I'M a WOLF

Oleh giuliapertile90

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Moonlight Cooper è una ragazza particolare. Non si fida di nessuno oltre che della sua famiglia. L'hanno educ... Lebih Banyak

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ANGOLO AUTRICE
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Non È Un Capitolo
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Oleh giuliapertile90

Light's Pov.

Sono circondata da demoni e di Raylan nessuna traccia. Ci hanno separati ma mi sento come se l'unico obiettivo di questa imboscata sia io.

Non ho mai sentito un puzzo talmente orrendo, tranne forse, nel corridoio buio nel castello. È possibile che Raylan tenga uno di loro rinchiuso nelle segrete? Se si, per quale motivo?

Ho ucciso quattro, se non cinque, demoni quando mi sento afferrare per la coda da uno di loro. Mi volto scattante verso quello che mi sta tenendo e con un morso gli stacco quello che definirei un braccio.

Un altro riesce a graffiarmi il fianco con i suoi artigli e un uggiolio di dolore mi esce dalla bocca. Non è una ferita profonda o particolarmente dolorosa, ma la paura sta prendendo il sopravvento e con il mio lamento sto segretamente chiedendo aiuto alla Dea Luna.

Un attimo dopo sento un boato provenire da dove pensavo si trovasse Raylan e il suo ringhio si mescola ad un lamento strozzato di un essere umano.

- Non temere, mi occuperò io di lei -.

Quella voce è talmente oscura che penso per un attimo di essermela immaginata. Una voce che sembra provenire da un altra dimensione, che mi fa accapponare la pelle.

Schivo un demone che stava per prendermi alle spalle e mi attacco alla gola di un altro, facendolo cadere a terra.

D'un tratto succede qualcosa di incredibile.

I demoni che mi stanno circondando vengono sbalzati via da una forza invisibile che li fa volare per aria per una ventina di metri, per poi farli scomparire tra gli alberi in minuscoli pezzettini di cenere.

Mi volto per cercare Raylan e quello che vedo mi mozza il respiro, paralizzandomi.

È Raylan, ma allo stesso tempo non è lui.

Definirlo un uomo non è possibile anche se ha le fattezze di un essere umano. La pelle bianca come il marmo è ricoperta da vene nere messe in risalto in tutto il corpo. Due ali nere spuntano da dietro la sua schiena imponenti e maestose, come quelle di un angelo nero. Ma i suoi occhi, i suoi occhi neri come la notte mi fanno capire che ciò che ho davanti è tutto tranne che un angelo.

Ogni cellula del mio corpo mi dice di stare attenta, di avere paura di lui di scappare più veloce che posso senza guardarmi indietro.

Ma non è così. Non ho paura. Qualcosa di lui mi attrae come una calamita ma mi impongo di rimanere ferma dove sono.

Quello che sembra Raylan mi sta fissando con un sorriso maligno.

Chi sei? Chiedo con voce tremante.

Mi guarda alzando un sopracciglio, prima di mettersi a ridere.

Ha una risata che mi fa venire i brividi su tutto il corpo tanto è crudele.

- Ma come, piccola Light, non mi riconosci? Sono il tuo amato compagno - dice continuando a ridere.

No dico piegando la testa di lato  sei qualcos'altro.

- Perché non scappi, piccola lupa? Non hai paura di me? - mi chiede con una nota di curiosità nella voce.

Come ti chiami? Chiedo cercando di sembrare più sicura di quello che sono in realtà.

La creatura che ho davanti aggrotta la fronte, pensando a come comportarsi.

- Ti dirò il mio nome, piccola lupa, perché ammiro il tuo coraggio nel rimanere al mio cospetto. Dopodiché ti ucciderò - mi dice mostrandomi nuovamente il suo malefico sorriso.

Qualcosa dentro di me mi dice che sta mentendo. Non mi ucciderà.

Non lo farai.

- Sembri sicura di ciò che affermi -.

Annuisco lentamente.

Se mi avessi voluta morta mi avresti ucciso come hai fatto con quei demoni. Invece li hai spazzati via, salvandomi da loro. E sospetto che tu ti sia mostrato solo per questo.

Lo vedo spalancare gli occhi neri alle mie parole.

- Capisco perché la dea abbia scelto te come compagna per questo idiota - dice indicando il suo corpo - ma non basteranno le tue parole a salvarti la vita-.

In un batter d'occhio me lo ritrovo a pochi centimetri dal viso. È stato così fulmineo che non lo ho nemmeno visto muoversi e faccio un passo indietro per lo spavento.

- Il tuo odore è così buono - dice annusandomi - sarà un peccato non poterlo più sentire -.

Alza un braccio per colpirmi ma si ferma quando mi vede ferma immobile. Io sono incapace di reagire, incapace di fare qualunque cosa per difendermi. Rimango lì, a fissarlo in quei pozzi neri pieni di odio che mi attraggono e mi terrorizzano allo stesso tempo.

Lui fa un passo indietro, come spaventato da qualcosa.

- Che cosa sei, piccola lupa? - chiede mettendosi entrambe le mani tra i capelli.

Sono solo io. E tu cosa sei?

Lui si ricompone e assume una posa fiera e imponente, allargando le ali dietro di lui, per poi tornare a fissarmi negli occhi.

- Il mio nome è Azrael. Sono il demone della morte che abita in questo debole corpo -.

Il suono del suo nome mi provoca altri brividi lungo la spina dorsale. Azrael. Demone della morte.

Sappiamo entrambi che questo corpo non è debole. Perché continui ad offenderlo?

Azrael ride di nuovo, continuando a guardarmi.

- Se non fosse debole, io non sarei qui-.

Se fosse debole, ti avrei conosciuto prima ribatto.

Lui alza un sopracciglio, infastidito dalle mie parole.

Sento il rumore di molte zampe che stanno correndo verso di noi e la paura prende il possesso del mio corpo.

Mi sposto frapponendomi tra il demone e coloro che stanno arrivando.

- Interessante - dice il demone guardando prima me, poi nella direzione da cui sta arrivando il branco - sento la tua paura, piccola lupa, ma non per te stessa -.

Non ti permetterò di far loro del male.

- Non hai modo di fermarmi - bisbiglia voltandosi verso il branco che ormai è pericolosamente vicino.

Il primo che vedo è Cameron, seguito da un centinaio di lupi.

Anche lui mi vede e si ferma non appena vede chi ho di fianco. Anche lui, come me, sa che se si avvicina oltre, nessuno uscirà vivo da questa radura.

Allora seguo il mio istinto e mi trasformo, tornando umana. In questo momento non mi importa niente del fatto di essere nuda, voglio solo salvare il branco. Il mio branco.

Il demone mi fissa dalla testa ai piedi, con un sorriso perverso sulle labbra.

Non gli lascio il tempo di dire niente e mi butto su di lui abbracciandolo, cogliendo lui, il branco e me stessa di sorpresa.

- Torna da me Raylan. Torna da me - dico all'orecchio del demone.

Azrael inizia a dimenarsi, cercando di allontanarsi da me. Io stringo più forte la presa su di lui, continuando a chiamare il mio compagno, pregando perché funzioni.

Dopo quelle che mi sembrano ore, ma al contempo consapevole che si tratta solo di qualche secondo, Azrael si immobilizza.

Sento le sue ali ritirarsi dentro la schiena e la sua pelle tornare liscia e calda, prima che si accasci al suolo.

Cerco di sorreggerlo ma è troppo pesante per me. Così mi inginocchio prendendogli la testa tra le mani e inizio ad accarezzargli i capelli.

Ha funzionato.

Qualsiasi cosa abbia fatto ha funzionato.

Rimango a fissarlo in volto finché non sento qualcuno toccarmi la spalla.

Cameron in forma di lupo mi ha toccato con il naso per attirare la mia attenzione.

Adesso ci penso io a lui, mia Luna dice inchianandosi davanti a me.

Rimango stupita di come mi ha chiamata. Per lui sono sempre stata solo Light, o piccola, o qualsiasi altro soprannome. Non mi aspettavo tutta questa solennità da parte sua. Lui si accorge del mio imbarazzo e mi sorride silenziosamente.

Forse non te ne rendi conto, ma hai appena salvato tutti noi.

Mi ritrasformo in lupo quando altri lupi si avvicinano a noi, già in troppi hanno visto il mio corpo nudo pochi secondi prima, e spero che Raylan non lo venga mai a sapere.

Guardo due lupi trasformarsi e distolgo lo sguardo quando insieme caricano il corpo inerme di Raylan sulla schiena di Cameron.

Mi avvicino a lui e inizio a camminare al suo fianco, con passo lento, in direzione di casa.

Cosa è successo Cam? Perché Raylan si è trasformato in quel demone?

Non posso essere io a dirtelo mia Luna. Lo farà Raylan quando si sentirà pronto.

Annusco abbassando la testa dopo aver dato un ultima occhiata al mio compagno. Ho molte cose ha cui pensare dopo gli ultimi avvenimenti e non so da che parte cominciare.

Alla fine il soprannome di Demone delle montagne gli si addice.

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