In your mind - Marvel fanfict...

By JasminGreco27

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[TRATTO DELLA STORIA.] -Chi sei tu? -Una persona che non ti conviene avere come nemica. More

Introduction
-Chapter one
-Chapter two
-Chapter three
-Chapter four
-Chapter five
-Chapter six
-Chapter seven
-Chapter eight
-Chapter nine
-Chapter ten
-Chapter eleven
-Chapter twelve
-Chapter thirteen
-Chapter fourteen
-Chapter fiveteen
-Chapter sixteen
-Chapter seventeen
New characters
-Chapter eighteen.
-Chapter nineteen
-Chapter twenty
-Chapter twenty-one
-Chapter twenty-two
-Chapter twenty-three
-Chapter twenty-four
-Chapter twenty-five
-Chapter twenty-six
-Chapter twenty-seven
-Chapter twenty-eight
-Chapter twenty-nine
-Chapter thirty
-Chapter thirty-one
-Chapter thirty-two
-Chapter thirty-three
-Chapter thirty-four
-Chapter thirty-six
-Chapter thirty-seven
-Chapter thirty-eight.
-Chapter thirty-nine.
-Chapter forty.
-Chapter forty-one.
-Chapter forty-two.
-Chapter forty-three.
-Chapter forty-four.
-Chapter forty-five.
-Chapter forty-six.
-Chapter forty-seven.
-Chapter forty-eight.
New characters.
-Chapter forty-nine.
-Chapter fifty.
-Chapter fifty-one.
Chapter fifty-two.
Chapter Fifty-three
Chapter Fifty-four
AVVISO
Chapter Fifty-five
Chapter fifty-six
Chapter fifty-seven
ANNOUNCEMENT
Chapter fifty-eight
Chapter fifty-nine
Chapter sixty
New characters.

-Chapter thirty-five

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By JasminGreco27

-Abbiamo un'emergenza.

Esordì l'agente Hill e tutti la guardarono allarmati.

-Che succede?

Domandó Steve, preoccupato per il tono che aveva usato Hill.

-Forse sappiamo qual è il prossimo obbiettivo di Eleonore.

Prese la parola anche Noah, tutti si guardarono preoccupati.

-Di cosa si tratta?

Chiese Blue sentendo l'ansia aumentare dentro di lei.

-Lagos, in Africa. In un laboratorio di ricerca stanno ultimando dei nuovo prototipi, si tratta di un'arma biologica molto potente.

Spiegó l'agente Hill.

-Un'arma biologica, avrà sicuramente attirato molti criminali.

Commentó Fury.

-Perché Eleonore dovrebbe essere interessata?

Domandó Ashley.

-Perché sa che noi siamo interessati.

Rispose Blue, ottenendo l'attenzione di tutti.

-Spiega meglio Devis.

La invitó il capo dello Shield.

-È ovvio che un'arma così non può restare incustodita in un laboratorio, dunque si può dedurre che gli Avengers intereverrano per portarla al sicuro. Eleonore vuole sicuramente tenderci una trappola, batterci sul tempo.

Ipotizzó la ragazza.

-Ha ragione, è lo stesso ragionamento che abbiamo fatto noi.

Le diede ragione l'agente Hill, seguita da Justin e Noah.

-Dobbiamo intervenire prima di lei e di chiunque altro, l'arma non può finire nelle mani sbagliate.

Esordì Steve, Fury annuì.

-Sono d'accordo Capitano, lascio a lei il comando dell'operazione. Ashley tu vieni con me e l'agente Hill, continueremo l'interrogatorio in privato, non possiamo perdere tempo.

Disse Nick alzandosi, Maria lo affiancó.

-Tranquilla, andrà tutto bene.

Blue rassicuró l'amica, notando la dua tensione.

-Non ti preoccupare per me, pensa alla riuscita dell'operazione.

La rassicuró Ashley alzandosi ed uscendo dalla stanza seguita da Fiury.

-Justin, Noah, venite con me. Dovete iniziare il vostro lavoro da assistenti, no?

Disse Hill notando i due ragazzi che erano rimasti imbambolati sulla porta.

-Questo significa che...

Inizió Justin speranzoso.

-Sí, siete assunti. Avrei preferito fare le cose con più calma, ma data la situazione lo vedo alquanto difficile. Finito tutto discuteremo dei particolari.

Sui volti dei due ragazzi si crearono due enormi sorrisi.

Anche Blue era molto contenta per loro, anche se al momento era troppo tesa per fare i salti di gioia.

Justin e Noah uscirono dalla stanza con Maria, lasciando gli Avengers da soli.

-Questa arma è più pericolosa di quello che sembra. Qua non si tratta solo di Eleonore, la situazione è grave, dobbiamo agire urgentemente.

Commentó Bruce mentre dava un'occhiata ai documenti lasciati dall'agente Hill.

-Jarvis, dammi un resoconto della zona lì intorno.

Ordinó Stark alla sua voce artificiale.

Questione di secondi e sullo schermo apparve uno schema della zona.

-Bene, come ben saprete non avremo il tempo di allenarci, nè di preparare un piano dettagliato. Serve la massima concentrazione, quest'arma non deve finire nelle mani sbagliate.

Esordì il capitano, tutti annuirono pronti ad obbedire.

Era sera, Blue si trovava nella sua stanza.

Era distrutta, avevano passato tutto il pomeriggio ad ultimare il piano, un solo errore avrebbe mandato a rischio l'operazione.

Tornata in stanza si era fatta una doccia, ne aveva proprio bisogno.

Era davvero stanca, dopo il combattimento in Scozia doveva subito tornare in campo.

Era giusto così ovviamente, aveva scelto lei da che parte stare.

Voleva usare i suoi poteri per fare del bene, questo riusciva a farla sentire un po' meglio con se stessa.

Tutto quello che aveva fatto in passato ormai non si poteva più cancellare, ma si può sempre provare a cambiare il proprio futuro.

Si era appena finita di asciugare ed aveva infilato il suo pigiama.

Erano le nove di sera, in un altro caso non sarebbe mai andata a dormire a quest'ora, ma domani bisognava partire alle sei di mattina e doveva essere operativa al cento per cento.

Sentì improvvisamente bussare alla porta.

-È permesso?

Domandó una voce da fuori.

-Vieni pure Clint.

Rispose Blue e Barton entró nella stanza.

Aveva in mano due cartoni di pizza.

-Ho pensato avessi fame.

Disse e la ragazza sorrise.

-Mi hai letto nel pensiero, non faccio un pasto decente da più di ventiquattro ore.

-Stessa cosa per me, ci voleva proprio una bella pizza.

Intanto che parlavano Barton si era già seduto sul letto e stava passando il cartone alla Devis.

-Clint, per te ci vuole sempre una bella pizza.

Commentó la ragazza e scoppió a ridere, seguita dall'arciere.

-Sí, è vero, ma tu non sei da meno!

-Assolutamente no, quale hai preso per me?

Domandó la Devis mentre apriva il cartone, restó subito incantata dal contenuto.

-Ovviamente margherita con patatine fritte, perché tu ami la pizza margherita e..

-... Le patatine fritte. Ti adoro Clint, mi conosci troppo bene.

Sorrise la ragazza e prese una fetta, iniziando a mangiare.

Barton fece lo stesso, lui aveva preso la quattro formaggi.

-Proprio per che ti conosco molto bene so che c'è qualcosa che non va. Vuoi parlarne?

Domandó Clint, Blue sospiró addentando un altro pezzo di pizza.

-Non lo so Clint, è tutto un casino.

-Fammi indovinare. Partiamo per gradi, il primo problema è che hai paura per domani.

La ragazza annuì.

-Clint, cosa avrà in mente lei? Lo sai, mai sottovalutarla.

Barton annuì pensieroso.

-Lo so Blue, ma non possiamo sapere la sua prossima mossa. L'importante è stare insieme, come una squadra. Non pensiamo ad Eleonore ora, la priorità è l'arma biologica.

La castana sospiró.

-Forse hai ragione, meglio non pensare a lei adesso.

-Secondo problema, si tratta di Steve per caso?

Domandó Clint, Blue lo guardó colpita.

-Come hai fatto a capirlo?

-Non ci voleva poi tanto Blue.

Rispose lui, lei alzó gli occhi al cielo.

-Non iniziare.

-Non iniziare? Vi stavate per baciare, mi sono insultato mentalmente per avervi interrotto.

Commentó Barton.

-Forse è stato meglio cosí Clint, non fartene una colpa.

Lui la guardó confuso.

-Voglio dire, forse stavamo correndo troppo. Io non so bene cosa provo per lui, ed anche Steve mi sembra alquanto confuso. Dopo quella scena in camera non ci siamo più parlati. Non voglio rovinare la nostra amicizia per qualcosa che non so neanche bene cosa sia, penso che anche per lui sia così.

Barton aprì di nuovo bocca per parlare, ma Blue lo bloccó con un cenno della mano.

-Clint, perfavore parlami da amico che deve darmi un consiglio, non come una "shippatrice" impazzita.

Clint rinchiuse la bocca, pensando un attimo a cosa dire.

-Va bene, ti parlo da amico. Effettivamente quello che hai detto è giusto, dovrete parlare per chiarire la situazione.

-Appena avró l'occasione glielo diró, poi in futuro si vedrà, anche se penso che resteremo soltanto buoni amici.

Barton sospiró.

-Scommetto venti euro che questo non accadrà.

La Devis alzó gli occhi al cielo.

Intanto avevano finito la pizza ed era ora di andare a dormire.

-Mi sa che adesso devo proprio andare, domani dobbiamo alzarci presto.

Disse Barton mentre si alzava e prendeva i cartoni di pizza ormai finita.

-Non sono abituata ad andare a letto così presto.

-Lo so bene, peccato che la mattina sei un ghiro, per farti svegliare ci vuole una gruu.

Blue scoppió a ridere, era la verità.

-Notte Blue.

-Notte Clint, grazie della pizza e della compagnia.

Barton sorrise prima di uscire dalla stanza.

Blue si distese sul morbido letto.

Forse era la stanchezza dato che gli ultimi giorni erano stati pesanti, perché dopo poco cadde in un sonno profondo.

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