Fall In Love♡

Por LilWhyex

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Mise la sua mano attorno al mio fianco, mi diede un bacio e mi sussurró all'orecchio:"tu eres mi princesa, ti... Más

Bring You Roses
please take It's all for you
I Love You Too
Let's fall in love and inside the room
Bringin' down with the shivers
Numb me like pain, painkillers
Beautiful flows, like the river
Making sure my love delivers
Well, bring your love letters please
You remind me that you need me
I don't want the mistakes
all the things you mislead
I'll go take the night's plane
Don't replace
don't go away
Yo', is this where you are?
There's only-, where have you been?
Just make your move, I'm waiting too
Just fall in love inside my room
How long will you miss me?
I don't feel like living
FALL IN LOVE PT.2

I Hope You're Ok

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Por LilWhyex

Solo io e te.
Per sempre.

Sono una ragazza italiana di 15 anni, domani é il mio compleanno, ne faró 16 e sarà il giorno piú brutto della mia vita. Mi trasferiró a Chicago. Ho tutti i miei amici qua. Come faró ad abbandonarli tutti, ad abbandonare la mia patria, e... Il mio fidanzato; si chiama Filippo. Lo conobbi durante una festa celebrata tutti gli anni dal mio paese per carnevale. Avevamo amici in comune. Marco, il mio migliore amico (gay ❤️) mi fece conoscere Filippo, sapendo che ero disperatamente single.
Da quel giorno tutto andó bene. Dopo 2 mesi che uscivamo, ci fidanzammo, ma adesso finirà tutto. Vaffanculo a tutti. Vaffanculo a tutto. Io voglio restare in Italia. Vaffanculo il lavoro di mio padre; ha un buon lavoro anche qua, perché andare in America? Dio, sto male; voglio morire.

Ho 16 anni. Sto volando al di sopra dell' Oceano Atlantico e vorrei annegarci dentro. Ho salutato tutti i miei amici con gli occhi che annegavano nelle mie lacrime. Io Marco e Stefania (i miei 2 migliori amici) abbiamo giurato di non perdere i rapporti, pur sapendo che é inevitabile che li perdiamo;filippo l'ho salutato con un bacio. Stava piangendo, la prima volta che lo vidi così triste, la prima volta che ero cosí triste.
Sono arrivata in America. Mi sembra un incubo, spero lo sia, e che fra poco qualcuno mi svegli.
È estate. Fa un caldo allucinante, l'unica cosa positiva di Chicago é che si affaccia sul mare.
Sono arrivata nella mia nuova casa, é grandissima... È bellissima... È... È la mia casa ideale, ma questa non mi riporterà indietro i miei amici e Filippo... Fanculo.
Faccio un tour della casa, la mia camera da letto é bianca, ha un letto a castello con una coperta rosa e gli armadi sono tutti bianchi, sembra una camera di una principessa e io non lo sono. Odio la mia camera, é cosí brutta, troppo femminile. Mentre stavamo venendo nella nostra nuova casa, siamo passati davanti a un negozio di arredamento. Ho deciso che andró a comprare un po' di oggetti per abbellire la mia camera.

Non c'é niente di interessante, tranne quel ragazzo con i capelli verdi e lisci che gli coprono quasi del tutto gli occhi, é basso, sarà alto circa un metro e settanta, la sua carnagione color caramello da messicano fa risaltare i suoi occhi neri e senza  fondo che mi hanno intrappolato. È vestito da e-boy, indossa dei pantaloni tema scozzese metà verdi e metà blu, con catene dappertutto; ha una felpa semplice nera con scritto (sempre in verde) "wish me death" cioé "mi auguro la morte", mi piace, la voglio anche io.
Per due bei minuti non feci altro che fissarlo finché non si giró verso di me e mi vide lì, a guardarlo come una scema,  sgranai gli occhi e guardai verso il pavimento, lui mi sorrise e ritornó a parlare con il commesso. Ha un sorriso perfetto e dolcissimo, l'unico pro di aver traslocato in America è che ci sono un botto di messicani, ho un debole per loro.

Sono le 18:00, forse é meglio se torno a casa, domani sarà il mio primo giorno di scuola a Chicago. Bella merda.
...
Ho deciso di mollare Filippo, non ha piú senso andare avanti, mi mancherà un sacco ma non ci posso fare niente. Ormai vivo a chicago. È finita. Cerco di scrivergli un messaggio ma lo continuo a cancellare. Non c'è la faccio. Dopo svariati tentativi ci sono riuscita:"ciao Filippo, ti sto scrivendo questo messaggio piangendo, io non volevo farlo ma dobbiamo andare avanti con le nostre vite, non rovistare piú nel passato, spero che tu ti trova una ragazza bellissima che viva vicino a te e con cui tu possa fare nuove esperienze. Non puoi capire quanto sto male, e tutto questo a causa della distanza. Penso che io e te dobbiamo rompere, ormai é finita. Mi manchi e mi mancherai un sacco. Ti amo." ho finito il messaggio con la parola ti amo ma non è la verità... È da un po' di tempo che la passione si stava spegnendo fra noi due... poi l'ho lasciato per il nostro bene, per il suo bene; non voglio che stia male per me. Era destino. Ci saremmo lasciati.
mi ricordo quella fresca serata d'estate quando attaccati l'uno all'altro ci baciavano spensierati sul divano di casa mia dicendo:"non ci lasceremo mai, vero? " e noi ovviamente rispondavamo "no", mi mancano quei tempi. Sto piangendo a dirotto sul mio letto pensando a Filippo (che non ha ancora visualizzato il messaggio) e i miei amici, con cui sto chattando proprio adesso, mi supportano il piú possibile, sanno che é dura lasciarsi sopratutto se é a causa della distanza.

Forse é ora di andare a dormire. Sono le 11:00 di sera, non voglio svegliarmi assonnata domani mattina perché sarà il mio primo giorno di scuola alla Lyons Township e voglio avere un bel aspetto.

Sono le 6:30 del mattino, mi sveglio, faccio colazione, vado a lavarmi, truccarmi e poi mi vesto? Ma come? Che cosa mi posso mettere oggi? Uhm, dai, oggi indosso dei pantaloni di jeans neri con delle catene attaccate, mi metto una maglia a maniche lunghe a righe nere e bianche e infine sopra questa, metto una maglietta a maniche corte tutta nera con una scritta color viola fluo che dice " I don't care what you think" cioé "non mi interessa quello che pensi".

Sono le 7:45, la scuola dista 10 minuti da casa mia, inizio ad incamminarmi per essere lí alle 8:00 circa; il preside della mia nuova scuola ha detto di andare in presidenza (quando sarei arrivata a scuola) perché li mi avrebbero aspettato 3 ragazzi che mi faranno fare il giro della scuola. Cazzata assurda, sarei riuscita prima o poi a trovare la classe da sola e ambientarmi DA SOLA.

Sono le 7:50, mi mancano circa 10 minuti e sono arrivata a scuola, ci sono un botto di ragazzi che stanno andando verso scuola, tra cui il ragazzo che ho visto ieri al negozio di arredamento. Lo continuo a fissare, sta parlando con i suoi amici, devo dire la verità, sono tutti carini ma il ragazzo dai capelli verdi lo é di più, ha quel qualcosa che mi attrae, non so cosa. È vestito in modo diverso, oggi indossa dei pantaloni scozzese (uguali a quelli che indossava ieri ma di colore giallo, penso sia fissato con lo scozzese) come ieri, é pieno di catene che gli pendono dai pantaloni, indossa una felpa a maniche lunghe a righe verdi e bianche. È veramente un bel ragazzo.
...
Sono arrivata a scuola, è bellissima... é enorme; non so come farò a non perdermi.

Mi dirigo verso la presidenza, incontro il preside a metà strada verso la presidenza e mi accompagna lui. Preside:"tu devi assere aurora, no?"
Io:"si si sono io"
Preside:"le piace la scuola?"
Io:"si, é molto grande, é un esempio di come mi immaginavo le scuole americane." (e per davvero, non mentivo. Mi piace veramente questa scuola.)
Preside:"siamo arrivati alla presidenza, ecco qua i tre ragazzi che ti dovranno mostrare la scuola."
scoppio a ridere. Momento imbarazzantissimo. Indovinate? Tra uno di questi tre ragazzi c'è IL RAGAZZO DAI CAPELLI VERDI AHAHHAHAHHAHAHAHAHHA. Non ci posso credere. Mi perseguita. HAHAHAHAHHAHAHAHAHHAHAH.
Si presentano.
Ragazzo castano:"piacere, mi chiamo Gustav Elijah Åhr, ma I miei amici mi chiamano semplicemente Peep."
Io:"piacere, aurora"
Ragazza con i capelli biondi:"ciao, io mi chiamo Irene, qua in America gli amici tendono a dare soprannomi, il mio é fratm perché ho origini italiane, in questa scuola ti etichettano"
Io:"non ci credo, anche io sono italiana"
E infine, l' è-boy si presenta:"piacere, mark kiessling, gli amici mi chiamano lil jumex"
Io:"il piacere é tutto mio" HAHAHAHHHAH, ero in preda al panico, adesso sembro una psicopatica. Figura di merda fatta.
Il ragazzo dai capelli castani non mi attrae, indossa jeans blu con delle toppe e una maglietta bianca con scritto "paradise", non mi piace il suo stile. Mi sa da classico ragazzo americano.
La ragazza (Irene) ha gli occhi verdi/gialli, ha dei pantaloni militare color grigi e una maglietta attillata, sembra simpatica.
Preside:"ok ragazzi, adesso vi lascio la nuova arrivata, andate a farle vedere la scuola."
Ci allontaniamo e Irene subito dice:"grazie aurora, ci hai fatto passare l' interrogazione di algebra, io non avevo studiato un cazzo."
Io:"grazie a voi per farmi fare il giro della scuola ahhaha"
Gustav:"com'é l'Italia?"
Io:"molto bella, mi mancherà un botto. È stato un esperienza bruttissima separarmi da tutti i miei amici e dal mio fidanzato"
Mark:"ah, sei fidanzata?"
Io:"ehm no, c'è... L'ho lasciato ieri per il suo bene... Non voglio che stia male a causa della distanza...".
NO. ASPETTATE. COSA???? MI HA CHIESTO SE SONO FIDANZATA???? MIO DIO.
forse sono veramente un po' psicopatica, mi ha chiesto solamente se sono fidanzata. Me lo potrebbe aver chiesto qualunque altra persona non interessata a me.
Gustav:"questa é la mensa, cucinano del cibo disgustoso, non aspettarti sia buono"
Io:"sono abituata, tranquillo. In Italia solo alle elementari c'è la mensa ma ci basta, fanno cibo a dir poco disgustoso."
Irene:"ah allora sei già abituata a sto inferno hahahaha"
Ormai se ho sopportato un trasloco posso sopportare anche una cazzo di mensa.
Irene:"perché sei venuta qua in America?"
Io:"per il lavoro di mio padre..."
Irene:"ah mi dispiace, so come ci si sente, tranquilla"
Camminiamo.
Mark:"questi sono i bagni, sono separati, ma quelli di sopra sono uniti, e lì di solito i fidanzati vanno a pomiciare"
Gustav:"si, come me e Irene"
Irene ridacchia e fa un sorrisetto a gustav.
Io e mark ci guardiamo e iniziamo a ridere. Sono molto simpatici.

Driiin. È suonata la campanella. Adesso é... È l'ora di algebra, Irene é nel mio stesso corso di algebra mentre Gustav e Mark no.
Irene mi accompagna nella classe del mio corso di algebra e intanto iniziamo a parlare.
Irene:"bello mark?"
Io:"ehm si dai ahahha" risposi con aria imbarazzata.
Irene:"affrettati, é limited edition, é stra ricercato tra le ragazze, sopratutto dalle troie."
Io:"dio caro, andiamo bene, che tipo di ragazzo é mark?"
Irene:"uhm, é un ragazzo dolcissimo e romantico, non si direbbe mai dal suo aspetto... Ma é così. Fuma e ama le feste. non si é mai fidanzato con nessuna perché, dice lui, che nessuna é come vuole lui, ma sappi che se ti scriverai con lui non sarai l'unica ad averlo in mente, ogni giorno si scrive con una ragazza diversa, o, come dice Mark, le ragazze scrivono a lui."
Io:"HAHAHAHAH, ma se allora si comporta così pure con le troie e le fighe mica mi guarderà."
Irene:"fossi in te non ne sarei così sicura, ho visto come ti sorrideva"
Io:"bah, un sorriso non é niente"
Irene:"ah beh, fossi in te non ne sarei così sicura."
Siamo arrivate alla classe. Nessuno di carino nel corso di algebra. L'ora passa stra lentamente. Non vedo l'ora di rivedere Mark.

Finalmente, dopo ore che sembrano durate giorni, é ora di pranzo, sono le 12:30, Irene mi invita a stare nel tavolo insieme a lei, Gustav e Mark; io, ovviamente ho accettato.

Irene e io ci sediamo a un tavolo, stiamo aspettando Mark e Gustav che stanno arrivano.
Da mangiare ho preso della carne (non so di che animale fosse e non lo voglio neanche sapere), poi ho preso zucchine anaquate e freddissime (che sicuramente butteró) e una mela.
Mark e Gustav stanno arrivando. Mark si é seduto vicino a me, sono stra felice. Ha un buonissimo profumo. È il solito profumo da maschi, lo amo.
Gustav:"come sono andate le tue prime lezioni in America, Aurora?"
Io:"una noia, avevo già fatto sti argomenti in Italia, siete indietro col programma"
Irene:"no, siete voi avanti, no noi indietro"
Durante il pranzo abbiamo parlato io Gustav e Irene ma Mark non ha speaccicato parola tranne per chiedermi il numero di telefono. Non so cosa gli é preso, era tutto zitto e pensieroso.
Passano le ore di scuola e finalmente ritorno a casa, noto che Nicoló mi ha scritto un messaggio:"ciao aurora, dolorosamente la penso come te, ma non vorrei perdere i rapporti, voglio continuare ad essere tuo amico." a me va bene, ma io sono dell'idea che degli ex non possano essere amici.
Sono le 18:51 e finalmente Mark mi ha scritto:
Mark:"ciao aurora, sono Mark"
Io:"ciao mark"
Mark:"sabato sera, cioé, domani sera un mio amico fa una festa a casa sua, puoi venire?"
Io:"chi c'è che conosco?"
Mark:"sapendo che te conosci solo me Irene e Gustav solo noi tre😂"
Io:"chiedo ai miei, dopo ti dico"
Mark:"Okey"
Vado in cucina a mia madre e... :
Io:"mammaaaa"
Mia madre:"si?"
Io:"posso andare a una festa domani sera con dei tre miei amici?"
Mia madre:"eh no, siamo appena arrivati qua in America e adesso vuoi fare subito baldoria? No."
Io:"mamma, dai"
Mia madre:"no. Basta insistere."
Fanculo mia madre. Io ci volevo andare a quella festa. Scrivo a mark.
Io:"scusa mark ma mia madre non vuole"
Mark:"ah ok, allora chiedo a Irene Gustav se vogliono venire a casa mia e così forse tua madre ti fa venire."
Io:"forse"
...Dopo 10 minuti...
Mark:"hanno detto Irene e Gustav che va bene, chiedi a tua madre se puoi venire a casa mia insieme ad altri tuoi due amici a guardare un film"
Io:"ok, adesso chiedo."
*vado di nuovo giú in cucina da mia madre*
Io:"mamma"
Mia madre:"si?"
Io:"ha chiesto il mio amico visto che tu non mi fai andare alla festa se posso andare a casa sua insieme altri due miei amici a guardare un film."
Mia madre:"va bene."
SEEEEE. POSSO ANDARE A CASA DI MARK. SEH SEH SEH SEH.
Con il cuore che batte a mille e un sorrisetto, ritorno in camera e scrivo a mark che posso andare a casa sua, lui dice che gli fa piacere e non ci scriviamo più.

Che bello, oggi niente scuola. Il sabato non c'è scuola in America. Adoro.
Ho passato tutta la mattina e il pomeriggio in camera per sistemarla mentre ero in chiamata con la Stefania (la mia migliore amica in Italia)
Stefania:"com'è la vita in America?"
Io:"quasi come nei film, la mia vita sembra quasi un libro, ho conosciuto nuova gente tra cui un ragazzo stra bello con i capelli verdi che mi aveva invitato a una festa MA MIA MADRE NON MI FA ANDARE, allora il ragazzo dai capelli verdi, che si chiama mark, mi ha invitato a casa sua insieme a due fidanzatini, si chiamano Irene e Gustav."
Stefania:"uuuuu, ti sei già trovata un fidanzatino"
Io:"sarebbe bello, Mark é bellissimo, altro che nicoló ahhahahahha"
Stefania:"mark é così bello?"
Io:"si, vai a cercarlo su Instagram, si chiama @jumex"
Stefania:"perché jumex?"
Io:"non lo so, non me lo ha detto, ma i suoi amici li chiamano così, stasera glielo chiederò"
Stefania:"Sono andata a vedere mark su Instagram. È carino dai."
Io:"lo so, lo so"

Oh cazzo, sono le 6:00 e non mi sono ancora preparata, CORRI AURORA, CORRI, alle 7:15 devo essere a casa di Mark, non so come farò ma ci riuscirò, alla fine mi devo solo lavarmi i denti truccarmi e vestirmi.
Indosso dei jeans attillati azzurri con degli strappi e una catenella, metto una felpa verde corta.
Mi trucco, mi lavo e... Sono le 7:00. Sono riuscita a preparami in un ora. Adesso parto per andare a casa di Mark.

Sono le 7:10, ops, sono arrivata in anticipo, che imbarazzo, odio arrivare in anticipo, adesso mi toccherà stare 5 minuti da sola con Mark, mi va benissimo, ma penso sarà un po' imbarazzante, lo conosco poco poco.
Drrriiiin. Suono al suo campanello, Mark si affaccia alla finestra e mi apre.
Mark:"ciaoo"
Io:"hey"
Mark:"come mai cosí presto?" mi dice ridacchiando
Io:"non ho calcolato bene il tempo"
Mark:"va bene cosí, tranquilla" mi dice con un sorriso stampato sulla faccia.
Mi fa entrare in casa. I suoi non ci sono. Andiamo in cucina a preparare i pop corn e intanto mentre si cuociono andiamo a sederci sul divano. Chiacchieriamo un po' e a quel punto il microonde inizia suonare, sono pronti i popcorn, prende vodka alla pesca e lo versa tutto in 4 bicchieri. A quel punto mi sorride, io ricambiai coprendomi la bocca.
Drrriiiiin. I due fidanzatini sono arrivati. Mark gli apre, ci salutiamo e si siedono sul divano anche loro.
Irene:"che film guardiamo?"
Gustav:"io voto per un film horror"
Mark:"no fra io odio i film horror"
Io:"anche io "
Irene:"film romantico?"
Mark:"ci staaa"
Io:"bello, bello"
Gustav:"va bene dai, ma solamente perché lo vuole Irene" mette una mano nell'interno coscia di Irene e si mettono a ridacchiare.
A quel punto decidiamo il film "After" e iniziamo a guardarlo. Io ero seduta vicino a mark e Irene e Gustav dall'altra parte del divano che si baciavano.
Io e mark qualche volta ci guardavamo e ci facevamo dei sorrisetti e dopo circa 20 minuti dall'inizio del film Mark mise la sua mano sul mio interno coscia eh...

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