ᴍɪɴᴇ ᴏʀ ɴᴏᴛ? || ᴛᴀᴇᴋᴏᴏᴋ

By blxetae

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Jeon Jungkook, ragazzo 17enne che crede ben poco nel cosiddetto "amore a prima vista", ne verrà irrimediabilm... More

1. Chiamata
2. Il biondo
3. Di troppo
4. Ricordi
5. Sospetti
6. Casa Jeon
7. Prendersi cura
8. Gradevole
9. Fratellanza
10. Decisioni avventate
11. Sentimenti stupidi
12. So cosa vuol dire
13. Buio
14. Kim Yugyeom
15. Discussione
16. Voglio provarci
17. Realizzazione
18. Cedere alle tentazioni
19. Infermeria
20. In trappola
21. Dove sei?
22. Appartenenza
23. Speranza
24. Voglia di distrarsi
25. Assenza di pietà
26. Saper porre fine
27. Spiraglio di luce
28. Fragile
30. Incubi e rimedi
31. Perdono
32. Ritorno alla normalità
33. Primo appuntamento [pt.1]
34. Primo appuntamento [pt.2]
35. Il nuovo studente
36. Lasciare il segno
37. Parte della famiglia
38. Gelosia
39. A modo nostro
40. Niente è come noi
41. A cuore aperto
42. Nonostante tutto
43. Ritornare a sorridere
44. Rapido ed indolore
45. Il saggio hyung
46. Solo per stanotte
47. Grazie di amarmi
48. Complicità
49. Un'amore ufficiale

29. Eomma e appa

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By blxetae

Jiminie's pov

Dire che rimango sorpreso dall'improvviso gesto di Kookie è dire poco. È sempre stato un gran coccolone in continua ricerca di affetto e vederlo così spaventato da uno di quelli che è sempre stato un gesto quotidiano tra noi, mi fa piangere il cuore.
Da quando lo conosco, e posso dire di averlo assistito in ogni tipo di situazione, non l'ho mai visto così fragile e spaventato e questo non fa altro che far crescere in me, oltre al dispiacere per il mio fratellino, un senso di odio abominevole nei confronti del moro.

L'ho visto poco fa mentre veniva rudemente trascinato in un'auto da due agenti e posso giurare di non aver mai esultato così tanto in tutta la mia vita. Finalmente era stato preso il mostro che aveva osato impossessarsi del mio migliore amico e presto proprio a quest'ultimo verrà fatta giustizia.

Vorrei poter dire che adesso è tutto finito e che torneremo alla felice e noiosa quotidianità, ma so benissimo che non sarà così. Per farlo reagire in questo modo chissà cosa gli avrà fatto quel porco e chissà quanto ci vorrà per fargli riacquistare nuovamente fiducia e sicurezza per se stesso e per i suoi amici.
Ha rubato il Jungkook che tutti conoscevamo, lasciandoci soltanto la sua parte più fragile ed insicura, proprio la parte che lui ha sempre odiato e quindi nascosto dietro ad una maschera. Proprio per questo dovrò stargli accanto e avere tanta tanta pazienza, poi sono sicuro che il resto verrà da se, dopotutto lui è sempre il mio Jungkookie allegro e rompiscatole.
È in un momento "no" ma sono sicuro che lo affronterà al meglio e tornerà a sorridere presto.

Una volta che Yoongi ha affidato Kook ai medici per verificare che non abbia lesioni gravi o altro, lo vedo avvicinarsi a me con un sorriso spento al quale ricambio con difficoltà. Ho ancora gli occhi lucidi, le lacrime sono secche sul mio volto ed i miei occhi rossi affiancati da profonde occhiaie non aiutano di certo la mia credibilità, è evidente se mi si guarda che sono tutto fuorché felice. Certo, hanno ritrovato il mio Kookie e sono infinitamente grato, ma la situazione che sto passando adesso continua comunque a non essere delle migliori e non riesco a nasconderlo dietro ad un sorriso.

«Ei tutto bene?» mi domanda ora davanti a me, scuoto lievemente la testa tenendo lo sguardo basso.

Cala il silenzio per qualche secondo, totalmente in contrasto col trambusto causato dal vai e vieni di persone intorno a noi, seguito da un suo sospiro.

«Stai pensando ancora a lui vero?»

È davvero così evidente? avrei voluto rispondergli ma mi limito ad annuire.
«Gli hai detto di Jungkook?»
«Non ancora, anche perché sentire la sua voce è l'ultima cosa che voglio in questo momento» gli rivelo, sentendomi ancora più male al pensiero di rivederlo, in tutta la sua bellezza. È inevitabile che succeda, lo so bene, ma adesso come adesso non sono pronto a guardarlo negli occhi e vederlo così vicino ma al contempo vederlo così lontano da me, non reggerei due secondi senza scoppiare a piangere.

Senza preavviso mi stringe le mani nelle sue facendole dondolare dolcemente, alzo stupito lo sguardo e lo trovo ad osservarmi ogni singolo neo mentre il suo labbro inferiore è stretto con insistenza tra i suoi denti. Non capisco come mai si stia comportando in questo modo, cercando quasi di trattenersi dal fare qualcosa, ma mi piace da morire essere guardato così da lui.

Arrossisco visibilmente. Mi bacia il dorso delle mani «Stai tranquillo, adesso andiamo in centrale e ci penserò io ad avvisarlo» mi tranquillizza e, nonostante mi senta in colpa per farlo scomodare persino per una simile sciocchezza, lo assecondo donandogli un dolce sorriso ben ricambiato.

«Grazie, come sempre»


Tae's pov

Spengo finalmente il phon e lo ripongo al proprio posto, passandomi un'ultima volta il pettine tra i capelli prima di dare un'occhiata al mio lavoro. Perfetto penso tra me e me una volta osservata la mia immagine riflessa allo specchio con i capelli di un castano chiaro che mi era mancato così tanto.
Non mi è mai piaciuto troppo colorarmi i capelli, anche perché così facendo li rovino solo, ma mi limito a farlo come simbolo evidente di cambiamento. Il motivo per cui li ho tinti di biondo qualche anno fa è stato infatti Jimin, mi ha sempre detto che mi sarebbero stati d'incanto di quel colore, e quando ho finalmente ammesso a me stesso e a lui cosa provavo ho deciso di accontentarlo. Nonostante fossi d'accordo con lui, li ho rifatti poco più chiari del mio colore naturale perché in qualche modo mi ricordavano della promessa d'amore fatta al rosa due anni e mezzo fa e con essa tutta la sofferenza che non sono ancora riuscito a scacciare via.

Prendo un grande respiro e dopo essermi sciacquato la faccia mi dirigo in cucina con l'intento di prepararmi qualcosa da mettere sotto ai denti. Non faccio però neanche in tempo a preparare la tavola che la suoneria del mio cellulare attira la mia attenzione facendomi incuriosire di chi possa voler parlare con me ad un simile orario. Afferro il telefono dalla tasca dei miei pantaloni e rimango qualche secondo a guardarne lo schermo illuminato, perplesso: è un numero che non ho salvato in rubrica, dovrei rispondere?

Massì meglio che risponda.


[ In chiamata con +82 ******* ]

Pronto, chi parla?

Domando abbastanza stranito, in attesa che qualcuno mi degni di una risposta. Riesco a sentire delle voci familiari discutere dall'altra parte del telefono ma decido comunque di rimanere paziente e attendere.

Parla Kim Taehyung?

Mi richiama una voce assai familiare con tono freddo e distaccato, provo inutilmente a ricordare dove l'ho già sentita, senza successo. Meglio non tirarla per le lunghe visto che la persona al telefono sembra già irritata di suo.

Sì, perché?

È richiesto alla stazione di polizia.

Cosa? Perché dovrei andare alla stazione di polizia?
All'improvviso una speranza si fa spazio dentro di me, facendomi respirare affannosamente per l'immediato bisogno di una risposta, della risposta che sto aspettando con ansia da ormai una settimana.

Cos'è successo? Jungk-

Abbiamo ritrovato Jungkook, adesso è qui in centrale.

Senza che nemmeno me ne accorga i miei occhi si fanno lucidi ed il fiato comincia a venir meno. La mia bocca si curva spontaneamente all'insù ed un sospiro di sollievo esce incontrollato da quest'ultima, finalmente l'opprimente peso che avevo sul petto è sparito, dissolto nel nulla.
Potrò rivedere il mio Kookie.

Oddio grazie grazie grazie! Non ci posso credere...Jimin è già lì?

Chiedo senza nemmeno accorgermene, rendendomi conto solo ora che in un momento per me così felice ho istintivamente pensato a Jimin, come ho sempre fatto.
È stato più forte di me, forse per abitudine, non lo so neanch'io. Lui è il primo a doverlo sapere, dopotutto è il suo migliore amico e non posso nemmeno immaginare come si possa sentire adesso il rosa, o forse sì.

Non te ne deve fregare un cazzo se Jimin è qui o meno, eri preoccupato per Jungkook ed io ti ho chiamato, vedi di darti una mossa.

E la chiamata si conclude così, lasciandomi scioccato e sorpreso più di quanto avrebbe dovuto. Pensavo di star parlando con un poliziotto eppure il tono con cui si è rivolto a me mi ha fatto intendere tutt'altro. Sembrava davvero furioso appena ho nominato Jimin, che gli sia successo qualcosa di grave?
Non voglio neanche pensarci.

Meglio che non perda tempo e raggiunga il corvino alla centrale, ora che è finalmente libero dalla prigionia di quel coglione.

Esco di casa ancora con la tuta addosso e mi precipito in auto, facendola partire subito dopo. Cerco di fare il più in fretta possibile, infrangendo la maggior parte dei segnali e delle regole stradali e rimediandomi tante urla provenienti dalle auto a me vicine, eppure non me ne importa nulla se penso che tra poco rivedrò Jungkook.

Mi sembra un sogno.

Arrivo dopo appena dieci minuti e come un pazzo corro fuori dall'auto ed entro all'interno della centrale, sotto lo sguardo infastidito di alcuni agenti e la presa di altri che per evitare che faccia ulteriore casino mi bloccano dal principio.
Mi provo a dimenare il più possibile, chiedendo anche gentilmente di lasciarmi, ma è tutto inutile, questi tizi sono degli armadi ed io non sono abbastanza forte per vincerli.

«Fatemi passare! Mi avete chiamato dalla centrale dicendomi di venire qui!» provo a spiegargli con quel poco di calma che non mi ha ancora abbandonato, ma a quanto pare non sembra interessargli ciò che dico...devo sembrare davvero un pazzo in questo momento.

«Tu sei Kim Taehyung?» volto immediatamente il capo verso un altro agente, probabilmente appena arrivato, che mi guarda impassibile.
«Sì cazzo, sono io! Sono qui per vedere Jungkook!» mi giustifico e dopo un segno con la testa da parte del mio salvatore gli uomini che prima mi bloccavano mi lasciano, non prima di avermi strattonato con poca delicatezza.
Sto perdendo la pazienza.

«Vieni con me» dice soltanto prima di darmi le spalle e iniziare a camminare diretto chissà dove, seguito da me a qualche metro di distanza.

Arriviamo davanti ad una porta in legno e il ragazzo davanti a me ci bussa sopra per segnalare il nostro arrivo. Un "avanti" ci permette di entrare e non appena le figure all'interno della stanza si fanno chiare quasi non mi viene da piangere.

C'è il mio piccolo Jungkook seduto su una sedia, con al suo fianco il mio ormai ex ragazzo che gli accarezza la schiena come per calmarlo, sta tremando come una foglia ed il suo sguardo letteralmente terrorizzato non si stacca da davanti a se. Seguo la traiettoria e quasi non scatto verso Yugyeom per strangolarlo appena lo vedo guardare il corvino con un ghigno strano. Vengo però fermato dall'agente che mi ha portato qui e solo a quel punto i presenti si girano verso di noi.

Hanno tutti reazioni diverse e la cosa mi mette molto a disagio oltre a farmi sentire fuori posto.

Jungkook appena mi vede sgrana gli occhi e lo vedo deglutire visibilmente, mi squadra con attenzione da capo a piedi dopodiché abbassa lo sguardo timidamente.
Jimin mi guarda dritto negli occhi, occhi sofferenti tanto quanto i miei e privi di tutta quella luce solo loro, noto subito i suoi diventare lucidi e come se non bastasse appena nota il mio nuovo colore di capelli il suo labbro inizia a tremare, sul punto di piangere.
Mi sento davvero uno schifo a vederlo così distrutto dalla nostra separazione, mi aspettavo che non l'avrebbe presa bene ma non avrei mai voluto rivederlo in questo stato. Spero che col tempo riesca a superare il tutto, me lo auguro davvero.
L'agente della scorsa volta che mi pare si chiami Yoongi, nota subito il malessere di Jimin ed immediatamente mi fulmina con lo sguardo per poi sussurrare qualcosa all'orecchio del rosa.

«Grazie Jaebum» ringrazia il collega «Tu siediti pure lì» mi indica la sedia accanto a quella di Jungkook e subito prendo posto rivolgendo un piccolo sorriso d'incoraggiamento al corvino, che però non ricambia, anzi non mi guarda nemmeno.




Ed è qui che spesi le due ore più lunghe di tutta la mia vita. Mi sono pentito di essere venuto non appena iniziato 'l'interrogatorio' –che non aveva nulla da interrogare vista l'evidente colpa del moro– , sentire tutto ciò che ha fatto a Kook e ai suoi genitori mi ha fatto gelare il sangue nelle vene.
Ha abusato del corvino e tolto la vita ai suoi stessi genitori, da quanto ho capito proprio perché hanno provato a fermarlo e farlo ragionare sulla follia che si celava dietro alle sue azioni. Solo adesso mi rendo conto di quanto sia in realtà stato coraggioso Jungkook, ha sopportato il tutto senza mai perdere la speranza, osando pure ribellarsi al suo rapitore ed ha visto per primo ciò che è in grado di fare Yugyeom se non controllato.

Vedere il mio coniglietto piangere con occhi persi nel vuoto e il corpo scosso da lievi spasmi quando raccontava l'accaduto mi ha spezzato il cuore, non augurerei una cosa del genere nemmeno al mio peggior nemico figuriamoci se se la meritava un ragazzo dolce ed altruista come lui. Io e Jimin lo abbiamo coccolato tutto il tempo mentre gli agenti si annotavano ogni cosa, dalle più inutili alle più importanti. Faceva paura vedere come il moro confessasse ogni sua colpa con tanto di descrizione nei minimi dettagli, dettagli che corrispondevano perfettamente con quelli forniti dall'obitorio e con quelli di Jungkook nel suo caso.

Non si è pentito di nulla, l'unica cosa che ha detto è che ritiene il minore di sua proprietà ma è stato efficientemente troncato sul nascere dai poliziotti, che gli hanno ricordato cosa lo avrebbe aspettato dopo il processo.

Le accuse che hanno infine raccolto sono state quelle di omicidio doloso e sequestro di persona con stupro, alle quali verrà successivamente affibbiata la giusta pena per questo scarto di umanità seduto difronte a noi. Ho tuttavia paura che non riceverà la punizione che merita visto le numerose segnalazioni passate come individuo mentalmente instabile, che ha saltato più volte le sedute obbligatorie dallo stato da uno psicanalista di professione, nonostante i numerosi richiami e sollecitazioni.

Possiamo però stare certi che lo terranno lontano da Jungkook e, per quanto la cosa non mi basti, per adesso dobbiamo accontentarci di questo, di vedere il nostro Kookie tornare a vivere senza la costante paura di ritrovarsi Yugyeom tra i piedi.

Siamo appena usciti dalla centrale di polizia, gentilmente –per modo di dire si intende– scortati da Yoongi, che non si è staccato un attimo dal rosa.
Non me la raccontano giusta questi due.

Mi avvicino a Jungkook, stando attento a non fare movimenti bruschi visto quello che mi hanno raccontato, e mi offro di riportarlo a casa venendo però contestato da Chim.

«Neanche per sogno, Jungkookie verrà a casa con me» si impunta guardandomi determinato dritto negli occhi.
«No Jimin» lo rimprovera l'agente facendolo girare in sua direzione sorpreso «Ci hai aiutati per tutto il giorno, e ti siamo grati per tua collaborazione, ma sarai stanco ed hai bisogno di riposo. Ti porto io a casa, lascia Jungkook nelle mani di Taehyung» conclude guardandomi con rimprovero, non si fida minimamente di me ma sta comunque cercando di prendersi cura del rosa e non posso che esserne felice.

«Ma-» prova a contestare «Niente ma, andiamo su» lo spinge verso la sua vettura per poi girarsi un'ultima volta verso di me «E per quanto riguarda te vedi di non fare bravate-» questa volta sono io a interromperlo.

«Immagino Jimin ti abbia detto della nostra rottura, beh, quelle rimangono questioni personali tra noi due e per quanto tu ti sia affezionato a lui e abbia voglia di spaccarmi la faccia in questo momento ricordati che sei solo un poliziotto che ha accolto la nostra richiesta d'aiuto. Non ho fatto nulla per cui tu debba accanirti su di me, perciò smettila perché sembri solo un bambino piccolo. Detto ciò puoi stare pure tranquillo, tengo moltissimo a Jungkook e non ho bisogno del rimprovero di un estraneo per avere cura di lui» concludo leggermente innervosito prendendo delicatamente la mano del minore nella mia e conducendolo alla mia auto, non degnando più Yoongi di un solo sguardo.



Il viaggio verso casa Jeon è stato stranamente silenzioso e, seppur abbia notato più volte con la coda dell'occhio degli occhietti scuri fissi sulla mia figura, ho preferito non metterlo a disagio visto che sembra aver riacquistato tranquillità da quando è con me.

Sorrido al pensiero, si sente al sicuro con me vicino.


Una volta arrivati a destinazione parcheggio l'auto al solito posto davanti al marciapiede ed esco prima del corvino per aprirgli la portiera, ricevendo in cambio un sorriso che mi fa sciogliere il cuore.
Tira fuori le chiavi di casa e apre con esitazione la porta, invitandomi a entrare con lui.

Peccato che non fossimo le sole persone all'interno dell'abitazione.


«E-eomma, A-ppa?»







Hey guys eccovi il 29esimo capitolo che da quanto ho potuto vedere attendevate con ansia!❤️

Vi ringrazio come sempre per il vostro sostegno e spero che sia stato un capitolo esaustivo da leggere e che abbia chiarito i vostri dubbi (se così non fosse non esitate a chiedere).

Fatemi sapere se vi sta piacendo la storia con dei commentini o qualche stellina🥰
I PURPLE U 💜💜

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