ᴍɪɴᴇ ᴏʀ ɴᴏᴛ? || ᴛᴀᴇᴋᴏᴏᴋ

By blxetae

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Jeon Jungkook, ragazzo 17enne che crede ben poco nel cosiddetto "amore a prima vista", ne verrà irrimediabilm... More

1. Chiamata
2. Il biondo
3. Di troppo
4. Ricordi
5. Sospetti
6. Casa Jeon
7. Prendersi cura
8. Gradevole
9. Fratellanza
10. Decisioni avventate
11. Sentimenti stupidi
12. So cosa vuol dire
13. Buio
14. Kim Yugyeom
15. Discussione
16. Voglio provarci
17. Realizzazione
18. Cedere alle tentazioni
19. Infermeria
20. In trappola
21. Dove sei?
22. Appartenenza
23. Speranza
24. Voglia di distrarsi
25. Assenza di pietà
26. Saper porre fine
28. Fragile
29. Eomma e appa
30. Incubi e rimedi
31. Perdono
32. Ritorno alla normalità
33. Primo appuntamento [pt.1]
34. Primo appuntamento [pt.2]
35. Il nuovo studente
36. Lasciare il segno
37. Parte della famiglia
38. Gelosia
39. A modo nostro
40. Niente è come noi
41. A cuore aperto
42. Nonostante tutto
43. Ritornare a sorridere
44. Rapido ed indolore
45. Il saggio hyung
46. Solo per stanotte
47. Grazie di amarmi
48. Complicità
49. Un'amore ufficiale

27. Spiraglio di luce

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By blxetae

Jiminie's pov

Oggi è una splendida giornata, il sole illumina tutta la capitale sudcoreana con i suoi raggi caldi e c'è un venticello gradevole che ne allevia l'intensità e rinfresca l'ambiente. La primavera è ormai iniziata e gli alberi secchi e spogli lasciano spazio a quelli con fiori profumati e grandi chiome verdi. Per strada è tutto così allegro e colorato, si percepisce al volo la serenità e la gioia dovuti al buon tempo.

Sono tutti felici e contenti ed io mi sento un pesce fuor d'acqua, travolto solo da emozioni negative in mezzo a tanto amore.

Il motivo è che proprio ieri il mio ragazzo mi ha rivelato di amare qualcun altro e di voler terminare la nostra relazione e giuro di non essermi mai sentito tanto smarrito in tutta la mia vita. Era la mia ancora di salvezza dai problemi e le frustrazioni ed adesso che ho perso il mio appiglio più nulla mi eviterà di sprofondare nella negatività.
Lui è sempre stato ciò che ho sempre cercato e per cui ho sempre lottato, ho trascorso i migliori due anni e mezzo della mia vita grazie al suo adorabile sorriso rettangolare a rallegrarmi le giornate e le sue calde braccia pronte a stringermi ogni qual volta ne sentissi il bisogno. Era diventata ormai un'abitudine averlo al mio fianco e proprio per questo mai mi sarei aspettato di poterlo perdere tutto così all'improvviso, senza neanche il tempo di realizzare che quello che credevo essere un brutto sogno che speravo non si avverasse mai era la realtà, la vera e cruda realtà.

Per quanto mi sia sforzato di essere forte e non cedere alle lacrime non ci sono proprio riuscito, mi sento il cuore spezzato in tanti piccoli pezzettini che non credo si ricuciranno facilmente, se si ricuciranno. È da ieri che non smetto di piangere, persino adesso sto piangendo, le immagini di quello che è successo ieri mattina continuano a tornare a galla qualunque cosa faccia portandomi di nuovo l'umore sotto terra.

Anche se dovrei non riesco ad avercela con lui, è stato onesto nei miei confronti e non mi ha voluto illudere per poi farmi soffrire il doppio. Ho anche sempre avuto modo di capire che lui ci tiene molto a me e che non ha mai smesso di farlo, litigi o meno, e questo rende il tutto ancora più confusionario ai miei occhi. Apprezzo molto che mi abbia detto la verità ma non credo, almeno secondo me, che sia così semplice sostituire la persona che si ha amato per molto tempo con un'altra e questo mi fa a malincuore per dare che forse non provava per me ciò che io invece gli dimostravo tutti i giorni. Questa notizia sarebbe in effetti la dimostrazione della mia ipotesi se solo non avessi visto il suo candido volto rigato dalle lacrime e sentito le sue continue scuse ieri, non lo so...non so più cosa pensare.

So solo che non mi pento di nulla, sono felice di ciò che siamo stati ed anche se il mio più grande desiderio sarebbe stato portare Taehyung all'altare e passare il resto della vita al suo fianco devo accettare il suo volere. E pensare che io credevo davvero di poter realizzare il -ormai non più- nostro sogno e non smetterò mai di crederci. Sarò sempre pronto a riaccoglierlo tra le mie braccia anche se questo vorrebbe dire soffrire come un cane, perché lui è ciò che di più bello mi è capitato nella mia breve vita e non riuscirei mai a lasciarlo andare.

Devo tuttavia essere forte, devo andare avanti per me, per tornare il Jimin allegro di sempre, e per lui, per dimostrargli che ci vuole molto di più per abbattere la mia persona.
Gli voglio dimostrare che ci ha solo perso ad avermi scartato alla prima occasione.


Intravedo da lontano il pullman che mi porterà alla mia meta, ovvero la stazione di polizia, e una volta indicatogli di fermarsi salgo al suo interno, trovando fortunatamente un posto a sedere.
Mi infilo le cuffiette e faccio partire la solita playlist facendomi cullare dalle note soavi e delicate di una delle mie canzoni preferite. Guardo fuori dal finestrino e non posso trattenere un sorriso nel vedere giocare tra loro dei bimbi rincorrendosi e facendosi scherzi, pieni di innocenza e spogli di ogni tipo di responsabilità.

Quanto pagherei per rivivere quei momenti con Kookie.

Qualche fermata dopo è il mio turno a scendere, cerco quindi la posizione sulle mappe del cellulare e mi incammino seguendo le indicazioni facendo attenzione a non sbagliare direzione o via.

Arrivo in poco tempo ed entro immediatamente sotto lo sguardo scrutatore degli agenti di passaggio che non conoscendomi si staranno domandando chi io sia. Trovo poco dopo la sala d'attesa dell'altra volta e mi accomodo aspettando Yoongi.
Butto l'occhio in giro osservando un po' l'arredamento e i numerosi attestati presenti nella piccola stanza chiara, non mi sono mai interessato troppo alle notizie al telegiornale ma a quanto ho potuto constatare la polizia di Seoul deve essere una delle migliori della Corea del Sud e sono sollevato di avergli affidato la ricerca del mio migliore amico.

Mi sistemo meglio sulla mia sedia imbottita ed un senso di magone mi prende all'improvviso al ricordo dell'immagine del biondo a farmi compagnia alla nostra scorsa visita. Gli occhi mi si inumidiscono velocemente, li strizzo e premo una mano sulle mie labbra per trattenere i singhiozzi.
No Jimin, non qui e non adesso! mi ripeto cercando di darmi un minimo di contegno, senza però riuscirci.

Punto il mio sguardo sul terreno difronte a me trovandolo improvvisamente interessante e sarei rimasto così anche per un bel po' se solo un paio di scarpe non mi avesse intralciato la visuale. Alzo lentamente il capo e quando incontro degli occhi felini e una faccia paffuta non mi trattengo più e tutte le lacrime che ho tanto provato a contenere prendono il sopravvento.

Immediatamente il moro si abbassa alla mia altezza e appoggia una mano sulla mia iniziando ad accarezzarla.
«Hey che succede piccolo?» mi chiede allarmato e mi sento uno schifo a far preoccupare anche lui per dei miei problemi. «Vuoi parlarne?» mi domanda con dolcezza e seppur con un po' di esitazione iniziale annuisco.

Mi hanno sempre detto che non è un bene affrontare i propri problemi da soli e, ahimè, adesso capisco perfettamente cosa intendevano. Ho sempre avuto Kook o Tae con cui parlare, ma ora che loro non ci sono mi sento logorare dentro da un senso di solitudine e abbandono.

Non riesco più a godermi le mie giornate pensando sempre e solo a ciò che ho perso in questo ultimo periodo, ovvero le due persone più importanti di tutta la mia vita e con loro il Jimin solare di prima.
Per quanto riguarda Yoongi lo conosco da davvero poco ma si è già rivelato un ottimo consigliere e ascoltatore, perciò non vedo perché dovrei tenermi tutto dentro quando lui può aiutarmi. È qui solo ed esclusivamente per me adesso, non posso che esserne tremendamente felice.

Vedendo che non mi muovo di una virgola mi prende piano la mano e dopo aver intrecciato le dita con le mie mi fa strada in un luogo a me sconosciuto. Entra all'interno di una stanza a me nuova che ha tutta l'idea di essere un ufficio. Vi sono all'interno una scrivania, un divano, molti attestati appesi ai muri e tanti tanti documenti.
Sì è decisamente il suo ufficio.

Prende posto sul divano e trascina me con lui mettendomisi difronte in attesa che parli.
«Cosa ti turba tanto Jimin?»
«T-taehyung» rispondo senza esitazione.
«Cosa ti ha fatto quel coglione?» chiede un po' bruscamente per poi tossire in un camuffato segno di scuse che ricambio con un debole sorriso. Non so spiegarmi il perché eppure mi scalda il cuore questa sua reazione così..protettiva nei miei confronti, mi fa sentire importante in un certo senso.

«Mi ha l-lasciato..» gli rivelo con un sorriso amaro «ha detto di essersi innamorato di un altro» concludo asciugandomi le lacrime in attesa di una sua reazione che non tarda ad arrivare.

Vedo la sua bocca aprirsi in una "o" stupita per parlare e poi richiudersi subito dopo serrando i denti. Senza nemmeno accorgermene mi ritrovo stretto in un forte e caloroso abbraccio. Rimango un po' stupito ma mi lascio andare tra le sue braccia, bisognoso della presenza di qualcuno che non mi abbandoni.

Appoggio la testa sul suo petto per godermi appieno la sensazione gradevole di calore mentre mi accarezza i capelli lasciandomi cullare dal battito accelerato del suo cuore e dal suo profumo dolce ma deciso allo stesso tempo.
Sembra così familiare.

«Grazie» ammetto timidamente diventando sicuramente rosso in volto, come ogni volta che mi sento in imbarazzo.
«E di cosa?»
«Di essere qui con me adesso, grazie» si stacca di poco dall'abbraccio per guardarmi negli occhi e mi dedica un sorriso gengivale che mi fa sciogliere il cuore.
«Non ringraziarmi, lo faccio volentieri. A proposito, ho delle notizie che potrebbero risollevarti il morale»

Si alza e va a recuperare dei fogli da un cassetto della scrivania sotto il mio sguardo curioso e torna seduto accanto a me porgendomeli.
Non perdo tempo e inizio a sfogliarli con attenzione, cercando di trattenere la felicità man mano che i miei occhi scorrono sulle righe del documento.

Mi sembra di star sognando, e se così fosse non svegliatemi vi prego.

Alzo lo sguardo incrociando il suo, che era rimasto poggiato su di me per tutto il tempo, e aspetto sia lui a confermarmi definitivamente ciò che ho già potuto leggere poco prima.
«T-tu-»
«Già, abbiamo trovato l'indirizzo di Yugyeom e già stasera andremo a perquisire casa sua. Dobbiamo però sperare che sia lì e che ci sia anche Jungkook, ma non dobbiamo disperarci per questo, lo troveremo Jimin»


Kookie's pov

Sono rilassato sul letto ad occhi chiusi, troppo dolorante per aprirli e accettare la realtà ma troppo pensieroso per dormire. È da ieri sera che sono in questo stato di dormiveglia e vorrei non uscirne più, non voglio pensare a nient'altro se non al buio che avvolge i miei occhi e la mia mente.
Ore ed ore sono trascorse da quando quello che reputavo un amico mi ha abbandonato solo sul letto dopo aver soddisfatto le sue sporche voglie e sinceramente ne sono sollevato, non so come potrei reagire se fosse ancora qui a toccarmi, anche solo il suo odore mi nausea.

Il mio stato di sopportazione momentaneo viene interrotto dal suono del campanello, segno che qualcuno è venuto a trovare il moro.
Rassegnato non faccio caso a cosa sta accadendo al piano di sotto, o almeno fin quando non sento la porta essere abbattuta con un forte colpo, segno che il proprietario di casa non abbia aperto prima, e delle voci autoritarie udirsi chiare in casa.

Si accende in me un piccolo fuocherello di speranza e non ci penso due volte ad alzarmi e catapultarmi fuori dalla porta che ho scoperto non essere chiusa a chiave come al solito.

Non ho intenzione di lasciarmi scappare l'opportunità di tornare alla mia cara vecchia vita, di tornare a vivere.

«C'è nessuno?» urla una voce maschile che seppur non conosco non vedo l'ora di raggiungere in un tentativo di salvezza. Il mio corpo si muove da solo, coinvolto in una corsa disperata verso l'ingresso che ho visto ogni giorno per più di una settimana ma che non ho mai potuto oltrepassare, ignorando ogni dolore poiché pieno di speranza quasi potendo vedere alla fine del corridoio uno spiraglio di luce.

Ho quasi raggiunto le scale quando vengo però afferrato dalla lunga felpa e attirato contro il petto della persona che più odio al mondo, spegnendo in meno di un secondo la gioia che si era espansa nel mio cuore dopo troppo tempo. Ancora una volta sono indifeso sotto la sua presa possente e sento l'ansia e la paura farsi strada sotto la mia pelle tra le mie ossa.

Avvicina il volto al mio orecchio facendomi venire la pelle d'oca al sentire il suo respiro irregolare infrangersi sul mio collo pallido in contrasto con i segni violacei su esso presenti «Non ti permettere ad emettere un solo suono, intesi?» mi sussurra mordendomi il lobo poco dopo, provocandomi un gran senso di disgusto e quasi nausea.

Non voglio fare la fine di ieri, non voglio che mi faccia ancora del male, mi faccio schifo solo a pensare di avergli permesso di fare questo al mio corpo e se posso farò qualunque cosa per evitare che succeda di nuovo.

Annuisco tremante e dopo essersi accertato della mia "collaborazione" mi conduce davanti ad una porta e mi ci spinge all'interno facendomi segno con l'indice davanti alla bocca di non far rumore. Mi ci chiude dentro e quando sento la serratura venire bloccata mi lascio andare ad un disperato pianto silenzioso accasciandomi a terra.

Ho perso ormai tutto, la libertà, la famiglia, gli amici, la dignità..non mi resta più nulla per cui lottare perciò perché sto continuando a farlo? Non uscirò di qui tanto, resterò segregato qui per sempre e il mio corpo verrà violato ancora e ancora, ma perché permetterlo quando potrei farla finita? Sono troppo debole anche per salvarmi?

Usufruisco delle poche forze che mi sono rimaste per rialzarmi ed una volta trovato quello che sembra essere un tavolo mi metto con non poca fatica in piedi in cerca dell'interruttore della luce. Tasto per un po' il muro freddo alle mie spalle e quando sento un leggero rilievo seguito da un pulsante non indugio e lo accendo.

Ed ancora una volta ho creduto di non aver visto qualcosa di più raccapricciante e crudo di quello che adesso mi sono trovato davanti agli occhi. Penso che l'orribile ricordo dell'immagine di Yugyeom che mi strappa la verginità con la forza sia nulla in confronto.

Mi paralizzo sul posto coprendomi la bocca con le mani per fermare il fiato pesante seguito da un improvviso conato di vomito già pronto ad uscire, non riesco tuttavia a trattenere un urlo causato dall'immediato spavento.

È finita per me, sono spacciato.








Hi guysss ho impiegato un bel po' a scrivere questo capitolo e, credo per vostra fortuna, è solo di passaggio prima della risoluzione del 'caso Jungkook'.
Lo so, vi ho fatto sudare la pubblicazione di questo capitolo e sarà lo stesso per il prossimo, ma ne varrà la pena promesso
🤞🏻🥰❤️

Passate una buona pasquetta💗

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