IV. Le Ordinatrici

By Tatty0523

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Sequel de "La Promessa". Sono passati alcuni anni dalla dipartita del Titano Krown, ma i nostri protagonisti... More

Promesse infrante (Parte I)
Promesse infrante (Parte II)
Promesse infrante (Parte III)
La Sagoma (Parte I)
La Sagoma (Parte II)
La Sagoma (Parte III)
Cambio dei piani (Parte I)
Cambio dei piani (Parte II)
Cambio dei piani (Parte III)
Un tuffo nei ricordi (Parte I)
Un tuffo nei ricordi (Parte II)
Un tuffo nei ricordi (Parte III)
Un tuffo nei ricordi (Parte IV)
Un tuffo nei ricordi (Parte V)
Sensilettera (Parte I)
Sensilettera (Parte II)
Sensilettera (Parte III)
Sensilettera (Parte IV)
Sensilettera (Parte V)
L'Ombrello (Parte I)
L'Ombrello (Parte II)
L'Ombrello (Parte III)
L'Ombrello (Parte IV)
L'Ombrello (Parte V)
L'Ombrello (Parte VI)
La coda della sirena (Parte I)
La coda della sirena (Parte II)
La coda della sirena (Parte III)
Come la tela di un ragno... (Parte I)
Come la tela di un ragno... (Parte II)
Coinquilini (Parte I)
Coinquilini (Parte II)
Coinquilini (Parte III)
Coinquilini (Parte IV)
Coinquilini (Parte V)
Coinquilini (Parte VI)
Isolati (Parte I)
Isolati (Parte II)
Isolati (Parte III)
Isolati (Parte IV)
Isolati (Parte V)
Isolati (Parte VI)
Isolati (Parte VII)
Alchimia (Parte I)
Alchimia (Parte II)
Alchimia (Parte III)
Alchimia (Parte IV)
Arabella (Parte I)
Arabella (Parte II)
Arabella (Parte III)
Arabella (Parte IV)
Il Pentagono (Parte I)
Il Pentagono (Parte II&III)
Il Pentagono (Parte IV)
Il Pentagono (Parte V)
Il Pentagono (Parte VI)
Il Pentagono (Parte VII)
L'Essenza del Mare (Parte I)
L'Essenza del Mare (Parte II)
L'Essenza del Mare (Parte III)
L'Essenza del Mare (Parte IV)
Hazel (Parte I)
Hazel (Parte II)
Hazel (Parte III)
Cambiare per amore (Parte I)
Cambiare per amore (Parte II)
Cambiare per amore (Parte III)
Cambiare per amore (Parte IV)
Cambiare per amore (Parte V)
Discussioni indesiderate (Parte I)
Discussioni indesiderate (Parte II)
Discussioni indesiderate (Parte III)
Prontezza di spirito (Parte I)
Prontezza di spirito (Parte II)
Prontezza di spirito (Parte III&IV)
Prontezza di spirito (Parte V)
Prontezza di spirito (Parte VI)
Una parola... (Parte I)
Una parola... (Parte II)
Una parola... (Parte III)
Una parola... (Parte IV)
Una parola... (Parte V&VI)
Il Capobranco (Parte I&II)
Il Capobranco (Parte III&IV)
Scacco matto (Parte I)
Scacco matto (Parte II)
Scacco matto (Parte III)
Scacco matto (Parte IV)
Piccole indiscrezioni (Parte I & II)
Piccole indiscrezioni (Parte III & IV)
Piccole indiscrezioni (Parte V)
Il morso della serpe (Parte I & II)
Il morso della serpe (Parte III)
Il morso della serpe (Parte IV & V)
L'ultimo tentativo (Parte I)
L'ultimo tentativo (Parte II & III)
L'ultimo tentativo (Parte IV)
L'ultimo tentativo (Parte V)
Quando l'intelletto non basta (Parte I&II)
Quando l'intelletto non basta (Parte III&IV)
Quando l'intelletto non basta (Parte V&VI)
Tutti al mare (Parte I&II)
Tutti al mare (Parte III & IV)
Tutti al mare (Parte V&VI)
Il ritorno della Regina (Parte I&II)
Il ritorno della Regina (Parte III & IV)
Nodo dell'Anima (Parte I&II)
Nodo dell'Anima (Parte III-IV)
Nodo dell'Anima (Parte V-VI)
Nodo dell'Anima (Parte VII-VIII)
Nodo dell'anima (Parte IX-X)
Tancredi
La giusta leva (Parte I-II)
La giusta leva (Parte III-IV)
La giusta leva (Parte V-VI)
Anima nera (Parte I)
Anima nera (Parte II-III)
Piccole e grandi soddisfazioni (Parte I-II)
Chi se ne importa
Siete miei (Parte I-II)
Siete miei (Parte III-IV)
Siete miei (Parte V-VI)
Un pezzo di te (Parte I-II)
Un pezzo di te (Parte III)
Un pezzo di te (Parte IV - V)
Un pezzo di te (Parte VI -VII)
Un pezzo di te (Parte VIII-IX)
Hello, brother (Parte I)
Hello, brother (Parte II)
Hello, brother (Parte III)
Hello, brother (Parte IV)
Hello, brother (Parte V)
Hello, brother (Parte VI)
Hello, brother (Parte VII)
Serpi in seno (Parte I)
Serpi in seno (parte II)
Serpi in seno (Parte III)
Serpi in seno (Parte IV)
Al posto tuo (Parte I)
Al posto tuo (Parte II)
Al posto tuo (Parte III)
Al posto tuo (Parte IV)
Al posto tuo (Parte V)
Al posto tuo (Parte VI)
Storie di lupi (Parte I)
Storie di Lupi (Parte II & III)
Storie di lupi (Parte IV)
Storie di Lupi (Parte V)
Segreti Svelati
Segreti svelati (Parte II)
Segreti svelati (Parte III)
Segreti svelati (Parte IV)
Segreti svelati (Parte V)
L'ultima prova (Parte I)
L'ultima prova (Parte II)
L'ultima prova (Parte III & IV)
L'ultima Prova (Parte V & VI)
L'ultima prova (Parte VII)
L'ultima Prova (Parte VIII&IX)
L'ultima prova (Parte X)
L'ultima prova (Parte XI&XII)
L'uovo (Parte I)
L'uovo (Parte II)
L'uovo (Parte III&IV)
L'uovo (Parte V&VI)
L'uovo (Parte VIII)
Fulmine a ciel sereno
E delucidazione fu (Parte I)
E delucidazione fu
Inversione di portata
Al Krot (Parte I-II)
Al Krot (Parte III-IV)
Al Krot (Parte V)
Un ribelle fra i Ribelli (Parte I-II)
Un ribelle fra i Ribelli (Parte III-IV)
Un ribelle fra i Ribelli (Parte V & VI)
Un ribelle fra i Ribelli (Parte VII)
Separa e Conquista (Parte I&II)
Separa e Conquista (Parte III&IV)
All'istinto non si sfugge (Parte I-II)
All'istinto non si sfugge (Parte III-IV)
All'istinto non si sfugge (Parte V-VI)
All'istinto non si sfugge (VII&VIII)
Parenti Serpenti (Parte I-II)
Parenti Serpenti (Parte III-IV)
Parenti Serpenti (Parte V-VI)
Parenti Serpenti (Parte VII-VIII)
La Copula (Parte I&II)
La Copula (Parte III-IV)
La Copula (Parte V&VI)
Il Sacrificio (Parte I-II)
Il Sacrificio (Parte III-IV)
Il Sacrificio (Parte V-VI)
Il Sacrificio (Parte VII-VIII)
Il Sacrificio (Parte IX-X)
Il Principe e la Principessa
Tempo di festa
Questione di Sangue
Gemelli Inaspettati

Piccole e grandi soddisfazioni (Parte III&IV)

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By Tatty0523

Seguì quindi il ragazzo scendendo le scale. Uscirono dal palazzo e si mossero in macchina. Entrarono, lui mise in moto e partì, sfrecciando nell'aria senza avvertire alcun sussulto nel giovane.

-Oggi voglio andare da Linda- esordì il Potter, con fare quasi autoritario.

Dorian stirò un sopracciglio, sorpreso davanti ai modi del Diurno. Sapeva benissimo che se avesse avuto qualcosa da ridire sul suo tono o sulla sua scelta, il giovane ne avrebbe approfittato per riversargli addosso l'irritazione che sentiva nel vedere lui e sua madre così avversi, l'uno con l'altra... per cui si limitò a dirgli, con il solito fare ironico -Come vuoi, stellina.-

Alexis, in quel momento, percepì quel tono incredibilmente fastidioso benché allo stesso tempo... fosse desolante.

Cosa gli sarebbe mai servito litigare con lui? Imporgli di fare il bravo Reale? Se non andava d'accordo con sua madre non poteva davvero fargliene una colpa... e in realtà non l'aveva mai fatto, aveva sempre cercato di ignorare la questione, separandola dal rapporto che stava venendo a creare con lui, però...

-E' solo che mi sono sentito illuso. Scusa se sono stato brusco. Sono stato uno sciocco, in tutti i sensi.-

Liberò, come se lui avesse seguito tutti i suoi ragionamenti mentali.

A quel punto fu il turno di Dorian di sentirsi desolato, visto che rimbeccare a un ragazzino così fastidiosamente educato era davvero difficile, dato che non c'era alcun sarcasmo nelle sue parole ma solo una triste consapevolezza di sé e dei suoi innocenti pensieri.

-Non c'è stata alcuna illusione. Io e tua madre abbiamo abbassato l'ascia di guerra, anche se lei è davvero permalosa...-

-Non mi riguarda, non mi è mai riguardato. Davvero, è solo un problema mio e non voglio nemmeno essere coinvolto in qualunque sia il vostro rapporto adesso, visto che tengo troppo a quelli che ho con voi due. Quindi, davvero, non parliamone più, per piacere.-

Dorian a quel punto scese ad osservarlo e lo vide guardare fuori dal finestrino con sguardo perso nell'oscurità, come poteva notarsi dal riflesso sul vetro.

Gli scombussolò i capelli e gli diede il suo personalissimo parere -Tuo padre dev'essere un tipo morbosamente riflessivo, visto che tua madre non lo è affatto-

-Già, chissà...- commentò il giovane, con fare enigmatico, visto che non comprendeva se c'era un pelo di sarcasmo nel suo commento.

Stirò un sorrisino, ultimando –...O incredibilmente furbo-

Ma stavolta non lo sentì rispondergli, bensì cambiare argomento -Pensi che oggi dovrei fare sesso con Linda?-

Il Reale, davanti a quella domanda, iniziava ad essere sempre più convinto della sua seconda opzione. Stava tirando fuori un argomento che gli interessava, per farlo desistere dal precedente.

-Puoi fare ciò che vuoi, tranne ucciderla. Lo sai. Non hai certo bisogno che zio Dorian ti dia la sua benedizione. Ma forse tua madre vorrebbe che gliela chiedessi.-

-Lei mi direbbe di no, dicendo che è sbagliato che lo faccia con una sconosciuta, la prima volta. Tifa per me e Bryanna ma... lei è solo un'amica per me, non pensa a quelle cose... e dubito ci penserà molto presto. Si vede che è molto innocente ed è perfetta così.-

Sciorinò, come se avesse voluto offrirgli una giustificazione davanti alla sua scelta, nemmeno stesse cercando di convincere lui.

-Ah beh, credo che però mi divertirebbe vedere la faccia del paparino nel sapere la sua piccolina già deflorata-

-A me non piacerebbe per niente, invece. Mi piace una mia compagna di classe però. E' una Reale anche lei, dice di chiamarsi Hazel Hegland- liberò anche quella verità. Che volesse evitare così tanto l'argomento: "nemmeno l'altro papà mi vuole bene"?

Dorian assottigliò lo sguardo però, lasciandolo argomentare liberamente -Hazel? Mi suona familiare ma... non mi viene in mente nessuno.-

-E' la ragazza più bella che abbia mai visto... dopo Skar.- commentò il giovane, con sguardo perso fra le nuvole ma con voce chiara.

-Ti piace molto, allora. Non ti ho mai sentito addosso il suo odore, né parlare di lei.-

-Siamo in squadre diverse e poi lei è sempre o con Raul, Hayden o con Skar. Non... credo di piacerle, non so... ma ha capito che sono un Diurno Reale. Le è bastato guardarmi negli occhi, anche se non le importa niente.-

Dorian, sentendo quelle parole non parve affatto sollevato e venne del tutto preso dalla questione, a quel punto -Chi sono i suoi genitori? L'ha detto?-

-No, ma Beth, l'altra mia compagna Reale, dice che non l'aveva mai vista alla Corte e che non può essere una Hegland visto che non ha i nostri occhi, anche se non ha mai fatto caso ai miei, visto che le ho detto che nonna ha gli occhi azzurri e che li ho presi da lei.-

-Allora questa Hazel non è una Hegland-

-Qualunque cosa sia... è molto, molto più forte di un Reale. Avresti dovuto vedere come ha liquidato Dantes... è stata incredibile.-

Dorian assottigliò lo sguardo e borbottò -Hazel... che strano, il nome non mi è nuovo ma non mi viene in mente proprio nessuno. Se è amica di Raul e Skarlet perché non la invitano a casa loro?-

E Alexis fece spallucce -Non lo so... ma non credo che verrebbe, lei non è la tipa che gioca. Si vede che è molto più grande di noi, mentalmente. Pensa solo al sangue, al sesso e... non so, è strana... è misteriosa.-

Dorian, sorpreso dalla descrizione accurata che il giovane gli stava facendo, gli chiese -Visto che è così aperta all'argomento, non le hai mai proposto nulla??-

Alexis a quel punto si volse a guardarlo, quasi inorridito. In quel momento assomigliava terribilmente a sua madre e la cosa istintivamente lo divertì. -Chiaramente no, non...- e gli morirono le parole in bocca quando vide Dorian fissarlo con le sopracciglia alzate, come se stesse aspettando una buona giustificazione. Alexis credeva di aver ormai fatto il callo al fare del Reale, ma il suo modo così lineare e semplicistico nell'approcciarsi alla vita lo sorprendeva sempre molto. Sbuffò e guardò altrove, scuotendo il capo infastidito.

Anche se lo era più da se stesso, si sentiva frenato... anche se con Hazel c'era un motivo ed era ora di sputare il rospo.

-Mi intimidisce, è molto sicura di sé, a differenza mia... e ogni volta che mi parla non trovo niente di intelligente da dirle. Per questo penso che mi piaccia molto, perché un po' mi fa anche paura. Non è normale.-

-E le piace di più un tipo anonimo come Hayden?- domandò incredulo il Reale, vedendo Alexis spostare lo sguardo su di lui, perplesso -Anonimo? Hayden è molto intelligente, gentile, affettuoso e disponibile con tutti. Non fa distinzioni e soprattutto sembra sempre perfettamente a suo agio con chiunque. Non so come faccia ad abbracciarla così liberamente. Io ogni tanto mi scopro imbambolato a guardarla. Credimi... cattura totalmente lo sguardo, anche se forse riguarda solo me questa cosa.-

E Dorian roteò gli occhi, divertito. Sembrava uno di quei stucchevoli poeti del Rinascimento che enfatizzavano lodi e bellezza delle loro dame.

-Oggi ti scoperai Linda-

-Sì, credo sia il momento-

-Tanto, il più ormai l'avete fatto...-

Ultimò il Reale, non vedendo il giovane annuire convinto.

...

Linda era una giovane Oblatrice colombiana dalla pelle mulatta e grandi occhi neri, profondi e molto espressivi. Portava mossi e lunghissimi capelli color cioccolato ed era sicuramente una ragazza ben più sveglia di Ariadne. Era una tipa piuttosto divertente, dall'esotico accento spagnolo.

-Hola! Hermosas màscaras!!-

Li accoglieva sempre con quel "Salve, bei maschioni!" e il suo sguardo malizioso si soffermava sempre su Alexis che, per quanto inizialmente si fosse sentito un po' "aggredito" dal suo interesse, in quel momento ne avvertiva quasi la necessità.

-Ciao, mocciosa...- la salutò per primo Dorian e quella scattò con lo sguardo su di lui, divertita -Siete venuti anche oggi, non dovrò preoccuparmi di tutta questa fortuna??- e li invitò a entrare mentre Dorian alzava le spalle e andava subito a farsi un drink.

La casa era piena di ragazze che appena li videro li salutarono, due raggiunsero subito Dorian che le prese sotto le sue braccia -Non m'importa molto della dea bendata, dev'essere una gran cessa- sostenne senza alcuna cognizione di causa.

Linda se la rise e annuì -Ahahah, claro que sì!- quando vide l'adulto concentrarsi su due delle sue invitate, tornò a quello che era in genere il suo punto focale -E tu? Mi amor, come stai?- domandò quindi al Diurno, che osservava con aria pensierosa Dorian.

Una delle due finte bionde e dal fondo schiena davvero notevole, era andata subito con una mano a frugargli dentro i pantaloni mentre l'altra si era impadronita delle sue labbra.

-Andiamo di sopra?- le domandò rapido, tornando quindi a guardarla, sembrava piuttosto serio.

La vide alzare ambedue le sopracciglia mentre i suoi occhioni avevano quasi preso a brillare -Oh! Ma certo! Vamos! Vamos!-

Lo intimò quindi, afferrandogli la mano e portandolo subito verso le scale.

Dorian in quel momento si staccò dalle labbra della tizia e dedicò il suo sguardo alle schiene dei due ragazzi che si allontanavano, stirando un sorrisino e sperando davvero che quella fosse la volta buona.

E avrebbe volentieri continuato a bearsi delle cure di quelle due, se non avesse sentito, con il suo udito sopraffino, una voce familiare, in fondo all'ampio salotto in entrata, diviso dalla rampa di scale e che celava dietro di essa una porta secondaria, che dava al piccolo giardino interno e a un'altra uscita sulla strada.

"Non ci fai nulla qui! Ti prego, Josie!"

"Lasciami in pace! Io sono un'Oblatrice! Sei tu che non ci fai nulla! Continua a guardare le tue stupide piante!-

"Ma cosa dici!? Noi siamo sorelle! Non posso certo lasciare che tu resti qui! Mamma è molto preoccupata!"

"Lasciami subito! Voglio che te ne vada!"

Naturalmente tutta la discussione stava avvenendo in fluente spagnolo.

Dorian era talmente distratto che nemmeno quella bocca voluttuosa sul suo rigido uccello stava riuscendo a farlo desistere dall'origliare la conversazione che, di per sé, gli interessava poco e niente.

"Ma non posso certo permettere che tu rimanga qui! Ci sono dei vampiri che sicuramente approfitterebbero di questi tuoi pensieri! Sai come la penso sull'argomento! Te l'ho detto che è solo una tua convinzione questo... questo desiderio che hai del morso! E' solo un'illusione!-

"Non lo è affatto per me! E' l'unica cosa che mi fa sentire viva e felice! Voglio essere morsa, Joanna! Lasciami in pace, una volta per tutte!"

Eh no, la voce poteva anche essere la stessa... ma il nome...

-Buona-

Scandì duramente e improvviso, afferrando per i capelli la donna che si stava adoperando con la sua grossa lingua.

Peccato, ci sapeva fare.

-Qualcosa vi ha disturbato, signore?- ebbe il coraggio di chiedergli l'altra bionda che, mentre si masturbava, sembrava interessatasi ai suoi capezzoli. Come darle torto, dopotutto.

-No, ripasso dopo, probabilmente.-

E si sistemò, anche se lasciò la camicia aperta nel muoversi verso le due litiganti infondo alla sala.

Quante probabilità c'erano di trovare la sua Ninfa Suprema preferita proprio lì?

Forse più di quante credeva.

Quando vide la donna vicino all'ingresso secondario, insieme alla sua presunta sorellina poco più che adolescente, si appoggiò a un pilastro con la spalla e si accese una Magh, iniziando a fissarle.

-Non costringermi a usare la forza, Josie! Non voglio farlo, cavolo!-

-Ma insomma! Perché solo tu hai il diritto di fare ciò che vuoi!? Ti sembra così strano che non sia solo una stupida babbana!? Io sono speciale tanto quanto te! Chiaro!?-

Sentendo quelle parole Dorian comprese rapidamente le dinamiche familiari che intercorrevano fra loro e capì altrettanto rapidamente cosa era bene fare, in quel momento. Prese il proprio telefono e mandò un rapido messaggio, poi tornò a guardare le due sorelle.

Vide Joanna inchinarsi a terra, con gli occhi lucidi stavolta -Ma... perché mi dici questo, adesso? E' naturale che sei speciale, sei meravigliosa, lo sai... sai che lo penso...- e singhiozzò nel vedere lo sguardo agguerrito e risentito della minore che aveva i suoi stessi tratti.

-Allora lasciami in pace. Ho diciassette anni, potrai forse obbligarmi ad obbedirti per un anno ma... quando avrò diciotto anni farò comunque ciò che voglio e non potrai farci nulla.-

Stabilì la giovane e Joanna dovette tornare dritta, osservandola ora con aria dolente, visto ciò che stava per fare.

-Ah, due bocconcini succulenti in una volta sola...-

Fu probabilmente un trauma, per Joanna, sentire la voce di Dorian Hegland proprio lì, in un posto ben lontano da quella che considerava casa di lui.

Si volse appena e sbiancò quando lo vide raggiungerla con la solita aria sorniona e compiaciuta -Buonasera-

A Josie le si illuminarono gli occhi -Oddio, come sei bello!- si era rivolta a lui in inglese, visto che lui per primo l'aveva fatto.

Dorian avvicinò la mano al viso di Joanna, sfiorandole un ciglio imperlato di lacrime e cancellandole via, riuscendo a farle tornare il colorito in un istante con quel brevissimo gesto affettuoso. Quindi dedicò totalmente la sua attenzione alla ragazzina -E quindi ritieni di essere una delle mie Oblatrici?- domandò, inclinando appena il capo, curioso.

Quella arrossì sensibilmente e rimase un momento interdetta, poi però scattò con aria decisa -Sì! Lo sono eccome!-

Joanna però tornò rapidamente in sé, sentendola parlare in quel modo -Sono sciocchezze! Hai a mala pena idea di cosa significhi!-

-Oh, invece sono certo che si è informata bene...- la contraddisse Dorian, rapido. Quindi tese elegantemente il braccio alla giovane che lo afferrò subito, sorridendogli del tutto affascinata. Gli era crollata fra le braccia in un sol momento.

Joanna rimase allibita quando vide la coppia muoversi verso un tavolo e raggiunse Dorian dall'altro lato, afferrandolo per un solido bicipite e vedendolo dedicarle un'occhiata eloquente, per poi sibilarle -Buona, bambina.- appariva terribilmente sicuro di sé.

Si sedettero tutti insieme dunque e Joanna dovette stare davanti alla coppia, che si fronteggiava. Lei sembrava pendere dalle labbra del Reale e la Ninfa non capiva davvero come poteva essere successa una cosa simile.

-Allora, Josie...- iniziò quindi Dorian, scrutando beffardo la giovane -Dove sono le tue amiche?-

La bruna si guardò intorno, arrossendo appena e tornando su di lui -Cosa... cosa c'entrano? Non...!-

-Di che amiche parli? Che succede!? La conosci già!?- scattò subito Joanna e Dorian assunse un'aria perplessa -No, ma mi sembrava plateale che qualcuno, probabilmente della sua età, dovesse averle indicato questo luogo di perdizione... quando si è adolescenti capita di avere il desiderio di fare cose... divertenti. Te l'hanno detto?- le chiese, prendendola in giro in effetti e riuscendo solo a infastidirla, come suo solito. In compenso, aveva fatto scoppiare a ridere Josie, che aveva di nuovo attirato la sua attenzione -Hai ragione! Non ha idea di cosa significhi!-

E il Reale annuì, continuando a darle corda -Trovo che sia terribilmente importante avere di che dilettarsi, nella vita. Ad oggi e... anche ad ieri, è sempre stato il mio punto focale.-

-Sì, il solo e l'unico.- stabilì gelidamente Joanna, vedendo Dorian lanciarle un'occhiata furba e annuire -Sì, per buona parte dei miei ottocento anni, senza dubbio alcuno.-

Lì, Josie gli prese le mani, guardandolo con gli occhi luccicanti -Oh, la penso esattamente allo stesso modo!-

E il Reale annuì convinto -Sì, i tuoi occhi non suggeriscono niente di diverso. Immagino che tu abbia già valutato i piaceri del sesso, se sei corsa qui...-

E l'adolescente divenne purpurea, lanciando un'occhiata allarmata verso la sorella che era allibita -Hai già fatto sesso!? E non mi hai detto nulla?! Con chi?!-

-Già, mi chiedo proprio perché non sia corsa a raccontarti i dettagli...- commentò perplesso Dorian, sentendo Josie scrutare irritata la maggiore -Non l'ho fatto! E anche quando succederà non te ne parlerò! Lo diresti subito alla mamma!-

Joanna era senza parole mentre Dorian sembrava deluso dalla replica -Sei dunque una verginella che vuole lasciarsi trapassare da due canini ma non da un uccello? Come puoi avere un metodo di confronto?- domandò, separandosi dalla presa della ragazzina che a quel punto divenne purpurea -Beh... mi avevano detto che i vampiri sono molto più bravi e che... offrivano molto più piacere. E che non esiste niente di meglio al mondo del morso... sono però pronta a provare ogni cosa, signor vampiro! Davvero!!- sostenne con convinzione mentre Dorian la osservava -Prima sostenevi di essere un'Oblatrice, con tua sorella... erano parole al vento?-

Il rossore dell'imbarazzo diventava via via sempre più evidente nella giovane che mormorò -Le mie amiche... loro mi hanno detto che le Oblatrici vogliono essere morse, sentono piacere quando...-

-Non ti ho fatto questa domanda.-

-Io so solo che voglio essere morsa! Non m'importa nulla del sesso!!-

Stabilì a quel punto la ragazza, convinta e Dorian assottigliò lo sguardo, inclinando appena il capo.

Quel commento era senz'altro tipico delle Oblatrici.

-Le tue amiche stanno qui? Da Linda?-

Josie annuì convinta.

-E sono delle Oblatrici anche loro?-

Lì, l'adolescente rimase un momento titubante, poi replicò più decisa -Beh, sì!-

Dorian assunse un'aria semi compiaciuta e le chiese di nuovo -Sì??-

-Sì!- ribadì quella, divenendo però purpurea quando il Reale le si avvicinò pericolosamente al viso -Davvero? E non dirmi che siete tutte capitate come per magia nella stessa classe, nello stesso anno e che siete tutte grandi amiche...-

La ragazza arrossì di nuovo e schiuse le labbra, balbettante -Beh... ecco...-

-AHHHH!!-

Qualcuno aveva appena cacciato un grido e tutti scattarono con lo sguardo verso la direzione di provenienza.

-Lasciami! Lasciami!!-

-Ma non eri un'Oblatrice, tu?-

-N-NO! Non l'ho mai detto! Lasciami! Sei orribile!-

- Oh! Orlando! Vieni, vieni!!-

Dorian si era appena alzato in piedi, attirando rapidamente l'attenzione su di sé, anche se tutte le Oblatrici non avevano smesso di guardarlo di sottecchi da quando era arrivato.

Joanna e Josie assunsero la medesima espressione perplessa che però mutò in una decisamente disgustata quando videro "Orlando" raggiungerle.

Era un vampiro, certo, ma... non aveva un bel niente del fascino per cui erano ben note quelle creature della notte e non solo perché nel raggiungerli si era infilato ben due volte la mano nei pantaloni per grattarsi vistosamente l'intimità.

Le dita della mano libera gli mancavano e tutto il braccio sinistro era pieno di profonde cicatrici e scottature che lo percorrevano fino a metà torace e parte più bassa del viso. La bocca estremamente carnosa e larga era piegata verso il basso verso il lato sinistro e dal labbro storto sbucava uno dei suoi canini acuminati.

-Dorian! Mi avevi detto che raccoglievi in questa casa tutte le tue Oblatrici colombiane!-

E il Reale invitò il compagno a raggiungerli, vedendolo sedersi fra Joanna e Josie. Quest'ultima lo guardava con evidente disgusto.

Era un ragazzo mulatto, dai lunghi dread che gli ricadevano sul davanti. L'odore non era dei migliori e i grandi occhi scuri avevano una piega laterale che correva verso il basso, facendogli assumere un'aria stanca e intristita. Il naso largo e schiacciato era decisamente in evidenza a causa delle narici molto larghe e pelose.

-Volevo presentarti la mia nuova Oblatrice, si è unita a noi proprio oggi- e indicò Josie che, a quel punto, divenne purpurea e non solo per lo sguardo luccicante che aveva risvegliato nel vampiro -Ahhh... è proprio carina, sapevo che uno della tua pasta non si faceva certo mancare delle minorenni... magari è anche una verginella...- e il vampiro allungò presto la mano verso il ginocchio nudo della brunetta che scattò in piedi urlante e indietreggiò -Io...! Io...!-

E Dorian tornò a guardarla, con perplessità -Orlando si è dimostrato un buon amico in questi ultimi dieci anni, ha seguito con grande attenzione le mie direttive e... sono deciso a premiarlo. Tu mi sembravi proprio la persona più adatta, tesoro...- e le afferrò una mano, guardandola eloquente -Vedi, lui è stato catturato da degli stupidi lupi che volevano uccidermi ma ha preferito farsi bruciare metà corpo piuttosto che rivelare la posizione di uno dei miei nidi d'amore...- e si alzò quindi in piedi mentre la ragazzina lo guardava ora terrificata, non riusciva ad alitare un fiato -Credimi, all'inizio non pensavo mi stessi dicendo la verità, ma poi, quando mi hai detto che a te del sesso non importa nulla e che ti interessa solo il morso, beh... ho capito che devi essere senz'altro un'Oblatrice coi fiocchi e che quindi, come ogni buona Oblatrice, del possessore dei canini non t'importa minimamente... l'importante, per voi tutte, è solo che...- e si mise alle sue spalle, afferrandole e scivolando con il capo nell'incavo del suo collo, abbassando la voce in un sussurro e sfiorandole con le labbra la pelle, sentendo presto il palpitare accelerato del suo cuoricino mortale -Adoperiamo i nostri portentosi dentini in tutti i punti più vascolarizzati e sensibili del vostro corpo... sono assolutamente certo che ti divertirai, anche se ti consiglio di usare un po' di insetticida contro i pidocchi, dopo. Il mio amico Orlando non ama molto le docce e non so che tipo di infestazione abbia lì sotto...- e indicò le parti basse del compagno che in effetti, non aveva fatto altro che grattarsi.

A quel punto, la povera Josie si portò una mano alla bocca, lamentosa e liberò un grido di disgusto -Me ne voglio andare! Non tornerò mai più qui dentro!! Al diavolo queste stupide Oblatrici, quelle stronze mi sentiranno domani! Mi hanno detto un sacco di idiozie!- e si distanziò del tutto da Dorian mentre Joanna si era appena alzata in piedi, guardando riconoscente il Reale che le fece segno di andare -Ci vediamo, bambina.-

Lei, con le lacrime agli occhi dalla felicità, non riuscì a fare a meno di abbraccialo e dargli un bacio sulla guancia -Grazie, davvero!- e poi scappò via. Dorian la seguì con lo sguardo fino a quando le due non sparirono nel nulla.

A quel punto, il Reale tornò sull'amico e agitò appena la mano trasformando completamente il giovane i cui tratti erano stati del tutto deformati dalla magia di trasfigurazione avanzata.

Gli occhi assunsero una bella forma felina, i dread si accorciarono decorandosi di numerosi elastici colorati, il naso si strinse, gli zigomi si alzarono e tutta la componente martoriata si ricostituì completamente, svelando un fisico prestante e decisamente piacevole considerando il colore scuro e luminoso della pelle bagnata da qualche olio profumato per il corpo.

Sì, beh... era decisamente un altro.

-Ben tornato...-

lo salutò Dorian, divertito e il compagno ridacchiò, vedendo due Oblatrici raggiungerlo divertite -Come ha potuto credere che esistessero dei vampiri così spaventosi??- domandò una e l'altra annuì -E poi un vampiro non può certo restare ferito in quel modo! Il sangue li rigenera completamente!-

-E poi! Con i pidocchi! Ahahaha!! Sei un attore fantastico, tesoro!!- si congratulò con lui la prima e quello le stampò un bacio a fior di labbra -Questo ed altro per il mio maestoso signore- e fece un evidente inchino a Dorian che annuì e scandì -Considerando che gestisci tu questa mia alcova, temevo che con il tuo solito travestimento ti avrebbe riconosciuto...-

-No, tranquillo... trovo spesso delle ragazzine che vorrebbero essere delle Oblatrici e falliscono sempre e comunque questo test. Ancora non hanno capito che Oblatrici si nasce, non si diventa.- e baciò la seconda con fare affettuoso, sentendola quindi avvicinarsi al suo torace e dirgli -Mi sento così fortunata e felice qui, sei tanto buono con noi...-

E lui le baciò la fronte, dicendole non meno dolce -Non meritate di meno, bambine.-

Lì, però, dispettoso, iniziò a far loro il solletico, sentendole scoppiare a ridere e scappare via prese per mano dopo che lui fu riuscito a sculacciarne una.

-Vedo che come sempre gestisci la situazione perfettamente... in mia vece.-

E quello annuì -Le proteggerò anche a costo della vita, Dorian. Sai che ti sono completamente fedele... quei cani mi avevano davvero ridotto male e se non fossi intervenuto...-

-Sì, beh abbiamo rivangato il passato quando era bene farlo, ora mi piace di più raccogliere i frutti...-

-Sì, la sorellona ne sarà di certo soddisfatta... è una Ninfa, vero?-

E Dorian, prima di andare a cercare quelle due Oblatrici che aveva abbandonato, si volse verso il giovane e stirò un sorrisino furbo -Una Ninfa Suprema-

Inutile dire che Orlando spalancò la bocca -Oh cielo! Ma è una creatura rarissima!! Non pensavo vivesse qui, in Colombia-

-Ce ne sono ben poche al mondo, come lei. Credo siano uno o due centinaia al massimo... e comunque non credo abiti qui, ma le sue origini a quanto pare lo sono. Probabilmente è una sorellona un po' assente con la sua famiglia di semplici babbani. Anche se lei ha molti più anni di quelli che dimostra, quindi, sicuramente... non sono sorelle. Scoprirò comunque la verità e avrò tutti i frutti che desidero succhiare molto, molto presto.- scandì, con la solita aria convinta, riuscendo a rendere visibilmente ammirato il sottoposto che lo lasciò dunque andare. Certe volte si chiedeva come buona parte dei Reali trovasse quell'uomo insopportabile e disadattato alla vita che spettava a quelli del suo rango, lui lo trovava d'esempio! Aveva preso le redini della propria vita e si era costruito un impero fatto no di certo di Oblatrici ma di amicizie fra le più disparate specie... persino fra i lupi che lui detestava. Anche se ne comprendeva totalmente le motivazioni. Era stato sì un genio del male più infimo e meschino, su questa terra ma... quanto amore e felicità aveva regalato poi, la sua esistenza e il suo operato? Quante Oblatrici aveva salvato da quegli insulsi infetti che le ricercavano per il loro più vile diletto, per poi svuotarle totalmente del loro sangue ponendo fine alle loro vite, che tanto calore regalavano ai corpi e gli animi freddi dei Reali?

Ad oggi, senz'altro, era certo che di qualunque malefatta fosse responsabile Dorian Hegland, se quelli erano i risultati... allora ne era senz'altro valsa la pena.

...

Dorian, dal canto suo, di certo non stava formulando così profondi pensieri, tutt'altro.

Aveva già adocchiato le sue due prede ma... dovette desistere anche stavolta.

-Temo dovrai rimandare, zio Dorian.-

Il Reale, sentendo la voce di Linda alle sue spalle, si volse e la vide scendere stretta al braccio di un Alexis che stava guardando ovunque tranne che verso di lui, appariva in imbarazzo considerando il rossore sulle guance pallide... anche se forse non era dovuto solo all'imbarazzo.

-Ma bene...- e guardò l'ora -Piuttosto rapidi, ma come prima volta ci può stare...-

Diede il suo verdetto suscitando stavolta l'irritazione del ragazzo che gli lanciò un'occhiataccia, divertendolo.

Lidia si fece una risata e stampò un bacio sulla guancia al giovane -E' stato un bravissimo gentiluomo, invece!-

Dorian assunse un sorrisino compiaciuto e si inchinò appena verso l'adolescente -Allora, stellina?? Torniamo a casa? Ti sei nutrito?-

E quello annuì soltanto, già supponendo che tipo di conversazione avrebbero avuto in auto.

Abbandonarono l'abitazione nel giro di pochi minuti, giusto il tempo di salutare Linda e Orlando, poi vicini si mossero verso l'auto, parcheggiata poco lontano.

-Ne gradisce una, signorino??- gli domandò ironico Dorian, porgendogli una Magh dal pacchetto e il ragazzo lo guardò storto accettando senza dirgli nulla.

Raggiunsero presto l'auto e Dorian si fermò un momento fuori per finire la Magh, vedendo il giovane sedersi sul muso della macchina.

Sembrava assorto nei suoi pensieri -Non so se dirlo a mamma...-

Disse poi, tutto ad un tratto.

L'adulto, sentendo quella, come prima uscita, cacciò gli occhi al cielo e sbuffò -E proprio vero che non c'è cura alla vostra moralità! Che noia! Hai scopato!-

Sottolineò, vedendolo diventare purpureo e guardare altrove, non sapendo esattamente cosa dirgli... quindi non fiatò.

Dorian, che aspettava almeno un commentino pungente dei suoi, non sentì nulla e gli si sedette affianco, ruotato appena verso di lui -Non puoi certo tornare indietro, moccioso...-

E lì, finalmente lo vide scattare verso di lui -Non sono pentito!-

-No?-

-NO! Nemmeno un po'! Ne è valsa la pena sotto ogni punto di vista!-

E il Reale parve rasserenarsi, tornando con la solita aria sorniona -Molto bene. Quindi? Parlerai o no con tua madre? Se vuoi lo faccio io!- si propose, liberando una risatina e il giovane divenne purpureo indicandolo minaccioso -Non pensarci nemmeno!!-

E l'altro parve scontento davanti a quella proibizione -Non sono bravo a non fare quello che non devo.- commentò, con aria un po' infantile in quel momento e Alexis si levò in piedi, avvicinandosi a lui, sempre più convinto -Non me ne importa nulla! Non aprirai la bocca, perché non lo farò nemmeno io! Ho solo tredici anni, se sapesse che mi hai portato a scopare... si incazzerebbe con te!-

E lì, l'espressione del Reale mutò del tutto, ammorbidendosi. Gettò via la Magh ormai ultimata, e allungò una mano verso il suo viso, affondandola fra i morbidi e disordinati capelli corvini -Mi chiedo proprio come possiamo essere parenti... c'è fin troppa gentilezza in te, non va bene-

Ultimò, anche se sembrava divertito davanti all'ultimo commento.

Alexis guardò altrove, con aria stanca e, inevitabilmente, il pensiero volò verso quel padre che non avrebbe mai conosciuto, quasi certamente.

-E davvero... rimugini troppo, sei quasi chiassoso- continuò il Reale, con stanchezza.

Alexis a quel punto si allontanò da lui, costringendolo a spostare la mano, quindi gli disse -Torniamo a casa- e fece per muoversi verso la propria portiera ma, preso da un istinto che di rado l'aveva colto alla sprovvista, in quei pochi secoli in cui era stato provvisto di un'anima, Dorian afferrò di scatto il polso del ragazzo che quindi lo osservò con perplessità, ma divenne purpureo quando si sentì trascinare verso l'adulto. Il cuore aveva preso a palpitare in maniera incontrollata e... riusciva a sentire anche quello di lui che scese al suo orecchio e gli sussurrò, mentre lo stringeva a sé -Chiunque sia... sarebbe comunque immensamente fiero di te-

Lì, chiaramente, riuscì a suscitare le lacrime del ragazzo, che iniziò a singhiozzare per quanto stesse cercando di trattenersi -E per quanto tu non voglia accettarlo, saresti un ottimo padre per chiunque-

Dorian, sentendo le sue parole, ne fu facilmente rinfrancato e, in quel momento, percepì una rara sensazione di serenità, che generalmente avvertiva solo con Tom.

-Beh, questo era scontato...- liberò però, ridendosela quando sentì il giovane pizzicargli il braccio, offeso -Forza, fila in macchina...- e lo invitò con una sculacciata, alzandosi in piedi e muovendosi verso il posto dell'autista.

Alexis lo imitò dall'altro lato e propose -Beh, visto che ci sono... ora potresti insegnarmi a guidare-

E Dorian lo guardò allibito -Eh? Ti devono crescere ancora due o tre cose per questa bambolina...-

Il ragazzo assunse un'aria poco convinta e rimbeccò -Secondo Lidia i miei attributi sono senza dubbio degni di nota considerando che ho ancora tredici anni!-

Dorian, che era già partito, a quel punto lo guardò con aria schifata -E dove vorresti adoperarlo questo tuo attributo degno di nota, nella mia bambina?? Dopo questa... è plausibilissimo che non la sfiorerai prima di un secolo-

Alexis storse la bocca e replicò -L'avrai sostituita con altre dieci, fra un secolo!!-

E Dorian spalancò occhi e bocca, appariva sempre più traumatizzato, così accarezzò lo sterzo dell'auto, dicendole con fare sensuale -Non ascoltarlo, è solo invidioso del nostro rapporto...-

Il giovane lì non poté che ridersela e scuotere il capo, guardando fuori -Comunque è stato molto divertente... anche se Linda tende a prendere troppo le redini della situazione-

Dorian, facilmente intrigato dall'argomento, stirò un sorrisino compiaciuto e gli chiese -Ne vuoi una più mansueta?-

Alexis fece spallucce -Non so se l'ha fatto perché pensava che mi sarei sentito più a mio agio lasciando fare il più a lei...-

Il Reale assunse un'aria pensierosa e fece spallucce -Beh, il sesso differisce fra le persone come le persone differiscono fra loro... motivo per il quale detesto la monogamia-

Alexis sospirò sonoramente e lo guardò divertito -Ma non puoi negare che la maggior parte delle persone preferisca amare una sola persona e farlo solo con lei-

Il Reale lo guardò sorpreso, domandandogli subito -E questo chi l'avrebbe stabilito??-

Alexis assottigliò lo sguardo e lo indicò -E' così! Le statistiche lo dicono!-

-Pfff...- fu la laconica risposta dell'adulto -Le statistiche non significano nulla; per me ancora meno visto che io non rientro nei loro parametri. Tu parli di statistiche babbane o comunque mortali, che non comprendono certo creature demoniache come me e te. Passare l'eternità con solo e soltanto una persona, l'ho visto in pochissime creature... fra le quali il tuo professore, Sharald.-

Alexis ascoltò l'uomo e capì che, in effetti, non conosceva abbastanza il mondo demoniaco per poter decretare qualcosa -Io vorrei innamorarmi, un giorno... i genitori dei miei amici si amano, non voglio credere che ora che sono immortali si lasceranno e...-

-E' proprio questo il punto, Alexis.- lo interruppe Dorian -Innamorarsi alla mia età non è fattibile, ho conosciuto talmente tante donne e uomini che è assurdo pensare di trovarne ora, per me, di assolutamente speciali e insostituibili. Per gli altri è diverso. Se ciò che provano è amore vero e se sapranno tenere quella fiamma sempre accesa... allora andranno avanti per l'eternità.-

-Credi dunque che Tom sia sostituibile?- Gli domandò però il giovane, non sorprendendolo con quella domanda.

Se l'era riposta molte volte -Di alcune persone, poche devo dirlo, ho creduto che fossero insostituibili, nella mia vita passata, sbagliando... e ora lo penso anche di Tom, ma non so se sarà così fra mille anni, se sarò ancora in vita.

-E non sei in grado di paragonare queste persone che hai sostituito a lui? Pensi che siano sullo stesso piano?-

Dorian sospirò sonoramente e pensò un momento alle sue parole -Non posso comparare le due situazioni, a quel tempo non aveva un'anima come ce l'ho adesso. Quando l'ho avuta, anche a distanza di secoli dall'aver perso quelle persone, ne ho sofferto molto-

Rivelò, lasciando sconcertato il ragazzo che arrossì nel sentirlo parlare così sinceramente con lui, non era certo solito esporre in quella maniera le sue precedenti sofferenze.

-E allora... credo che con il tempo, rientrerai sempre di più nei parametri di umanità che riflettono quella statistica.-

Dorian sbuffò sonoramente, storcendo la bocca -Quello che sarà, sarà... ciò che m'importa è avere tutto ciò che desidero e se i miei desideri saranno diversi rispetto a quelli attuali, allora li seguirò, qualunque essi saranno.- stabilì, scendendo a guardarlo, con aria seria.

Alexis stirò un sorrisino gradito e annuì, con aria soddisfatta -Menomale, temevo che ti saresti opposto a un eventuale cambiamento di questo tipo.-

Dorian assunse un'aria perplessa e poi si lasciò sfuggire una risata -Figurati, mi amo troppo per oppormi a ciò che sono!-

E Alexis se la rise per tutta risposta.

Il tragitto di ritorno a casa parve più rapido rispetto all'andata e, prima di scendere dall'auto, Alexis si volse a guardare il maestro, dicendogli -Allora... siamo d'accordo?-

Dorian roteò gli occhi e assunse un'aria annoiata -Veramente vuoi tenerla all'oscuro? Sai che delle sue lamentele non potrebbe interessarmi di meno??-

-Interessa a me, Dorian- stabilì il ragazzo, serio e l'adulto lo guardò divertito -Perché mai dovrebbe prendersela con me? Non ero nemmeno presente!-

Alexis rimase in silenzio ma lo guardò eloquente per un momento prima di rispondere -Come era ovvio-

-Non era per niente ovvio- sostenne l'uomo, ma Alexis gli parlò sopra e proseguì -In ogni caso, non m'interessa cosa ne pensi, okay? Ho deciso così e basta!-

Lì, Dorian aprì il suo ampio sorriso e gli scombussolò i capelli entusiasta -Oh! Finalmente! Gli effetti secondari del sesso iniziano a farsi vedere! Sapevo che saresti certo stato a scoppio ritardato, ma meglio tardi che mai, dopotutto!- e scoppiò a ridere nel vederlo arrossire sensibilmente -Adesso vado e non urlare queste cose, cavolo! Fosse stata affacciata avrebbe potuto sentirti!-

Sbuffò, decidendo di scendere dall'auto non notando l'aria poco convinta dell'adulto -Se se...-

E il ragazzo alzò la mano in sua direzione, salutandolo un'ultima volta prima di salire in casa.


Spazio Autore:

Eccomiii!! Finalmente ho dato un altro esame! Ahahah, non finiscono più! XD Vi ringrazio tanto per le recensioni ragassuole, in particolare ringrazio:cicapisciniente, Altair312, book_lovers92, Carietta91, 04jajalein, Want_To_Love, MarinalaRezi, ValeriaHale00, IHaveSomeDream, MaricicaVallasca, Harly00,

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