Un pezzo di noi

By euphoriaaaa0901

730K 26.4K 6K

Cosa succede quando un'anima forte e determinata ne incontra un'altra dura e avvolta dal dolore? Cosa succed... More

๐Ÿฆ‹
Prologo
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
๐ŸŒป
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
โšก๏ธ
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
๐ŸŒŠ
Capitolo 36
Capitolo 37
Capitolo 38
Capitolo 39
๐Ÿ™
Capitolo 40
๐Ÿ
Capitolo 41
๐ŸŽก
Capitolo 42
Capitolo 43
Capitolo 44
Capitolo 45
Capitolo 46
Capitolo 47
Capitolo 48
Capitolo 49
Capitolo 50
Capitolo 51
Capitolo 52
Capitolo 53
Capitolo 54
Epilogo
Seconda parte
Capitolo 55
Capitolo 56
Capitolo 57
Capitolo 58
Capitolo 59
Capitolo 60
Capitolo 61
Capitolo 62
Capitolo 63
Capitolo 64
Capitolo 65
Capitolo 66
Capitolo 67
Capitolo 68
Capitolo 69
Capitolo 70
Capitolo 71
Capitolo 72
Capitolo 73
Capitolo 74
Capitolo 75
Capitolo 76
Capitolo 77
Capitolo 78
Capitolo 79
Capitolo 80
โ˜€๏ธ
Capitolo 81
Capitolo 82
๐Ÿ–‡
Capitolo 83
Capitolo 84
Capitolo 85
Capitolo 86
Capitolo 87
Capitolo 88
Capitolo 89
Capitolo 90
Capitolo 91
Capitolo 92
Capitolo 93
Capitolo 94
Capitolo 95
Capitolo 96
Epilogo

Capitolo 4

9.2K 307 21
By euphoriaaaa0901

Maggy
Ore 04:45
La sveglia suona ed io sono sveglia già da un po'. Sono nel letto a pancia sopra che fisso la piccola finestra che dà sul soffitto e il cielo inizia a colorarsi dei colori dell'alba. Non ho mai visto l'alba dal vivo. Non sono mai stata una ragazza che ama stare in piedi fino a tardi per poi ritrovarsi al mattino ancora sveglia.
Devo essere in infermeria per le sei, ma io ho intenzione di andare prima per assicurarmi che tutto sia pronto per le visite di questa mattina.
Ally ieri sera, prima di salutarci, mi ha detto che verranno gran parte dei militari questa mattina e che di lavoro ce ne sarà abbastanza.
Ed io sono entusiasta, ma anche un po' nervosa. Voglio dare un'ottima impressione, voglio far capire che so quello che faccio. E soprattutto, voglio far capire che questo posto, qui dentro, me lo sono guadagnato.
Sposto il lenzuolo che copre il mio corpo e poggio i piedi per terra.
Sposto lo sguardo sul comodino e vedo che il mio album è ancora aperto e che quegli occhi sembrano che mi stiano fissando. Sbuffo e chiudo l'album.
Non so perché ieri li abbia disegnati, ma ho sempre pensato che disegnassi qualsiasi cosa mi colpisse.
Mi stiracchio e poi vado verso il piccolo bagno: lavo i denti, la faccia e resto qualche secondo e guardarmi allo specchio. I grandi occhi scuri contornati da ciglia folte e lunghe, le labbra carnose e rosee e lo sguardo..quello è cambiato negli anni. Adesso è più felice, più sereno. Questa sono io.
Metto la divisa che stringo sui fianchi e poi lego i capelli in uno chignon non perfetto.
Qualche ciuffo svolazza qui e là senza un movimento definito. Infilo le scarpe nere e poi apro la porta della mia camera ed esco fuori.
Lungo i corridoi degli alloggi c'è un silenzio quasi tombale, non credo che qualcuno sia già sveglio. So che i militari hanno la sveglia alle 05:15 mentre le infermiere alle 06:00.
Guardo l'orologio che porto al polso e vedo che le lancette segnano le 05:10.
Esco dagli alloggi e la luce chiara del mattino mi costringe a chiudere per un attimo gli occhi.
Chiudo la porta alle mie spalle e vado verso l'entrata della base. Alzando lo sguardo, noto alcuni militari che stanno nelle posizioni di veduta. Vado in mensa e sono felice di vedere il tavolo del buffet quasi pronto.
Prendo una tazza di latte caldo con dei cereali.
Mi siedo ad un tavolo qualsiasi e mi meraviglio di quanto questa sala sia grande. Ed è così silenziosa adesso, un paradiso praticamente.
Dopo quindici minuti mi dirigo verso l'infermeria. La porta è aperta ed entro senza nessuna difficoltà. Accendo le luci e non potete comprendere la felicità di essere qui.
Amo il mio lavoro e non penso che sarei capace di fare altro.
Inizio a contare le siringhe che Priscilla ha preparato per questa mattina e mi sembra che ci siano tutte. Lei oggi non sarà qui, uscirà dalla base.
Vado alla scrivania e dopo essermi seduta ed aver acceso il computer, inizio a preparare le cartelle cliniche dei militari che faranno la visita oggi.
<Buongiorno>.
Una voce dall'altra parte della stanza mi fa bloccare.
Alzo lo sguardo e vedo all'entrata il tenente.
<Buongiorno>, sussurro sorpresa.
Non dice più niente, ma resta lì appoggiato alla porta come se fosse in attesa di qualcosa.
<Posso fare qualcosa per lei?>, domando gentilmente mantenendo lo sguardo sullo schermo del computer.
<No, niente>, risponde.
Chiude la porta e va nel suo ufficio.
Che strano.
Strano che non abbia detto qualcosa di spiacevole nei miei confronti.
È tutto un mistero con lui.
Tra i tanti nomi di oggi, leggo quello di Noah, di Will e del tenente. Speriamo che tutti e tre tocchino ad Ally.
O forse no. Forse parlare con Noah non sarebbe poi così male.

<Già qui?>, chiede Ally entrando nell'infermeria.
<Si, volevo che fosse tutto pronto per oggi>, spiego alzandomi e vedendo già i primi militari entrare.
<Uno per ognuno?>, domanda ancora lei mettendo i guanti sterili.
<Penso che si possa fare>, rispondo sorridendo.

Le visite procedono molto velocemente, e devo dire che qui sono tutti molto gentili e disponibili.
Ogni tanto il mio sguardo cade sulla porta che sta di fronte la vetrata in vetro dell'entrata qui in sala.
La porta dell'ufficio del tenente.
Da questa mattina si è chiuso lì dentro e non credo che sia uscito.
Ally ha visitato Will e vedevo i due parlare molto intensamente. Lei era leggermente fredda e scostante nei suoi confronti; lui, invece, sembrava che volesse farle capire qualcosa con lo sguardo.

Sono le dieci e le visite stanno quasi per finire oggi.
Ovviamente abbiamo iniziato presto perché è necessario che le visite siano effettuate senza assunzione di cibo.
<Buongiorno>, dice un Noah molto positivo.
<Giorno>, rispondo preparando la prossima siringa.
<Accomodati e togli la giacca>, continuo.
Mi avvicino a lui e prelievo la quantità di sangue necessaria per le varie analisi.
<Come stai?>, domanda lui mentre gli controllo il respiro.
<Bene, tu?>, chiedo a mia volta controllando adesso le pupille.
<Bene, anche se dopo mi aspetta l'allenamento con Thommy>, mi spiega lui del tutto non contento.
<Sembri molto felice di questo>, replico del tutto ironica.
<Felicissimo a dire il vero>, continua lui dandomi corda.
<Qualcuno mi ha detto che sei qui da questa mattina presto>, afferma lui mentre si siede sulla sedia a pedali per controllare il cuore.
Chi mai potrà mai essere se non il suo gemello?
<Il tenente, vero?>, domando mentre gli attacco al petto e sulla schiena alcune ventose.
<Si, ha detto che era appena sorta l'alba>, mi spiega lui mentre inizia a pedalare.
<Perfetto, abbiamo finito>, affermo poco dopo aver registrato i suoi dati.
<Grazie mille Maggy>, dice rimettendo a posto la sua divisa.
<Di nulla>, rispondo scrivendo i suoi dati nel computer.
Lo vedo andare via e intanto metto la sua provetta con scritto il nome sopra, in un piccolo frigo adatto.
<Maggy svolgi tu l'ultima visita?>, domanda Ally togliendosi i guanti.
<Certo, a dopo>, rispondo cambiando i guanti per l'ennesima volta.
Li cambio ogni tre-quattro pazienti.

<Salve>.
Eccolo. Thomas.
Sto preparando la siringa quando sento la sua voce.
<Si accomodi e tolga la giacca, per favore>, affermo voltandomi nella sua direzione.
Si siede sul lettino al centro della sala e toglie velocemente la giacca, svelando sotto di essa una canotta bianca.
Da sotto essa posso intravedere i perfetti addominali che si ritrova.
Prendo l'elastico per poter trovare meglio la vena e la stringo attorno al suo bicipite.
Sento i suoi occhi addosso.
Infilo lago e vedo che distoglie per un attimo lo sguardo, avrà paura degli aghi oppure il sangue gli fa uno strano effetto.
<Va tutto bene?>, domando scrivendo su un adesivo il suo nome e attaccandolo alla sua provetta.
<Si>, risponde semplicemente.
Di molte parole.
<Può alzare la canotta?>, domando mettendo lo stetoscopio attorno al collo.
Fa come gli chiedo.
Non so perché sia così..così sulle sue. Così introverso.
<Faccia dei respiri profondi>, dico quasi monocorde. Mi sembra di parlare con un muro.
È un bel ragazzo, e se solo avesse un bel carattere sarebbe perfetto per qualsiasi ragazza.
<Ha mal di testa? O momenti in cui si sente mancare a volte?>, chiedo andandogli di fronte.
<No>.
Le uniche parole che sento uscire dalla sua bocca sono proprio queste: si e no.
<Oookay>, sussurro posando lo stetoscopio.
<Ha detto qualcosa?>, domanda con tono quasi di rimprovero.
<No, nulla>, rispondo andando verso la macchina per il cuore.
Toglie la canotta e si siede sopra di essa.
Prendo le ventose e le posiziono sul petto, in corrispondenza del diaframma e poi sulla  schiena in corrispondenza del cuore.
<Inizi a pedalare in modo costante>, spiego accendendola.
Inizia a muovere le gambe e guardo i pettorali che si muovono leggermente dovuto al movimento.
Avete presente quei dei greci che si trovano nei musei? Ecco. Il tenente è uno di quelli.
<Perfetto, credo che possa bastare>, affermo registrando i dati.
Lo vedo scendere dalla macchina e mettere la canotta.
Vedo che fa un po' di difficoltà ad alzare il braccio sinistro per mettere la giacca; avrà fatto qualche movimento sbagliato.
<Signorina>, mi chiama aggiustando il colletto della giacca.
<Si risieda>, ordino in tono gentile alzando lo sguardo.
<Come scusi? Mi sembra che la visita sia finita>, risponde lui.
<Le ho detto di risedersi, ci vorrà un minuto>, continuo ad insistere mentre mi alzo dalla sedia e vado verso il lettino.
Si siede quasi contro voglia e da sopra la giacca inizio a toccare l'articolazione che collega la spalla al braccio. Sul suo viso si forma una piccola smorfia di dolore.
<Da quanto le fa male?>, domando allontanandomi di poco per prendere una fascia dall'armadio.
<Da ieri sera>, risponde alzandosi.
<Ha fatto qualche sforzo in più del solito? Ha fatto qualche movimento sbagliato?>, chiedo ancora per capirne l'origine ed in caso agire di conseguenza.
<Penso di sì>, risponde mettendo le mani in tasca e guardandomi freddamente.
<Tenga il braccio il più fermo possibile e metta questa pomata antidolorifica>, gli spiego porgendogli il tubetto della pomata.
<Se leva la giacca le metto la fascia per tenere il braccio fermo>, continuo.
<La metto da solo>, afferma lui strappandomela quasi dalle mani.
Mi guarda quasi come se il mio aiuto non fosse importante.
<Va bene, come vuole lei>, dico voltandomi verso il tavolo da lavoro per mettere le cose apposto.
Non ci sono rimasta male, ma il suo comportamento non è dei migliori.
Il modo con cui mi ha strappato la fascia dalle mani e il tono con cui ha detto che l'avrebbe messa da solo. E lo sguardo..quello può significare tutto e nulla.

All'ora di pranzo non vado in mensa, non perché non abbia fame, anzi, ma voglio finire al più presto le analisi di tutti i campioni di sangue. Faccio avanti e dietro dal computer alla zona di lavoro.
Ho sempre amato questo tipo di lavoro, aiutare gli altri, cercare di farli stare bene.
<Tu non fai la pausa?>, domanda Will fermo sulla porta.
<No, preferisco finire il lavoro>, rispondo prendendo dal frigo l'ennesimo campione di sangue.
<Cerchi qualcuno?>, domando io voltandomi verso di lui.
<Ally>, risponde soltanto.
<Non l'ho più vista dalla fine delle visite, non so dove possa essere>, gli spiego mentre segno su una cartellina il nome del militare a cui appartiene il campione. Ognuno ne ha una sua personale.
<Se la vedi, puoi dirle che la cerco?>, chiede lui ed io annuisco.
Ah, l'amore.
Puoi fingere quanto vuoi, ma quando una persona ti piace lo si capisce all'istante. Fingere non serve a nulla.

Bene, penso che per oggi il mio lavoro sia finito.
Sono le 18:23 quando esco dall'infermeria ed ho finito tutte le analisi. Non so che fine abbia fatto Ally, ma penso che se si comporti così il motivo ha solo un nome. Ed è quello di Will.
Vado nel mio alloggio e decido di fare una doccia prima di andare in mensa per cenare; il mio stomaco brontola da questa mattina. Questa volta faccio anche lo shampoo e poi asciugo i capelli lasciandoli lisci lungo le spalle. Non ho altro lavoro da fare quindi non devo tenerli legati per forza. Dato che la mia giornata di lavoro è finita, decido di mettere una tuta con sopra un maglioncino con un elastico in vita e anche ai polsi. Effetto palloncino.
Guardo la finestra sul soffitto e dal cielo noto che sta tramontando: prima di andare in mensa faccio una passeggiata intorno alla base, anche nella speranza di trovare Ally.
In cortile ci sono pochi militari e tra questi noto anche mio padre che come sempre parla col tenente.
Chissà se ha messo la pomata e la fascia, ma da come tiene il braccio rilassato credo proprio di no. C'era da immaginarselo. Figuriamoci se ascolta quello che gli dico.
Trovo Ally seduta sugli scalini che portano al poligono, proprio come ieri sera.
<Sei qui da questa mattina?>, domando sedendomi vicino a lei.
<No, da poco in realtà>, risponde lei continuando a guardare il terreno sotto i suoi piedi.
Qualcosa non va.
<Sai che Will ti cercava?>, chiedo ancora guardando gli anelli che ho messo alle dita.
<Si, abbiamo parlato e chiarito>, risponde ancora lei come se qualcosa la preoccupasse.
<Dal tuo tono non mi sembri contenta, vero?>, insisto alzandomi dallo scalino pronta per andare a mensa. Se non metto qualcosa tra i denti rischierò di svenire proprio qui.
<Sono felicissima in realtà, solo che il colonnello mi ha dato una notizia che non mi fa saltare di gioia>, mi spiega lei mentre si alza e ci dirigiamo all'interno della base.
<Quale notizia?>, chiedo curiosa mentre prendiamo il nostro vassoio e cerchiamo tra i tanti tavoli uno che sia libero.
Il tavolo a destra, in fondo, è sempre occupato dalle stesse persone. E se vi dico che si posizionano sempre anche nello stesso modo ci credereste?

L'unico tavolo libero è proprio uno vicino a quello di mio padre. Andiamo subito lì, prima che qualcuno si prenda anche questi posti disponibili.
<Sai che stai molto bene vestita così?>, afferma in domanda Ally mentre ci sediamo.
<Grazie>, rispondo sorridendo.
<Sei molto bella, devo essere sincera>, continua lei con gli elogi.
<Stai per caso cercando di cambiare argomento?>, domando ironica.
<Ci provavo>, dice lei addentando un pezzo del pesce che abbiamo nel piatto.
<Cosa ti ha detto mio padre?>, chiedo bevendo dei grandi sorsi d'acqua.
<Mi ha assegnato nel gruppo notturno>, sputa lei in fretta e quasi afflitta.
Ho sentito parlare dei gruppi notturni, a volte papà me ne parlava. Diceva che sono più pericolosi di quelli mattinieri; i terroristi sanno nascondersi molto bene e controllare i villaggi è più difficile non conoscendo bene le zone. Mi ha raccontato che le missioni notturne non sono frequenti come le altre, ma che a volte sono necessarie perché è proprio di notte che i terroristi escono allo scoperto pensando che non ci sia nessuno.
Sposto lo sguardo verso il tavolo di fianco al nostro e guardo mio padre che sembra parlare di qualcosa molto animatamente con Noah.
<È pericoloso vero?>, domando sapendo già la risposta.
<Si, io non sono mai uscita nelle notturne e..e me la sto facendo sotto>, afferma lei stropicciandosi gli occhi.
<E quando sarà questa missione?>, domando ancora per saperne di più continuando a mangiare il pesce.
<Domani, capisci? Domani potrei morire>, mi spiega lei presa dall'ansia.
<Se non ti senti pronta perché non hai rifiutato?>, domando curiosa.
<Perché non posso rifiutare un lavoro che mi viene affidato>, spiega lei.
Che situazione.
E se..se prendessi io il suo posto? Se andassi io nella notturna domani?
L'unico ostacolo?
Convincere il colonnello White.
<Io vado a dormire, ci vediamo domani mattina>, dice lei iniziando a sbadigliare e sorrido alla scena.
<A domani>, dico finendo di mangiare la mia cena che adesso si è raffreddata del tutto.
Convincere mio padre a farmi uscire sarà davvero un'impresa.
Vado al suo tavolo e mi siedo vicino a lui, sotto lo sguardo di tutti coloro che sono presenti.
<Dovrei parlarti>, dico sussurrando mentre lui mi guarda sorpreso.
<Cosa succede?>, chiede mio padre preoccupato.
<Niente, ma è urgente>, insisto per far sì che si alzi da questo tavolo.
<Vai nel mio ufficio, ti raggiungo subito>, mi informa mentre mi alzo e corro nel suo ufficio sotto lo sguardo del tenente che non capisce nulla di quello che sta succedendo.
Ma penso che molto presto lo saprà.
<Cosa succede tesoro?>, domanda mio padre entrando nel suo ufficio.
<Voglio fare la missione notturna al posto di Ally>, sputo in un colpo.
Meglio essere diretti in certi casi.
<Cosa? Assolutamente no, è fuori discussione Maggy>, inizia lui come se gli avessi appena sparato un colpo.
<Papà voglio farla, e poi..poi Ally non è pronta>, cerco di dire.
<E tu..tu sei pronta? Non sei mai nemmeno uscita di giorno, non ti manderò lì di notte>, dice quasi alzando la voce.
<Penso di potermela cavare, non ho paura. Voglio andare. Ally è terrorizzata>, continuo nel tentativo di fargli cambiare idea.
<Senti papà..sono venuta qui per aiutare, per trovare un posto mio. E penso che questo lo sia. Voglio aiutare. E se posso aiutare Ally, lo farò>, concludo agitando le mani.
<Che testarda>, sussurra lui sedendosi sulla sedia dietro la scrivania.
<Se mai dovessi andare, promettimi che seguirai il tenente. Prometti di non fare sciocchezze, nessuna cazzata Maggy>, mi avverte lui togliendo gli occhiali da sopra il naso.
<Quindi ho il permesso di prendere il suo posto?>, chiedo riferendomi ad Ally.
<Devi parlare con Thomas, è lui che sceglie i militari e le infermiere per le missioni notturne>, mi informa lui quasi sconfitto dal fatto che io abbia quasi vinto.
<Il tenente?>, domando sbuffando.
Ci mancava solo lui adesso.
Annuisce.
Perfetto, sarà come parlare ad un muro.

Continue Reading

You'll Also Like

Ex 5 By EmaOqu

ChickLit

24.1K 1.5K 16
Tratto dal libro: ยซC'รจ bisogno di ripetere il piano? Mi stai guardando come una stupida.ยป Alzo gli occhi al cielo e riprendo a masticare la mia big...
9.6K 445 43
Awed e Ilaria, sua sorella, tornano a casa dopo l'ennesimo spettacolo di esperienze D.M a cui l'aria aveva assistito... Arrivati sulla porta di casa...
1M 38.8K 36
La preside della Lexington high school, ha voluto rivoluzionare, stravolgere e sconvolgere il ballo di fine anno per gli studenti dell'ultimo anno. รˆ...
23.6K 1.5K 34
Nel cuore pulsante della famosa scuola di talenti, "Amici di Maria De Filippi", due anime destinate a intrecciarsi si incontrano. Lil, con i suoi occ...