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Bishop Briggs- Dark side
Dalle finestre proviene l'inconfondibile mormorio di una folla.Una dozzina di persone sono di fronte casa della mia vicina e confabulano tra loro.
Quando esco di casa e mi avvicino capto alcuni commenti come <<Povera Mary,l'avranno rapita?>> o anche <<Spero che nessuno la riporti indietro quell'arpia>>.
Per un istante avrei voluto ridere se solo avessi avuto la coscienza pulita. Non sarebbe ritornata,avrei voluto andar lì e rassicurarli.
Un uomo più il là cattura la mia attenzione in mezzo alla folla,indossa un pantalone nero e la camicia bianca gli fascia in modo seducente le spalle larghe. Parla con il signor O'Connell mentre trascrive qualcosa su un taccuino rosso. Sbuffo quando si gira verso di me e lo riconosco.
Alex si muove a passi misurati verso di me e stiracchia un sorriso <<Ora fai la guardona?>>. Cerco di non far caso a quanto la sua presenza mi metta in soggezione.
Incrocio le mani al petto <<Fino a prova contraria io abito qui di fronte.Ah no aspetta tu lo sai già visto che ti sei praticamente autoinvitato in casa mia.>>
<<Effettivamente sarebbe stato molto più piacevole se ad invitarmi fossi stata tu.>> Ride di gusto e sembra che quella situazione lo diverta un sacco.<<Sarà per la prossima volta>>
<<Non ci sarà nessuna prossima volta>> alzo gli occhi al cielo<<Cos'è successo?>> chiedo fingendo per cambiare discorso.
<<La tua vicina di casa è scomparsa da ieri pomeriggio. Nessuno l'ha più vista>> sospira frustrato.
<<E' stata rapita?Magari chiederanno un riscatto>> alzo le spalle
<<Per un anziana di settant'anni?>>
<<Aveva un certo fascino giovanile>> rispondo lasciandomi scappare un sorriso.
Lui mi regala un altro sorriso divertito ed io perdo un battito.<<Sai Layla Evans nessuno riesce ad avere il tuo umorismo macabro in queste situazioni.>>
Il suono del clacson proprio dietro la mia schiena mi fa saltare in aria. Bri toglie fuori la testa dal finestrino e si abbassa gli occhiali da sole per osservarci, poi fa un sorriso languido ad Alex mentre osserva il distintivo appuntato sul passante dei pantaloni.<<Credo proprio di aver superato il semaforo con il rosso.>> dice facendo finta di preoccuparsi.
Alzo gli occhi al cielo perché so dove vuole arrivare.
<<Non mi arresta?>>continua a dire mentre osservo le su ciglia finte sbattere ripetutamente e in me si crea uno strano moto di stizza.
<<Non ci sono semafori in questa zona.>> le rispondo io nervosa.
<<Beh potrebbe portami in centrale ugualmente,non mi opporrei.>> sporge fuori dall'auto i polsi uniti come se volesse farsi ammanettare.
Sento Alex andare verso di lei e appoggiarsi con un braccio sull'auto.Ma che fa?
<<E tu saresti?>> chiede interessato.
<<Brianne Sky>> le porge la mano ingioiellata <<Ma tu puoi chiamarmi solo Bri>>
Le devo forse ricordare che nemmeno due giorni fa ha ucciso la sua ragazza?
<<Si certo è tutto molto bello,ma ora noi due dovremmo proprio andare.Siamo in ritardo per l'esame>> dico io in tutta fretta infilandomi in macchina con lei sbattendo la portiera forse un po troppo forte.Controllo che sia ancora saldata con un leggera spintarella.
<<Quale esame?>> chiede Bri stralunata.
<<L'esame di biologia>> le sorrido a denti stretti.
<<Ma non abbiamo nessun esame oggi>> dice mentre io parlo più forte per sovrastarla ad Alex che ci osserva divertito fuori dall'auto<<E tu non hai un caso di cui occuparti? Ti lasciamo al tuo lavoro Alex,buona giornata.>>
Do un pizzicotto alla gamba di Bri per incitarla a partire, ma lei sussulta e grida un <<Ahia!>>
Alex mi guarda come se gli avessi appena chiesto perché secondo lui i fenicotteri dormono in piedi. Gli faccio ciao ciao con la mano mentre partiamo sgommando.
Bri si massaggia ancora la gamba mentre io cerco di riprendermi da quello che sto provando. Cos'è,vergogna?Gelosia?
<<Ma che ti è preso?>> mi grida lei.Poi grida ancora più forte <<E' quello chi era?>>
Mi massaggio le tempie.<<E' il poliziotto che mi ha arrestata l'altra notte.>>
Le sue mani si stringono impercettibilmente sullo sterzo.<<Oh.E' per questo che eri così nervosa?>>
<<Cosa?Io? Non ero affatto nervosa >> persino mentre lo dico mi incasino con le parole.
Mi da una spinta con il gomito appuntito e mi fa un occhiolino.<<O per altro?>>
Mi sistemo dritta con le spalle e butto i miei capelli dietro al collo cercando di darmi un contegno.Tutto questo non è da me. <<Non dire stupidaggini.Volevo solo liberarmi di lui,mi mette a disagio.>>
<<Anche a me ha messo a disagio>> ridacchia.
<<Non intendo quel tipo di disagio>> Le rispondo scendendo quando tira il freno a mano di fronte un parchetto pieno di gente.<<Che facciamo qui?>>
Alza le spalle e inforca la borsa.<<Oggi è soleggiato.>>
Nel Maine le giornate soleggiate sono quasi come un avvistamento mistico a Medjugorje,avvengono ogni 20 anni. In quei casi però la cittadina prende totalmente vita e tutti sembrano approfittarne per assumere un po di vitamina D. ll parco è pieno di bambini che giocano ,qualcuno fa addirittura un pic-nic.
Bri ha il volto rivolto verso il sole e sta mettendo sui suoi capelli una lozione schiarente al profumo di limone mentre io siedo accanto a lei a gambe incrociate.<<Mi sembra di essere sdraiata accanto ad un fornetto>> mi dice scuotendo la mano per farsi aria.
Rido perché so cosa intende.La mia pelle è sempre bollente,come se avessi costantemente la febbre alta <<Quando arriverà l'inverno allora non azzardarti ad avvicinarti a me>> Sgranchisco le mie gambe nude sul prato.<<Come stai?>> Provo a chiederle alla fine dopo giorni di totale silenzio.
Il suo sguardo sembra catturare qualche foglia caduta a terra,ma sembra tutt'altro che presente.Ha perso il sorrisetto che aveva prima sulle labbra <<Credo fosse posseduta>> mi dice alla fine riferendosi a Malia.
Scuoto lentamente la testa.<< Il fatto della possessione è una sciocchezza,non esiste.Noi non possiamo possedere i corpi come vuol far credere la Chiesa,è pura fantascienza>>
Si gira verso di me con gli occhi gonfi di lacrime.So quanto le faccia male riportare i ricordi a galla ma io devo sapere tutto. E' vitale. <<Non parlava,non diceva niente.Ha solo provato in tutti i modi a uccidermi senza motivo Layla. Non l'avrebbe mai fatto>> Si scopre di poco la maglia per farmi vedere un enorme ematoma violaceo sulla spalla. Non desideravo altro che avere il potere di guarirla in quel momento,ma non potevo.
Tutto ciò che faccio è una smorfia.Per quanto poco mi dispiacesse per la sua morte dovevo ammettere che quella situazione non aveva nulla di logico .Malia era una stronza ma non un'assassina psicopatica.<<Avevate litigato?>>
<<Cosa? No! Ci eravamo sentite poche ore prima di vedermi con te,l'avevo avvertita che sarei uscita>>
<<Aspetta>> mi metto dritta con la schiena di botto.<<Le hai detto che saresti uscita con me?>>
<<Si.Le ho lasciato un messaggio>> sussurra alla fine e una scintilla di comprensione si accende nei suoi occhi perché forse ha pensato ciò che sto pensando anch'io.
Stringo la mascella e avverto un sapore metallico sulla lingua.Mi chiedo come non abbia fatto a pensarci prima.<<Credo che Malia sia stata soggiogata ad aggredirti. Sapevano che eri con me e che io sarei arrivata.>> Tutto ciò mi procurò i brividi. Sapevano che ero qui e presto mi avrebbero raggiunta. Le urla nella mia testa formano un coro spaventoso,eccitati dalla mia ansia.
Mi massaggio la nuca con gli indici.<<Mi dispiace.>> è tutto ciò che riesco a dire,tutto ciò che la mia voce permette.Bri aveva perso una persona importante ed era colpa mia.
Sposta lo sguardo sui tre anelli dalle gemme colorate che indossa ogni giorno sulla sua mano destra,sospira lentamente.<<Non è colpa tua.Non era più lei>> sussurra alla fine.
Mi chiedo se nel profondo della sua anima mi avrebbe mai perdonata per davvero.