-Chapter twenty-six

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-Dov'è diretta signorina?

Chiese l'autista, Blue sospiró.

-Noah?

Cercó il contatto dell'amico via auricolare.

-L'obbiettivo è in continuo movimento, non posso darti un punto preciso.

Rispose Evans mentre osservava, attraverso il computer, il puntino che rappresentava il telefono di Ashley muoversi in continuazione nella mappa verso una meta non precisa.

-Ma che cazzo...

Blateró Justin guardando anche lui lo schermo del pc.

-Dammi un punto vicino almeno, poi ci penso io.

Dal tono di voce di Blue si poteva sentire tutta l'ansia che stava provando.

Il guidatore lanció alla Devis uno sguardo stranito.

-Oh, ehm... devo fare un regalo per una parente, solo che il mio amico non ricorda dove si trova il negozio. Sa com'è, non ha un'ottima memoria.

Si giustificó subito Blue inventando una scusa al momento.

-Per precisare, io ho un'ottima memoria.

Rispose Noah dall'altra capo, beccandosi una gomitata da Justin.

-Zitto e dammi il punto!

Rispose la ragazza alquanto scocciata dalla situazione.

-Va bene, dammi un secondo.

Rispose lui mentre smanettava sul computer.

-Mi sembra di essere in un film.

Pensó ad alta voce la ragazza poggiandosi al finestrino.

-Come?

Chiese il guidatore ancora più confuso di prima.

-Nulla, nulla.

Rispose la ragazza senza neanche guardarlo in faccia, ormai quel poveretto l'avrà presa per una pazza.

-È sicura sia questo il posto?

Chiese l'autista mentre Blue usciva dalla macchina.

-Sicurissima, la ringrazio per il passaggio.

Ringrazió Blue mentre iniziava a guardarsi intorno preoccupata.

-Signorina, questo è un posto quasi deserto, c'è soltanto quel campanile e una stazione abbandonata. Non pensa sia pericoloso? In più a quest'ora....

Continuó il povero ragazzo.

-No, no, va bene cosí, puó andare.

Lo liquidó Blue allontandosi.

Non c'era anima viva lì, un silenzio tombale.

Qui in Scozia erano le 03:05 del giorno successivo, l'atmosfera buia era illuminata semplicemente da qualche lampione.

-Questo posto mette i brividi.

Commentó la ragazza mentre si guardava intorno spaventata.

-Identifico più di una presenza nei dintorni.

Lo informó Noah, anche lui alquanto preoccupato per l'amica.

Blue continuava a camminare, in quel silenzio tombale si sentiva semplicemente il rumore delle sue scarpe che aderivano al suolo.

In quel momento il puntino sulla mappa smise di muoversi.

-Cazzo.

Esclamó Justin.

In your mind - Marvel fanfiction. #Concorsoscrittura2019Where stories live. Discover now