Capitolo 30.

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Paulo.

Il falò del venerdì è in assoluto una delle cose che mi mancherà di più di Palermo.

Anche se la mancanza sarà meno forte dell'ultima volta perchè questa volta Beatrice verrà con me e soprattutto ci sarà mio figlio.

Mio figlio.

Ancora mi fa strano dirlo , ancora mi fa strano solo pensarlo.

Io padre , io che sono sempre stato definito un ragazzone mai troppo cresciuto , ho un figlio.

Un figlio meraviglioso che non crescerà mai più senza un padre e che riceverà ciò che non gli ho potuto dare nei primi tre anni della sua vita.

Ed oggi sarà un falò del venerdì un po' diverso , un falò per salutare me , Beatrice e Mathias.

Si , perchè ormai le mie vacanze sono finite e domani torneremo a Torino perchè lunedì devo tornare al lavoro .

Non so bene cosa ci abbiano organizzato , una trovata dei ragazzi e della famiglia di Beatrice.

"Sei pronto ?"
Mi chiede mia madre uscendo a chiamarmi sul terrazzo , stavo guardando i preparativi .

"Si , arrivo."
Mi stiracchio leggermente , poi mi giro verso mia madre che già ha il mio giubbotto di pelle in mano , sorrido a questa vista.

Nonostante sia di nuovo nonna ed innamorata del suo 'nuovo' nipotino , non smette di prendersi cura di me , il suo bambino che non avrà mai più di sei anni.

Ha scelto di restare a Palermo per il resto dell'estate , ha detto che è rimasta qua troppo poco , che ha una serenità ed una leggerezza che non provava da troppo tempo e vuole goderne ancora per un po' , io ne sono felicissimo , non avrei potuto chiedere nulla di meglio anche per lei.

Il quartiere è esploso di felicità per la nuova famiglia che abbiamo formato , sono davvero contentissimi per noi , quelli un po' meno felici sono forse i genitori di Beatrice , che si vedranno un'altra figlia dall'altre parte del Paese ,  ma è una cosa naturale , i figli vengono al mondo per essere liberi , o almeno così mi ha detto tempo fa mia madre ed ora avrò modo di constatarlo anche io. 

"Papàààà!"
La voce di mio figlio mi distrae dai miei pensieri , non ci ha messo molto ad abituarsi a chiamarmi così, probabilmente perchè anche lui non vedeva l'ora di poter usare questa parola.

"Amore mio."
Esclamo prendendolo in braccio , lo lancio leggermente in aria e poi me lo sistemo in braccio.

"Ciao nonna."
Esclama poi guardando poi mia madre , all'inizio è stato più difficile abituarsi a chiamare mia mamma nonna ma poi tempo qualche giorno ed un dulche de leche che hanno cucinato insieme e gli è venuto spontaneo chiamarla così .

"Hola mi pequeno amor."
Risponde mia madre facendogli un leggro buffetto sulla guancia , Beatrice ci guarda più in disparte , sono io che mi avvicino a lei e le rubo un bacio .

"Ciao amore."
Mi dice in un sussurro , mi accarezza il viso , mi ruba un altro bacio , andiamo verso la spiaggia dove già tutti ci aspettano.

Balliamo , cantiamo , forse qualcuno beve anche un po' troppo , ridiamo , scherziamo.
Passiamo, probabilmente, una delle serate più belle della nostra vita.

Ed ora sono più in disparte , una birra in mano , guardo mia madre ballare con Beatrice e Mathias e poi vedo Luigi avvicinarsi a me , mi lascia una pacca sulla spalla , gli sorrido.

"Sai da quanto non vedevo la mia bambina così felice?"
Mi dice per poi bere un sorso di vino.

"Da quanto?"
Chiedo.

"Da quando sei andato via tu  , nonostante l'arrivo di Mathias , nonostante sia diventato la sua ragione di vita , ha sempre avuto quel velo di malinconia negli occhi che ora le è sparito."

Sorrido , non so bene cosa dire.

"Ti sto lasciando la mia bambina Paulo."
Mi dice serio , mi guarda.

"Lo so."

"Prenditene cura , di lei , di mio nipote e anche di te stesso."

"Certo Luigi , puoi starne certo."

Mi da un'altra pacca sulla spalla , si alza.

"Ho sempre creduto che non ci sarebbe potuto essere nulla di meglio di te per Beatrice , sono felice tu sia tornato e sono felice che proprio tu sia il padre di mio nipote."
Non mi da il tempo di rispondere , se ne va, come spaventato a mostrare le sue emozioni.

E dopo queste parole so per certo che io , Beatrice e Mathias potremo andare via tranquilli , senza far del male a nessuno.

-

Mathias è rimasto a dormire dai suoi nonni , già d'accordo da un po' di giorni perchè l'ultima notte a Palermo del loro nipotino lo volevano a casa e Beatrice, anche se un po' a fatica , ha accettato , così io sono andato da lei.

Per prenderci la nostra ultima notte della nostra vecchia vita , prima che tutto cambi , prima di lasciarci tutto alle spalle , senza rimpianti , senza rimorsi , senza punti di domanda.

Ed ora siamo qua , nel suo letto , dopo aver fatto l'amore per la prima volta dopo tanto tempo .

Come se fosse la prima volta.

Non mi sono mai sentito così unito a qualcuno come con Beatrice.

Mi sento così bene.

Così completo.

La stringo forte , le bacio i capelli.

Beatrice si stringe a me , alza lo sguardo , cerca i miei occhi che già la stavano guardando.

Mi accarezza il viso.

"Sei l'amore della mia vita."
Mi sussurra piano , quasi impercettibile.
"Sei sempre stato l'amore della mia vita."
Aggiunge più decisa , sorrido nel modo in cui solo lei può farmi sorridere.

"E io ti amo Paulo.
Ti amo così tanto e non ho mai smesso di farlo.
Ti amo come sette anni fa.
Ti amo come non amerò mai nessuno nella mia vita e  come mai potrà amarti qualcuno.
E ovviamente non voglio amare qualcun altro o che tu sia amato da altri.
Voglio tutto questo , voglio noi , voglio la nostra famiglia , voglio seguirti a Torino e seguirti ovunque andrai.
Voglio restarti accanto Paulo.
Ora.
Domani.
Per sempre."

Devo trattenermi davvero per non commuovermi di nuovo,  perchè in questo mese sembra che tutto ciò che nella mia vita stava andando a rotoli stia improvvisamente tornando al suo posto .

Forse perchè Beatrice è la cura a tutto , è sempre stata la cura a tutto.

Le bacio dolcemente le labbra.

"Ti amo Beatrice."

Un altro bacio.

"E voglio restarti accanto."

Altro bacio.

"Ora."

Altro bacio.

"Domani."

Altro bacio.

"Per sempre. "

Before You Go. - Paulo Dybala. Where stories live. Discover now