Capitolo 27.

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Paulo.

Sono passati tre giorni dall'arrivo di mia madre , tre giorni in cui io e Beatrice non siamo stati molto insieme ma è del tutto comprensibile .

E così oggi , approfittando del fatto che Beatrice abbia  il giorno libero, ho proposto un pic nic sulla spiaggia tutti insieme per passare la giornata al mare , mamma si è mobilitata per preparare le pietanze argentine preferite di Beatrice che ovviamente non è rimasta con le mani in mano e ha preparato del riso freddo , una torta ed anche dei biscotti.

"Guardate che non voglio affondare quando entrerò in acqua."
Esclamo quando noto i quattro cestini da pic nic appoggiati sulla tovaglia a scacchi bianca e rossa per terra.

"Non c'è così tanta roba."
Risponde mia madre con Beatrice che annuisce.

"State scherzando vero?"
Rispondo alzando un sopracciglio , Bea ride , si siede e toglie la magliettina a Mathias perchè deve mettergli la crema solare , nonostante abbiamo piantato due ombrelloni e resteremo all'ombra di essi.

"Paulo giochiamo a palla."
Mi chiede poi Mathias alzandosi dalle gambe di sua madre , impazzisce per il pallone proprio come me alla sua età , diciamo che poi in queste settimane c'ho messo anche del mio e non credo che sua madre ne sia particolarmente entusiasta ma credo che sia una cosa che accetterà e basta .

"Certo ometto , vieni qua."
Rispondo prendendo la palla leggera , quella che può usare un bambino di tre anni e mezzo , palleggio pavoneggiandomi perchè in questo sono sempre stato bravo.

Non è ancora ora di pranzo , sono solo le undici e trenta.

"Io non ho cresciuto un figlio così' vanitoso!"
Esclama mia mamma punzecchiandomi.

"E' il successo che ha alimentato il suo ego già fin troppo spiccato."
Risponde Beatrice sedendosi sulla sdraio accanto a mia madre.

"Voi due dovete sempre coalizzarvi contro di me vero?"

"Non è forse sempre stato così?"
Mi risponde mamma ed io non posso ribattere.

"Okay Mathias ignoriamo queste due signorine qua , pensiamo a noi , sei pronto per il colpo di testa?"

"Sono pronto!"
Risponde felice , gli lancio il pallone , la prende di testa , lo facciamo un paio di volte.

Poi vuole farmi gol , così faccio due segni sulla spiaggia per segnare la porta , Mathias mi corre incontro , mi scarta senza che io glielo renda troppo difficile e poi segna .

"Gollll , gollll , goollll."
Urla saltando , si porta una mano sulla faccia nel tentativo di imitare una Dybalamask che gli ho insegnato recentemente , un gesto che mi fa davvero esplodere il cuore senza nemmeno un preciso motivo .

"Bravo ometto ."
Esclamo prendendolo in braccio e lanciandolo per aria , ride felice , Beatrice e mia madre battono le mani , Mathias sembra al settimo cielo.

"Ora però devi fare un altro gol e dedicarlo alla mamma , va bene?"
Gli sussurro ad un orecchio senza farmi sentire , lui annuisce , lo lascio a terra  , gli ripasso la palla e lui si concentra tantissimo , corre , mi scarta e fa gol.

"Gollll , golll , mamma golll."
Esclama correndo da lei che sorride felice.

"E' per me?"
Chiede Beatrice abbassandosi alla sua altezza  , il piccolo annuisce.

"Oh amore mio."
Risponde lei , gli ruba un bacio dolcissimo , in un'immagine che mi fa quasi esplodere il cuore come quella di prima.

"Un bacio per il mio povero cuore che sta subendo la sconfitta invece?"
Esclamo io avvicinandomi e sedendomi ai piedi di Beatrice dove c'è ancora Mathias che prendo in braccio.

"Il bacio si da solo ai vincenti , è il premio ."
Mi dice ed io metto il labbruccio fingendo il broncio.

"Ma come faccio sei fai così dai!"
Risponde lei che non è mai stata brava a resistere alle mie espressioni , mi fa ridere.

"Allora voglio un premio di consolazione."
Esclamo serio.

"Che premio?"

"Un bacio dalla mamma e un bacio da Mathias."
Dico e nessuno dei due se lo fa ripetere due volte.

Ed io sento che il rumore della felicità è proprio quello che sta facendo il mio cuore ora.

-

E' stato un bel pic nic , io e Mathias ci siamo addormentati dopo pranzo ,ci siamo stesi sotto l'ombrellono e ci siamo addormentati praticamente subito , senza probabilmente rendercene conto.

Apro gli occhi ora , mi tolgo gli occhiali da sole , mi stropiccio gli occhi con la mano libera perchè in una ho ancora abbracciato Mathias in braccio a me .

Mi giro verso mia madre e Beatrice , trovo Bea con la testa appoggiata alle spalle di mia mamma e anche se ha gli occhiali da sole posso rendermi conto che qualcosa non vada.

"Che succede ?"
Chiedo cercando di mantenere la calma perchè ho ancora il piccolo in braccio e non voglio agitarlo.

"E' successo qualcosa?"
Chiedo ancora quando nessuno mi risponde , sospiro , sistemo Mathias sul telo , deve essere stanco perchè non accenna minimamente a svegliarsi.

Vado verso Beatrice , mi accovaccio , lei si lascia andare e mi abbraccia , le scappa un singhiozzo.

"Amore mio , mi dici che succede?"
Le sussurro accarezzandole la schiena.

"Tesoro portala a fare quattro passi , resto io con Mathias."
Mi dice mia madre ed io annuisco , Beatrice alza la testa , guarda mia mamma che le accarezza il viso.

"Stai tranquilla , vedrai che andrà tutto bene."
Le dice , le bacia la fronte ed io ne potrei uscire pazzo perchè non sto minimamente capendo quello che sta succedendo .

Ci alziamo , è Beatrice che per prima cerca la mia mano , la stringe , la accarezzo con il pollice , non dice nulla , mi faccio guidare dove vuole andare lei , ed è dopo il chiosco , dove non va praticamente nessuno , in disparte da tutto e tutti , ci sediamo vicino alla riva del mare.

"Promettimi che non scapperai."

"Come potrei scappare?"

"E che non ti arrabbierai."

"Nena mi stai spaventando."

"Promettimelo."

"Te lo prometto."

Sospira , si mette a giocare con la sabbia umida ed io rispetto come sempre i suoi silenzi.

"Ti ho raccontato del padre di Mathias no?"

"Si."

"Ecco , io di quella notte non ricordo nulla , niente di niente , ecco perchè ho dato per scontato che avessi avuto un rapporto non protetto."
Fa una pausa ed io sento un brivido lungo la spina dorsale.

"Non mi sono mai voluta porre domande , non ho mai voluto fare chiarezza davvero , ne calcolare dei tempi giusti , il rapporto con quel ragazzo è avvenuto talmente in modo ravvicinato all'ultimo con te che non ho nemmeno potuto pensare ad altra soluzione."
Un'altra pausa.

Stringe la sabbia.

"Poi però sei arrivato qualche settimana fa , hai cominciato a instaurare quel rapporto con Mathias , un rapporto che non ha con nessuno.
Si fida di te , ti imita , chiede di te quando non sei con noi.
Non l'ho mai visto così , con nessuno.
Ho cominciato a farmi delle domande , a vedervi così simili , ma più me lo chiedevo più volevo abbandonare quel pensiero perché non mi sarei mai perdonata un tale errore .
La frase di Alicia l'altro giorno mi ha scombussolata da morire.
E poi prima, mentre siete crollati così abbracciati , vi ho guardato e sono scoppiata a piangere.
Alicia mi ha chiesto se Mathias fosse tuo figlio.
Ed io ho risposto che tutto sembra portare a quello, tutto sembra dire che il papà di Mathias sia tu."
Le scappa un singhiozzo.

Ed il mio cuore esplode letteralmente , esplode di una felicità mai provata prima.

E d'un tratto l'impossibile pare diventare possibile.

Before You Go. - Paulo Dybala. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora