Paulo.
Beatrice è ancora accanto a me che sta piangendo ed io non sono sicuro di star realizzando davvero quello che mi stia succedendo.
Una cosa che ho inconsciamente desiderato che si sta finalmente realizzando.
Sono così spaventato e felice.
Forse in cuor mio lo sapevo.
Forse il mio cuore ha capito tutto dalla prima volta che gli occhi di Mathias hanno incontrato i miei.
"Di qualcosa per favore."
Sussurra piano Beatrice , si porta le gambe al petto , le stringe forte e mi si strugge il cuore vederla così indifesa , così spaventata , così fragile mentre anche la sua vita e la sua sicurezza si stanno sgretolando.
"Mi guardi?"
Le chiedo girandomi verso di lei.
"Non ho il coraggio."
"Beatrice per favore ."
Scuote il capo , sospiro, mi avvicino , le circondo la vita , la trascino in braccio a me, mi butta le braccia al collo , lascia completamente andare quelle lacrime che odio vederle versare ma so quanto bisogno ne abbia.
"Scusami Paulo , scusami."
Me lo dice più volte.
"Non lo sapevo , non ti avrei mai tenuta nascosta una cosa così."
La stringo forte.
"Amore mio puoi calmarti , per favore."
Le bacio una spalla e quando sente il mio tono così dolce sembra calmarsi .
"Lo so che non lo sapevi e ti dico anche che probabilmente il Paulo di quattro anni fa non sarebbe stato pronto a fare il padre."
Aggiungo senza sapere davvero se le mie parole siano sincere ma non devo accusarla , non lo sopporterebbe.
"Forse mi sono data la spiegazione più semplice."
Ora è lei che si sta causando.
"Amore ti sei data la spiegazione più plausibile , è stato più normale pensare che fosse stato un rapporto non protetto con quel ragazzo piuttosto che pensare che fosse andato storto qualcosa con me. "
"Non sei arrabbiato?"
Mi chiede senza accennare ad alzare lo sguardo.
"Come potrei essere arrabbiato se mi hai dato la notizia più bella della mia vita negli ultimi anni?"
"C'è ancora una piccola possibilità che tutto questo sia solo illusione però."
Mi riporta con i piedi per terra , ha ragione , non dobbiamo farci illusioni ma come faccio a non farmene?
Me lo sento nelle vene che Mathias sia mio figlio.
Me lo sento , so che è così e non so come spiegare questa cosa.
E' così è basta.
"Dobbiamo fare il test."
Dico serio.
"Si."
Dice appoggiando la guancia sulla mia spalla e rilassandosi del tutto.
"La clinica della Juventus a Torino è molto discreta e soprattutto veloce , se spiego la situazione alla società mi può far avere i risultati in quarantotto ore ma dobbiamo andare a Torino Beatrice."
Le spiego perchè non ho intenzione di far il test da nessun'altra parte.
"Quando?"
"Il prima possibile , il mio Jet potrebbe venire addirttura domani."
"Okay ."
Dice semplicemente probabilmente esausta anche lei dalla situazione .
"E poi puoi cominciare a guardare Torino , magari ti piace."
"Che vuoi dire?"
Chiede capendo in realtà benissimo ciò che stia intendendo.
"Penso semplicemente che se Mathias sarà mio figlio non potremo continuare a vivere separati.
E penso che Torino sia la tua occasione per poter spiegare le ali."
"Una cosa alla volta Paulo , per favore , non ce la faccio se no."
Mi supplica e un po' mi detesto per averle detto tutto questo insieme facendola vacillare.
"Certo amore tranquilla."
Le accarezzo la schiena.
"Posso chiederti l'ultima cosa?"
Annuisce.
"Puoi alzare il capo e darmi un bacio?"
-
Abbiamo organizzato la partenza in un baleno , Beatrice l'ha detto ai suoi che non hanno avuto nessuna particolare reazione , forse felici che finalmente il loro amato nipote possa avere un padre.
A mia mamma non ho dovuto dire niente ma per i giorni che resteremo a Torino lei ha deciso che resterà qua, a Palermo , a recuperare il tempo perduto.
Siamo partiti con il giusto necessario ,ho parlato con la società e ha detto che mi farà avere il risultato del test in massimo quaranttotto ore , così abbiamo deciso che la nostra permanenza a Torino non dovrà durare più di tre o quattro giorni.
A Mathias abbiamo raccontato che deve fare una visita particolare , insieme a me , all'inizio ha fatto troppe domande a cui non sapevamo dare una vera risposta, poi alla fine quando ha saputo che avrebbe preso un aereo non ha più chiesto nulla , entuasiasta della cosa.
Si è spaventato al decollo , poi invece non c'è stato verso di tenerlo fermo , innamorato di qualsasi cosa vedesse.
"A che ora abbiamo l'appuntamento?"
Chiede Beatrice quando il taxi ci sta portando a casa mia.
"Alle quattro."
Rispondo.
"Abbiamo tempo."
La rassiccuro.
Annuisce.
Arriviamo a casa mia poco dopo , ringrazio il tassista , pago la corsa e prendo i nostri trolley mentre Beatrice tiene in braccio Mathias.
"Wow."
Esclama Beatrice quando alza lo sguardo e vede casa mia.
"E' nuova , l'ho comprata a Maggio."
Rispondo cercando la chiave per fa scattare il cancello ed entrare ,mi sono trasferito in villa qualche mese fa , bisognoso di allontanarmi dal casino del centro ed anche perchè mia madre non stava più tanto all'appartamento.
"E' enorme."
Dice di nuovo Beatrice.
"Che bello qui!"
Esclama Mathias guardandosi intorno ammaliato , in effetti per un bambino è un piccolo paradiso , c'è la piscina , la porta da calcio ed un giardino davvero immenso , potremo mettere un sacco di giochi in giardino e fare persino una casetta sull'albero.
Scuoto il capo , non devo farmi troppe illusioni nonostante tutto.
"Ti piace ometto?"
Annuisce battendo le mani .
Ed il fatto che questa casa gli piaccia così tanto mi riempie di felicità perchè non posso fare a meno di pensare che questa potrebbe essere casa nostra.
Che questa potrebbe essere finalmente la mia famiglia.
Beatrice lascia a terra Mathias che vede un pallone che da chissà quanto è in giardino , corre verso di esso e poi comincia a calciare verso la porta.
"Mamma Paulo guardatemi."
Esclama tutto felice .
E' incredibile come un pallone possa scaturire tanto amore da parte di un bambino.
"Stai attento a non farti male amore."
Risponde Beatrice apprensiva come sempre.
Io rido , appoggio le due valige sul pianerottolo.
Vado da Bea , l'abbraccio da dietro, si appoggia al mio corpo , so che lei è quella che più di tutti non sta bene in questa situazione.
Le bacio una spalla lasciata scoperta dalla canottiera.
"Allora ,ti piace qua?"
"Torino o la casa?"
"Torino non l'hai ancora vista ."
"Touchè."
Rido.
"Parlo della casa."
"Si , è bellisima."
"E pensi che potrebbe essere anche casa nostra?"
Mi viene spontaneo chiederglielo.
"Golll , golll , golll."
Mathias ci interrompe , fa di nuovo la Dybalamask , come l'altra volta , corre verso di noi , Beatrice si accovaccia , lo prende in braccio .
"Bravo amore ."
Esclama sua madre.
Io gli batto il cinque , sempre tenendo una mano intorno alla vita di Beatrce che si gira a guardarmi .
Mi bacia una guancia.
"E la risposta comunque è si."