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By avdorlarry

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Non puoi scegliere chi amare. Lo faranno loro per te. More

AVVISO
Prologo
Chapter I (Eighteen)
Chapter II (Campus)
Chapter III (Harold)
Chapter IV (Law)
Chapter V (Plan)
Chapter VI (Kidnapping)
Chapter VII (Lies)
Chapter VIII ('Tonight')
Chapter IX (Regrets?)
Chapter X (Him?)
Chapter XI (Fear)
Chapter XII (Missing)
Chapter XIII (Mom...)
Chapter XIV (Mood Swings)
Chapter XV (Questions) [Parte 1]
Chapter XV (Questions) [Parte 2]
Chapter XVII (We're the same)
Chapter XVIII (Differently)
Chapter XIX (Truth)
Epilogo
CIAO!

Chapter XVI (Out)

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By avdorlarry

“Ciao, tesoro,” una voce roca suonò nel mio orecchio destro. Mi lamentai e aprii lentamente gli occhi, girando la testa di lato per vedere Harry che mi stava guardando, la sua testa era sulla mia spalla.

“Ciao.”

Le sue braccia erano intorno alla mia vita, tenendo il mio corpo attaccato al suo. Lasciai uscire un sospiro di felicità, prendendo le sue grandi mani nelle mie piccole. Appena lo feci, cominciò a solleticarmi i fianchi. Mi lasciai scappare uno strillo, saltando in piedi sul pavimento, fissando un Harry divertito.

Solo allora realizzai che avevamo dormito sul divano, ecco perché ero sul pavimento in un solo secondo.

“Non è divertente,” protestai, portando le braccia sulla mia vita. Alzò le sopracciglia, aprendo le braccia così che ci potessimo coccolare ancora.

Esitante, il mio corpo trovò di nuovo il suo, le mie mani misero la bianca coperta sopra di noi. Restammo così per un po’, godendoci il silenzio intorno a noi. Le pareti in mattoni bianchi davano alla stanza un aspetto pacifico, i raggi del sole riflettevano attraverso la finestra indicando il clima calmo di quel giorno, e stavo per cadere nuovamente nel sonno, ma sentii delle soffici labbra posarsi sulla mia spalla. I miei occhi si aprirono appena la pelle d’oca si formò su tutto il corpo, un sorriso si allargò sul mio viso.

“Ho fame,” dissi, sentendo una profonda risata da Harry, e sentii la vibrazione del suo petto sul dietro della mia testa.

“Ancora non voglio alzarmi.” Rispose semplicemente.

“Io-“

“Bene, cosa vuoi per colazione?” sospirò, sapendo che avrei vinto comunque. Sogghignai in vittoria, alzandomi lentamente dal divano, ma fallii appena delle macchie nere mi accecarono per pochi secondi, il tempo per il sangue di correre nelle vene e andare giù nel corpo. I miei piedi mi guidarono fino all’entrata della cucina, aspettandolo mentre strofinava gli occhi con il dietro delle mani. Dopo Harry si stiracchiò, flettendo le mani più lontano che potesse, facendo lo stesso con le gambe e arricciando le dita dei piedi. Mi morsi le labbra a quell’azione, la sua schiena offriva una visione carina del suoi muscoli che si muovevano sotto la pelle.

“Io- Uh, pancake?”

“Okay,” sorrise, avvicinandosi e mettendosi la bianca maglietta che si era tolto la sera prima.

Mi girai ed entrai in cucina, ma appena mi stavo per sedere sulla sedia del tavolo, una grande mano schiaffeggiò il mio sedere. Ansimai, le mie mani restarono sulle chiappe in modo da proteggere appena mi girai per vedere un ghignò giocoso sul viso del mio fidanzato.

“Hey!” me l’avrebbe pagata.

Andai dietro al contatore e schiaffeggiai il suo sedere il più forte possibile. Un gemito uscì dalla sua bocca, coprendosi il sedere con le mani, il sorriso prese lo spazio di un broncio.

“Aw,” feci, “il piccolo Harry è stato ferito?” dissi innocentemente.

Un respiro lasciò la mia bocca, le sue braccia erano andate intorno alla mia vita per portare il suo corpo attaccato al suo. Fece incontrare le sue labbra con le mie, baciandomi avidamente. Le mie mani giocavano con i suoi ricci, avvicinando di più il suo viso al mio.

Si allontanò pochi secondi dopo, facendo incontrare le mie labbra con le sue un’ultima volta prima di lasciare i miei fianchi e andare ad aprire il frigorifero. Alzai gli occhi al cielo al suo gesto, mettendomi seduta sul contatore per vederlo cucinare.

Tirò fuori alcuni ingredienti come le uova e il latte e mettendone una certa quantità nella scodella prima di mischiarli con della polvere beige. Era l’impasto per i pancake. Tutto quel cucinare mi fece pensare a mia madre, e chiusi gli occhi deglutendo per il nodo alla gola che si era formato e cercai di scacciare via i pensieri che mi avrebbero fatta piangere.

“Sai cosa?” dissi, senza pensare.

“Mmh?” mormorò, mischiando gli ingredienti con una spatola.

“Voglio trovare l’assassino di mia madre,” dissi.

Si fermò, i suoi occhi spalancati incontrarono i miei. “Non puoi essere seria.” Perché sembrava spaventato?

“Lo sono, penso.”

Il suo pomo d’Adamo si mosse e deglutì. “Tiff, rinunciaci. Lascia che la polizia faccia il suo lavoro.” Era una cosa strana da sentire. Bene, era comunque uscita dalla sua bocca, alla fine.

**

“Così, cos’hai intenzione di fare oggi?” mi domandò pulendo il tavolo, mentre io mettevo le posate nel lavandino.

Sapevo cosa volevo fare, non sapevo solamente se fosse una buona idea…

“Uh... Harry, stavo pensando... Avrei bisogno di qualche vestito, non pensi?” suggerii.

Restò in silenzio per un momento, guardandomi stranito nei miei occhi marroni.

“Bene, penso che i miei ti stiano bene, sì?” rispose, guardandomi sfacciatamente invece che seriamente come lo ero io. Mi fece un occhiolino e roteai gli occhi, provando a non arrossire ma fallii miseramente. “In più, non hai bisogno di vestiti qui.”

“Stai dicendo che resterò qui per sempre?”

“Bene…”

“No, Harry. Non passerò il resto della mia vita – che sarà tanto tempo – qui! Vorrò uscire un giorno!” dissi.

“Esattamente. Un giorno, ma non ora.”

“Perché?” mi lamentai.

“Tiffany, ho detto no.” Sbottò.

“Harry, non sono una cazzo di bambina! Abbiamo la stessa età, siamo nati lo stesso giorno.” Dissi disperata. “Così dimmelo!”

“E’ troppo presto per uscire! E se qualcuno ti vedesse?”

“Veramente, Harry? Sei un assassino che non è mai riuscito a farsi prendere, nessuno sa che aspetto hai tranne me! Penso che potrai trovare un modo per proteggermi – o per nascondermi – penso.” Portai le mani sui miei fianchi, soddisfatta della mia risposta.

Portò gli occhi su di me, sospettoso. Non potevo biasimarlo, ma volevo che si fidasse di me…

“Okay. Ti darò un paio di pantaloni e un cappello e andiamo.”

“Grazie!” strillai, saltando nelle sue braccia. Barcollò un po’, prima di riprendere la sua seria postura.

“Guardami,” disse, e lo feci. Mi prese il viso tra le sue mani, i suoi occhi verdi bruciavano nei miei. “Non me ne far pentire, okay?”

Sapevo perfettamente cosa voleva intendere. Annuii solamente prima di correre nella stanza da letto. Aprii un cassetto, tirando fuori un paio di pantaloni grigi e mettendomeli. Non avevo più vestiti, li aveva strappati tutti la prima notte.

“Tiffany,” mi chiamò dal salotto.

“Sì?”

“Mi puoi prendere il telefono, per favore?”

“Certo!” mi guardai intorno velocemente nella stanza, i miei occhi si fermarono sul nero iPhone sul tavolo. Lo presi, cliccando il bottone curiosa, vedendo un messaggio non letto. Con chi stava massaggiando?

Mi girai verso la porta, pensando se dare o non dargli un’occhiata. Sospirai, facendo scivolare il dito sullo schermo leggendo una conversazione con un certo M.S.

Ad Harry:

L’hai già uccisa?

Da Harry:

No, dammi tempo per favore.

Ad Harry:

Ti ho dato abbastanza tempo.

Da Harry:

E’ proprio necessario?

Ad Harry:

Sì. Se non lo fai tu, lo farò io.

Di chi stavano parlando? Di me?

Ero stanca di tutto questo, perché se ero io o qualcun altro, Harry lo avrebbe dovuto uccidere…

“Tiffany?” la sua voce mi chiamò di nuovo, e velocemente corsi nel salotto, per vederlo tenere un cappello arancione per me. Sorrise e me lo mise sulla testa, accarezzandomi il viso con le sue dita arrivano fino alle labbra. Forzai un sorriso, porgendogli il suo iPhone.

Chiuse a chiave la porta, prendendomi per un braccio. Sentii un soffice materiale sui miei occhi ed entrai in panico, le mie mani toccarono il tessuto sentendo una sciarpa.

“Non voglio che tu sappia come andare via.” Disse semplicemente.

Okay. Addio, fiducia.

Sospirai, camminando con lui per un po’, sentendo rami e foglie scricchiolare sotto le mie scarpe.

Presto ci fermammo, le sue mani rimossero la sciarpa dal mio viso rivelando la nera Audi parcheggiata, davanti c’era un sentiero fatto dalle gomme dell’automobile. Non potevo evitare di pensare, M.S. era il famoso amico di Harry di cui mi aveva parlato? Gli aveva pagato luil’Audi?

Aprì lo sportello del passeggero per me e lo superai, un po’ nervosa di uscire. Non solo perché sembravo una merda, ma anche perché sarebbe potuto accadere qualunque cosa.

Salì in macchina, allacciandosi la cintura. Dalla coda degli occhi, potevo vedere scivolare le dire sullo schermo come avevo fatto io precedentemente. Aggrottò le sopracciglia, e sapevo che aveva letto il messaggio. Si grattò il dietro della testa nervosamente, guardando fuori dal finestrino prima di riabbassare il viso e rispondere allo sconosciuto M.S. era visibilmente arrabbiato, spense il telefono e lo buttò ai posti dietro.

“C-cosa c’è di sbagliato?” chiesi.

“Niente.” Stava guardando altrove invece che i miei occhi e ciò mi innervosiva. Sapevo cosa stava accadendo. Mi stava mentendo.

Anche se era un argomento serio, decisi di lasciarlo stare. Non era il momento di arrabbiarmi con lui, perché avrei finalmente potuto comprare dei vestiti.

“Sai, non c’è bisogno che paghi per me. Possiamo andare a casa mia-“

“Sei pazza?” esclamò.

“Qual è il problema? Potremmo aspettare che mio padre esca da casa e-“

“No.” Mi interruppe. Sospirai, annoiata dalla sua reazione. Cosa c’era di sbagliato nell’andare a casa mia? Era più pericoloso andare in giro per Cambridge! Mio padre non avrebbe notato niente ed io avrei preso i miei vestiti. Così perché non gli piaceva l’idea?

“Così, stiamo andando a Cambridge?” cercai di cambiare argomento.

“Sì, ma più ci penso, più io- Oh, aspetta. Penso che stiamo andando a Salem.” Disse, continuando a guidare. “Ci vorrà un po’, ma è più sicuro.”

Salem? Non volevo andare a fare shopping a Salem!

“Ma-“

“Tiffany.” Mi avvertì, e subito restai zitta.

Non vedevo l’ora di vedere come quest’avventura di shopping sarebbe andata.

//helloo//

Ciao a tutti! Siamo arrivati a 9K letture, sono contentissima e vi ringrazio molto! Riguardo al capitolo... cosa ne pensate del messaggio? Ovviamente era riferito a lei (almeno penso), ma Harry avrà il coraggio di ucciderla se quella persona è lei? Cosa succederà secondo voi nei prossimi capitoli? Voglio avvertirvi che manca veramente poco alla fine di questa bellissima fan fiction (circa 4 capitoli) e sono tristissima, ma sto cercando un'altra storia da tradurre, ma di questo poi parleremo più avanti. Il prossimo capitolo è veramente lunghissimo, ho appena visto che è di 6 pagine dal computer (mentre di solito sono 3 o 4), quindi non so quanto ci impiegherò, mi vado a mettere subito al lavoro! A presto gioielli e grazie xx

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