capitolo 43

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Aiko

È passata una settimana da quando sono uscita dall'ospedale e  Amanda, jack e Adam sono venuti ogni giorno a farmi compagnia.
Adam mi da quasi l'impressione di aver paura di fare un passo falso e la cosa mi fa ridere,sebbene abbia una voglia immensa di saltare tra le sue braccia e lasciarmi scaldare dal suo calore,il mio orgoglio mi dice di fargliela pagare ancora un po'.
Oggi è domenica e la nonna ha invitato tutti a pranzo qui ed io,eccetto un lieve mal di testa, mi sono completamente ripresa.
Distesa sul letto aspetto che gli ospiti arrivino per andare a mangiare.
<Aiko?>La voce di Adam mi chiama da dietro la porta.
Mi alzo con la solita eccitazione che ho nel vederlo e lo lascio entrare.
<La nonna mi ha mandato a chiamarti.>Dice questo e nient'altro.
<Tutto qui?>Gli chiedo piegando la testa da un lato.
<Di cosa stai parlando?>È alquanto confuso.
Sbuffo sonoramente avvicinandomi a lui,penso davvero che il gioco di me che faccio la tipa tosta sia arrivato al limite<Davvero? Quando hai intenzione di baciarmi?>
Sgrana gli occhi restando in silenzio per qualche secondo.<Tu mi farai impazzire.>Sorride portando una mano dietro la mia nuca e avvicinandomi con delicatezza a lui.
Le nostre labbra si sfiorano,mentre mi accarezza la schiena.
<Ehi ragazzi.>Amanda euforica e senza alcun rispetto della privacy irrompe nella camera.
Io per la sorpresa faccio un salto e sbatto contro la fronte di Adam.
<Ops! Questa volta non era mia intenzione.>Dice con voce stridula prima di correre via.
<Di nuovo?>Sussurra lui sotto voce.
Lo guardo con dolcezza<Anche se ogni volta è così,ancora non ci faccio l'abitudine.>
Si passa una mano tra i capelli pensieroso e  serio mi dice<metti le scarpe stiamo uscendo.>
<Che cosa? Ma è quasi pronto.>
Mi fissa truce e finalmente rivedo il mio Adam,quello sicuro di sé.
Infilo le scarpe alla velocità della luce,mi prende per mano e scendiamo le scale.
<Ho avuto una chiamata importante saremo di ritorno tra qualche ora.>Dice irrompendo in cucina per poi voltarsi e andarsene,trascinandomi con sé.
Entro in macchina sempre più curiosa ed emozionata. È da un po' di tempo che non sono da sola con lui e la cosa mi imbarazza abbastanza.
Mette in moto l'auto e inizia a guidare senza dirmi niente. Dopo qualche minuto entra nel parcheggio del grattacielo Bennet.
<Mi hai portata davvero ad un incontro di lavoro?>Aggiungerei "fregandotene della mia convalescenza".
Non perde neanche tempo a rispondermi afferra la mia mano ed entriamo in ascensore.
Avvicina la carta magnetica, inserisce il pin ed il mio cuore perde un battito.
Non mi ha portata qui per lavorare,ma per andare a casa sua.
Le porte dell'ascensore si aprono e sempre mano nella mano mi conduce nel suo appartamento.
Appena varcata la soglia,mi fa voltare e mi bacia con dolcezza.
<Quindi presidente mi ha portata qui con qualche strana idea nella mente?>Lo guardo maliziosa giocando con il colletto della sua camicia.
<Signorina Morris non la pensavo così osè,siamo venuti per avere un po'di privacy e poter stare da soli noi due.>Dice continuando a lasciare baci sul mio collo.<Però se lei ha strane idee signorina sarei ben lieto di soddisfarle.>
Lo guardo piena di eccitazione con il corpo percorso da brividi,allaccio le mie braccia intorno a lui e prendo a baciarlo con foga.
Afferra i miei glutei con le mani,tirandomi su di lui e senza fatica mi porta nella stanza.
Con delicatezza mi poggia sul letto,partendo a baciarmi sul collo per arrivare all'orecchio e morderlo,provacondomi una scossa in tutto il corpo.
Ho il cuore che batte a mille e il respiro affannato,desideravo da troppo questo momento e adesso non posso credere che stia succedendo.
Mi sfiora delicatamente e pian piano mi spoglia fino a lasciarmi solo con l' intimo.
Allungo la mia mano sul suo petto e con impazienza gli sbottono la camicia.
Le sue labbra esplorano tutto il mio corpo e dopo aver lasciato scoperto il mio seno inizia torturarlo con denti e lingua.
Si allontana da me per potersi liberare degli ultimi indumenti ed io faccio lo stesso.
Delicatamente si posiziona tra le mie gambe e con naturalezza entra dentro di me.
Baciandomi e accarezzandomi inizia a muoversi lentamente,per poi accelerare il ritmo.
Il piacere è sempre più intenso e si espande in tutto il mio corpo.
Assecondo i suoi movimenti con le anche ascoltando il suo respiro affannato.
Il ritmo diventa sempre più veloce fino a quando con un gemito Adam arriva all'orgasmo
Entrambi con il fiatone ci guardiamo felici.
Gli accarezzo la guancia ancora incredula che tutto questo sia reale.
<Promettimi che starai con me sempre.>Mi dice guardandomi serio e lasciandomi senza parole.
<Lo prometto!>
Mi lascia un bacio sulle labbra ed io sentendo il bisogno di andare in bagno faccio per  alzarmi ma mi blocca afferrandomi per un braccio.
<Hai appena detto che non mi avresti lasciato.>
<Si ma non pensavo prendessi le mie parole così alla lettera>Gli dico facendomi scappare una risata.
<Perchè ridi?>
<Perché questo Adam Bennet imbronciato come un bambino non è affatto male. Comunque devo andare in bagno posso?>
Mi lascia andare e mi alzo coprendomi con il lenzuolo.
<Perché ti copri ormai ho visto tutto e mi piace da impazzire.>
<La smetti di mettermi in imbarazzo?>
Scendo dal letto,ma inciampo e cado su di lui.
<Non devi imbarazzarti perché sei la donna più bella e intelligente che abbia mai incontrato. Sei forte e sempre sorridente. Guardi al futuro positivamente nonostante tutto.
Mi hai insegnato ad amare.
Mi hai insegnato a vedere il mondo da una prospettiva diversa.
Una prospettiva piena di colori,di profumi,di sensazione.>
Mi prende il mento con una mano costringendolo a guardarlo.
<Credimi se ti dico che mai nella mia vita ho provato sentimenti del genere e anche se la nostra storia è iniziata con il piede sbagliato ti prometto che da oggi sarà sempre tutto magnifico.>
Sento gli occhi lucidi,perché non pensavo potessi mai essere di nuovo così tanto felice.
Nella vita mi hanno tolto tanto,troppo,ma adesso sta cercando di rimediare mettendo sulla mia strada lui,un uomo straordinario.
<Nonostante il fatto che tu sia stato uno stronzo,burbero e anche bugiardo ti amo.>
<Diciamo che la prima parte potevi rispiarmiartela lasciando soltato le ultime due parole.>Mi dice sorridendo.<Nonostante il fatto che tu sia un uragano che ha capovolto la mia vita,ti amo.>

Quando torniamo a casa Amanda e Jack sono seduti con la nonna nel salone.
<Questa questione di lavoro è stata alquanto lunga.>Insinua Amanda.
<Il cliente era piuttosto difficile da soddisfare>Le risponde Adam lanciandomi un'occhiata maliziosa ed io vado a fuoco.
Mi siedo di fianco al mio uomo il più lontana possibile dagli altri presenti così da nascondere le guance rosse.
Bussano alla porta e la nonna subito si  alza per andare ad aprire.
<Non mi dite che questa volta non c'è stata alcuna interruzione?>
<Amanda!>La rimprovero mentre il mio imbarazzo non fa che aumentare.
Nel frattempo la nonna torna accompagnata da Mike,finalmente una distrazione .
Mi avvicino a lui e lo abbraccio forte,anche se non è stato presente fisicamente mi ha chiamata ogni giorno.
<Tesoro scusami se non ci sono stato ma avevo delle questioni importanti a  Manhattan>Mi stringe tra le sue braccia affettuosamente.
<Lo hai riportato con te?>Gli chiedo sotto voce e lui mi risponde con un'occhiolino.
Sono felice che la sua storia d'amore abbia avuto un lieto fine.
Adam finge un colpo di tosse ed entrambi ci voltiamo nella sua direzione.
Ha uno sguardo che fa paura e se si potesse ucciderebbe Mike con il pensiero.
<Capo mi sa che hai frainteso.>Dice il mio amico alzando le braccia.<Non mi piace Aiko,o meglio non mi piacciono le ragazze.>
Adam continua a guardarlo rabbioso e ho paura che con un balzo arrivi su di lui per sbranarlo.
<Adam lui è Mike e il suo tipo sei tu non io.>Finalmente volge il suo sguardo su di me un po' scioccato.
<È ga..>
<Si sono gay.>conferma Mike al mio fianco.
<Va bene amico allora puoi accomodarti .>Gli dice Adam rilassandosi un po' e provocando le risate di tutti i presenti.
<Assurdo due secondi fa lo avresti ucciso e adesso gli permetti di sedersi al tuo fianco.>Lo prende in giro Jack.

Passiamo un pomeriggio tra risate e vecchie storie imbarazzanti,grata di avere un famiglia stupenda.
Saluti ad uno ad uno i miei amici e resta solo Adam che prima di uscire dalla porta mi afferra per baciarmi con trasporto.
<Ci vediamo domani.>Dice per poi incamminarsi alla macchina,ma prima di aprire il cancello si volta e mi raggiunge.
<Voglio stare con te e viverti ogni giorno,senza doverci salutare in questo modo.>
Lo guardo stupita.<Mi stai chiedendo di...>
<Esatto! Vieni a vivere con me.>

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Imprescindibile Come L'amoreWhere stories live. Discover now