Imprescindibile Come L'amore

By alebok

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COMPLETO. "Quasi senza ossigeno esco dall'acqua e torno a respirare,alzo lo sguardo e lui è qui,di fronte... More

Capitolo 1
capitolo 2
capitolo 3
Capitolo 4
capitolo 5
capitolo 6
capitolo 7
capitolo 8
capitolo 9
capitolo 10
capitolo 11
capitolo 12
capitolo 13
capitolo 14
capitolo 15
capitolo 16
capitolo 17
capitolo 18
capitolo 19
capitolo 20
capitolo 22
Adam and Aiko
capitolo 23
capitolo 24
capitolo 25
capitolo 26
capitolo 27
capitolo 28
capitolo 29
30
capitolo 31
capitolo 32
capitolo 33
capitolo 34
capitolo 35
capitolo 36
capitolo 37
capitolo 38
capitolo 39
capitolo 40
capitolo 41
capitolo 42
capitolo 43
capitolo 44
capitolo 45
capitolo 46
capitolo 47
Nuovo libro
Extra Parte1/4
Extra Parte 2/4
Extra Parte 3/4
Extra Parte 4/4

capitolo 21

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By alebok

La sveglia segna le undici,la mia testa pulsa e il mio stomaco già borbotta intensamente,mi alzo dal letto pronta a divorare qualunque cosa commestibile sia presente in casa. Il mio cervello da quale cavaliere che è ha eretto una barriera per impedire alle brutte esperienze di segnarmi per sempre,fa di tutto per trascinare e rinchiudere i cosiddetti mali  in un angolo remoto della mia mente sbarrato con cento lucchetti. Non sempre riesce nel suo intento,infatti durante la notte il ghigno beffardo di quel vecchio pervertito mi ha fatto svegliare di soprassalto parecchie volte. Mi do due pacche sulle guance e dico a me stessa che è tutto finito e di non pensarci più.
Scendo le scale e un dolce odore di caffè e di biscotti appena sfornati  invadono le mie narici e fanno borbottare ancor più rumorosamente il mio stomaco.
Entro in cucina,dove la nonna sta tirando fuori il ruoto bollente dal forno con indosso il suo solito grembiulino con le margherite gialle. Ricordo ancora quando, il giorno del suo compleanno glielo regalai,era la donna più felice al mondo. Avevo passato i due giorni precedenti in giro per i negozi alla ricerca di qualcosa che le potesse piacere. Brancolavo nel buio e ogni volta che trovavo il regalo perfetto era purtroppo fuori dalle mie finanze. Alla fine sconfitta stavo tornando a casa e passando davanti ad un negozietto vidi questo grembiulino con presine da forno in coordinato,sapevo che non erano chissà che cosa,ma lei sembrò apprezzarli davvero. Penso che se le avessi regalato un sasso raccolto per strada ne sarebbe stata ugualmente entusiasta perché in qualche modo dimostrava che io tenessi a lei,ma non può neanche immaginare quanto sia importante per me.
Appena mi vede mi viene incontro abbracciandomi calorosamente<Buongiorno tesoro come ti senti?>
<Mi fa un po' male la testa,ma niente di preoccupante.>Qualcosa di insolito attira la mia attenzione oltre le sue spalle,sul tavolo c'è un enorme mazzo di fiori in un vaso blu.
<E quelli chi te li ha mandati?>
<Oh no mia cara non sono per me io sono un po' troppo vecchia per queste cose,qualcuno deve farsi perdonare.>La guardo confusa.<Queste sono le peonie e questi i gigli nel linguaggio dei fiori vengono regalati per chiedere scusa.>
Mi avvicino al tavolo per odorarne la fragranza e accarezzarne i petali delicati,sono davvero bellissimi. Legato al fiocco c'è un bigliettino rosa con su scritto il mio nome. Lo apro e il mio cuore perde un battito
Ti proteggerò
A.B.
Adam Bennet l'uomo più destabilizzante che abbia mai conosciuto mi regala dei fiori.
Appena sveglia avevo preso il cellulare con la speranza che ci fosse un suo messaggio,ma niente. Oltre a quelli di Amanda e Jack non c'era nulla,ero delusa perché convinta che di me non gli importasse nulla. E invece mi ha piacevolmente stupita ,con questo dolce gesto ha dimostrato che un po' mi pensa.
Mi siedo con il cuore colmo di felicità e  mi incanto a guardare il mazzo davanti a me,addento un biscotto e la mia lingua va a fuoco. <La solita ingorda> sento dire alle mie spalle e dopo aver riso di me mia nonna va via .
Ormai satura di gioia mi viene voglia di andare a fare una passeggiata,la giornata è soleggiata e tiepida,ma sul ciglio della porta mia nonna mi sbarra la strada<Dove pensi di andare? Il dottore ha detto che almeno per oggi ti saresti dovuta riposare come si deve.>. Faccio retrofront un po' delusa e mi tuffo sul divano. Accendo la tv e dopo aver fatto zapping per più di dieci minuti alla fine guardo un film per bambini con un cane gigante e bavoso. Dopo neanche mezz'ora sono già di ritorno nella mia camera annoiata. Prendo il romanzo che ormai è sul comodino da oltre due mesi e mi dico che è arrivato il momento di finire di leggerlo.

Penso di essermi addormentata subito e così dico addio a sapere la fine del libro. Sono già le cinque del pomeriggio ed io non ho fatto altro che dormire
Ecco come sprecare un'intera giornata.
Raggiungo la nonna in salone e la trovo a prendere un caffè con Amanda,Jack e seduto sulla poltrona c'è Adam. Per un attimo dimentico come si respira,è stupendo con il pantalone aderente e la camicia nera,niente cravatta,niente giacca.
<Finalmente la bella addormentata si è svegliata.>Mi prende in giro la mia amica.
<Certo l'abbigliamento non è proprio da favola,però....>Ridacchia Jack. Do un'occhiata al mio corpo e indosso la mia immancabile felpa extralarge blu e dei leggins felpati.
Lo fulmino con lo sguardo<Buonasera anche a voi e sto più che bene grazie per il vostro interesse>Mi siedo sul divano poco lontano da Adam e il suo profumo mi entra in testa. Lui non smette di fissarmi ed io lo guardo in tutta la sua bellezza,finché non mi fermo sulla sua mano fasciata.
<Cosa ha fatto alla mano?>
<Un graffio>Dice distogliendo lo sguardo.
Fisso Jack con aria truce,lui sa di sicuro cosa è successo,sono sempre insieme, e deve dirmelo.
<Non è come pensi,per rabbia ha tirato un pugno al muro>Adam lo guarda minaccioso e lui alza le mani come a dire che non aveva scelta.
<Ragazzi se per voi non è un problema potreste restare a farle compagnia? Ho da fare alcuni servizi,quando torno cucinerò un piatto delizioso e ovviamente voi siete invitati.>Propone la nonna.
<Nonna non sono invalida,non ho bisogno di qualcuno che badi a me e poi è domenica avranno di meglio da fare.>
<Nessun impegno,può stare tranquilla signora>Risponde Adam con tono rassicurante
<Bene allora vado a tra poco.>

<Allora come stai?>
<Ce ne hai messo di tempo Jack,comunque bene grazie>Metto il broncio,se sono venuti qui per me beh non lo stanno dimostrando.
<Scusami ma il tuo outfit mi ha distratto.>E ride come un pazzo,prendo un cuscino e glielo lancio,ma lo afferra con estrema facilità.
<Jack potresti accompagnarmi a casa? Avevo fatto un dolce,ma l'ho dimenticato>Chiede Amanda e uscendo mi fa l'occhiolino più di una volta o forse le è venuto un tic nervoso di cui non ero a conoscenza?
Rimasta sola con Adam mi muovo a disagio sul divano e guardo in giro in cerca di un argomento per smorzare l'imbarazzo.
Il suo sguardo fisso su di me non aiuta a concentrarmi e mi trovo a deglutire più volte.
<Domani dovresti risposare.>Mi dice rompendo il silenzio.
<Cosa?>Mi giro di scatto nella sua direzione.
<Penso che tu abbia bisogno di qualche altro giorno per riprenderti.>
<No non ne ho bisogno sto bene e non mi va di restare chiusa in casa,quindi verrò al lavoro.>
<Sono il tuo capo e ti sto dicendo di prenderti la giornata.>
<Sono la sua dipendente e non devo eseguire qualsiasi ordine mi da,quindi domattina mi troverà dietro la scrivania.>Faccio un sorriso tirato e volto lo sguardo altrove.
<Ovviamente dopo essere passata dal tuo nuovo amico>dice le ultime parole in tono canzonatorio. Sarà meglio cambiare discorso,non mi va di litigare anche oggi.
<Perché ha tirato un pugno al muro?>
<Perché continui a darmi del lei?>
<Le ho già dato una risposta a questa domanda,ora lei risponda alla mia.>
<Perché Jack mi ha vietato di uccidere Well e avevo bisogno di sfogare la mia rabbia>Dice serrando le mascelle ed io mi beo dell'illusione che per lui valgo qualcosa.
<Bene allora mi ricordi di regalarle un sacco da box>Cerco di smorzare la tensione e sembro riuscirci dato che sorride. Non riesco a resistere a quelle sue labbra perfette,ho bisogno di acqua,di aria,di spazio,con passo svelto vado in cucina,finché  sbatto contro il mobile. Perché è sempre quel maledetto piccolo dito a scontrarsi con le cose e a fare un dolore atroce? Mentre continuo a stringerlo tra le mani  e a imprecare a bassa voce sento qualcuno dietro di me.
È mai possibile che faccio sempre queste figure imbarazzanti quando lui è nei paraggi?
<Cosa è successo?>
<Niente niente tranquillo>Lascio andare controvoglia il piede e mi avvio al lavello.
<Vuole da bere?>Quando mi giro per sapere la sua risposta,mi trovo il suo viso a qualche centimetro dal mio,deglutisco rumorosamente e calamitata da quegli occhi non riesco a distogliere lo sguardo. Ci guardiamo per qualche secondo e io sento la gola asciutta,le farfalline nello stomaco,il  cuore che scalpita come un cavallo selvaggio,le mani sudate... e chi più ne ha più ne metta.
<Grazie per i fiori sono stupendi.>Sorrido come un ebete per l'imbarazzo.
<Non permetterò più a nessuno di toccarti>Dice a pochi millimetri dalla mia bocca,il suo alito mi solletica la pelle,poi finalmente mi bacia. D'istinto schiudo le labbra e le nostre lingue si incontrano,si scontrano,si accarezzano,un turbinio di emozioni che non avevo mai provato prima d'ora.
Prende il mio viso tra le mani,mi morde il labbro inferiore e dice<Tu se mia>,poi senza sforzo mi alza e mi fa sedere sul piano della cucina,rimanendo attaccato alle mie labbra. Si posiziona tra le mie gambe,  scende a baciarmi sul collo e infila una mano sotto la felpa accarezzando la mia pelle che al contatto è attraversata da tanti piccoli brividi. Quando torna alla mia bocca è più avido di prima,mi bacia con passione e mi lascia senza fiato. Le mie mani esplorano tutto il suo corpo, le sue spalle larghe,il petto scolpito,senza più alcun freno sbottono la camicia e accarezzo finalmente la sua pelle calda.Sentiamo la porta di casa aprirsi e ci stacchiamo col fiatone.
<Aiko dove siete?> Ecco una buona motivazione per uccidere una cara amica,scendo e vado di corsa nel salone,cercando di darmi una sistemata.
<Ero andata a prendere un bicchiere d'acqua.>
<E Adam?>Chiede malizioso Jack.  Cosa mi invento?
<Eccomi ero andato in bagno.>Entra in salone come se nulla fosse successo.
<Facciamo finta di crederci,dato che ci siamo tutti mangiamo la torta>Propone Amanda.

Seduta sul divano di fianco ad Adam sto gustandomi una fetta enorme di dolce e penso che la giornata non possa andare meglio di così,ma come sempre la mia amica sfortuna è in agguato. Il telefono di Adam inizia a squillare,lo tira fuori dalla giacca e per un attimo riesco a leggere il nome sul display: Natasha. Mi sembra che qualcuno mi abbia appena tirato un pugno nello stomaco,sento un dolore assurdo che non mi lascia tregua,mi riprendo solo quando si alza e borbottando delle scuse senza guardare nessuno in particolare va via. Guardo Amanda e Jack seduti di fronte a me.
<Aiko...>
<No Jack non voglio sapere niente,va bene così. Scusatemi ma ho bisogno di riposare.>Salgo le scale velocemente e mi chiudo in camera.

Mi dispiace averli lasciati da soli in casa mia,ma non avevo la forza di fingermi felice. Un attimo prima mi bacia con passione e quello dopo corre dalla sua fidanzata. Mi dice parole dolci,mi fa credere che tra noi possa nascere qualcosa,invece ogni volta come l'impatto con un camion la verità mi investe dolorosamente. Dopo aver rifiutato l'invito di mia nonna ad andare a mangiare almeno una dozzina di volte si è arresa,finalmente sento le palpebre pesanti e il sonno farsi avanti prepotente.
Domani è un altro giorno e spero tanto che sia meglio di quello appena trascorso.

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