L' AMORE QUELLO FIERO (Nozomi...

By acegaymernozomi

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Alla Otonokizaka Accademy arriva un nuovo studente; un ragazzo del terzo anno di liceo proveniente da Bibbien... More

Capitolo 1: Un nuovo studente
Capitolo 2: Giochi di Merda!
Capitolo 3: Musica fiera e minacce lezze
Capitolo 4: Si corre...e basta credo!
Capitolo 5: Spiegazioni e chiarimenti
Capitolo 6: Una chiacchierata veloce su Skype
Capitolo 7: Un gamer in un club di school idol
Capitolo 9: La mia confessione
Capitolo 10: Prima del concerto
Capitolo 11: Il concerto
Capitolo 12: Sul palco
Capitolo 13: Momenti per adulti.
Capitolo 14: Il giorno dopo
NOTA DI SERVIZIO

Capitolo 8: Casa Caselli

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By acegaymernozomi

Mentre stavamo uscendo parlai ancora un attimo con Zeb: "Senti, mi dispiace se ti sei trovato male con noi;ma d'altro canto, forse avresti dovuto andarci un po' giù piano con Kotori; lei è una ragazza davvero moltobuona e sensibile ma è anche un po' indecisa e spinge spesso Umi o Honoka a prendere decisioni per leiperciò, io e un po' le altre speravamo di darle questo incarico per renderla più sicura di sé e più decisa."

"Capisco - Mi rispose - è molto bello da parte tua cercare di aiutare un'amica che ha qualche difficoltà! Lotrovo un atteggiamento molto; materno, da parte tua! In ogni caso al club mi sono divertito molto! Mi piaceconfrontarmi con gli altri ed esporre loro la mia opinione! L'unica cosa, avresti potuto avvertirmi prima perquanto riguarda Kotori!"

Io arrossì! "Beh, grazie! Sono contento che tu ti sia divertito! Molti comunque mi dicono che ho questoatteggiamento quasi da madre nei confronti dei miei amici, forse anche perché sono la più grande di età nelgruppo! Sì, per Kotori avrei voluto avvertirti ma mi sono dimenticata, in ogni caso pensavo che Honoka tel'avesse già introdotta mentre io ero fuori a parlare con Eli" - "Non mi sembra ma in ogni caso grazie mille lostesso per avermi invitato! Se oggi non hai niente da fare, ti piacerebbe venire a casa mia? Così ti faccioconoscere i miei genitori" Mi chiese lui

"Oh certamente! Non vorrei sembrare indiscreta ma Eli mi ha detto che tuo padre è un archeologo! È vero?"

"Non esattamente! È un antropologo ma a volte tiene anche conferenze di archeologia, oltre che diantropologia. Ha anche insegnato etnoarcheologia (una disciplina etnografica che studia la cultura materialedelle popolazioni contemporanee con una metodologia archeologica) all' Università di Malta dove ha anchesvolto attività divulgatorie di scienze e storia, di creatore di collane divulgative, di autore, di illustratore divolumi per ragazzi e adulti e di consulente editoriale. Fino a qualche anno fa lavorava al progetto per laricostruzione di una via romana anche per far riscoprire il piacere del cammino a piedi e della vita sempliceed in parte è riuscito nell' intento, poi però ha deciso di fermarsi per qualche anno dato che gli hanno offertouna cattedra qui all' Università di Tokio come studioso e divulgatore. Tuttavia, ogni tanto tornerà in Italia perseguire il progetto ma io non ho intenzione di accompagnarlo!" Mi spiegò lui

"Wow! - Feci stupita - Molto interessante! Tuo padre sembra una persona di tutto rispetto. E di tua mamma?Cosa mi puoi dire di lei?"

"Lei purtroppo non è famosa; ma è comunque una brava persona! Adesso sta cercando lavoro siccome hadovuto lasciare quello che aveva in Italia per venire qui; nel frattempo si occupa della casa. A proposito; nondovresti avvertire i tuoi genitori che torni a casa più tardi?"

Io sospirai lievemente

"Vedi, purtroppo io vivo da sola! I miei genitori sono sempre in viaggio per lavoro ed io ho dovuto spessocambiare città per cui, non ho mai avuto molti amici. Quando poi sono venuta alla Otonokizaka Accademy,siccome ero un po' più grandicella e mi sono trovata bene, i miei mi hanno permesso di restare qui e mi hannoaffittato un appartamento!" Gli spiegai

Lui fece una faccia triste e si tolse gli occhiali da sole; aveva degli occhi bellissimi ed uno sguardo affascinante.

"Oh, mi dispiace tantissimo! - Rispose lui - Posso capire cosa che si prova. Anche io da piccolo ho fattoqualche viaggio, non tantissimi ma comunque belli lunghi siccome, mio papà, ti ho detto, è un antropologofamoso! In ogni caso però mi divertivo molto! Specialmente quando ho abitato a Malta dove vi era unMcDonald che aveva allestito dei cabinati con delle Play Station e io andavo spesso la più per quello che peril Big Mac!"

"Anche io mi divertivo quando andavamo in giro in macchina o in treno! Avevo le carte da uno, Indovina Chi,il Majong, Il Game Boy e uno di quei lettori DVD portatili con i quali mi guardavo Initial D, Lupin, SailorMoon o Evangelion!"

"A me invece non è mai piaciuta molto la televisione. Ad ogni modo, per arrivare a casa mia dovremmoprendere il tram. Tranquilla, il biglietto te lo offro io per stavolta."

"No, non ti preoccupare! Ho l'abbonamento e conosco anche molto bene la rete quindi so anche comeraggiungere casa mia in qualunque luogo della città!"

"Ah, benissimo!" Concluse lui, si rimise gli occhiali e salimmo subito sul tram per la casa di Zeb, in anticipodi almeno due minuti.

Appena arrivammo riconobbi subito il luogo. 

"Ah, questo è il quartiere dove vi è il tempio al quale ogni tanto do una mano! Quello che abbiamo appenapassato!" Esclamai

Zeb mi guardò sorridente. "Pensa un un po', adesso guarda - Il tram si fermò ed io e Zeb scendemmo - La miacasa è quella là avanti! È praticamente attaccata al tempio, tuttavia, ogni volta che suonano il gong, non cosìspesso ho notato, dalla mia stanza lo sento molto meno rispetto a quando sentivo le campane della chiesa diBibbiena! Nonostante là fossi abbastanza lontano, le campane facevano un casino infernale ogni giorno eandavano avanti per circa cinque minuti e non si riusciva a registrare! Si sentivano in tutto il paesino! Quainvece fa quasi più baccano il venditore di daifuku che il pomeriggio si mette dall'altra parte della strada arichiamare la gente!"

La loro casa si trovava sotto la vecchia bottega di un fruttivendolo che i Caselli avevano comprato con la casae trasformato in un garage provvisorio. La casa vera e propria si trovava al primo piano.

"No, non ti preoccupare, noi non seguiamo la tradizione di toglierci le scarpe quando entriamo in casa! - Midisse Zeb appena entrai siccome feci per levarmi le scarpe - Mamma, sono a casa!"

"Oh, bentornato Kenneth! Chi è la tua amica?"

La signora Caselli era una donna dall' aspetto giovane, dai lunghi capelli scuri, occhi gialli e altezza media.Indossava un grembiule per pulire, una salopette e delle pantofole

"Lei è Nozomi Tojo! È un'amica in classe del quale vi avevo già parlato! Perdonami Nozomi!"

Io arrossi "Oh, non ti preoccupare Zeb! Non mi da fastidio che la gente parli di me!"

"Ah, è lei Nozomi?! - Chiese stupita la signora Caselli - Quella che ti ha salvato dalla tipa che ti volevapicchiare?! Piacere, io sono [Nome femminile], la madre di Kenneth e perdona, non parlo benissimo ilgiapponese! È stato Kenneth ad invitarti vero?" 

"Piacere mio signora! Certo che è stato Kenneth! From the other side, I invited Zeb to our school idol cluband by the way, I'm also quite good speaking english" (D'altro canto, io ho invitato Zeb al nostro club dischool idol, e comunque parlo piuttosto bene l'inglese)

"Oh very good! Thank you for visit us! Do you want a coffee, a Tea, a drink or you have to go right now?"(Benissimo! Grazie per averci fatto visita! Vuoi un caffè, un Tè, una bibita gassata o devi andare via subito) 

"No! I''m not hurry, I can stop here. I'ld like a Tea, thanks!" (No! Non ho fretta, posso fermarmi. Gradirei unTè grazie!) Risposi io, Zeb invece chiese un caffè 

"Bene! Io vado in cucina a preparare tè e caffè! - Disse la signora Caselli - Voi nel frattempo poteteaccomodarvi in salotto!"

La casa dei signori Caselli, agli occhi di un giapponese medio poteva sembrare abbastanza squallida.

La struttura era quella di una tipica casa giapponese tradizionale ma era stata in gran parte adattata all'uso peruna famiglia italiana in modo un po' grossolano.

Le porte di carta che dividevano il salotto dal corridoio erano state rimosse mentre un divano troppo grandeper gli spazi stretti di un'abitazione come quella campeggiava al centro della stanza, quasi come se fosse unamucca caricata sul furgone di un idraulico.

Le porte scorrevoli delle camere da letto erano state sostituite con altrettante analoghe in legno ed apribili soloda un lato e gli interni delle stesse erano arredati da letti "Keidea" leggermente abbassati, ma comunque troppograndi per una casa giapponese di quel tipo mentre nel bagno era stato installato in un angolo vuoto, una speciedi Water con montato sopra il rubinetto di un lavandino.

Zeb mi spiegò che quel mobile da bagno tanto strano si chiamava bidet e serviva a pulirsi il sedere una voltafatti i propri bisogni. (Quella sera feci una ricerca per curiosità e scoprii che era diffuso solo in Italia ed inalcune zone della Francia) 

"Ti interesserebbe conoscere mio padre? - Mi chiese Zeb - Ho visto che la macchina è in casa quindi èsicuramente chiuso in camera a lavorare."

"Sì, mi piacerebbe!" Risposi io e ci avviammo verso la camera da letto che ospitava anche lo studio del padredi Zeb. Bussammo alla porta e dall' interno il signor Caselli ci invitò ad entrare. Era un uomo dall' aspettoanziano, con i capelli, la barba ed i baffi color grigio chiaro ma il viso vispo, allegro e quasi completamenteprivo di rughe e portava gli occhiali. Aveva proprio l'aspetto da professore di storia e stava lavorando al PC.

"Ciao Kenneth, bentornato! - Cominciò il signor Caselli - Scusa se non sono venuto a salutarti ma stavofinendo di preparare la lezione di domani! Chi è questa tua amica?"

Parlava in modo molto pacato e tranquillo e io gli sorrisi. Zeb gli disse semplicemente chi ero io e lui assunseun'aria stupita. "Oh, è lei allora! Piacere Nozomi, io sono Giovanni Caselli, il padre di Kenneth o, Zeb sepreferisci. Lui ci ha già parlato un po' di te. È vero che lo hai caricato in spalla per salvarlo da una bulla chelo stava inseguendo?" 

Anche lui parlava in un giapponese perfetto. Io arrossì di nuovo e gli strinsi la mano."Piacere mio Caselli-san! Sì, gli ho salvato io le natiche da una che lo voleva menare. Zeb mi ha parlato anchedi lei! È vero che lei è un famoso antropologo?"

"Sì: ho tenuto conferenze di antropologia e archeologia in diversi paesi ed ora l'università di Storia di Tokyomi ha offerto una cattedra. - Parlava sempre in modo molto pacato e tranquillo - Ho anche scritto ed illustratouna serie di libri di divulgazione storica pubblicati da diverse case editrici, alcune italiane e altre inglesi perchéio per via del mio lavoro ho vissuto molto in Inghilterra e a Malta..." "...dove suo figlio Zeb andava alMcDonald per giocare alla PlayStation! Sì, Kenneth mi ha raccontato un po' di lei e sembra davvero unagrande persona" Lo interruppi io.

Lui mi sorrise.

"Vedo che tu e Zeb siete già parecchio in confidenza ed io sono molto felice di questo! Anche te sembri unabrava ragazza e anche lui ti ha descritta così! Vero?"

Stavo per parlare ma fummo interrotti dalla signora Caselli: "Caffè e Tè pronti! Venite!" ed uscimmo dallastanza per dirigerci in cucina dove continuammo la conversazione "Sì; molti mi definiscono molto buona edolce e dall' atteggiamento parecchio materno; io onestamente non ho mai badato molto a come mi vedonogli altri, anche perché da piccola non ho mai avuto molti amici, tuttavia c'è una cosa importante da sapere sudi me, soprattutto se sei una ragazza! - Feci un sorriso intimidatorio alla signora Caselli e proseguii - Se vedouna ragazza comportarsi male, io le do una palpatina al seno!" ed io e Zeb ridacchiammo

I signori Caselli mi guardarono stupiti e io mi misi a bere il tè sogghignando e strizzando l'occhiolino a Zeb,lui ricambiò. Anche se erano momenti brevi e trascurabili, per me significavano tanto.

"Ok, che cosa avete fatto oggi al club di school idol?" Mi chiese la signora Caselli tentando di sviare.

"Ci siamo messe d'accordo per quanto riguarda i costumi da indossare al nostro prossimo concerto e Zeb ciha aiutate! Ci ha ridisegnato i costumi!" Risposi.

"Wow! Avete qui i bozzetti così mi fate vedere? Sono curiosa."

"Niente di che mamma - Rispose Zeb - Ho solo riprodotto i miei abiti da Ace Gamer e Nozomi ci ha aggiuntoqualcosa da school idol! Ora dovrei realizzarli online e mi servono solo le misure! Nozomi, quando me le puoidare a proposito?"

"Forse dopo domani. Ti devo anche scrivere i simboli da mettere sulle varie magliette al posto della carta AceGamer!""Benissimo; ci sto."

Per il resto del tempo rimanemmo a discutere del più e del meno: scuola, famiglia, relazioni eccetera eccetera.Passammo una buona oretta insieme e me ne andai molto soddisfatta.

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