Breathin

CAPITOLO 63

SARA
Cam:"ASPETTA SARA È UN EQUIVOCO"
Io:"CERTO È TUTTO UN EQUIVOCO CON TE"
Cam:"TE LO GIURO ASCOLTAMI!"
Io:"NO CAMERON LA VERITÀ È CHE SEI UN DROGATO CHE SA SOLO FARE RISSE, E IO NON LO VOGLIO UNO COSÌ"
Cam:"NON PROVARCI NEANCHE A DIRE COSÌ, IO MI FIDAVO DI TE, E COMUNQUE SE È PER QUESTO NEANCHE IO VOGLIO UNA PSCOPATICA SUICIDA"
Io:"TU LO SAI CHE C'È MOLTO DI PIÙ"
Cam:"E TU SAPEVI CHE QUELLO ERA IL MIO PASSATO"
Io:"FORSE È MEGLIO NON VEDERSI PIÙ, PER DAVVERO STAVOLTA"
Cam:"SÌ È MEGLIO. A D D I O SARA"
Io:"A D D I O CAMERON" dico e poi me ne vado, sto piangendo a dirotto, ha usato la cosa che mi fa più male e me l'ha puntata contro, sono stanca, SONO STANCA, non ce la faccio più è tutto troppo per me, io non ho la forza. Vado a casa distrutta, ed entro in bagno. Afferro una delle lamette del rasoio di mio padre, è arrivato il momento, il limite l'ho raggiunto oggi, ripenso un attimo a tutto, a come mi sento, ai miei, a Cameron, a tutto, tutto quello che non va e la sfrego sul mio polso. Sto fissando lo specchio, l'ultima cosa che vedrò sarà il mio volto, il volto di chi mi ha ucciso, in breve tempo la mia vista si appanna, sento che l'aria inizia a mancarmi, mi sto indebolendo, il dolore è lancinante, cado a terra, sto fissando il vuoto, non sto pensando a niente, non sento neanche più il dolore, ho finalmente quello che volevo, il nulla, il silenzio, è finita, cerco di dire e svengo, prima pero sento la porta di casa aprirsi.