𝐂𝐚𝐧𝐳𝐨𝐧𝐞 𝐜𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨: 𝐑𝐨𝐚𝐫 - 𝐊𝐚𝐭𝐲 𝐏𝐞𝐫𝐫𝐲
PETER
Dopo aver chiamato i Guardiani della Galassia, gli Avengers si sono riuniti di nuovo nel salone semidistrutto della villa del signor Stark.
«E.D.I.T.H. ha localizzato Grace in uno sgabuzzino sotterraneo nel vecchio porto di New York. Dovremmo dividerci per salvare Grace, fermare Aldrich Killian e prendere la gemma del potere. Io, Strange, e il ragazzo salviamo Grace. Rhodey, Thor, Loki e Clint occupatevi delle guardie all'esterno, mentre gli altri cercate di trovare la gemma del potere e portate Killian da me, lui è mio.» parla il Signor Stark, gesticolando animatamente.
Alzo una mano in aria. «E Nigel invece? Cosa ne facciamo di lui?» chiedo, preoccupato.
Loki annuisce. «Esattamente, qual rimbambito deve vedersela con me prima di tutto!» commenta, incrociando le braccia al petto.
Doctor Strange si mette in mezzo a me e al signor Stark. «Adesso cerchiamo di stare calmi. Nigel è sotto il controllo della droga ideata dal suo perfido padre, dovremmo trovare una cura alla droga come l'hanno trovata per Pepper, sicuramente la troveremo anche per lui.» dice l'ex chirurgo, sistemandosi il mantello.
Annuisco, concordantemente, cosa che fanno anche gli altri, anche se Thor e Loki sembrano un po' più perplessi.
«Perfetto, allora adesso, se nessuno ha qualche domanda da fare, possiamo iniziare la missione. Preparate le vostre armi e le vostre forze mentali, così possiamo partire.» parla ancora Iron Man, mettendosi l'armatura.
«Ragazzo, ho una sorpresa per te, seguimi in laboratorio.» mi dice, facendomi segno di seguirlo, cosa che faccio quasi subito, mentre cerco di ingoiare un groppo in gola.
❄️⚡️❄️⚡️
Iron Man indica un costume sul tavolo. «Questo è il mio regalo per te: una tuta ignifuga con controlli personalizzati di E.D.I.T.H. e nuovi accessori per la difesa e l'attacco. Basta dire "hey Edith" e l'intelligenza artificiale si attiverà. Tieni, provala.» spiega, porgendomela.
Con un sorriso enorme la indosso con fierezza. «G-Grazie, s-signor Stark, n-non doveva però.» commento, in imbarazzo.
Il signor Stark si avvicina a me e mi mette una mano sulla spalla, stringendola leggermente. «Dovevo, invece, ragazzo. Sei stato uno dei pochi che mi ha sempre sostenuto e questo è il minimo che potessi fare per ringraziarti della tua lealtà. Ora vai, e diventa un eroe.» mi incoraggia l'uomo attirandomi in un abbraccio fraterno. Sorrido, grato di tutto quello che ha fatto per me.
«Comunque, io sono solo un amichevole Spiderman di quartiere, niente di più. Non sarò mai un eroe come lo è lei, signore.» ammetto, sospirando, insicuro come sempre.
«Non è assolutamente vero, ragazzo. Sei più di un amichevole Spiderman di quartiere, sei stato nello spazio con me e Strange. Sono fiero di quello che sei diventato e sono sicuro che non mi deluderai neanche oggi. Andiamo a salvare la tua bella, che ne dici?» dice, facendomi l'occhiolino. Arrossisco immediatamente, in imbarazzo.
«Io... lei non...» mormoro facendolo scoppiare a ridere.
«È troppo facile prenderti in giro, Peter. Andiamo dai, c'è una fanciulla da salvare.»
THOR
Ho passato tutta la vita ad allenarmi per diventare un abile guerriero e un saggio re per Asgard. Mi sono innamorato per la prima volta di Jane Foster e l'ho lasciata andare comunque, nonostante l'amore che provavo per lei. Adesso che ho scoperto di essere un padre e che ho una figlia coraggiosa e bella proprio come sua madre anche se è la fotocopia del sottoscritto, mi sento pronto a essere presente e ad essere il padre che lei non ha mai avuto.
Attiro a me il mio fedele Mjöllnir e mi preparo per andare a combattere per salvare mia figlia. Prima che possa seguire gli umani fuori dalla dimora di Tony Stark, Loki mi ferma.
«Fratellino, aspetta.» mi richiama, schiarendosi poi la voce. Mi volto verso di lui e lo guardo, aspettando che dica altro.
«Mi dispiace di non averti detto nulla, non avrei mai voluto nasconderti una cosa così importante, però mi conosci bene e sai che io sono molto testardo, furbo, e vendicativo. Spero che un giorno potrai perdonarmi-» lo blocco, mettendogli una mano sulla spalla.
«Io ti ho già perdonato, fratello. E comunque, mi hai fatto davvero un grande regalo.» gli sorrido mentre Loki annuisce, osservando la mia mano appoggiata sulla sua spalla.
«Puoi...» indica la mia mano e io la tolgo subito.
«Oh sì, scusa.» sorrido, in imbarazzo.
Loki indica i nostri alleati fuori dalla porta. «Sarà meglio sbrigarci.» consiglia, incamminandosi verso di loro.
«Hai ragione, quell'umano psicopatico non ha fatto i conti su chi fosse il padre di Grace.» dico, rabbioso, seguendo mio fratello nel portale magico creato dallo Stregone.
GRACE
Starlord e i Guardiani della Galassia si guardano attorno, alla ricerca di qualcosa per liberarmi.
«Zuccherino, secondo te c'è qualcosa di appuntito in questa schifosa cella?» mi chiede Starlord, facendo un gesto che abbraccia tutta la cella.
Rocket alza gli occhi al cielo mentre Drax distrugge l'entrata della cella con un calcio. Peter Quill si schiarisce la voce, prima di annuire. «Ottimo lavoro, Drax.» lo loda, prima di rivolgermi uno sguardo stranito. Mi aggrappo a tutte le mie forze mentali per non scoppiare a ridere come una pazza in faccia ai sei eroi.
Gamorra e Nebula si scambiano uno sguardo prima di uscire dalla stanza. «Quando volete siamo fuori a cercare la gemma del potere.» annuncia quest'ultima, chiudendo poi la porta. Starlord mi porge una mano, con un sorriso.
«Andiamo, zuccherino?» chiede, mettendosi poi la maschera sul viso. Afferro la sua mano e mi alzo da terra, seguendo poi i Guardiani fuori dalla stanza.
Peter, Drax, Rocket e l'ormai giovane adulto Groot affrontano diversi scagnozzi di Killian mentre io cerco di trovare i miei poteri dentro di me, invano. Quel maledetto psicopatico ha rubato una delle cose migliori che mi sia capitata. Tento di nuovo, viaggio nei miei ricordi ma non sento nulla, nemmeno l'ombra dei miei poteri. Sono semplicemente svaniti. Ora sono solo una comune mortale, come lo sono stata incoscientemente per diciannove anni fini a due mesi fa.
«Zuccherino, stai bene?» mi chiede la voce di Peter Quill, chiaramente preoccupato dalla situazione.
Annuisco, incerta, abbozzando un sorriso palesemente falso. «Sì, stavo solo pensando.» rispondo, alzando lo sguardo per incontrare il suo. Con il capo, indica Rocket e Drax a pochi metri da noi, i quali hanno le mani in alto e dietro di loro ci sono due uomini che gli stanno puntando la pistola addosso. A capo di questi uomini c'è, ovviamente, Aldrich Killian.
«Ciao, biondina,» inizia l'uomo. «Non credo che andrai da nessuna parte per un po'.» sorride poi, avanzando verso di me ma prima che possa soltanto sfiorarmi, qualcuno mi si para davanti.
«Io non penso proprio.» dice una voce che conosco troppo bene. Il mio Spiderman preferito è venuto a salvarmi.
❄️⚡️HEYA ❄️⚡️
Buongiorno a tutti!
Scusate l'enoorme ritardo, ho avuto mille cose da fare e finalmente sono riuscita a completare di scrivere il 18° capitolo. Dunque, Grace è riuscita a scappare grazie ai Guardiani della Galassia e Peter Parker si è reso conto di avere un incredibile coach che gli vuole davvero bene.
Che ve ne pare? Lasciate un commento per farmelo sapere!
A presto,
— addictedtomichael (and to Tom Holland💕)