Before You Go. - Paulo Dybala...

By unpomifaridere_

124K 3.9K 755

Paulo Dybala ha lasciato il Palermo nel Giugno 2015 per andare alla Juventus , la società calcistica più im... More

Capitolo 1.
Capitolo 3.
Capitolo 4.
Capitolo 5.
Capitolo 6.
Capitolo 7.
Capitolo 8.
Capitolo 9.
Capitolo 10.
Capitolo 11.
Capitolo 12.
Capitolo 13.
Capitolo 14.
Capitolo 15.
Capitolo 16.
Capitolo 17.
Capitolo 18.
Capitolo 19.
Capitolo 20.
Capitolo 21.
Capitolo 22.
Capitolo 23.
Capitolo 24.
Capitolo 25.
Capitolo 26.
Capitolo 27.
Capitolo 28.
Capitolo 29.
Capitolo 30.
Capitolo 31.
Capitolo 32.
Epigolo.- Capitolo 33.

Capitolo 2.

4.2K 136 33
By unpomifaridere_

Paulo

Tra me e Beatrice non c'è mai stato odio , non c'è mai stato astio.

Sarebbe stato impossibile.

C'è stato troppo amore.

Un amore che probabilmente c'è ancora.

Un amore che è nato per restare , per essere eterno.

E si , è vero , io ho avuto anche Antonella nel frattempo , credo di averla anche amata ma non nel modo in cui posso amare e ho amato Beatrice.

Quando ho scelto Torino l'ho fatto sapendo bene che Beatrice non mi avrebbe seguito.
Non glielo avrei mai potuto chiedere , non le avrei mai potuto chiedere tanto.
Ci siamo amati sapendo che non sarei rimasto qua per sempre .
Ci siamo amati sapendo che lei non mi avrebbe mai seguito.
Ci siamo amati sapendo che avremmo iniziato qualcosa che sarebbe irrimediabilmente finito.

Abbiamo provato ad evitarlo , cazzo se ci abbiamo provato!
Nulla abbia potuto però , c'era troppo amore .
C'è stato troppo amore fin da subito.
C'è bastato uno sguardo per innamorarci.
Ci siamo innamorati così, con uno sguardo , in silenzio, con le mani intrecciate.

E quando ci siamo lasciati l'abbiamo fatto nello stesso modo.
Senza urla , senza parole cattive , senza odio.
Mi ha salutato prima degli altri .
Il quartiere mi ha organizzato una festa prima di andare in aeroporto ma Beatrice non è venuta , mi ha salutato la notte prima.
Abbiamo fatto l'amore, consapevoli che fosse un modo per dirci addio , mi sono addormentato abbracciato a lei , guardandoci un'ultima volta , con le mani intrecciate.

Prima di addormentarmi , nel dormiveglia , le ho sussurrato che anche se stavo andando dall'altra parte delll'Italia il mio cuore lo avrebbe sempre e per sempre avuto lei.
Non sono sicuro mi abbia sentito , non lo so ancora nonostante siano passati quattro anni.

E quando mi sono svegliato lei non c'era più , solo una lettera e l'anello che le avevo regalato l'anno prima.
Ed è stata quella  l'ultima volta che l'ho vista prima di oggi. 

La guardo sorseggiare il suo Ginger , ne berrebbe a litri di quella roba rossa e frizzantina , a me invece non è mai piaciuta , troppo amara, lascia un retrogusto orribile.

Non stiamo parlando molto , in realtà mi sto perdendo a guardarla , anche se il suo viso è sempre stato ben chiaro nei miei pensieri.

Solo in quelli però .

Perché per il resto abbiamo avuto la tendenza a cancellarci , nessun segui sui social , nessun messaggio lungo gli anni , nessun messaggio , nessuna chiamata.

Il nostro è stato un addio vero e proprio , pur consapevoli che prima o poi ci saremmo rivisti.

E' sempre stato così fra me e Beatrice , tutto già deciso , ci siamo messi insieme con la consapevolezza che ci saremmo dovuti dire addio , magari dopo un giorno , magari dopo dieci anni .

E' successo dopo tre anni , forse troppo poco tempo ma anche tutta la vita sarebbe troppo poco tempo per noi .

Si sposta una ciocca di capelli che le è uscita dalla bandana , probabilmente sta lavorando ininterrottamente da stamattina e non ha avuto tempo di rifarsi la coda.

Anni fa , quando non mi allenavo , stavo al chiosco anche io .
Mi sedevo sul retro del bancone , la guardavo lavorare , ogni tanto le rubavo un bacio , lei mi diceva di lasciarla lavorare in pace anche se amava quando la prendevo fra le mie braccia senza un preciso motivo.

"Allora , che te ne pare del quartiere?"
Chiede quando questo silenzio , soprattutto per lei , sta diventando opprimente.

"E' sempre uguale , Giovanna mi ha già invitato a cena e ad un primo sguardo mi sembra tutto esattamente come prima."

"Si , è quasi tutto uguale a come l'hai lasciato."
Risponde un po' malinconica , quel quasi non mi convince per niente ma non voglio forzarla a parlare di qualcosa che non ha voglia di dirmi.

"Gli altri?"
Le chiedo riferendomi a quelli che erano i nostri amici , o meglio , i suoi amici che negli anni sono diventati anche i miei , sa che vedo Simone , probabilmente penserà che lui mi avrà aggiornato sugli altri ma non è così , non ho mai veramente voluto parlare della mia vita di qua e le pochissime volte all'anno che io e Simo ci vediamo parliamo e facciamo tutt'altro.

"Matteo e Greta  studiano e lavorano a Milano , si sono trasferiti quando sei andato via anche tu , però tornano spesso, ora sono qua per l'estate ."

"Stanno ancora insieme?"
Chiedo perché purtroppo i contatti che ho mantenuto con Palermo si limitano a Giovanna e Simone,  ma fortunatamente qui nessuno è rancoroso , qui puoi ripresentarti dopo anni e ti accoglieranno come se non te ne fossi mai andato.

"Certo , si sposano settimana prossima."
Sorride , Greta è la sua migliore amica.
"Sarò la testimone di Greta."
Aggiunge.

"Poteva forse essere altrimenti?"
Rispondo, la faccio ridere , beve un altro sorso di Ginger , io scarto la mia caramella mou , ne mangio metà e passo l'altra metà a lei , in un gesto spontaneo che ho fatto per anni.

All'inizio è un po' titubante , poi però accetta.

"Leonardo?"
Chiedo ancora , riferendomi a quello che è il suo migliore amico e che ha scaturito diverse volte la mia gelosia.

"Lui è sempre qua , accanto a me, lavora ancora nel panificio di suo padre, porta il pane e il latte per il quartiere con il motorino malandato che aveva pure quattro anni fa."

"Non ci credo , funziona ancora quel rottame?"

"Attento a come parli che se ti dovesse sentir  parlare così del suo gioiellino potrebbe dichiararti guerra ."

Scoppia a ridere , quel motorino ne ha viste davvero di tutti i colori.
E so bene quanto Leonardo sia legato a quell'oggetto , era di suo nonno , andato via prematuramente ed a cui era molto legato.

"Su Simone sai già tutto e poi ci sono Edoardo che lavora nell'officina dello zio e Maria che ci sta provando con l'università per compiacere il padre, anche se con loro i contatti sono diminuiti drasticamente ma siamo sempre tutti qua , nel quartiere."
Aggiunge nominando tutti i ragazzi che sono stati i nostri compari.
Che per lei lo sono ancora , per me un po' meno.

"La tua famiglia invece?"
Chiedo perchè ancora sento non sia giusto chiedere di lei , anche se non vedo una fede al dito e questo mi rende già più felice.

"Alessia vive a Verona , si è innamorata di un turista anni fa , un imprenditore , in due mesi si è trasferita , mamma e papà non l'hanno presa molto bene ma gliel'hanno lasciato fare.
Negli ultimi due anni non l'abbiamo vista molto ma insomma è Alessia , la voglia di andare via l'ha sempre avuta.
Gennaro invece è sempre lui , la solita testa di cazzo mai troppo cresciuta ,non ha messo la testa apposto nemmeno a trent'anni ed ormai stiamo perdendo le speranze.
Riccardino l'hai visto , gli manca l'ultimo anno di superiori.
E l'amore mio , Alessandro , inizierà la prima elementare fra due mesi."

Non posso fare altro che sorridere , è come se un po' mi stesse raccontando della mia famiglia.

"Nonno?"
Chiedo poi sapendo bene quanto sia legata ai suoi nonni paterni perchè quelli materni sono morti quando era troppo piccola.
E poi nei confronti di suo nonno ha un profondo amore ed una profonda venerazione.

"Nonno non sta bene ultimamente."
Sussurra piano.
"Però nonna gli sta molto vicino , passo tutti i giorni e facciamo quello che siamo sempre stati bravi a fare , ci mettiamo sul terrazzo e guardiamo le navi o le barche , il primo che le vede vince."

Mi sorridono anche gli occhi , quante volte ho giocato anche io.

"Oppure giochiamo a carte."

"Ti lascia ancora vincere ogni tanto?"
Le dico e lei ridendo annuisce.

"Fino a poco tempo fa abbiamo continuato ad intagliare il legno ma ora non ce la fa più."
E' triste e so che si sta trattenendo per non piangere.

Allungo una mano a prendere la sua , in un gesto che mi viene spontaneo e un po' mi maledico per averlo fatto perchè ora il mio corpo si sta riempiendo di brividi incontrollati.

Non distoglie la mano , anzi , stringe la mia.

"E di te Beatrice?"
Chiedo accarezzandole il dorso della mano.

"Cosa?"

"Che mi dici di t..."

"Mamma!"
Una vocina ci interrompre , Beatrice toglie subito la mano dalla mia per girarsi a prendere in braccio un bambino che sta correndo verso di lei .

"Amore mio."
Dice stringendolo forte.

"Mi sei mancata mamma."
Dice il bambino appoggiandosi al petto di Beatrice.

Ed io rimango interdetto , completamente.

E forse no , era solo una mia impressione ,  ma di uguale qua non è rimasto nulla.

Continue Reading

You'll Also Like

2.4K 134 26
Una ragazza che si trasferisce dall'altra parte del paese per inseguire il suo sogno. Un ragazzo che si trasferisce dall'altra parte del paese per fu...
426K 6.3K 115
Appena tornata nella sua amata Torino Alice Barzagli conoscerà per la prima volta qualcuno che non aveva mai considerato prima. ~~~~~ Personaggi, fat...
290K 10.2K 74
Chiara e Kumo li osservavano da lontano "Quei due si completano" parlò il ragazzo "Hanno uno un pezzo di anima dell'altro" continuò la bionda "già...
12.4K 545 35
Anna, migliore amica di Federico Chiesa e di Benedetta Quagli, ha seguito il suo amico a Torino per questioni lavorative. È sempre stata innamorata d...