The Sign || What if...

By __insanity

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Sequel/What If? della storia "Zayn Malik, sei un fottuto stronzo." E possibile leggerla anche senza aver lett... More

Introduzione
Capitolo 2.
Capitolo 3.
Capitolo 4.
Capitolo 5.
Capitolo 6.
Capitolo 7.
Capitolo 8.
Capitolo 9.
Capitolo 10.
Capitolo 11.
Capitolo 12.
Capitolo 13.
Capitolo 14.
Capitolo 15.
Capitolo 16.
Capitolo 17.
Capitolo 18.
Nuovo capitolo!
Capitolo 19.
Capitolo 20.
Capitolo 21.
Capitolo 22.
Capitolo 23.

Capitolo 1.

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By __insanity

La festa era incominciata da un pezzo ormai. Le stanze erano colme di giovani, e Zayn non si era staccato da me neanche per un solo secondo. Diceva che c'erano troppi ragazzi più grandi di me, e che sarebbe bastato un bicchierino in più, e senza neanche rendermene conto mi sarei trovata nel bagno di casa sua a fare sesso con uno sconosciuto, credendo fosse lui, Zayn.

Mi stavo divertendo da morire. Sarà stato forse l'effetto degli alcolici.

Io e Zayn continuavamo a baciarci in continuazione, mentre io mi strusciavo ripetutamente contro il suo corpo. Potevo immaginare le mie labbra ormai rosse e gonfie.

Ogni tanto immaginavo mio padre che entrava in quella casa e mi veniva a prendere, ma grazie all’alcol riuscivo a scacciare immediatamente quei pensieri.

Per non parlare poi del vestito che avevo comprato e che stavo indossando. Troppo corto per i miei gusti, ma normalissimo per Zayn e tutte le altre ragazze della mia età.

Era nero con un enorme scollatura sulla schiena, e le maniche erano lunghe e fatte di pizzo.

-Zayn... devo andare in bagno.- dissi con la voce che mi ballava quasi.

-Ti accompagno.-

Ci allontanammo dall'ammasso di folla e continuavo ad avere le mie dita intrecciate alle sue. Mi presi un altro bicchiere contenente un liquido bianco terribilmente forte.

Il mio stomaco sembrava essersi bruciato.

Ormai ero ubriaca fradicia.

Non ci capivo più niente.

Zayn's POV:

Avevo il terrore persino di lasciarla andare da sola al bagno.

Non voglio dare assolutamente l'impressione del ragazzo super geloso, che appunto non lascia andare neanche la sua ragazza al bagno, ma c'erano visi che, nonostante la festa fosse a casa mia, non avevo mai visto.

Avevo bevuto pochissimo proprio per potermi permettere di non fare cazzate (io per primo) e controllare Kate.

-Amico, quella è la tua ragazza?-

Zack Lewis.

Ah quindi era ancora vivo?

-Già. E' la mia ragazza.- scandii per bene la parola 'mia' in modo forse un po’ protettivo.

-E Daisy? Non era lei la tua preferita?-

-La storia è cambiata.- dissi sicuro.

-Su, dimmi. Conosce tutte le posizioni del kamasutra?- sgranò gli occhi e per poco non gettò all'aria il drink che aveva in mano ridendo divertito.

-Senti Zack, va a farti un giro. Okay?-

-...non ci credo. Quella ti piace davvero!?- mi guardò con un'aria da imbecille, e mi venne quasi la voglia di tappargli la bocca con le maniere forti.

Molto cattive.

-Quella ha un nome. Kate Stewart.- bevvi un altro bicchiere di quella bevanda che avevo tra le mani.

Il sapore dell'alcol in bocca, con tutto quel rumore, mi rilassava.

Era sempre stata una delle mie sensazioni preferite.

-Tienitela stretta.- Zack mi diede una pacca sulla spalla, e si allontanò.

Che razza di coglione verrebbe a dire, a me, Zayn Malik, che devo tenermi stretta la mia ragazza?

Guardai la porta del bagno, ma ancora non era uscita.

Si avvicinò a me Daisy.

Doveva allontanarsi Kate per far apparire tutti coloro che avevano vinto il premio di maggior rompicoglioni dell'anno.

Era evidente che si era intrufolata senza l’invito di nessuno.

Cercai di allontanarmi, ma riuscì a raggiungermi. Mi mise subito le mani al collo e alzò la voce per farsi sentire: -Quella zecca ti ha finalmente lasciato da solo?- rideva mentre si lasciava cadere con la testa all’indietro.

Avvicinò il suo bacino al mio e lì mi imbestialii sul serio.

-Daisy, evapora!- scandii per bene affinchè riuscisse a capirmi anche con la musica a quel livello.

La presi per i fianchi e la spinsi all’indietro.

Non ci pensai due volte ed entrai nel bagno delle donne.

Incominciai a pensare che l'avrei trovata addormentata con la testa vicino al water.

Spalancai una porta: Fui disgustato quando vidi una coppia impegnata a raggiungere il loro orgasmo.

Spalancai l'altra porta: C'era una ragazza che stava vomitando, e appena mi vide entrare, alzò le sopracciglia credendosi sensuale.

No, non lo era affatto.

Terza ed ultima porta: Vuoto.

Uscii velocemente e cercai di trovarla tra la folla.

Là in mezzo non c'era sicuramente.

Corsi al piano di sopra.

Non ero pronto a ricevere delle sorprese.

L’alcol ampliava i miei sentimenti. Odio o amore.

Aprii la porta della mia camera ed era totalmente buia.

Accesi la luce.

Kate era lì per terra con le spalle al muro

Ebbi una fitta nello stomaco paragonabile ad una pugnalata mentre mi avvicinavo a lei.

Non dormiva, credo.

Non so cosa cazzo faceva.

Aveva gli occhi chiusi ed era immobile.

No, non ero morta.

Sentivo il battito del cuore dalle vene.

La presi in braccio e la distesi sul letto. Appena la girai, feci caso ad una puntura sul suo braccio.

Attorno la sua pelle aveva leggere chiazze rosse.

Non sapevo che cazzo fare.

Il mio battito non era regolare, e non sapevo in che modo controllarmi.

Quella puntura poi.

Presi il telefono e chiamai immediatamente mio padre. 

Quando bussò tre volte senza ottenere risposta, mi ricordai che erano le due di notte.

-Papà!-

-Zayn? Che succede?- mi infastidì il suo tono preoccupato, ma lo ero anche io.

-Senti... sono con la mia ragazza...-

-Si?!-

-Ho fatto una festa quì stasera, non so che cazzo le hanno fatto, l'ho messa sul letto, l'ho trovata completamente senza sensi.-

-Che vuol dire? Ha bevuto molto?-

-C'è la puntura di una siringa sul braccio...-

-Zayn ti ho sempre detto che prima di fare feste di quel genere devi stare attento alla gente che fai venire!-

-Non farmi la ramanzina del cazzo, non è il momento... Attorno alla puntura la pelle è arrossata.-

-E' ovvio. Le hanno iniettato droga con un siringa. E questa siringa doveva essere veramente infettata.-

-Merda. Lo sapevo.- mi passai una mano tra i capelli e mi girai a guardare Kate.

-Domani potrò controllarla io, ma adesso non posso dirti cosa le hanno iniettato. Siringhe infettate possono portare a severe conseguenze come epatiti B e C, AIDS e chissà quali altri virus.-

-Se domani dovesse arrivarti qualche lettera, sarà chissà quale famiglia che vuole denunciarmi per aver ucciso i propri figli.-

-Non fare cazzate e stai calmo. La tua ragazza ha mai fatto altre iniezioni prima d'ora?-

-Chi? Kate? Le manca solo il crocifisso al collo e potrebbero portarla in un convento, figuriamoci se va’ a drogarsi.- sorrisi senza neanche accorgermene.

-Metà pericolo è scampato.-

-Papà... ma adesso, Kate... che cazzo fa?-

-Sei un'idiota, Zayn. Ha perso i sensi e la sua mente starà divagando. Tra non molto si sveglierà. Se vuoi portarla in ospedale, fai il mio nome e le faranno subito dei controlli, ma sarà tempo perso, ti metteranno talmente di quelle cretinate in testa che ti faranno spaventare a morte. Domani pomeriggio per le quattro sarò di ritorno e la controllerò io. Se dovete andare a scuola, andate. Se dovete uscire, uscite. L'importante è che non la lasci da sola almeno per le prossime 24 ore. Potrebbe riportare reazioni pericolose e ha bisogno di qualcuno che stia insieme a lei.-

-Dormirà da me stanotte.-

-Coprile la puntura.-

-Cazzo ne so io adesso come coprire una puntura!-

-Tu in questo momento non mi stai proprio ascoltando.-

-Qual è la password per le registrazioni fatte dalle telecamere in casa?-

-Zayn ti sto pregando di ascoltarmi!-

Stavo per continuare a predicare, ma un rumore alle mie spalle mi fece voltare.

Kate era in piedi sul letto con gli occhi chiusi mentre ballava.

-Controlleremo domani. Stasera calmati e vattene a dormire. Chissà quanto avrai bevuto, come al solito. Questa volta ti è stata di lezione.-

-Non ho bevuto quasi un cazzo proprio per tenerla d'occhio, c'era brutta gentaglia in giro. E' andata in bagno, mi sono messo a parlare con un tizio per cinque minuti e non l'ho trovata più. Ti sembra una cosa normale?-

-Non sono un investigatore e queste cose non so dirtele. Ma devi calmarti e basta.-

-Kate non me la deve toccare nessuno.- continuavo a parlare mentre la osservavo muoversi spensierata.

-Non fare il coraggioso e ammetti di essere preoccupato.-

In quell’istante Kate cadde dal letto.

-Devo staccare!-

Staccai immediatamente la chiamata e corsi verso Kate.

-Kate! Stai bene?- le alzai la testa sulla mie gambe fissandole le palpebre chiuse.

Incominciò a ridere: -Ti offendi se non apro gli occhi? La verità è che se li apro mi gira tutto ma posso vederti anche così.- allungò il braccio e mi accarezzò il viso.

Ruotai gli occhi al cielo e cercai di rialzarla.

-Chiudi gli occhi. Facciamo un gioco.- disse.

-Sisi, a chi si addormenta per primo.-

Rimase immobile per un po’ di tempo, ma poi incominciò a ridere talmente tanto da aggrapparsi al mio petto.

Vidi la gonna del suo vestito alzarsi più di quanto già fosse corta, e mi affrettai a rimettergliela a posto mentre lei continuava a ridere.

-Questa, è stata, la battuta, più bella della mia vita!- lacrimava addirittura: -Cioè, della tua vita. Perché l’hai detta tu.-

Quando finalmente riuscii a sollevarla lei si aggrappò al mio collo, baciandolo delicatamente.

Oh, diavolo.

La posizionai sul letto e quando mi allontanai lei mi tirò giù di nuovo.

Alzò le palpebre e per un secondo mi persi totalmente nelle sue iridi che sembravano più profonde del solito.

-Ti amo talmente tanto che ti vedo anche a occhi chiusi. Te lo giuro che riuscivo a vederti sul serio. Ma se ti dico una cosa non ti offendi, vero?-

-No Kate. Cosa c’è?-

Mi avvicinò ulteriormente e sussurrò vicino al mio orecchio: -Ad occhi chiusi sei meno bello.-  

Mi fu inevitabile sorriderle, e stavo veramente lottando contro i miei pantaloni perché starle così vicino mi mandava veramente a fuoco.

Staccai le sue braccia dal mio corpo e le sfilai il vestito mentre lei continuava a fissarmi.

Mi morsi il labbro e la osservai attentamente lungo tutto il suo corpo.

Era così bella.

Presi una mia maglietta dal comodino e gliela infilai mentre lei lentamente prese sonno

Feci come mi aveva detto mio padre, attorcigliai una garza al suo braccio con un po’ di acqua ossigenata.

Niente di più.

Spensi la luce, e solo allora mi resi conto del forte rumore della pioggia che sbatteva sull'asfalto.

Rimasi in boxer mentre mi infilavo nel letto affianco a lei.

La fissai per un po’ di tempo prima di cadere nel sonno profondo, chiedendomi chi mai si sarebbe permesso di farle una cosa del genere.

-Zayn...-

Stavo sognando la sua voce?

-Zayn...-

No, non la stavo sognando.

-Kate, buon giorno.-

-E' notte fonda, idiota.- sorrise ancora ad occhi chiusi. Aveva la voce pastosa e debole.

-Mi fa male il braccio, Zayn.- continuò mentre la sua espressione diventò più seria. 

-Non pensarci. Ti passerà presto.-

-Cosa mi avete fatto?- aveva gli occhi chiusi e non ne voleva sapere di aprirli.

-Niente, Kate, niente.-

-Zayn...-

-Domani ti visiterà mio padre, è tutto apposto. Adesso dormi.-

Restò in silenzio, e poco dopo sentii la sua mano intrecciarsi alla mia.

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