ᴍɪɴᴇ ᴏʀ ɴᴏᴛ? || ᴛᴀᴇᴋᴏᴏᴋ

Galing kay blxetae

125K 7.3K 3K

Jeon Jungkook, ragazzo 17enne che crede ben poco nel cosiddetto "amore a prima vista", ne verrà irrimediabilm... Higit pa

1. Chiamata
2. Il biondo
3. Di troppo
4. Ricordi
5. Sospetti
6. Casa Jeon
7. Prendersi cura
8. Gradevole
9. Fratellanza
10. Decisioni avventate
11. Sentimenti stupidi
12. So cosa vuol dire
13. Buio
14. Kim Yugyeom
15. Discussione
16. Voglio provarci
17. Realizzazione
18. Cedere alle tentazioni
19. Infermeria
20. In trappola
21. Dove sei?
22. Appartenenza
23. Speranza
24. Voglia di distrarsi
25. Assenza di pietà
26. Saper porre fine
27. Spiraglio di luce
28. Fragile
29. Eomma e appa
30. Incubi e rimedi
31. Perdono
32. Ritorno alla normalità
33. Primo appuntamento [pt.1]
34. Primo appuntamento [pt.2]
36. Lasciare il segno
37. Parte della famiglia
38. Gelosia
39. A modo nostro
40. Niente è come noi
41. A cuore aperto
42. Nonostante tutto
43. Ritornare a sorridere
44. Rapido ed indolore
45. Il saggio hyung
46. Solo per stanotte
47. Grazie di amarmi
48. Complicità
49. Un'amore ufficiale

35. Il nuovo studente

1.9K 130 27
Galing kay blxetae

«Che palle Kookie non c'ho voglia di entrare» si lamenta il mio migliore amico mentre saliamo le gradinate per entrare in quella prigione, dagli studenti più comunemente chiamata scuola.

Sono qui da nemmeno dieci minuti e già ho voglia di tornarmene a casa, magari al caldo sotto le mie soffici coperte a distarmi dalla tristezza che mi assale per la mancanza del mio castano preferito con una maratona di serie tv. Magari davvero.
Non sono pronto a tornare a seguire le noiose lezioni di quei pazzi scelerati dei miei prof, né tantomeno a sorbirmi i pettegolezzi su ciò che mi è successo.
In questa scuola sono tutti dei ficcanaso e oche in cerca di continue notizie su cui vociferare, che urto.



Prendo un gran respiro e mi faccio forza, entro dentro l'edificio diretto agli armadietti per recuperare i libri di cui io e Chim abbiamo bisogno e, come da copione, non appena si accorgono della mia presenza tutti gli studenti presenti intorno a noi si girano iniziando a parlare tra loro.

Che stupidi, assicuratevi che non vi senta o veda almeno.


Roteo gli occhi assalito dal fastidio di avere gli occhi di tutti puntati addosso e dopo aver inserito l'apposito codice apro l'armadietto di fronte a me con uno strattone, abbastanza rumoroso da far saltare il mio migliore amico sul posto.
Che cagasotto il mio mochi.


«Ei Kook calmati» mi sussurra il rosa appoggiandomi una mano sulla spalla in segno di conforto, sospiro e fisso i miei occhi nei suoi, visivamente preoccupato.
«Io ci provo Minnie, ma mi riesce difficile quando tutta la scuola vocifera su di te palesemente sotto i tuoi occhi. Mi innervosisce questa situazione» gli rivelo iniziando ad incamminarmi verso la mia aula, nello stesso corridoio di quella del mio amico.
«Come se non sapessimo che elementi girano in questo postaccio, non dare importanza alle cavolate che dicono» mi scompiglia i capelli prima di fermarsi davanti alla sua aula «A dopo Jungkookie»
«A dopo hyung» dico solamente prima di entrare in classe e dare ufficialmente inizio ad una delle giornate più brutte di tutta la mia vita.



Con una lentezza straziante arriva finalmente l'ora di fare ricreazione e, non volendo vedere né dialogare con nessun altro, mi dirigo dritto in classe di Jimin e lo porto in cortile per parlare un po'. Ho bisogno di sfogare il mio nervosismo e qual è il modo migliore se non parlare di tutto ciò che mi ronza in testa col mio migliore amico?

Mi sposto agilmente tra uno studente ed un altro nel lungo corridoio, sotto le proteste del rosa che mi prega, letteralmente, di non camminare veloce poiché non abbiamo fretta. Ha ragione, abbiamo tutto il tempo del mondo per conversare appostati sui gradoni come al nostro solito, ma a me interessa restare solo con lui, stare in un luogo meno affollato dove io possa tornare respirare e parlare senza filtri, senza il timore che qualcuno possa sentirmi.

Sono quasi arrivato all'uscita sul retro quando urto qualcosa, o meglio qualcuno, e mi sbilancio cadendo a terra e sbattendo il didietro contro il pavimento freddo e sporco.
«Ahia!» mi lascio sfuggire, stringo i denti mentre mi massaggio il mio povero fondoschiena.
Alzo lo sguardo e incontro due grandi occhi marroni come il cioccolato osservarmi con un misto di stupore e dispiacere. Sposto lo sguardo per tutto il corpo del ragazzo difronte a me, folti capelli biondo platino in forte contrasto con la pelle olivastra e i tratti affilati che gli conferiscono un'aria ancora più maschile di quanto la sua aurea non emani già, fisico muscoloso e sguardo ammaliante e profondo.

Senza dubbio un bellissimo ragazzo, non c'è che dire...ma il ragazzo che amo è cento volte più stupendo.

Il ragazzo sconosciuto si china di poco e mi porge la mano, lo guardo un attimo e dopo averlo visto rivolgermi un dolce sorriso, la afferro e mi tiro sù.
Mi squadra con attenzione dalla testa ai piedi, un sorrisino compiaciuto a contornare il suo volto, e finalmente si decide a parlare, rivelando una voce profonda che mi fa venire i brividi.

«Scusami, non volevo farti cadere» si scusa venendo subito fermato dal sottoscritto, ero io che dovevo fare attenzione a dove andavo «Stai tranquillo, la colpa è mia. Ero di fretta e non guadavo dove stavo andando» mi inchino in segno di scuse.
«Fa nulla, tu come stai? Immagino tu abbia preso una brutta botta..» scuoto la testa «Tutto a posto, piuttosto...non ti ho mai visto in giro, sei nuovo?»

Lo vedo sgranare gli occhi e stamparsi una manata sulla fronte mentre alza gli occhi al cielo.

«Mio dio che maleducato, non mi sono nemmeno presentato! Io sono Jackson Wang e sì, sono nuovo. Mi sono recentemente trasferito qui dalla Cina, frequento le lezioni già da qualche giorno ormai» ah ecco perché non ho avuto modo di incontrarlo prima..
«Jeon Jungkook, piacere mio» gli sorrido «Oh allora sei tu il ragazzo di cui parlano tutti, ero curioso di sapere che tipo fossi, Jungkook» mi sorride sistemandosi il colletto della camicia indisturbato.

Sinceramente non so come prendere le sue parole: era curioso di conoscermi come persona o di vedere dal vivo con i propri occhi chi è il povero malcapitato ad essere stato rapito e stuprato dal suo 'amico'? Mi imbarazza e irrita allo stesso tempo il fatto che lui mi conoscesse già, non perché mi stia antipatico anzi, ma perché le voci che girano a scuola mi hanno preceduto e non oso immaginare quali siano state quest'ultime. Chissà cosa starà pensando ad avere la vittima di un tale scandalo di fronte a lui, starà provando pena per me come tutti gli altri? Spero vivamente di no, non mi piace mostrarmi debole figuriamoci esserlo ritenuto, ma non posso neanche aspettarmi troppo da lui non conoscendolo.

«Non oso immaginare cosa pensi di me allora..» sospiro «In realtà non immagino nulla su di te, ti ho appena conosciuto dopotutto. I pettegolezzi finiscono spesso per modificare la versione originale degli eventi ed io non credo a delle chiacchiere buttate lì così da altre persone» mi sorride facendo spallucce.

Magari ragionassero così anche le altre persone, è raro trovare qualcuno che non segue la massa.

Cala per qualche secondo un silenzio imbarazzante durante il quale ci continuiamo a guardare negli occhi per tutto il tempo. Analizzo meglio il suo profilo, oltre a essere un bel ragazzo è anche intelligente, mi farebbe bene circondarmi di persone come lui.
Potremmo diventare amici...

Sto per aprire bocca quando una testa rosa fa la sua comparsa e si interpone tra me e Jackson con uno sguardo confuso.
Aish, l'ennesima cosa che dovrò spiegare a Chim..

«Jungkook mi hai fatto prendere un infarto, eri sparito!» mi rimprovera con finto tono severo, 'finto' perché è la persona più tenera al mondo e non farebbe male ad una mosca; sa però anche farsi valere, ne ho avuto prova più volte.
«Scusa hyung»
«Ma smettila, l'importante è che ti abbia trovato» si volta poi verso il biondo, rimasto zitto finora a guardarci litigare «Lui chi è?»
«Lui è Jackson, ho avuto modo di conoscerlo poco fa» mi gratto la testa imbarazzato.

Il mio migliore amico lo squadra per qualche secondo dopodiché mi rivolge un'occhiata ambigua con tanto di sopracciglia ballerine che non impiego neanche tre secondi a tradurre, significa chiaramente 'che figo da urlo Kook dovresti provarci'.
Rido inconsciamente. Jimin ha sempre avuto fiuto per i ragazzi, sia per se stesso –Taehyung ne è un chiaro esempio– che per i suoi amici, ho perso il conto di tutte le volte che da fidanzato si lasciava scappare commenti d'apprezzamento per altri ragazzi o che mi suggeriva di andare a parlare con essi perché secondo lui gay e single.
Diciamo che se la bellezza gli passa davanti non esita a riconoscerla.

«Andiamo vah» lo afferro dal braccio mentre se la ride sotto i baffi «È stato un piacere Jackson, spero di rivederti presto» gli sorrido.
«Anch'io Jungkook» ci salutiamo prima che trascini via quel fesso del mio migliore amico.


«Certo che è proprio un figo da paura, perché non ci provi con lui?»
Eccola la domanda che stavo aspettando da parte sua, era troppo strano che non me l'avesse ancora chiesto.
«Smettila Jimin, non mi interessa Jackson» sbuffo tirandomi indietro i capelli, meglio che capisca che non sono interessato a nessuno –nessuno che non sia il suo ex–.
«Cosa?! Se lo farebbe tutta la scuola! Solo tu puoi buttare nel cesso un'occasione del genere» rotea gli occhi annoiato «Ti farebbe bene trovare qualcuno che ti faccia battere forte il cuoricino..»

Mi mordo il labbro senza riuscire a trattenere un sospiro, io ho già trovato la persona che mi fa battere forte il cuore...
Sono solo indeciso se dirglielo o meno, ci siamo sempre detti tutto e tenergli nascosta una cosa importante come la mia vita sentimentale mi fa sentire terribilmente in colpa. Si è sempre confidato col sottoscritto anche per cose strane o imbarazzanti, sapere che mi sto frequentando con qualcuno lo renderà solo felice oltre a farlo smettere di shipparmi col nuovo arrivato. Mi basta solo omettere il nome del ragazzo.

«In realtà-» il suono della campanella interrompe ogni mia speranza di far ragionare il rosa, anche se non ero comunque troppo convinto di dirglielo.
«Me lo dici dopo Kook, ora devo correre ché ho una verifica» mi schiocca un bacio sulla guancia prima di correre via e lasciarmi solo come un deficiente nel giardino ormai quasi vuoto.
Maledetto zucchero filato.





Il suono dell'ultima campanella della giornata mi risveglia dallo stato di trance nel quale ero caduto, a causa dei messaggi di un certo hyung che amo da impazzire.

Tae-hyung❤️

Sono fuori scuola, ti aspetto piccolo <3

Kookie💗

Arrivo hyung ;)




Metto via il telefono e mi affretto a buttare tutta la mia roba prima sparsa sul banco dentro al mio zaino, me lo isso in spalla ed esco dalla classe a passo svelto.

Jimin mi ha scritto poco fa dicendomi che doveva andare subito a casa e che era di corsa, scusandosi per avermi lasciato solo. La cosa che non sa è che però, senza cattiveria, mi ha solo fatto un favore andandosene subito. Non avrei saputo proprio che fare se mi avesse beccato con Taehyung, almeno oggi potrò baciarlo senza aver paura che il rosa ci veda.
Almeno oggi potremo comportarci come una coppia normale.

Arrivo finalmente all'esterno dell'edificio e mi lascio scappare un sorriso allo scorgere l'auto nera di Taehyung appostata davanti al cancello d'ingresso. Scendo di fretta gli ultimi scalini e, dopo aver quasi rischiato di cadere, inizio a correre verso il veicolo non curandomi degli insulti o spallate che mi arrivano.

Sono a pochi metri dalla mia meta quando una spalla troppo forte mi fa perdere l'equilibrio e cedere le gambe. Chiudo gli occhi pronto ad un immenso dolore alla faccia ma straordinariamente non tocco terra, anzi, qualcosa tocca i miei fianchi.
Riapro gli occhi e capisco che qualcuno mi ha praticamente salvato per un pelo prendendomi al volo e che quella persona non è altro che Jackson.

«Dovresti fare più attenzione Jungkook, è già la seconda volta che ci incontriamo così» mi sorride aiutandomi a rimettermi dritto.
«Credo tu abbia ragione» ridacchio nervoso per la figura di merda appena fatta davanti ad un ragazzo più grande e bello.
Lo vedo osservarmi per qualche secondo, avvicina poi la mano ai miei occhi, che chiudo non sapendo cosa voglia fare, e mi aggiusta dei ciuffi ribelli che prima mi intralciavano un po' la visuale.
Arrossisco come uno scemo per la nostra vicinanza aggiunta ad un gesto così spontaneo ma anche così fraintendibile.

«Stai bene?»
«Sì stai tranquillo»
«Ok, allora ci si vede Kook. Mi raccomando prenditi cura di te stesso, ciao!» mi massaggia una spalla per poi sparire tra la folla di studenti presente nel giardino.

Mi riprendo dallo shock di essere quasi caduto di faccia a terra e ritorno sui miei passi, questa volta però camminando. Una volta difronte alla vettura non esito ad aprire la portiera e accomodarmi, trovando un Taehyung con un cipiglio in volto mentre osserva con solenne attenzione il suo cellulare.

Gli dedico il mio migliore sorriso e gli appoggio una mano sulla spalla, lo sento rigido ma provo a non farci troppo caso.
Magari non si è ancora accorto della mia presenza penso.

«Ciao hyung! Come stai?» gli schiocco un bacio sulla guancia dal quale stranamente si sottrae, guadagnandosi uno guardo confuso e un po' spaventato da parte mia.
«Tae che cos'hai?» cerco di non toccarlo per non provocargli una reazione simile a quella appena avuta «Puoi dirmi tutto, lo sai» gli intimo cercando di usare il tono più dolce possibile con l'unico intento di tranquillizzarlo e metterlo a suo agio.

«Anche tu devi dirmi tutto lo sai»

Per la prima volta fa incontrare i nostri occhi e a tale impatto quasi sobbalzo a vedere quanto sono scuri e freddi, totalmente diversi dalle occhiate che mi ha rivolto finora. Non fanno trapelare una sola emozione mentre mi bruciano il cervello e scacciano via tutta la calma che stavo accumulando in questi minuti.

La tensione è avvertibile e tagliabile a fette dentro ai pochi metri cubi di automobile nel quale siamo seduti, in silenzio a leggerci a vicenda ma vogliosi di dirci tante cose.
L'effetto che mi fa ogni volta che mi parla o guarda è disarmante, miriadi di farfalle volano impazzite nel mio stomaco mentre il cuore mi batte così forte da rischiare di uscirmi dal petto. Sono succube del suo carisma e prigioniero dei suoi occhi; a volte sono persino spaventato da come agisco in sua presenza, non c'è quasi più traccia del ragazzino insicuro di prima e ammetto che la cosa non mi dispiace affatto. Sto cambiando, forse per essere all'altezza di un tale angelo o forse perché sto prendendo esempio da quest'ultimo, tuttavia l'unica cosa di cui mi importa è di farlo sentire amato, solo questo.

Mi osserva per qualche secondo, come a provare a scorgere un minimo segno di menzogna, dopodiché lo vedo sospirare e massaggiarsi il ponte del naso.
Non c'è alcuna menzogna nell'amore che provo per te TaeTae.

«Cosa ci facevi con quel tipo?» mi domanda più tranquillo di prima non togliendomi gli occhi di dosso, cosa che in qualsiasi altra situazione mi avrebbe fatto piacere ma che adesso mi mette solo tanto nervosismo addosso.
Boccheggio sorpreso per un attimo; quindi lui ha visto me e Jackson insieme? Ma soprattutto cosa c'entra Jackson in tutto questo?

Sono confuso.

«Stavo per cadere ma mi ha preso in tempo, dovresti essere felice»
«Non riesco ad essere felice se un tipo mai visto prima ti tocca con così tanta disinvoltura»
«Mi ha solo aiutato Tae, sei sempre e solo tu il ragazzo che amo, come te lo devo far capire?»
«Non standogli appiccicato magari» detto ciò non mi lascia nemmeno ribattere che accende il motore e parte verso casa mia, senza più degnarmi di un solo sguardo.



So benissimo che non è arrabbiato con me, forse è solo un po' deluso ma nonostante non ne abbia motivo decido di lasciarlo stare e rispettare il suo stato.
Gli ho spiegato come stanno le cose e sa che non sto mentendo, sa che non gli mentirei mai, perciò devo solo aspettare che si faccia passare tutta la gelosia e poi potrò parlare con lui e dargli tutte le risposte che desidera.

Amo troppo questo ragazzo per metterlo da parte per il primo carino che vedo in giro.
Lui è tutto ciò che mi fa stare bene, è il mio primo pensiero appena sveglio e per il quale sorrido, è stato la mia salvezza e ha sempre saputo farmi tornare il sorriso anche quando credevo di averlo definitivamente perso. È la mia ancora di salvezza, senza la quale precipiterei negli abissi più oscuri del mio passato e non la lascerei mai andare, mai.

Taehyung è il mio mondo e mi tormenta un grande senso di inadeguatezza e dispiacere perché non riesco a farglielo capire. È ciò che ho di più importante all'interno della mia vita ma lui, nonostante tutto quello che abbiamo affrontato insieme, non l'ha ancora capito o semplicemente non crede che mi spingerei a tanto per lui. Eppure io darei la mia stessa vita per lui e devo trovare un modo per farglielo entrare in testa; non so se effettivamente per lui io valga così tanto, ma io non scherzo quando dico che è il mio tutto.

Se è delle certezze che vuoi, dei fatti che dimostrino ciò che provo per te, allora te ne darò.

Ipagpatuloy ang Pagbabasa

Magugustuhan mo rin

130K 7.2K 116
quando incontri la persona giusta poi è così difficile lasciarla andare, diventa il tuo punto di riferimento, la tua casa, il tuo tutto.
11.1K 434 32
Ginevra frequenta l'ultimo anno di liceo. Ha una grande passione per il giornalismo e vuole viaggiare il mondo proprio come suo padre. Una sera viene...
57.7K 3.4K 28
Se non è amore, dimmelo tu, cos'è?
178K 5.6K 70
"L'amore è come una partita di calcio: ci sono momenti di gioia e trionfo, ma anche momenti di tensione e sconfitta. Ma con Kenan al mio fianco, sape...