❝ѕтαу❞➴кσσктαє

By wwings_

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{¢σмpℓєтa} °Kim Taehyung è un liceale di 18 anni, deriso da tutti per il suo passato. Un ragazzo in particola... More

•INTRO•
Chapter One: Jeon Jungkook.
Chapter Two: A light in this darkness.
Chapter Three: Feelings.
Chapter Four: Roommate
Chapter Five: Tears
Chapter Six: Friends
Chapter Seven: Unknown
Chapter Eight: Airplane
Chapter Nine: Confused
Chapter Ten: The Truth
Chapter Eleven: Pain & Problems
Chapter Twelve: Strange
Chapter Thirteen: That Night
Chapter Fourteen: Fake Love
Chapter Fifteen: Please, Go Away.
Chapter Sixteen: Alone
Chapter Seventeen: You Have Me
Chapter Eighteen: Grounded
Chapter Nineteen: Monster
Chapter Twenty: Flames
Chapter Twenty-One: After
Chapter Twenty-Two: Dream Or Nightmare?
Chapter Twenty-Three: Forgive Me.
Chapter Twenty-Four: Hi Life, I'm Back
Chapter Twenty-Five: Yours.
Chapter Twenty-Six: Hi.
Chapter Twenty-Seven: Welcome Back
Chapter Twenty-Eight: Let Me Love You
Chapter Twenty-Nine: Happiness
Chapter Thirty: Jealous.
Chapter Thirty-One: Afraid
Chapter Thirty-Two:Can You Trust Me?
Chapter Thirty Three: Yes, I can.
Chapter Thirty-Four: It's Me.
Chapter Thirty-Five: Our First Time.
Chapter Thirty-Seven: Game Over
Chapter Thirty-Eight: The End Is Here
Chapter Thirty-Nine: We Made It
Chapter Forty: Finally, Peace.
_Epilogue_
[ Nuove Storie ]
[ 100k ]
STAY: MINI-SEQUEL

Chapter Thirty-Six: Sunshine

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By wwings_


Aprì gli occhi confuso, e la prima cosa che fece fu guardare l'ora.

"Cosa diavolo abbiamo combinato ieri sera, Yoon?" Chiese, con la voce ancora impastata dal sonno e stropicciandosi un occhio.

L'altro non rispose subito, probabilmente ancora nel mondo dei sogni, così il rosso lo scosse.

"Ma che cazzo vuoi?" Fu la prima frase che uscì dalla bocca del maggiore insieme a numerosi versi strani nel cuscino.

"Non ricordo un cazzo di ieri sera, puoi dirmi che abbiamo fatto?"

Yoongi si tiró su a fatica, fulminando Hoseok con gli occhi semiaperti e probabilmente stordito.

"Mi sa che ci siamo ubriacati, mi gira la testa."

"Oh fantastico, non vedevo l'ora di avere una sbornia da smaltire."

"Ma ti stai zitto?"

"No, mai. Comunque, siamo in ritardo per la scuola. Che bello." Gli fece notare Hoseok.

Yoongi si guardó intorno un'ultima volta, poi decise di farsi cadere nuovamente sul cuscino e di mettersi a dormire ancora, visto che a quanto pare a scuola non ci sarebbero andati quel giorno.

"Ma almeno avvisa Jimin, che poi si fa le paranoie." Esclamó Hobi.

"Anche tu dovresti avvisare la tua ragazza." Disse il maggiore mugolando la frase con la testa spiaccicata sul cuscino.

"La mia ragazza ha un nome, si chiama Akiko. E poi, non è una paranoia ambulante. Jimin invece sì."

Yoongi non rispose. Prese il telefono e lo aprí.
"Oh cazzo. Nuova lezione di vita: mai usare il telefono da ubriaco."

Il rosso si avvicinó al maggiore per vedere cosa stesse guardando, e leggendo i messaggi della chat di Jimin della sera prima, scoppió a ridere sguaiatamente.

"Cosa cazzo ridi tu."

Ma Hoseok non lo stava minimamente ascoltando, si rotolava sul letto ridendo come un pazzo.

"'TU FIGO RAGAZZO MIO GNAGNAGNA'?!"
Urló tra le risate.

Yoongi gli tiró un coppino.
"Sta zitto. Controlliamo il tuo, di telefono."

Disse poi aprendo il telefono di Hoseok e mettendo il codice che, ovviamente, conosceva.

Lo rimise poco dopo sul comodino con un broncio.

"Perchè quello che deve sempre far figure di merda sono io?"

"Perchè io da ubriaco ballo ancora più del solito, urlo e schiamazzo ogni canzone che mi viene in mente, ma non uso mai il telefono."

"Vaffanculo." Mormoró Yoongi, per poi tornare con la faccia spiattellata sul cuscino.

"Certo che sei noioso, come fai ad essere mio amico tu?" Mormoró il rosso, ributtandosi sul materasso a sua volta.

"Devi scrivere a Jiminieee" Gli cantilenó addosso poi.

Yoongi gli sbattè il cuscino in faccia e ci posó la testa, cercando di soffocarlo.

Il minore lo fece rotolare dalla parte opposta del letto, spostandoselo così di dosso.

"Eh va beh. Dormiamo." Mormoró un secondo prima di chiudere gli occhi e ritrovarsi trasportato nell'altro mondo.

•••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••

Era seduto su un muretto, aspettando di entrare in classe.

La campanella sarebbe di lì a poco suonata, quando due volti familiari e più sorridenti del solito fecero capolinea sul suo campo visivo.

Si tenevano per mano, sotto lo sguardo, di alcuni schifato, di pochi intenerito e della maggioranza confuso, degli studenti della scuola mentre percorrevano il corridoio.

"Ma ciao Jiminie" Lo salutó Taehyung correndogli incontro e abbracciandolo.

"Ehi TaeTae, ciao Jungkookie" Li salutó Jimin cercando di non soffocare per la stretta del grigio.

Jungkook non aveva smesso un secondo di sorridere.

"Ragazzi, avete sentito Yoongi? Non è venuto a scuola oggi." Chiese Jimin poco dopo.

"Siamo stati insieme a casa di Hobi ieri. Yoongi ha detto che si sarebbe fermato lì perchè casa sua era 'inagibile'." Intervenne Jungkook, rabbuiandosi leggermente all'ultima frase.

Jimin annuì perplesso.

"Okay, chiederó. Sta suonando, meglio entrare. A dopo TaeTae, Kookie vieni."

Jungkook intrecció le sue mani a quelle del grigio e lo salutó con un bacio e sussurrandogli cose che Jimin non riuscì a sentire, poi si affiancó al biondo per entrare in classe.

"Adesso vero che mi spieghi il vostro comportamento più 'amore e bacini' del solito?" Chiese Jimin sedendosi al suo banco.

"Naaaah" Disse Jungkook storcendo il naso e sedendosi a sua volta.

Prima che il maggiore potesse controbattere, la professoressa entró in classe, dando inizio alla lezione.

Non mi piace quel banco vuoto...mi mancano i suoi sguardi. Ah Jimin, sei dipendente.
Dipendente da Min Yoongi.

Che fastidio esistenziale. Che poi, che avranno fatto con Hoseok?

Dato ció che ha scritto stanotte, sono sicuro al 100% che si sia ubriacato. Aish...
Se Yoongi si ubriaca, mi preoc-

"Ha intenzione di ascoltare almeno una parola di quello che sto dicendo, Park?!" Sbottó la professoressa, stufa di vedere lo sguardo di Jimin incollato alla finestra.

Quest'ultimo trasalì e cadde dalla sedia. La classe inizió a ridere, tutti tranne Jungkook e Akiko, e il biondo arrossì notevolmente, in imbarazzo.

"Si svegli, perfavore, e segua la lezione." Mormoró l'insegnante, per poi riprendere la spiegazione.

Jimin fece cadere la propria testa sul banco.

Complimenti, Jimin. Sei un coglione completo.

•••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••

Taehyung camminó verso Jimin, che stava prendendo i libri nell'armadietto, e tutto sorridente lo chiamó.

"Chimmy! Chimmy Chimmy!" Disse ridacchiando e dando colpetti al biondo sulla spalla.

Il maggiore si giró verso il grigio.

"Mi spieghi che avete fatto tu e Jungkook ieri sera per renderti così felice?" Domandó sorridendo, contagiato dall'allegria del minore.

Taehyung allora, gli raccontó tutto dell'appuntamento, guardando in giro con aria sognante e spensierata.

"E bravo Jungkookie! Pensavo non ce l'avrebbe fatta a fartela sentire, data la sua solita timidezza, ma a quanto pare ha funzionato"

"Quindi è vero che hai detto tu a Kookie della canzone?"

"Già. Me l'avevi detto scendendo dall'aereo, il giorno in cui...beh io e te..."

Taehyung rabbrividí. "Non. Ricordarmelo. Grazie."

"Hey, non sono mica cosí male!"

"Lo so ma...sei il mio migliore amico e mi sembra davvero una cosa da dimenticare."
Disse Tae muovendo freneticamente le mani.

"Gne, gne, gne." Borbottó Jimin mettendo su un broncio infantile.

"Ho fame. Andiamo al distributore?"

"Sì Taehyung, sì." Annuì il più grande alzando gli occhi al cielo, sapendo che il suo donsaeng era fissato con le merendine del distributore.

Lungo il corridoio, Taehyung notó una persona a lui molto familiare, con cui per giunta non si sentiva dalla loro ultima uscita.

"Akiko! Ehi!" La chiamó il grigio.

Lei si giró verso di lui. Gli fece un sorriso, ma lui capì che non era sincero guardandola negli occhi.

Jimin e Taehyung le si avvicinarono:

"KiKi! Come stai?" Chiese il biondo abbracciandola.

"Ehi ragazzi...bene, credo."

"Credo? Yah, non mi piace questo credo. Vieni a prendere qualcosa al distributore con noi? Nel frattempo parliamo un po'." Disse Taehyung entusiasta.

Akiko ci pensó un attimo, poi sorrise ed annuì.

Camminarono verso il distributore, e Jimin raccontó la figuraccia fatta in classe.

"Non provate a ridere." Aggiunse dopo aver finito di raccontare.

Taehyung e Akiko avevano serrato le labbra per non ridergli in faccia, ma quando il maggiore si mise a ridere per le loro facce, scoppiarono in una fragorosa risata.

"Sei il solito demente!" Esclamò Taehyung.

"Ti odio." Mormorò Jimin ridacchiando.

"Che volete prendere?" Chiese Akiko quando furono davanti al distributore.

"Quella! Quella!" Esclamò Taehyung indicando una merendina.

"D'accordo, ma stai calmo" Disse scherzosamente la ragazza, mettendo delle monetine dentro il marchingegno.

Taehyung fece una faccia sognante quando finalmente la merendina fu tra le sue mani.

Jimin e Akiko lo guardarono mangiare, non capendo cosa il minore ci trovasse in una semplice merendina.

"Dunque...dicevamo? Ah sí. Jimin, sei coglione." Disse il grigio quando finí.

"YAH!" Disse il biondo colpendolo a una spalla.
Akiko rise, quei due erano esilaranti.

"Ragazzi..." Mormorò il biondo poco dopo, accoccolandosi sulla spalla della corvina:

"Mi manca Yoongi." Disse piagnucolando.

"Aw Jiminie tranquillo, lo rivedrai prestissimo. Madonna, senza di lui non vivi neanche un giorno." Disse Akiko accarezzando le ciocche di Jimin con fare affettuoso.

"Mi serve almeno un bacio ogni giorno. Taehyung dimmi che mi capisci."
Il grigio annuí ridendo.

"Io e Hoseok non siamo cosí. Andando in scuole diverse ci vediamo meno." Disse Akiko rabbuiandosi leggermente.

"Ehi, ho un'idea."

I due guardarono Taehyung curiosi.

"Hoseok fa danza, no? Che ne dici di andare a vederlo ballare? Gli piace la compagnia mentre prova, magari potresti anche ballare con lui."

"Vero! Lui adora mostrare le sue coreografie. Sono stato lí un paio di volte e ci siamo divertiti tantissimo." Aggiunse Jimin.

"Sapete? Vi adoro. Grazie" Esclamò la ragazza iniziando a coccolarsi i due minori.

I due risero per le premure della corvina.
La campanella suonò in quel momento.

"Dobbiamo tornare in classe aish." Disse Jimin brontolando.

"Ci vediamo all'uscita?" Chiese Taehyung.

"Mhmh." Dissero sia Akiko che Jimin all'unisono.

Si salutarono, poi si diressero nelle loro rispettive classi.

•••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••

Era nervosa. Gli aveva preso il caffè lungo la strada, magari aveva bisogno di ricaricarsi...

Era il suo ragazzo ormai. Doveva goderselo quanto poteva, prima della partenza.

E poi...avrebbe anche dovuto dirglielo.

Si fece coraggio e aprì la porta, sentendo giá la musica entrarle nelle orecchie: era allegra e le fece venire voglia di ballare.

Vide subito la sua chioma rossa preferita in sala: era da solo, non c'era nessuno. Uscita da scuola aveva visto Yoongi aspettare Jimin, che gli era letteralmente volato addosso, mentre Jungkook e Taehyung erano rimasti a guardarli, sorridenti e felici.

A volte pensava di non centrare nulla con loro, si sentiva di troppo. Ma poi si ricordava di quante volte Taehyung era stato lì per lei, e cambiava idea.

Poi si ricordava gli scleri con Jimin, le sue discussioni sulle foto migliori con Jungkook, la passione sull'horror che sia lei che Yoongi avevano e di cui parlavano spesso...

Si ricordava del fratello di Jungkook, Jin, che le aveva insegnato a truccarsi e a far sembrare le lenti a contatto occhi veri, scherzetto che aveva utilizzato la prima notte che vide Taehyung.

Si ricordava anche di Namjoon, che le aveva insegnato a essere meno timida.

E poi, c'era Hoseok. Il suo raggio di sole, il primo pensiero dopo che la sveglia era suonata.
I loro baci, le cazzate che avevano fatto insieme, le parole bellissime che si dicevano...

All'improvviso, ebbe gli occhi lucidi. Avrebbe davvero lasciato tutta quella felicità? Se ne sarebbe dovuta andare veramente?

Ricacció indietro le lacrime. Non doveva pensarci, non mentre è con il suo ragazzo.

Hoseok non la vide subito, dato che lei entró con cautela per non disturbarlo: stava ballando con tutta la passione che aveva, con un sorriso dei suoi stampato in pieno volto.

Akiko pensó che fosse bellissimo.

Quando la canzone finì, lui smise di ballare e girandosi, la vide.

"Ehi ehm...ho pensato che volessi compagnia, disturbo?"

"Non disturbi mai, sono felicissimo che tu sia qui." Disse il rosso sorridendo e avvicinandosi a lei, per stamparle un bacio sulle labbra.

"Ti ho portato un caffè, ho pensato che ti servissero energie." Continuó la ragazza sorridendogli.

"Aw, è per questo che ti amo."

Lo disse con una tale tranquillitá che Akiko non se ne accorse subito. Quando se ne accorse, arrossì tantissimo.

"Ops, scusa, non dovevo?" Le disse scherzando.

"NONO È CHE...uh....non l'avevi mai detto prima, tutto qui."

"Beh,peró l'ho pensato spesso."
Akiko si avvicinó e lo strinse in un abbraccio, appoggiando la fronte contro la sua, sudaticcia ma pur sempre perfetta.

"Ti amo anche io." Disse con un enorme sorriso la corvina.

Hoseok sembró sciogliersi, poi la bació, più intensamente di prima.

Si staccarono poco dopo, e lei affondó la faccia sulla sua spalla, anch'essa sudata, ma non le importava.

"Piccolo sole, mi ucciderai." Gli disse.

"Quindi sono un sole, bene. Il sole ha una necessità."
Akiko alzó la testa confusa.

Hoseok la guardó prima, poi le poggió delicatamente le dita sugli occhi e, sempre con delicatezza estrema, le tolse le lenti a contatto, rivelando i suoi veri occhi, neri come la pece.

"I tuoi occhi sono perfetti e bellissimi anche senza queste. Non ti servono."
Disse gettandole via.

Akiko inzialmente restó sbigottita, poi sorrise ancora di più.

Lui mi accetta per come sono. Mi ama per come sono. In tutti i miei aspetti.
Ti amo, Jung Hoseok.

Il rosso si allontanó poi verso lo stereo, dove fece partire un'altra canzone.

"Balli con me, mademoiselle?"

"È sicuro, monsieur?"

"Mai stato cosí sicuro."

Detto ciò le prese le mani e iniziarono a ballare, facendo mosse stupide e insensate, muovendosi seguendo solo il ritmo sfrenato della musica e le loro gambe.

Ad un certo punto, Hoseok la fece roteare, facendola finire tra le sue braccia, e a quel punto la canzone finí, lasciandoli cosí, fermi e con il fiatone.

"Wow, è stato troppo figo." Disse Akiko sorridente.

"Sei portata per la danza, sai?" Le disse lui non lasciandola.

"Non dire cazzate, perfavore." Gli rispose lei ridendo.

"Non lo sono, ma come vuoi." Disse Hoseok infine, girandola verso di sè senza staccarsela di dosso, rassegnato ma sorridente.

"Ho una domanda." Disse la ragazza dopo un po' di silenzio.

"Spara." Disse Hoseok passandosi un asciugamano addosso.

"Perchè ti chiamano Hobi? Non c'è la b nel tuo nome."
Hobi ridacchiò.

"È collegato al mio,diciamo,'nome d'arte', cioè J-Hope. Mi chiamano cosí, qui."

"Tu insegni danza?"

"Beh aiuto il coreografo con la classe, ma non lo definisco proprio 'insegnare'."

"È figo lo stesso. Tu sei figo."
Hoseok rise.

"Il figo deve farsi la doccia. Vuoi accompagnarmi...?" Le chiese con un sorriso malizioso.

"Pervertito, arrivo." Gli rispose seguendolo nel bagno insieme alla sua coerenza e a un sorrisetto che si era formato anche sul suo viso.


Non fraintendete eh, stanno andando solamente a farsi una doccia...seh ( ͡° ͜ʖ ͡°)
Comunque, passando ad altro...
30mila letture, 3mila 🌟. Io davvero, non ho più parole, le ho finite. Ho solo i grazie. GRAZIEH.
Okay,sto degenerando. Comunque...
Manca poco alla fine di tutto ihihi~
Cioè, oddio, per poco intendo almeno altri 7/8 capitoli, ma per me è comunque poco.
Va beh, la smetto se no diventa un papiro assurdo. Al prossimo capitolo~❣️

Melissa

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