Otaku in love || COMPLETA

By darkuitch

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Susan è una ragazza piuttosto imbranata, innamorata del mondo dei manga, degli anime, del kpop e dello studio... More

Prologo
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By darkuitch

Un profumino dolce invade le mie narici, mi accoccolo un po' sul cuscino, stringendomi nel piumone. Sento il rumore degli utensili che si scontrano in cucina e apro pigramente gli occhi.
Mi stiracchio prima di afferrare il mio cellulare per controllare l'ora.
8.57
Ma questo ragazzo non dorme mai?
È così mattutino?
Dannazione è domenica!
Mugugno mentre cerco di alzarmi.
«Ma che sta facendo?» borbotto tra me e me.
Poi mi dirigo verso il bagno, passando davanti alla cucina, dentro la quale tiro un'occhiata.
Lui è a torso nudo, il kigurumi è indossato a metà e le maniche sono legate in vita.
Ma non ha freddo?
Non mi vede perché mi dà la schiena.
E che schiena!
Sta lavando qualcosa e il suo busto si gira di poco, lasciandomi intravedere un altro tatuaggio sulle costole.
Come ha fatto a sfuggirmi?
Forse perchè è così piccolo che non riesco a leggerlo bene, strizzo gli occhi e allungo il collo.
C'è scritto No Heart Inside, una parola sotto l'altra.
Torno ad ammirare tutta la sua figura che si muove armoniosa mentre fischietta, ignara della mia presenza.
No heart inside.
Boys don't cry.
Sorrido tristemente e mi chiedo chi gli abbia fatto tutto questo male da fargli rifiutare la parte più tenera di sé.
Perché ce l'ha.
Lo so.
Mi sfioro la fronte ricordando quel gesto dolce della sera prima ed entro in bagno prima che possa vedermi, mentre la mia fantasia galoppa verso una probabile bellissima biondina con gli occhi azzurri che gli ha fatto perdere la testa, gli ha conficcato le unghie nel petto per strappargli il cuore, buttarlo a terra ed infilzarlo con il suo tacco a spillo da 15 centimetri.
Sono seduta sulla tazza, pensando a questo scenario, quando la porta si spalanca e Matteo punta i suoi smeraldi su di me.
«TACCO A SPILLO DA 15» urlo i miei pensieri in preda al panico e alla sorpresa. Dopo aver saltato sul posto e spalancato gli occhi e la bocca, cerco di coprirmi prima con le mani, poi con l'asciugamano del bidet.
Il kigurumi non è la cosa più comoda del mondo quando devi fare i tuoi bisogni, quindi sono praticamente nuda.
E chi è che dorme con il reggiseno?
«Cos-?» esclama sorpreso, poi il suo sguardo si sposta sul mio petto «Chissà perché sembrano più piccole quando sei vestita»
«ESCI» grido istericamente lanciandogli una pantofola, che schiva richiudendosi la porta in faccia.
«Volevo solo dirti che ho fatto i cornetti per colazione e chiederti cosa ci vuoi dentro» dice con tranquillità fuori dal bagno «C'è la nutella, la marmellata ai frutti di bosco, ai mirtilli, alle albicocche, frag-»
«NON PUOI CHIEDERMELO QUANDO ESCO DA QUI?!» strillo sempre più isterica.
Non so se avrò mai il coraggio di guardarlo in faccia di nuovo.
O di uscire da qui, tanto per cominciare. 
Devo ricordarmi di chiudermi a chiave le prossime volte.
Quando lo sento di nuovo fare casino in cucina mi alzo e serro la porta assicurandomi che non possa entrare di nuovo.
Decido di farmi una doccia per dare tempo al mio cervello di riprendersi e far calare l'imbarazzo.

Che comunque non cala.
«Andiamo! Vieni qua!» Matteo urla dalla cucina «Non sei la prima che vedo sul cesso!»
Ecco, ora lo sapranno tutti i vicini.
Grazie tante.
«Dai, esci» la sua voce è più vicina e lo sento bussare «I cornetti sono buoni caldi»
Per non annoiarmi mentre perdevo tempo in bagno, dopo la doccia, ho iniziato a truccarmi, anche se il solito look della domenica prevede il kigurumi tutta la giornata, manga, capelli sporchi e faccia assonnata.
«Mi dispiace, Susie, non lo faccio più. Scusa» mentre continua ad implorare il mio perdono, giro la chiave piano per non fare rumore, poi appoggio un orecchio alla porta, quando sono sicura sia appoggiato alla superficie, l'apro di scatto e lui cade in avanti.
Ah-ha! Ben ti st-Oh no!
Mi afferra il polso istintivamente per garantirsi un sostegno, peccato che il suo peso sia il doppio del mio e io lo segua a ruota per terra.
Mi trovo ranicchiata sul suo petto che si alza e si abbassa velocemente per il ritmo accelerato del suo cuore.
«S-sei matta?» farfuglia mentre alza il busto, costringendo anche me a fare altrettanto «Potevamo farci male, lo sai?»
Trovo il suo viso estremamente vicino al mio e credo di avere un infarto.
Penso che i miei battiti arrivino a 500 al minuto e forse ho anche un formicolio al braccio sinistro.
«Susie? Tutto bene?» domanda allarmato, prendendo il mio viso tra le mani «I tuoi occhi sono lucidi e hai uno strano colorito rosso ovunque»
«S-Sto bene» balbetto mentre allontano le sue mani da me e mi alzo.
«Mangiamo sti cornetti» dico mentre mi avvio verso la cucina.

«Oh.Mio.Dio» praticamente ansimo quando ingoio la brioche «è squisita. Mmmh»
Lui ride per i miei versi di apprezzamento e una fossetta terribilmente carina gli apparte sulla guancia destra.
Mi piacciono sempre di più i piccoli dettagli che scopro man mano che passo il tempo con lui.
Susan, che stai combinando?
Lo conosci da pochi giorni, santo cielo!
Mi tiro un pugno sul petto per sgridare il mio cuore e Matteo mi guarda confuso.
«Ti è andata di traverso?» sorride ancora mentre gira il cucchiaio nel suo caffè ed io annuisco con un cenno del capo.
«Non ingozzarti che tra un'oretta andiamo a correre» m'informa.
«Io non corro» ribatto mentre prendo un altro cornetto, ma lui me lo toglie dalle mani.
«Direi che si vede»
«Ehi! Ho giusto un po' di ciccetta, non fare lo stronzo!» incrocio le braccia al petto e gli regalo una smorfia offesa.
«Susie, mi piace la tua ciccetta» le sue labbra si piegano all'insù «Ma non fai altro che mangiare porcate e non fai mai movimento, ti fa male. Correre fa bene alla circolaz-»
«Se ti dico di sì smetti di farmi la lezione sulla mia salute?» sbuffo e rubo velocemente un'altra brioche.
«Dai qua!» dice strappandomela dalle mani «Vai a cambiarti che poi ti spiego il giro che faremo»
«Ma mi sono fatta la doccia poco fa» mi lagno «Non voglio sudare, non mi piace»
«Vedrai che ti piacerà. Una volta raggiunto un certo affaticamento, l'adrenalina si farà sentir-»
«Vado, vado» brontolo alzandomi controvoglia dalla sedia.

Quando usciamo dal portone una ventata ghiacciata s'infrange sul mio corpo e cerco di fiondarmi subito all'interno dell'edificio di nuovo.
Matteo mi afferra un polso e mi trascina con lui.
«Non fare la vecchietta, sei giovane e in salute, puoi sopportare un po' di freddo»
«Voglio il mio kigurumi, un manga ed una cioccolata calda» piagnucolo e lui mi dà una pacca sul sedere.
«Corri» ordina e il suo tono non ammette repliche, quindi obbedisco.
«Non così veloce o tra dieci metri sei stanca» mi raggiunge subito.
«Sono troppo veloce per te, Mister Muscolo?» lo prendo in giro e lui mi regala la visuale dei suoi denti bianchi.

Tre minuti dopo sto per sputare i polmoni.
«Morirò e mi avrai sulla coscienza» lo accuso mentre mi piego su me stessa, le mani appoggiate sulle cosce e la bocca spalancata per far entrare più aria possibile.
Dov'è l'ossigeno? Dov'è?!
«Non puoi essere così maffa, forza, seguimi con passo svelto» insiste correndo sul posto.
«Scordatelo» dico con il fiatone.
«Lo sa?» Matteo si approccia ad un uomo completamente sconosciuto «Questa ragazza ha un seno più grande rispetto a quello che possa sembrar-»
«MATTEO!» strillo mentre riprendo a correre verso di lui che si allontana subito ridendo.
Se lo prendo lo ammazzo.
«Forza, Susie! Ce la puoi fare! Devi prendermi o lo dirò a tutti»
Per un attimo sono quasi tentata di lasciar perdere e fargli gridare al mondo quello che vuole ma rincorrerlo mi diverte quindi sto al gioco.

Sono sudata marcia. Marcia.
Penso che anche il mio sudore stia sudando.
Però mi sento bene.
Entriamo nel mio appartamento e mi appoggio al muro mentre il mio coinquilino abusivo chiude la porta.
«Perchè sorridi?» chiede regalandomi l'apparizione di quella fossetta scoperta solo oggi.
«Sei divertente» confesso e le sue sopracciglia chiare fanno un breve salto.
Ci guardiamo negli occhi per secondi infiniti e non credo più che il mio cuore stia battendo all'impazzata per la fatica della corsa.
Si appoggia alla parete anche lui, lasciando attaccare le nostre braccia.
«Anche io mi diverto con te» sussurra, la sua testa si piega indietro e la sua mano si alza a mezz'aria con il palmo rivolto verso l'alto.
Credendo sia un invito a battergli il cinque, faccio scontrare la mia mano con la sua, ma lui cattura le mie dita intrecciandole con le sue.
Il mio cuore inizia a gridare aiuto all'interno del mio petto.
I miei occhi corrono dai suoi, che sono già puntati su di me.
Poi sospira amaramente, distoglie lo sguardo, lascia andare la mia mano e si allontana grattandosi la nuca.
«Ti farei divertire di più se ora facessimo la doccia insieme» torna ad essere il solito porco superficiale di sempre.
Sbatto le palpebre per capire.
Mezzo secondo fa mi stringeva la mano dolcemente e ora dice una delle sue frasi squallide.
Che è successo?
«Perchè devi rovinare sempre tutto?» borbotto tirandogli una spallata per avviarmi verso il bagno, lui mi segue, gli sbatto la porta in faccia e la chiudo a chiave.
«Sei un cafone!» urlo.
Non risponde, sento solo un pesante sospiro.
Non so perché sono così furibonda.
Fa sempre quelle stupide battute, perchè me la sono presa?
Sembra mi spinga lontano da sé ogni volta che credo di aver scovato un suo lato più profondo.
È come se volesse tenere solo la facciata superficiale e stupida.
O forse mi sto illudendo che sia una persona che in realtà non è?
Forse sto cercando disperatamente qualcosa in lui che però non c'è e mi arrabbio con me stessa perché non la trovo.
Ma cosa sto cercando?
Una parte dolce e profonda?
Perché?
Apro il getto d'acqua al massimo per non sentire più i miei pensieri.
So il perché.
Ma non voglio dirmelo.
Cristo Santo, Susie!
Vuoi solo una scusa per giustificare la tua voglia di andare a letto con lui!
Non voglio andare a letto con lui! Non lo conosco neppure.
E chi se ne importa! È un impulso naturale che nasce proprio da lì.
Guardo le mie parti intime e subito nella mia mente si proietta una fantasia poco casta.
Immagino la testa di Matteo , che mi bacia e mi tocca.
Afferro la doccetta e l'avvicino a quella zona del mio corpo che ora si sta incendiando, il getto d'acqua mi provoca subito piacere e mi scappa un gemito.
Due grossi colpi alla porta mi fanno saltare per la sorpresa, il tubo di metallo mi sfugge dalle mani, la spalla scontra la mensola dei saponi e dello shampoo che crollano riversando il loro contenuto sul piatto doccia, il quale diventa subito scivoloso e cado facendo un gran fracasso.
«Tutto bene?» chiede allarmato il soggetto delle mie fantasie.
«P-posso stare tranquilla almeno mentre mi faccio una sacro santa doccia?!» urlo esasperata.
Questo ragazzo mi farà impazzire.

Quando, dopo un'ora, esco dal bagno non gli rivolgo parola, lui neppure, anzi afferra il suo pigiama e il cambio e va rapido a lavarsi senza neppure guardarmi.
Sembra imbarazzato.
Oh mio Dio, spero non abbia capito cosa stessi per fare.
Impossibile, come potrebbe?
E se avesse i raggi X?
O se potesse leggermi nel pensiero?
Lo starà facendo anche adesso?
Non ti sto pensando!
...
Sono pazza.
Per la seconda volta oggi, un profumo dolce mi arriva delicatamente alle narici e mi dirigo subito in cucina.
Sul tavolo ci sono dei pancake.
Mi avvicino e noto che quello in cima ha uno smile disegnato con la panna montata.
È il suo modo per chiedere scusa?
È per questo che era imbarazzato?
Poteva supplicare il mio perdono a voce, crede che dei dolci pieni di grassi mi possano comprare così facilmente?
Crede bene.
Mi armo di forchetta e nutella, lasciata vicino di proposito, afferro il piatto e mi sposto a divorarli sul divano.

«Te li sei mangiati tutti» osserva appena mi vede, io lo scruto in silenzio, lui sposta il suo peso da una gamba all'altra e si stampa in faccia il solito ghigno malizioso.
Lo vedo che è finto.
Riesco a percepire un po' di imbarazzo, perché i suoi smeraldi si puntano a terra e cerca di indossare il cappuccio da Totoro.
Si sta nascondendo.
«Abbiamo fatto pace, giusto?» chiede facendomi l'occhiolino con il classico comportamento da spavaldo. Ma la sua voce lo tradisce, lascia trasparire il dispiacere, la preoccupazione e la dolcezza.
Io non riesco a trattenere un sorriso che lui ricambia subito e si fionda sul sofà vicino a me.
Lo vedo che hai una parte terribilmente dolce.
Non mi freghi.
___________
Angolo Me 📚
Cosa farete domenica? 🤔
Vi piacerebbe svegliarvi con cornetti alla nutella?
A me sì, un po' meno la corsa 😂
Cosa abbiamo in questo capitolo secondo voi? Che ne pensate? Come si svolgono le cose?
Nel prossimo capitolo scopriremo una cosa piuttosto importante su Susan, secondo me l'avete già intuita 🙈
Commentate le parti che vi sono piaciute e anche quelle che non vi sono piaciute, quelle che vi hanno fatto ridere o quello che volete ❤️
Ci vediamo al prossimo 💫

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