che agita i suoi fianchi a ritmo di musica mi eccita e non poco, ma il sapere che la guarderanno anche altri ragazzi con gli ormoni a mille brutte intenzioni, mi manda in bestia.
Oh eccola, sta provando a fare la piramide con le cheerleaders dell'anno precedente.
Nessuna è perfetta come lei.
Ecco ora è in cima, fa un salto ed eccola atterrare perfettamente come previs-NO! No no no no no! E' caduta! La mia piccolina è caduta! Ma com'è possibile? Si era allenata tanto, era perfetta!
Vedo le altre cheerleaders che invece di aiutarla se la ridono.
Quelle brutte stronze puttane l'hanno fatto apposta!
Scavalco la rete da dove spiavo segretamente ammiravo la mia piccolina e corro attraverso il campo da football alla velocità della luce arrivando vicino alla mia piccolina che è per terra e non si muove. L'altezza era molta, tipo cinque metri. Gli occhi diventano lucidi e mi accascio su di lei cercando di non piangere. Controllo se respira e sospiro sollevato quando sento il suo fievole respiro uscire lentamente. Al sollievo si sostituisce la rabbia e mi volto verso quelle puttane che ridono ancora.

"Voi! Brutte stronze puttane che non siete altro!"

Mi metto ad urlare contro di loro e sussultano notando la mia rabbia.

"Potevate ucciderla!"

Mi metto a ringhiare contro di loro e si zittiscono immediatamente. Torno con lo sguardo su Hope e la prendo delicatamente in braccio iniziando a camminare verso la mia macchina, lasciandomi quella stupida scuola alle spalle. La sdraio sui sedili posteriori ancora incosciente e mi metto alla guida della mia Range Rover diretto all'ospedale. Stringo il volante facendo diventare le nocche bianche, non riesco a vederla in queste condizioni, il mio cuore riceve un colpo ogni volta che il mio sguardo si posa su di lei. Ha le ginocchia sbucciate, la guancia graffiata e polvere su tutto il corpo, probabilmente si sarà anche rotta un braccio o una gamba. Mi scende una lacrima a quella visione, ma l'asciugo velocemente notando che siamo arrivati nel parcheggio dell'ospedale. Prendo Hope come una sposa e mi dirigo all'entrata dove ci accoglie un'infermiera.

"Cos'è successo?"

Arriva al punto guardando la piccola tra le mie braccia e le controlla subito il polso.

"Si stava allenando per essere una cheerleaders e l'hanno fatta cadere, sono corso appena l'ho vista a terra."

Le racconto la verità, certo omettendo il fatto che già la stavo spiando da un bel po'. La donna annuisce chiamando due colleghi che mi tolgono Hope dalle braccia per metterla su una barella e sparire in fretta lungo il corridoio.

"Dove la stanno portando?"

Guardo impanicato l'infermiera che mi rivolge uno sguardo indifferente.

"Le fanno delle analisi, ha ferite superficiali, niente di rotto sicuramente, ma probabilmente ha battuto la testa causandole la perdita dei sensi. Dobbiamo solo farle degli accertamenti. Mi dica, come si chiama la ragazza?"

"Hope, Hope Jensen."

Le rispondo senza guardarla in faccia, i miei pensieri sono tutti rivolti al mio amore. La donna annuisce e scrive qualcosa su qualcos'altro prendendo una cosa.

'Molto preciso eh.'
Ma che me ne frega di cosa fa sta tizia?
'Magari riguarda Hope, genio.'
Uh...

"Mh che cosa fa?"

Ora mi concentro di più sulla donna ascoltando la mia coscienza e lei mantiene lo sguardo su una cartella medica continuando a scrivere.

"Analizzo la cartella della ragazza, devo controllare se ha avuto qualche malattia o ne è affetta prima di fare qualsiasi operazione, non è questo il caso, ma è la routine, e mi serve sapere il suo gruppo sanguigno in caso di necessità."

Wow. Devo ascoltare più spesso la mia coscienza.

"E... qual è il suo gruppo sanguigno?"

'Ma che domande fai?'
Che vuoi? Devo sapere tutto su di lei e questo non è nella lista delle cose che già so.
'...'
Ecco, stai zitta tsk.

La signora alza lo sguardo dalla cartella e mi guarda alzando le sopracciglia.

"A che le serve sapere il suo gruppo sanguigno?"

'Voglio proprio vedere cosa rispondi adesso.'
Rompipalle, sai che ho sempre la risposta pronta.

"Giusto per curiosità, magari poi lei me lo chiederà e se lo so le saprò rispondere, no?"

Perfetto, sono un genio.

"Mh... Se proprio le interessa è ZERO positivo. Ora posso sapere chi è lei?"

Bella domanda.

Chi sono io?
Il suo futuro marito?
Il suo fidanzato nascosto?
Il suo ammiratore segreto?
Il ragazzo che la ama più di tutti?
L'unico che c'è sempre stato?
Colui che la amerà per sempre?

Si, tutto questo, ma nessuno lo deve sapere per ora.

"Un suo amico. Quando si sveglia le dica di non preoccuparsi di chi l'ha portata qui, glielo dirò io a scuola."

Balle, tutte balle. Non saprà mai chi l'ha portata qui, e che la guarda tutto il tempo da lontano, sorvegliando su di lei, tenendola al sicuro, amandola incondizionatamente da già tre anni e per sempre, come lei un giorno mi amerà.
La vedo annuire e me ne vado. Uscendo dall'ospedale ma non dalla sua vita.

~NDA~
Capitolo 5, non che mi convinca tanto, non l'ho riletto, ho solo corretto alcuni errori di impostazione grafica.
Dunque.. uhm se vi piace votate, potete scrivermi quando volete, credo che aggiornerò la settimana prossima e bla bla bla...
Goodbye 👋💕

instagram: Crazyworldxx
tumblr: iaskedhowtostopbeingsad

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