Infinite volte [Bakugo Katsuk...

By Itz_Eycee

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Eri un po' riluttante all'inizio. Camuffarti da ragazzo era davvero stata la scelta giusta da fare? Pensavi c... More

¡AVVERTIMENTO!
[Capitolo 1]
[Capitolo 2]
[Capitolo 3]
[Capitolo 4]
[Capitolo 5]
[Capitolo 6]
[Capitolo 7]
[Capitolo 8]
[Capitolo 9]
[Capitolo 10]
[Capitolo 11]
[Capitolo 12]
[Capitolo 13]
[Capitolo 14]
[Capitolo 15]
[Capitolo 16]
[Capitolo 17]
[Capitolo 18]
[Capitolo 19]
[Capitolo 20]
[Capitolo 21]
[Capitolo 23]
[Capitolo 24]
[Capitolo 25]
[Capitolo 26]
[Capitolo 27]
[Capitolo 28]
[Capitolo 29]
[Capitolo 30]
[Capitolo 31]
[Capitolo 32]
[Capitolo 33]
[Capitolo 34]
[Capitolo 35]
[Capitolo 36]
[Capitolo 37]
[Capitolo 38]
[Capitolo 39]
[Capitolo 40]
[Capitolo 41]
[Capitolo 42]
¡NON UN CAPITOLO!
[Capitolo 43]
Ringraziamenti anaforosi
Capitolo 44

[Capitolo 22]

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By Itz_Eycee

Per qualche giorno, tu e i ragazzi coinvolti nell'incidente di Eko Street rimaneste ricoverati all'ospedale di Hosu.

Per lo shock provato sul momento, data la potenza con cui Tenya e Izuku erano riusciti a mettere i freni a Stain, eri svenuta, anche se in fondo sapevi che essendoti sforzata più del dovuto il tuo corpo non avrebbe retto oltre.

Naturalmente non avevi riportato gli stessi danni dell'assassino, quindi non avresti dovuto subire nessun intervento, ma non ne eri uscita solo inconsciente da quel vicolo.

Il medico che aveva estratto i frammenti di vetro che erano finiti nella tua schiena e nelle tue braccia ti aveva rimproverata per molto tempo, dicendo che sarebbe potuta andare peggio, sebbene tu avessi fatto un ottimo lavoro col salvataggio del piccolo Shinji.

Aveva anche promesso di nascondere il tuo vero genere, avendo sentito che le persone che ti accompagnavano si riferivano a te come un ragazzo e avendo scoperto le tue fasciature. Si era pure preoccupata di cambiartele, essendo tutte strappate ed insanguinate.

Quindi, tutto sommato, era una donna gentile.

Quando ti svegliasti, dopo aver dormito per un bel po', sentisti che i tre stavano parlando di quanto fortunati foste stati a battere il criminale.

Vi avevano messi in una stanza da quattro letti singoli, non estremamente grande dato che il policlinico del quartiere non vantava di grandi prestazioni mediche e non ricevendo quindi tanti fondi.

La porta venne aperta, rivelando quattro figure di uomini.

Si trattavano di un anziano mascherato, un Hero che conoscevi di vista, un uomo con le sembianze di cane e Slush.

Il verde sembrò riconoscere il vecchio, chiamandolo "Gran Torino".

E' un eroe?

Fukashi era ancora in costume da eroe, come gli altri due daltronde. S'avvicinò al tuo letto, dandoti un pugnetto in testa.

"Ow!" gemesti.

"E' stato un intervento di soccorso davvero rischioso e avventato, lo sai questo?" domandò, scrutandoti da cima a fondo. Deglutisti, vedendo che non sembrava particolarmente felice.

Annusti silenziosamente.

Un'espressione triste si dipinse sul tuo volto. Forse non eri adatta a salvare le persone. Cosa avevi sbagliato? Avevi pensato troppo a cosa fare?

"Però..." cambiò il tono di voce, incrociando le braccia al petto.

"...devo dire che è stato un recupero spettacolare, degno di un Hero! Solo, la prossima volta evita di atterrare sulla mia caffetteria preferita..." ridacchiò, scompigliandoti i capelli.

Avesti un tuffo al cuore.

Ha detto che ho fatto un recupero spettacolare! Degno di un Hero! Proprio io!

"Comunque, riparleremo dopo che quell'uomo vi avrà parlato." aggiunse, mettendosi da parte mentre il tipo-cane faceva qualche passo avanti.

"Si tratta del Commissario della polizia di Hosu, Kenji Tsuragamae." lo presentò quello che pareva chiamarsi Gran Torino.

"E così, voi quattro siete gli studenti della U.A. che hanno sconfitto l'assassino di eroi, bau..." iniziò a dire il poliziotto.

Bau?

"Riguardo a lui, attualmente è in terapia intensiva per ustioni, fratture e altre numerose lesioni che ha riportato...Come ben saprete, gli Heroes sono nati per sostenere la polizia, dato che come ogni civile non può utilizzare le unicità in pubblico. Se utilizzati in modo sbagliato, questi poteri possono benissimo uccidere una persona, e per questo gli eroi necessitano di un autorizzazione, o licenza, per utilizzare i propri quirk, bau." spiegò.

Ancora con quel 'bau'...

"Al contrario, chi fa uno uso sconsiderato del proprio potere, senza un supervisore, potrebbe nuocere alla sicurezza di quelli che lo circondano. Anche se mi rendo conto che voi vi trovavate di fronte ad un nemico molto pericoloso, ciò non toglie che avete commesso un reato estremamente grave secondo la legge, bau." disse con risolutezza, alzando il mento e guardandovi severo.

"Quindi voi quattro, così come i vostri mentori Endeavor, Manual, Gran Torino e Slush verrete giudicati imparzialmente e sanzionati di conseguenza".

Dire che in quel momento eravate scioccati era dire poco.

Todoroki s'alzò dal suo letto, affiancando l'occhialuto.

"Aspetti un attimo!" lo interruppe dal continuare il suo discorso.

Vedesti come Iida provò a fermarlo dall'atteggiarsi in maniera poco raccomandabile davanti al capo della polizia, ma il bicolore aveva qualche cosa da dire.

"Se Iida non fosse intervenuto, il Pro Hero Native sarebbe stato ucciso. Se Midoriya non fosse accorso in suo aiuto, a quest'ora sarebbero entrambi morti. Nessun altro si era accorto della presenza dell'Ammazza-Eroi. In più, se non fosse venuto [T/c] dopo il mio arrivo, mi sarei aggiunto pure io alle vittime!".

Non avresti mai pensato che quel ragazzo si sarebbe mai preso la briga di difendervi. Sembrava particolarmente irritato dalle parole del commissario.

"Sta forse insinuando che avremmo dovuto attenerci alle regole e lasciar crepare tutti?!" alzò ancora la voce, facendo anche un passo nella sua direzione.

"Todoroki! Calmati!" provò a dissuaderlo il lentigginoso, afferrandogli la camicetta dell'ospedale e spingendolo verso il letto, per quanto la mano fasciata e dolorante gli permettesse.

"Alla fine si è risolto tutto per il meglio, quindi non vedo perché dovreste punirci! Salvare le persone non è il compito di un eroe?!". Non avevi mai visto quel ragazzo così infuriato, così pieno di sentimenti.

Ma dato che Todoroki lo aveva interrotto, il discorso del commissario non era ancora terminato.

"Beh, questo era quello che ero tenuto in quanto rappresentante delle forze dell'ordine, ma il vero problema è se dovrei rendere pubblico questo fatto o no. Se lo facessimo, verreste di certo idolatrati dall'opinione pubblica, ma allora sarei costretto a punirvi, secondo la legge. Se invece teniamo questa storia tra noi, potremmo sfruttare le ustioni di Stain per  dare il merito a Endeavor. In più, sarebbe più facile insabbiare il tutto, considerando che il numero dei testimoni è stato molto limitato, bau." si grattò il mento, pensando al da farsi.

"Ma in tal caso, la gente non verrebbe mai a sapere delle vostre eroiche gesta".

"Sinceramente, io preferirei non dovervi infliggere nessuna sanzione, visto che siete un gruppetto promettente di aspiranti eroi...Quindi, cosa scegliete?".

Rimaneste per un attimo in silenzio, inchinandovi poi davanti al commissario.

"Grazie di tutto." diceste, accettando la condizione dell'anonimato.

"Per colpa della legge, non riceverete gli elogi che vi sarebbero spettati di diritto. So che può sembrare ingiusto, ma, essendo a mia volta un uomo che si batte per la pace, vi ringrazio dal profondo del mio cuore." s'inchinò pure lui.

Poche ore dopo, riceveste un'altra visita.

La porta venne spalancata, spaventando il tranquillo Midoriya.

"Dov'è quel ragazzo!?" esclamò un bambino.

Lo riconoscesti subito.

"S-Shin?" richiamasti la sua attenzione, sorpresa dalla sua irruenza.

Non gli ho detto nemmeno il mio nome da eroe, come mi ha trovato?

Aspetta.

Non avrà mica setacciato ogni camera, non è vero?

"ECCOTI!" sorrise felicemente, buttandosi sul bianco lenzuolo del tuo letto.

"Che ci fai qui?" gli chiedesti gentilmente, accarezzandogli la testa.

I tuoi compagni ti fissavano confusi, spostando lo sguardo sul bambino e poi su di te, ripetutamente.

"E' tuo fratello?"

"Eh? Ma no, è solo un bambino che ho incontrato durante la pattuglia..." ridesti nervosamente.

Shinji è il fratello di Airi. Airi mi conosce, dato che andavamo alla stessa scuola media. Eravamo anche molto amiche! E se gli avesse detto che sono una ragazza?

"No! Lui mi ha salvato! Ha preso la mia sorellona e l'ha fatta uscire dal palazzo che bruciava! Poi mi ha preso e ha fatto un salto grandissimo ed ha spaccato i vetri di un bar come nei fumetti!" spiegò nei dettagli, mimando la scena con le mani.

"E' così che ti sei tagliato la schiena?"

Annuisti leggermente.

No, okay, non ne ha la minima idea.

"Volevi dirmi qualcosa?" gli parlasti di nuovo.

"Ah già! Lei voleva conoscerti! Vieni!" ti strattonò per un polso, quello buono, non dandoti nemmeno il tempo per elaborare quelle poche cose che ti aveva detto.

"Shinji, aspetta!" lo richiamasti, ma ormai eri già nei corridoi dell'ospedale, correndo a piedi nudi e di tanto in tanto sbattendo contro le infermiere di turno.

"Onee-chan! Onee-chan! Te l'ho portato!" gridò il piccolo, entrando in una stanza.

"Oddio Shinji! Scherzavo quando dicevo che avresti dovuto cercare in ogni stanza!" si coprì la faccia, scioccata dal fatto che il fratello l'aveva presa per parola.

La ragazza era nel letto, non più sdraiata ma seduta.

Stava per rivolgerti un saluto, ma quando spostò i capelli ti vide.

"Ciao Airi..." sorridesti imbarazzata, vedendo la sua espressione sconvolta.

"[T/n]?". La corvina si levò di dosso le coperte, raggiungendoti.

Ti prese il volto tra le mani, girandoti la testa per studiare i tuoi lineamenti.

"Ma sei proprio tu! Che hai fatto ai capelli?" domandò, in un misto tra la gioia e l'incredulità.

"Ti chiami [T/n]? Ma è un nome da femmina!" disse il bambino, tirandoti per la camicetta per attirare la tua attenzione.

"Ehm, forse perché lei è una femmina? Veniva alle medie con me, e io ho frequentato una scuola femminile..." fece con voce ovvia lei.

"Sei una femmina?! Ma il signor Slush ha detto che eri un ragazzo!" ribatté il piccoletto.

Ti abbassasti all'altezza di Shinji, così da poterlo guardare negli occhi.

"Io sono un'Hero sotto copertura. Fingo di essere persone che non sono, è come essere un eroe super furtivo, come una spia! Ora che hai scoperto la mia vera identità, potresti venir preso di mira da dei Villain, perciò non devi dirlo mai a nessuno, intesi?" recitasti, sperando che lui ci credesse.

Il bambino fece con le dita il segno di chiudersi la bocca con la zip, lanciando via la cerniera immaginaria.

Aw, che carino! Voglio un fratellino così!

"Va bene! Ora vado a prendere il succo al distributore automatico!" vi salutò prima di imbucarsi di nuovo in corridoio.

"Hero sotto copertura, eh?" rise Airi.

"E' una lunga storia..." sbuffasti.

-

La settimana dell'allenamento sul campo era finita.

Tutti avevano subito dei cambiamenti, chi meno e chi più evidenti.

Ochako sembrava avesse cambiato totalmente modo di fare, così assorta nel ricordare gli insegnamenti di Gunhead mentre ripeteva le diverse posizioni.

"E' come se qualcosa in lei si fosse risvegliato..." commentò Mina.

"Uraraka è cambiata moltissimo in solo una settimana, anche se credo che quelli che siano cambiati di più siate voi tre..." aggiunse Kaminari, voltandosi verso il banco di Todoroki, dove c'eravate anche Tenya, Izuku e tu.

Tutti presero a parlare di Stain, dicendo di quanto si fossero preoccupati e di quanto foste stati fortunati a venir salvati da Endeavor.

"Già..." mormorò a bassa voce il bicolore, con una punta di tristezza in quelle sole tre lettere.

Ma in fondo lo capivi. Così come lo facevano gli altri due che avevano preso parte alla lotta.

Endeavor era solo una di quelle tante persone arrivate troppo tardi.

-

Durante la lezione di Fondamenti di Eroismo faceste una gara di salvataggio nell'Area Gamma, che consisteva nell'arrivare il prima possibile al punto dove la persona da soccorrere, ovvero All Might.

In parole povere, un test per giudicare la vostra abilità e velocità nell'intervenire in soccorso.

Non facesti nulla di particolare, classificandoti per un pelo quarta, dato che in un posto elevato come quello sfruttare Hiro per tagliare le distanze sarebbe stato parecchio difficile.

A fine lezione, ti preparasti velocemente per poter andare subito a casa. Si stavano avvicinando gli esami di fine semestre, e tu avevi ancora qualche argomento da far entrare in testa.

Armeggiasti con la cravatta quando Mineta parve fare una grande scoperta.

"Ragazzi! Ho trovato un buco!" esclamò felicissimo, indicando un foro dietro un poster attaccato per metà.

E che c'è d'interessante?

"E sapete tutti cosa c'è dietro questo muro, giusto? Lo spogliatoio delle ragazze!" iniziò già a sbavare il nano, facendoti innervosire.

"Mineta-kun! Sbirciare dovrebbe essere illegale!" lo rimproverò Tenya.

"L'unica cosa illegale qui sono le dimensioni del mio gingillo al solo pensiero!" gracchiò, staccando definitivamente il pezzo di carta dal muro.

Ma tu dovresti essere illegale, pervertito di merda!

"Le tette di Yaoyorozu! Le curve super sexy di Ashido! Le mutandine fluttuanti di Hagakure! Il corpo da sballo di Uraraka! E non dimentichiamoci del davanzale niente male di Asui!" si fece prendere dalle solite fantasie, posizionando l'occhio davanti alla piccola fessura circolare.

Non resistessi alla tentazione di dargli un pugno in testa, facendolo spostare.

"Dovresti smettere di fare certe cose, se vuoi dare l'Hero..." sorridesti malignamente, mentre un'aura nera ti aleggiava intorno.

Se la gente avesse saputo che tu eri una ragazza, non ti saresti trattenuta dal pestarlo di botte.

Scommetto che non mi avrebbe nominata, neanche per errore!

-

Erano passate quasi due settimane dall'incidente di Hosu, anche se la storia di Stain era rimasta ancora sulla bocca di tutti.

"Allora, a breve ci sarà la pausa estiva, ma non sono proprio d'accordo con l'idea di lasciarvi per un mese a fare nulla..." disse Aizawa, rivolgendosi alla classe.

Deglutiste rumorosamente. Cosa voleva farvi fare quell'uomo durante le vacanze estive?

"Per questo andremo in montagna per un campo d'allenamento estivo." aggiunse pacatamente.

Vi scatenaste in gridi eccitati.

I campi estivi erano caratterizzati da molte cose in Giappone: i bagni termali, i fuochi d'artificio, il curry...

"Tuttavia, chiunque non riesca a superare gli esami dovrà partecipare ad un corso di recupero infernale." non aspettò molto a dire il corvino, spaventando molti degli studenti.

"RAGAZZI DOVETE DARE TUTTI IL MASSIMO!" gridò al resto della classe Kirishima.

-

Era la fine di luglio.

Gli esami scritti erano andati piuttosto bene per tutti, persino per quegli idioti di Kaminari e Mina.

Ma quel giorno, che avrebbe dovuto darvi sicurezza in quanto già consapevoli di cosa avreste affrontato, si rivelò l'esame più terrificante di sempre.

Ci sono troppi insegnanti per i miei gusti...

"Conoscendovi, molto probabilmente avrete chiesto in giro della prova pratica..." sbuffò Aizawa, mai azzardandosi a mostrarsi diverso dallo svogliato-assonnato.

"Dovremo affrontare dei robot come quelli dell'esame d'ingresso, no?" sorrise Kaminari, già assaporando il gusto della vittoria.

"Yay! Riusciremo ad andare tutti al campo!" esultò Mina.

Il preside Nezu sbucò da dietro il vostro coordinatore di classe. "E invece sorpresa! Per delle ragioni, abbiamo deciso di cambiare il funzionamento dell'esame!" ridacchiò l'essere, spegnendo immediatamente l'entusiasmo dei due.

"Vedete, dato che è essenziale formarvi con l'esperienza più realistica possibile, abbiamo deciso di dividervi in coppie e di assegnarvi ad un insegnante che dovrete affrontare!" sorrise, spalancando le braccia al cielo.

Inutile dire che il preside era l'unico che sorrideva in quel momento.

"Le coppie e il relativo esaminatore sono già state decise. Per formarle abbiamo preso in considerazione il vostro stile di combattimento, i vostri voti e le vostre relazioni d'amicizia tra l'uno e l'altro" spiegarono.

Vennero annunciate le coppie, una dopo una, seguite dal professore che avrebbero dovuto vedersi contro.

"La seconda coppia, anzi trio, sarà composta da Midoriya, Bakugo e [T/c]." proseguì il responsabile della classe, guardandovi uno ad uno.

I due ragazzi si lanciarono occhiate sconvolte.

No, un attimo. Devo affrontare un professionista con questi due?! Ma sono l'accoppiata peggiore del secolo!

Qualcuno si fece avanti da dietro gli autobus.

"Ed il vostro avversario sarò io! Fate del vostro meglio per battermi!" sorrise come suo solito All Might.

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