❝ѕтαу❞➴кσσктαє

By wwings_

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{¢σмpℓєтa} °Kim Taehyung è un liceale di 18 anni, deriso da tutti per il suo passato. Un ragazzo in particola... More

•INTRO•
Chapter One: Jeon Jungkook.
Chapter Two: A light in this darkness.
Chapter Three: Feelings.
Chapter Four: Roommate
Chapter Five: Tears
Chapter Six: Friends
Chapter Seven: Unknown
Chapter Eight: Airplane
Chapter Nine: Confused
Chapter Ten: The Truth
Chapter Eleven: Pain & Problems
Chapter Twelve: Strange
Chapter Thirteen: That Night
Chapter Fourteen: Fake Love
Chapter Fifteen: Please, Go Away.
Chapter Sixteen: Alone
Chapter Seventeen: You Have Me
Chapter Eighteen: Grounded
Chapter Nineteen: Monster
Chapter Twenty: Flames
Chapter Twenty-One: After
Chapter Twenty-Two: Dream Or Nightmare?
Chapter Twenty-Three: Forgive Me.
Chapter Twenty-Four: Hi Life, I'm Back
Chapter Twenty-Five: Yours.
Chapter Twenty-Six: Hi.
Chapter Twenty-Seven: Welcome Back
Chapter Twenty-Eight: Let Me Love You
Chapter Twenty-Nine: Happiness
Chapter Thirty: Jealous.
Chapter Thirty-One: Afraid
Chapter Thirty-Two:Can You Trust Me?
Chapter Thirty Three: Yes, I can.
Chapter Thirty-Four: It's Me.
Chapter Thirty-Five: Our First Time.
Chapter Thirty-Six: Sunshine
Chapter Thirty-Seven: Game Over
Chapter Thirty-Eight: The End Is Here
Chapter Thirty-Nine: We Made It
_Epilogue_
[ Nuove Storie ]
[ 100k ]
STAY: MINI-SEQUEL

Chapter Forty: Finally, Peace.

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By wwings_


"Sono dentro da troppo. Che sia successo qualcosa? Stanno bene? Ma quando escono?"
Esclamava continuamente Jimin, facendo avanti e indietro, agitato.

"Jimin, devi calmarti dannazione, così non fai altro che mettere ansia a tutti." Ribattè Namjoon, cercando di far stare calmo il biondo, diventato isterico.

"Okay, sono calmo. Sono calmo! Tutto bene!" Strilló Jimin sedendosi sugli scalini, ma rialzandosi subito dopo e ricominciando il suo giro.

"Qualcuno lo sopprima" Disse Akiko, esausta di vedere il biondo in quella sutuazione.

"Shh, lasciatelo fare. È preoccupato ed è Jimin, ricordiamocelo, il re delle paranoie."
Disse Hoseok, facendo come solito da hope a tutti.

All'improvviso le porte del tribunale si aprirono, e uscirono Taehyung e Yoongi, accompagnati dalle loro madri e dalle testimoni.

Avevano una faccia da funerale.
I due 19enni vennero subito circondati dai loro amici, che li riempivano di domande.

"Quindi? Com'è andata? Siete stati lí dentro per due ore! Com'è finita?!" Disse Seokjin, che era rimasto abbastanza calmo fino a quel momento.

Jungkook non aveva ancora detto nulla da quando erano entrati, ma la sua espressione esprimeva tutta la preoccupazione che provava.

Taehyung aveva lo sguardo basso, e ad un certo punto lo alzó, rivolgendolo a Yoongi. Sorrisero.
Avevano gli occhi lucidi di emozione.

"Ce l'abbiamo fatta." Dissero all'unisono.

Akiko si sporse nel gruppo, con un mezzo sorriso e in stato di shock:

"In che senso?!"

"ABBIAMO VINTO IL PROCESSO!" Urlò Taehyung, sorridendo come non aveva mai fatto.

Yoongi era più calmo, ma anche lui non riusciva a smettere di sorridere.

Jungkook prese in braccio Tae ed iniziò definitivamente a piangere, come fecero tutti.
Ma stavolta, piansero di gioia, non di dolore, non di tristezza.

Taehyung e Jungkook principalmente, si sentivano liberi e felici. Dopo tutto quello che era successo, finalmente era finita. Era tutto finito.

Si baciarono, e nonostante l'avessero fatto moltissime altre volte, quel bacio fu un bacio diverso. Il primo bacio dopo la libertà, finalmente.

Erano felici. Tutto stava andando bene. La felicità sembrava ogni giorno più vicina.

In pochi mesi, la vita di Taehyung si era completamente rivoluzionata.

Aveva trovato Jimin, che era stato il suo spiraglio di luce in mezzo a quel buio che era stata la sua vita;

aveva conosciuto Akiko e Hoseok, a cui si era affezionato e che l'avevano sempre sostenuto;

aveva ritrovato Seokjin, un vecchio amico con cui aveva perso i rapporti, che si era sempre preso cura di lui come una madre;

aveva conosciuto Yoongi, colui che l'aveva consolato in momenti difficili nonostante la sua personalità chiusa;

aveva conosciuto Namjoon, il fratello maggiore che mai aveva avuto...e infine, aveva ritrovato Jungkook. Il suo primo amore, quell'amore che non si dimentica facilmente, quella persona che ti ama per quello che sei.

Quei baci, quelle carezze, quelle sensazioni a cui è difficile rinunciare, quelle che non avranno mai lo stesso significato di altre, perchè sono state le prime.

Taehyung in cuor suo, in quei due anni, aveva sempre saputo che quello non era il vero Jungkook.

Il più piccolo era diventato un'altra persona, aveva messo quella maschera, ed era stata colpa sua. Ma sempre a causa sua quella maschera si era spezzata, perchè grazie a una coincidenza durante una gita scolastica, Tae aveva avuto l'occasione di parlare veramente con Jungkook, non con quel personaggio che si era creato.

E alla fine erano tornati il Taehyung e il Jungkook che sotto quell'albero, un albero come tanti altri, avevano dato inizio a qualcosa che ancora non si decideva ad avere una fine, e a cui non volevano darne una.

•••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••

E anche il giorno della partenza era arrivato. Erano tutti lí, accanto alle sue valigie e ad una ferrovia.

Presto sarebbe arrivata la metropolitana che l'avrebbe portata fino all'aeroporto, e quello sarebbe stato un addio.

Lei era vestita come sempre di nero, con i capelli mossi dal vento, guardava con i suoi occhi tristi tutti loro.

Erano tutti lí per la sua partenza, e per lei sarebbe stato doloroso salutarli, ma soprattutto salutare lui.

Entrambi non credevano nelle relazioni a distanza, quindi avevano deciso che quello sarebbe stato un addio anche della loro relazione.

Erano arrivati tutti prima di lei e sua madre, e adesso si guardavano, incapaci di fare il primo passo.

Con sorpresa di tutti, fu Yoongi a parlare.

"Ci mancherai, ragazza strana."

E detto questo andò ad abbracciarla. Lei si sciolse nell'abbraccio e lasciò andare alcune lacrime.

Subito dopo, fu il turno di Namjoon.
"Quando vorrai tornare, saremo qui ad aspettarti, lo sai vero?"

E fu un abbraccio anche da parte sua, insieme a una tenera carezza sui capelli scuri.
Fu la volta di Seokjin.

"Grazie per tutte le volte che hai sopportato i miei capricci, eri l'unica con cui facevo del tutto il bambino." Sorrise, facendo sorridere anche Akiko, che lo strinse forte.

E dopo Jin, si fece avanti Jimin.
"Continueremo a sclerare insieme e a rimproverare Taehyung in chat, me lo prometti?" Il biondo aveva le lacrime agli occhi, e per la corvina era lo stesso.

"Te lo prometto Chimmy" E l'abbraccio fu strettissimo.

Lo sguardo della corvina ricadde su Jungkook, che aveva in mano una rosa blu.

"Me l'avevi chiesta quel San Valentino, e non te l'ho mai regalata. Beh, ora ce l'hai."
L'ennesimo abbraccio, con un bacio sulla fronte da parte del minore.

Arrivò il turno di Taehyung, che non stava trattenendo più lacrime da quando era arrivato lí. In fondo sperava che quelle lacrime fossero le ultime.

"Mi mancherai da morire piccola nana...sei stata la mia via di fuga, non smetterò mai di ringraziarti" E si fecero sfuggire entrambi un singhiozzo.

Il loro fu un abbraccio quasi disperato, avevano paura di lasciarsi per sempre una volta staccati, e questa paura non era purtroppo molto lontana dalla realtà.

La madre di Akiko li guardava dispiaciuta, sapeva che quei ragazzi erano stati tanto per sua figlia, ma ormai aveva deciso e nulla le avrebbe fatto cambiare idea.

Hoseok era l'ultimo. Non stava piangendo, aveva già fatto uscire tutte le lacrime che doveva quando era stato il momento.

La guardò, e la trovò incredibilmente bella. Akiko era forte, era molto forte, e lui lo sapeva.

I ricordi del primo appuntamento, che fu anche il primo bacio, si fecero vividi all'improvviso in entrambi, creando in loro un vuoto.

Si sorrisero. Era un sorriso malinconico, e chiunque l'avrebbe capito, ma era anche un sorriso ottimista.

Si sarebbero rivisti, e sarebbero stati di nuovo insieme. Entrambi sapevano che non si sarebbero scordati l'uno dell'altra cosí facilmente.

"Vieni qui amore mio" Disse Hoseok, aprendo le braccia.

Lei non esitò oltre e si buttò in mezzo ad esse, venendo circondata e protetta. Aveva attivato il suo scudo personale.

E si diedero l'ultimo bacio. Non fu un bacio di come quelli che si vedono durante gli addii nei film, esagerato e passionale; fu un bacio casto, uno schiocco di labbra, come se esse fossero consapevoli di doversi salutare per, forse, sempre.

Non si dissero nient'altro, quello a loro bastava piú di un sacco di altre parole, o di promesse che sapevano di non poter mantenere.

Un vento improvviso fece staccare i due.
La metropolitana era arrivata.

La madre di Akiko la chiamó, e lei prese la valigia e si diresse verso la donna.

Poco prima di salire si giró verso i sette, che la guardavano intristiti, e sorrise loro, mormorando un "grazie."

Poi mosse la mano in un cenno di saluto, e loro fecero lo stesso. Salì sulla metro, prossima verso il Giappone.

Ma i ragazzi non la lasciarono cosí facilmente: iniziarono a correre dietro la metro quando questa partì, facendola ridere per come correvano, sperando di arrivare non si sa dove.

Corsero finchè fu loro possibile, poi si fermarono, guardandola mentre si allontanava nella sua velocità, che strappava i ricordi come radici di alberi.

•••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••

Si erano imbucati a una festa di un collega di Seokjin, non sapevano neanche perchè.

Forse per sentirsi un po' spensierati, forse perchè non  avevano nulla da fare...ormai a loro, dei motivi, importava ben poco.

La serata era trascorsa tranquilla e divertente, era in una villa abbastanza grande, con un grande balcone e due piani.

Taehyung non si era mai sentito cosí bene: finalmente poteva godersi i suoi 19 anni nella pace più assoluta, assieme ai suoi migliori amici e al suo ragazzo stupendo, che l'aveva appena sbattuto contro il muro di una delle camere al piano di sopra e lo stava baciando ovunque.

"La smetti di essere così dipendente da me? Avró mia madre dietro che mi chiede i dettagli su ogni succhiotto che mi fai."
Disse il grigio, ridendo.

"Scusami, sei la mia droga personale, non posso farne a meno."

"Ah quindi faccio morire la gente?" Chiese il maggiore con un sopracciglio alzato.

"Beh, ci vai vicino quando ti metti la roba attillata sul culo, perchè mi viene voglia di ammazzare ogni persona che ti guarda." E detto questo posò una mano sulla zona appena indicata.

"Stai tranquillo, è tutto tuo"

"È quasi stato di Jimin."

"Non l'avrei mai fatto con Jimin!"

"Gne!"

"Sei proprio un bambino, Jungkook."

"Mai bambino quanto te, Taehyung."

Ma il grigio non lo stava più ascoltando, stava guardando qualcosa fuori dall'enorme finestra che dava sul balcone.

"Che c'è?" Gli chiese appunto Kook.

"Stanno mettendo i fuochi d'artificio, voglio vederli" Disse il maggiore facendo la voce da bambino.

"Jungkook che stai facendo?" Continuò Taehyung, vedendo il minore che smanettava con la finestra.

"Ecco, finalmente l'ho aperta. Ora puoi vedere i tuoi fuochi d'artificio."

"Ti amo lo sai?"

E dopo queste parole il grigio andò sul balcone, per vedere quelle stelle artificiali che tanto amava.

"Ruffiano, mh." Rispose Jungkook, andando ad abbracciare da dietro il suo ragazzo.

"Dici che adesso possiamo essere felici, Kookie?"
Jungkook non ebbe neanche bisogno di pensarci.

"Sí Tae. Farò di tutto per renderti felice."
"Allora anche io voglio fare di tutto per rendere felice te."

Il maggiore si girò nell'abbraccio, ritrovandosi le mani del corvino sui fianchi.

"Un tuo sorriso mi rende felice, piccolo."
Il corvino abbassò un attimo lo sguardo, per poi rialzarlo.

"Non lasciarmi mai più, ti prego."

"Oh Kookie...non ce la farei, a lasciarti. Ti amo con tutto me stesso, e non ti lascerò neanche se mi obbligassi a farlo."

Jungkook mostrò il suo sorriso a coniglietto.
In quel momento scoppiarono i fuochi d'artificio, ma loro erano troppo occupati a scambiarsi dolci baci e sguardi innamorati per prestare loro attenzione.

"È incredibile...dopo tutto quello che abbiamo passato, eccoci qui, innamorati e felici. Jungkook...sono felice che con me non ti sei arreso."

"È incredibile davvero, e Tae, non mi sarei mai arreso."

"Ti amo, Jeon Jungkook."

"Anche io Kim Taehyung. Anche io."

The End.

Ehssí, la storia è finita. È stata lunga, davvero lunga. Ringrazio chi ha seguito questa storia dall'inizio, chi è arrivato da poco e chi arriverà. Ringrazio tutti voi, che avete realizzato il sogno di una bambina che in tutto questo tempo è cresciuta. Questa storia ho poi deciso di non cancellarla, proprio perchè è la mia prima storia, e anche la più significativa, perchè l'ho iniziata che ero ancora una bambina ed eccomi qui, adolescente, a finirla.
Detto questo, addio gente, sorridete e amate voi stessi💓

Melissa.

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