Stanza 258

By sgrissi

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By sgrissi

(Qui Louis è molto virile)


"Niall, ti posso parlare?"

"Ehm... ok!" Salutò con un cenno i suoi compagni di classe e venne verso di me.

"Ti va se un giorno di questi facciamo un giro insieme?"

"Certo, ma non lo facciamo già di solito?" chiese, stranito dalla mia domanda. Come minimo ora pensava che avevo una cotta anche per lui!

La domanda successiva gliela posi con gli occhi puntati sulle mie mani, che non riuscivano a stare ferme.

"E va bene se vengono anche Josh e Louis?" Lo vidi sbiancare e per un attimo temetti che stesse per svenire.

"COSA? NO! Qualsiasi cosa tu abbia in testa scordatela!"

"Per favore, Nialler! Gli ho detto che volevi conoscerli!"

"Ma che ti è saltato in testa? Non ho nessuna voglia di conoscerli! Ho detto che avrei cercato di accettare la tua amicizia con Louis, non che volessi diventare il suo nuovo migliore amico!"

"Ma è questione di qualche minuto! Poi tu con qualche scusa ti allontani con Josh e lasci me da solo con Louis."

"Ancora peggio! Io neanche lo conosco 'sto Josh."

"È  simpatico" azzardai.

"Non me ne fotte niente se è simpatico! Non puoi chiederlo a Liam? Lui lo farebbe con piacere!"

"Sì, ma Liam è troppo invadente, farebbe un sacco di domande personali e mi metterebbe in imbarazzo! E poi secondo te come lo spiego a Liam che voglio restare solo con Louis?"

Lo vidi tentennare un po' così colsi l'occasione per insistere e cercare di farlo crollare.

"E dai, secondo te chi dovrei portare? Zayn? Così scoppia una bella rissa? Sei l'unico di cui mi fido, Nì! Farò tutto quello che vuoi."

Gli feci gli occhioni da cucciolo nella speranza di persuaderlo.

"Lo so già che me ne pentirò amaramente, ma... va bene." Gli saltai praticamente addosso.

"Grazie grazie grazie! Ti adoro!" Lui si mise a ridacchiare.

"Ok, ok ti adoro anch'io, ma adesso lasciami che non respiro!" Allentai la mia morsa stritolante in cui l'avevo imprigionato, senza però lasciarlo del tutto.

"Allora, quand'è il grande giorno?" chiese alzando gli occhi al cielo.

"Non lo so! Vado a chiederlo a Lou!" dissi raggiante staccandomi da lui e facendo già i primi passi verso le scale.

"Sì, come se fosse per questo che vai da LOU." Sottolineò il 'Lou' con tono canzonatorio, io per tutta risposta mi girai e gli feci una linguaccia, per poi scoppiare a ridere mentre iniziavo già a salire le scale.

Non potevo dargli torto. In fondo era vero, ogni singola fibra del mio corpo richiamava la presenza di Louis. L'avevo visto poco tempo prima eppure già mi mancava, avevo voglia di vederlo. Da quando avevo ammesso con me stesso che forse provavo qualcosa per lui, non riuscivo a smettere di pensarlo, il suo nome risuonava come un eco nella mia testa.

Louis Louis Louis Louis Louis Louis Louis

Ormai era una specie di sottofondo nella mia testa, la più bella musica che avessi mai sentito, a parte la sua voce ovviamente!

Entrai in camera e trovai Louis seduto sul divanetto che stava leggendo un libro, probabilmente di scuola. Strano, era la prima volta che lo vedevo studiare, studiava anche meno di me. E io non studiavo affatto. Quando entrai si voltò verso di me.

"Scusa non volevo disturbarti, continua pure." Detto questo, si girò e tornò a leggere il suo libro.

Io, non sapendo bene cosa fare, presi il mio laptop e iniziai a cazzeggiare su Twitter. Dopo aver controllato le interazioni e dato una scorsa alla timeline, finii quasi inconsapevolmente sul profilo di Louis. Gli lanciai un'occhiata di sottecchi giusto per assicurarmi che stesse ancora leggendo il suo libro. Beccarmi mentre lo stolcheravo su Twitter non sarebbe stato il massimo.

Sorrisi involontariamente guardandolo. Tutto concentrato sul suo libro, con delle piccole rughette che si increspavano fra i due occhi era, se possibile, ancora più bello. Tornai di malavoglia a guardare il computer e proprio quando avevo trovato un suo tweet che mi infastidiva un po', 'Odio i suoi stupidi ricci perfetti!', lo sentii gridare.

"Quante cazzate!" Mi girai in tempo per vederlo che lanciava il libro con tutte le sue forze contro il muro. Strabuzzai gli occhi incredulo.

"Ma che cazzo? Sei completamente impazzito?"

"Quel libro diceva solo cose inutili e prive di senso!" disse a mo' di giustificazione.

"Sì, ma questo non ti permette mica di sfondare la parete della nostra stanza!"

"Senti Harry, io faccio quello che voglio. Se mi viene voglia di gettare un libro contro la parete lo faccio, se mi viene voglia di uscire in mutande lo faccio, se mi viene voglia di buttare qualcuno giù dalle scale lo faccio, senza pensarci troppo lo faccio! E tu dovresti seguire il mio esempio!" 'E se io avessi voglia di baciarti Lou? Dovrei farlo? No, perché io penso alle conseguenze e so che non mi parleresti mai più e io non riuscirei a sopportarlo.'

"Ok, ma..."

"Se continui a parlare il prossimo libro arriverà addosso a te!" Alzai le mani in segno di resa e stetti zitto. Dopo un po' presi coraggio e gli chiesi se ci fosse qualcosa che non andasse. "Mi sembri nervoso." Lui mi fulminò con lo sguardo. Ok, c'era decisamente qualcosa che non andava.

"Tu piuttosto che ci fai qui?"

"Fino a prova contraria questa è ancora la mia stanza."

"Ah già... E intendi stare lì a giocare al computer? È da maleducati, parla con me, no?" Ma che gli era preso quel giorno? Era impazzito? Anche se effettivamente non era più strano degli altri giorni.

"Ok, di cosa vuoi parlare?" Chiusi il computer senza preoccuparmi di spegnerlo adeguatamente e andai a sedermi sul divano vicino a lui.

"Boh, di qualcosa di poco importante."

"Mmm... vediamo... Ah sì, Niall vuole sapere che giorno facciamo l'uscita." Mi ferii da solo con quelle parole perché voleva ammettere che per lui non significava niente, mentre per me era speciale, non ne so neanche il motivo. Forse era che finalmente avrei presentato Louis a un amico, il che avrebbe reso la mia relazione inesistente con lui, visto che non eravamo neanche amici, un po' più reale, un po' più vera.

"Ah già, a proposito di quella storia... Cosa c'è dietro?"

"In che senso?"

"Nel senso di cosa c'è dietro. Non ci credo neanche un po' che il biondino muore dalla voglia di fare amicizia con me, quello lì è terrorizzato da me." Lo disse con ghigno che sembrava quasi compiaciuto. Mi sentii fottuto.

"Sì, ma io gli parlo spesso di te e ha deciso che voleva provare a parlarti, poi abbiamo deciso che era meglio invitare anche Josh perché se fossimo solo noi tre sarebbe imbarazzante."

"E così... Gli parli spesso di me?" Mi guardò con uno sguardo malizioso e io, tanto per cambiare, diventai più rosso di un pomodoro.

"N-no, cioè nel senso che... E DAI, CHE VAI A CAPIRE? Intendevo che sapeva che ero sparito in città per qualche giorno con te e mi ha fatto qualche domanda!"

"Mh."

"Mh? Che cavolo di risposta è 'mh'?"

"Non lo so, ma quando l'ho detta mi sembrava una risposta sensata." Ci guardammo e poi scoppiammo tutti e due a ridere e ci vollero parecchi minuti prima che riuscissimo a smettere.

"Allora?" Chiesi infine.

"Continuo a non crederti, ma va bene... domani?"

"D-domani?" Speravo di avere un po' più di tempo per preparare Niall psicologicamente.

"Perché, c'è qualche problema?"

"No, no è che avevo promesso a Liam che sarei andato a mangiare la trota con lui, ma posso rimandare." 'Cosa? È  la scusa peggiore che mi sia mai inventato! Ma come mi è venuta?'

"Trota?" Annuii poco convinto.

"Sì sai, lui ha le sue conoscenze in cucina..." 'WHAT? WHAT AM I SAYING? WHAT AM I FUCKING SAYING?'

"E dovevate mangiarla di pomeriggio?"

"Già..." Lui alzò un sopracciglio con fare interrogativo, io per risposta gli feci un sorriso a trentadue denti.

Probabilmente decise di lasciare stare perché mi disse: "Allora va bene domani alle tre e mezza davanti all'uscita principale?"

"Ok, perfetto!" Mi concesse un sorriso che mi fece sciogliere il cuore.

Il giorno dopo io e Niall eravamo nel luogo prestabilito ad aspettare che arrivassero Louis e Josh. Lui era nervosissimo, saltava al minimo tocco, ma io non ero da meno. Per qualche ragione ero terrorizzato. Neanche fosse stato un vero appuntamento con Lou, però mostrarmi in pubblico era già di per sé una cosa che mi agitava tantissimo. Sì, adesso parlavo molto più spesso con lui ma avveniva quasi sempre in camera nostra. In più ero anche un po' spaventato dal giudizio di Niall. Non gliel'avevo detto, ma ci tenevo davvero che cambiasse opinione su Louis.

"Niall vorrei farti una domanda, ma ho paura della risposta."

"Spara pure, amico!"

"Perché hai quel coso?" Non riuscivo davvero a capacitarmi del perché portasse sulle spalle uno zaino enorme. Non stavamo partendo per un viaggio di non ritorno!

"Se no dove lo mettevo il cibo?"

"Il cibo? Ma guarda che dobbiamo stare fuori solo poche ore!"

"Sì, ma almeno se mi viene fame non devo cercarlo." Lo disse con una tale naturalezza che la fece quasi sembrare una cosa sensata. Quasi.

"Ma mi spieghi come fai a essere così magro con tutto quello che mangi?" Alzò le spalle.

"Metabolismo di ferro?" Scoppiammo tutti e due a ridere.

"Hey, che c'è tanto da ridere?" Mi girai e vidi un sorridente Josh e dietro di lui un bellissimo Louis. Il mio cuore perse un battito a quella vista. Dietro di me sentii Niall deglutire rumorosamente.

"Hey! Niente di che, cazzate!" Mi girai verso il mio amico e gli feci segno di avvicinarsi un po'. "Niall, loro sono Josh e Louis. Josh, Louis, lui è Niall." Niall strinse la mano a Josh un po' timidamente sussurrando un 'Piacere', quando fu però il turno di stringere quella di Louis vidi che la sua mano stava tremando fortissimo e se riuscivo a notarlo io che ero così lontano, immagino Louis.

"Oh, piacere di conoscerti Niall, Harry mi ha parlato tanto di te!" Gli disse Louis con un sorriso che, visto da una persona esterna, sarebbe sembrato normalissimo, ma io che avevo imparato a conoscerlo un po' capivo che non prometteva niente di buono.

Niall nel frattempo si stava girando verso di me con l'aria da 'Che cazzo gli hai detto di me?!'

Josh, che probabilmente aveva notato anche lui il sorriso strano di Louis, cercò di allentare la tensione.

"Allora andiamo?"

"Sì certo, ma dove?"

"Potremmo fare un giro vicino al lago! Poi quando siamo stanchi ci possiamo fermare nei prati lì vicino."

"Mi sembra perfetto! Potremmo anche mangiare, tanto Niall ha portato riserve per 50 persone!"

"Hey!" intervenne il mio amico offeso "Il nutrimento è importante!" Mi misi a ridere.

"Sì, come vuoi Nì!"

La prima parte fu imbarazzante, nessuno parlava molto, ma dopo un po' ci lasciammo tutti andare e fu piuttosto divertente. Perfino Louis si comportò normalmente e con 'normalmente' intendo non da scorbutico: rideva, faceva battute, scherzava, cosa che mi sorprese parecchio. Anche Niall si mostrò meno terrorizzato da questo Louis e la cosa non poté che rendermi felice. Dopo un po' ci sedemmo e facemmo merenda con alcune delle cose che aveva portato Niall. Quest'ultimo sembrava andare particolarmente d'accordo con Josh, tanto che quasi mi ignorava. Ad un certo punto loro si allontanarono a fare non so bene cosa e, a effetto ritardato, mi accorsi di essere rimasto da solo con Louis. Stava ancora guardando Niall e Josh che si allontanavano quando parlò.

"Sai, il tuo amico mi da sui nervi."

"Come mai?"

"È troppo rumoroso e poi..."

"E poi?" sembrò combattere un po' con se stesso prima di rispondermi.

"E poi mi ricorda troppo me. Il me di prima, intendo." Aveva tentennato nel dire queste poche parole. Il suo volto si trasformò in una maschera di serietà e di tristezza. Odiavo vederlo così, avrei fatto qualsiasi cosa per vederlo sorridere.

"Mi sarebbe piaciuto conoscerlo." Lui sospirò e fece una cosa che non mi sarei mai aspettato. Da seduto quale era si sdraiò appoggiando la testa sulle mie gambe incrociate. Il battito del mio cuore accelerò notevolmente e sperai solo che lui non lo sentisse.

"Ti sarebbe piaciuto, era molto più simpatico, spensierato, un buffone. È così che piacciono le persone, no? Più sono immature e senza cervello, più sono amate. Avevo tantissimi amici, metà scuola la conoscevo di persona e quelli che non conoscevo avrebbero fatto di tutto per essere miei amici. Proprio di tutto..." Fece una pausa e stette in silenzio e capii che i suoi pensieri si stavano rivolgendo a Daniel. "Ora dove sono tutti?" continuò "La gente è falsa, ricordatelo Harry Fanno solo finta di fregarsene di te, in realtà appena possono ti abbandonano e tu resti da solo." Le mie dita avevano iniziato involontariamente a giocare con i suoi capelli, lui però stranamente non disse niente.

"Tu non sei da solo, Lou. Tu hai Josh e... hai me." Distolsi lo sguardo dai suoi capelli per concentrarmi sui suoi occhi, che nel frattempo si erano puntati sul mio viso. Era possibile che fossero ancora più azzurri del solito? Restammo a fissarci per un po', quasi a voler scavare nell'anima dell'altro per trovare la risposta a una domanda che non conoscevamo. Ma spesso è così, solo una volta trovata la risposta ci rendiamo conto che la stavamo cercando da tutta la vita.

"No Harry, tu te ne andrai esattamente come hanno fatto tutti gli altri e così anche Josh, quando si sarà stufato di farmi da balia, di provare a curare le povere persone senza speranza e avrà capito che è meglio iniziare a vivere, trovandosi amici con meno problemi. E io non farò niente per impedirvelo, perché neanche io vorrei essere mio amico e poi tu meriti di vivere una vita lontano da me e dai miei contorti problemi, una vita circondato da persone che possano volerti veramente bene. Una vita spensierata. Forse il vecchio Louis avrebbe potuto dartela, ma questo qua no."

"Louis, quando ho detto che avrei voluto conoscere il vecchio te, l'ho detto perché mi piacerebbe vederti sorridere più spesso, ma per il resto non cambierei niente di te. Sei perfetto così con le tue imperfezioni e per questo sei molto più reale. Ed è questo che cerco: qualcuno di reale, non un altro bamboccio che azzera ogni residuo di personalità per adeguarsi alla massa. Tu non sei come gli altri ed è per questo che sei speciale." Lo vidi sorridere: uno di quei sorrisi veri, un po' timidi, ma senza alcun doppio fine dietro e sapere che io ne ero la causa mi riempì il cuore di gioia.

"Se non avessi la certezza che scapperesti, ti bacerei." Si mise a ridere seguito a ruota da me, anche se in fondo speravo dicesse sul serio riguardo al baciarmi.

"Ti capita spesso di baciare ragazzi?" gli chiesi prima di affrettarmi ad aggiungere "Non che avrei qualcosa in contrario se tu fossi gay!" 'Ti prego ti prego, dimmi che sei gay, ti prego! Dio come mi sono ridotto, prima di entrare in questa scuola, prima di conoscerlo, con i miei amici mi capitava spesso di prendere in giro qualcuno o di picchiarlo addirittura solo perché era gay e ora guardami, qui a morire dietro a un ragazzo a cui non piacerò mai.'

"No, certo che no, non sono gay!" rispose ridendo forte "Per quanto riguarda baciare spesso ragazzi, mi è capitato quattro volte."

"Ah sì?"

"Sì, ma solo una volta da sobrio."

"Wow, mi sento onorato allora!" ridacchiai.

"Anche se quello non si può proprio definire bacio."

"No?" Mi piegai fino ad essere a pochi centimetri dalla sua faccia, che era ancora appoggiata alle mie gambe "E come sarebbe un vero bacio vero per te?"

Portò le mani sul mio collo e sussurrò "Vuoi davvero saperlo?"

Non feci in tempo a rispondere che sentii la voce di Niall chiamarci a squarciagola.

"Ragazzi!!!!" Mi tirai su di colpo e così fece anche Louis, che si rimise seduto. In quel momento odiai Niall con tutto il mio cuore.

"Guardate cosa abbiamo trovato io e Josh!" In realtà non me ne fregava niente di quello che avevano trovato lui e Josh, ma questo non impedì a Niall di tendere le mani con un sorriso che gli occupava tutta la faccia.

"Cos'è?" Mi sforzai di chiedere.

"Funghi! Non è incredibile?"

"Beh, tenendo conto che siamo in autunno e che vicino al lago c'è molta umidità direi di no, è piuttosto credibile" si intromise Louis con voce annoiata.

"Dai Tommo, non fare il guastafeste! Intanto noi abbiamo fatto qualcosa di costruttivo, non siamo rimasti qua tutto il tempo a dormire!" Intervenne Josh, mettendo un braccio intorno alle spalle di Niall. Louis alzò gli occhi al cielo.

"Piuttosto rientriamo che inizia a fare freddo?"

Ci alzammo e dopo un po' tornammo dentro il college.

"Vabbè ragazzi, io devo andare! Niall ci sentiamo allora, Harry!" Detto questo Josh si allontanò.

"È meglio che vada anch'io! Harry dopo parliamo per bene!" Anche Niall si allontanò e rimanemmo solo io e Louis.

"Sembrano andare molto d'accordo quei due" azzardai.

"Già."

"Perché a lui non lo prendi a pugni dicendogli di star lontano dal tuo amico?" si girò verso di me sorridendo.

"Non è detto che non lo farò." Ma capii dal suo sguardo che non l'avrebbe fatto. Secondo me in fondo in fondo Niall gli stava simpatico.

Quella sera, in camera, ricevetti un messaggio di Niall.

- Avevi ragione, è simpatico! -

- Chi, Louis? -

- No! Josh :) Sì, comunque neanche Louis è male come mi aspettavo, sembrava un'altra persona oggi... -

- Yup! Sono contento che tu lo dica! Quindi non sei più terrorizzato da lui?-

- Scherzi? Secondo te perché me ne sono andato il prima possibile con Josh?-

- Pensavo fosse per lasciarmi solo con lui come ti avevo chiesto!-

- Sì... anche per quello. A proposito, cosa avete fatto? -

-Niente... -

- Perché non ti credo? -

- ... -

- Harry! -

- Ok, forse stava per baciarmi di nuovo, ma non ne sono sicuro -

- COOOOOOOSA????? Raccontami tutto!-

- Magari domani, adesso sono molto stanco, buonanotte Niall -

- Ok, come vuoi, notte Harry xxx -

Non mi andava di raccontare a Niall quello che era successo, forse proprio perché non era successo niente. Se mi fossi sbagliato? Forse non mi stava per niente per baciare, forse voleva... Non lo so! Ma dopotutto quando mai capivo le sue intenzioni? E di solito quando pensavo di averle capite mi sbagliavo, quindi inutile sforzarmi troppo! Quindi provai a dormire.

Inutile dire che non chiusi occhio per tutta la notte.

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