Se mi avessero chiesto come definire un momento, lo avrei sicuramente descritto come il lasso di tempo in cui ogni attimo si dilatava.
Era il periodo in cui i pensieri affollavano la mia mente, mentre il cuore affannato aumentava i suoi battiti.
E li potevo sentire.
Incessanti, sempre lì, più intensi, più forti: nelle orecchie, fin dentro la testa, facenti vibrare l'anima e pronti a scandire quella stessa vita che intanto si perdeva nell'infinito oblio.
In un momento ero stata capace di smarrirmi. In balia di un tempo che passava, ma che non accelerava. Che andava avanti, ma che in realtà era bloccato.
A metà strada tra il vivere e il sognare è così che la mia storia era iniziata.
Partita da quel singolo momento infinito.