❝ѕтαу❞➴кσσктαє

By wwings_

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{¢σмpℓєтa} °Kim Taehyung è un liceale di 18 anni, deriso da tutti per il suo passato. Un ragazzo in particola... More

•INTRO•
Chapter One: Jeon Jungkook.
Chapter Two: A light in this darkness.
Chapter Three: Feelings.
Chapter Four: Roommate
Chapter Five: Tears
Chapter Six: Friends
Chapter Seven: Unknown
Chapter Eight: Airplane
Chapter Nine: Confused
Chapter Ten: The Truth
Chapter Eleven: Pain & Problems
Chapter Twelve: Strange
Chapter Thirteen: That Night
Chapter Fourteen: Fake Love
Chapter Fifteen: Please, Go Away.
Chapter Sixteen: Alone
Chapter Seventeen: You Have Me
Chapter Eighteen: Grounded
Chapter Nineteen: Monster
Chapter Twenty: Flames
Chapter Twenty-One: After
Chapter Twenty-Two: Dream Or Nightmare?
Chapter Twenty-Three: Forgive Me.
Chapter Twenty-Four: Hi Life, I'm Back
Chapter Twenty-Five: Yours.
Chapter Twenty-Six: Hi.
Chapter Twenty-Seven: Welcome Back
Chapter Twenty-Eight: Let Me Love You
Chapter Twenty-Nine: Happiness
Chapter Thirty: Jealous.
Chapter Thirty-One: Afraid
Chapter Thirty-Two:Can You Trust Me?
Chapter Thirty Three: Yes, I can.
Chapter Thirty-Five: Our First Time.
Chapter Thirty-Six: Sunshine
Chapter Thirty-Seven: Game Over
Chapter Thirty-Eight: The End Is Here
Chapter Thirty-Nine: We Made It
Chapter Forty: Finally, Peace.
_Epilogue_
[ Nuove Storie ]
[ 100k ]
STAY: MINI-SEQUEL

Chapter Thirty-Four: It's Me.

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By wwings_


"Quindi, serata con TaeTae eh" Disse Hoseok ridacchiando mentre lui e Jungkook maneggiavano il Joystick in modo frenetico.

"Esattamente...BOOM! COLPITO E AFFONDATO!" Disse poi, alzandosi e saltellando come un bambino a cui hanno appena regalato le caramelle.

"Ti ha steso, amico." Commentò Yoongi mangiando patatine dietro di loro.

"Non mi interessa, voglio sapere dell'appuntamento. Cosa farete?"

Le guance di Jungkook si tinsero di rosso mentre, nervoso, si grattava la nuca cercando le parole da dire.

Delle patatine volarono sulla testa rossiccia di Hoseok.

"Aish, i capelli! Stronzo!"

"Smettila di fargli domande, il bimbo é timido." Disse poi, stravaccandosi completamente sul letto e ridacchiando.

"Grazie Yoon hyung, ma non serve. Ho superato la timidezza molto tempo fa."

"Seh certo. Allora continua, sono curioso anche io."

"Beh..." Cominciò Kookie "...lo porterò alla Sala Giochi, e poi andremo a mangiare qualcosa dove vuole."

"Quanto siete diversi. Yoongi porta il suo ragazzo a un ristorante di lusso, mentre tu lo porti alla Sala Giochi. Mi fate ridere, pff." Commentò il rosso rubando le patatine a Yoongi.

"Ha parlato quello che al suo appuntamento si è messo a rubare in un supermercato!" Disse Jungkook ridendo.

"L'ha voluto lei." Rispose l'altro.

"Ridammi le patatine o ti uccido, cavallo." Disse il maggiore tra i tre al rosso.

"Yah, sappiamo entrambi che sei troppo pigro per alzarti da lí."

Yoongi alzó gli occhi al cielo, ma poi annuí.

"Comunque Jungkookie..."

"Mh?" Disse il minore alzando la testa verso Hoseok.

"Dopo la cena, cosa pensi di fare?" Gli chiese il rosso mettendo le mani sotto al mento.

"Beh....beh...."

"Non sei una pecora, Jeon. Smettila." Intervenne Yoongi.

"Quello che Hoseok vuole dire è semplice: hai intenzione di fare sesso con Taehyung oppure no?"

"MIN YOONGI! E poi dici a me di non metterlo in imbarazzo!"

"Cosa vuoi, non è quello che volevi dire?"

"Sì ma un po' più delicato eh."

"Ragazzi dai, non sono così piccolo e fragile." Ribattè Jungkook.

"Kookie, sappiamo entrambi quella cosa. Non dire cazzate."

"Cosa?" Chiese Hoseok curioso.

"Ehm...Kook, Hobi puó saperlo?"
Il minore annuì.

"Il nostro Jeon Jungkook è vergine." Riveló Yoon, facendo imbarazzare il diretto interessato tanto da nascondersi la faccia con le mani.

"Aww piccolo Kookiee!" Esclamó Hobi abbracciando coccolosamente il corvino che aveva iniziato una risata nervosa.

"Sei un essere diabetico, Jung Hoseok." Commentò Yoongi, riprendendosi le patatine e facendo ridere gli altri due presenti nella stanza.

•••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••

"Insisto, stasera prima dell'appuntamento vengo da te e ti aiuto con la scelta dei vestiti."

"Oh madonna, e va bene! Puoi venire! Basta che la smetti di urlarmi al telefono, la tua voce è fastidiosa dopo un po', Jimin."

"Taehyung-ah, ci vediamo stasera. Ciao!"

"Cos-ciao Jimin."

Cosí il maggiore concluse la chiamata, lasciando Taehyung piuttosto perplesso.

Non lo capirò mai quel ragazzo.

Pensò Taehyung, addentando un altro pezzo di pizza.

"Chi era?" Chiese Namjoon, bevendo il suo caffè.

"Jimin. Sembra più ansioso di me per l'appuntamento con Jungkook, il che è davvero strano da parte sua."

Namjoon ridacchiò, mostrando le sue fossette, arma segreta da rimorchio.

"Comunque,  perchè volevi vedermi hyung?"

"Perchè...tu da quanto conosci Seokjin, più o meno?"

"Parecchio, l'ho conosciuto due anni fa circa. Perchè?"

"Vedi...tra qualche giorno è il nostro secondo mesiversario e volevo regalargli qualcosa di speciale, solo che non ho idea di cosa. Non ho voglia delle solite cose...collane, bracciali..."

Taehyung mise una mano sotto al mento, pensieroso.

"Mm....Jin hyung è un ragazzo molto semplice, uno di quelli che si accontentano di tutto e ne sfruttano il meglio. Ma se c'è una cosa che lo hyung ama davvero, è il mare.

Non ci è mai andato e ha sempre voluto vederlo, il mare. Ne parla sempre, e quando io tornavo da una vacanza al mare voleva sempre sapere i dettagli.

Se vuoi fargli un regalo che lui ami davvero, portalo al mare. Gli piacerà moltissimo."

Namjoon sorrise alle parole di Taehyung, poi lo abbracciò.

"Grazie Taehyungie, grazie davvero."

"Figurati, è bello poter aiutare i propri hyung."
Disse il grigio ricambiando il sorriso.

"Oh. Mio padre ha bisogno di me. Scusa Taehyung, ci vediamo."

"Tranquillo Nam hyung, ci vediamo."

Dopo un ultimo sorriso, Namjoon si alzò dal tavolo del bar e corse verso la fermata dell'autobus, mentre Taehyung si incamminò verso casa.

•••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••

Il suono del campanello era insistente, quasi assordante.

Taehyung andó ad aprire di malavoglia, ancora in accappatoio dopo la doccia veloce che si era appena fatto.

Dalla porta sbucó un Jimin sorridente ed entusiasta, che entró subito senza tante cerimonie:

"Ma ciao TaeTae."

"Jimin, mi fai paura."

"Ti devo solo svuotare l'armadio, mica ci tieni cose strane."

"Solo Narnia e un leone gigante, niente di che."

"Spiritoso." Disse Jimin ridacchiando. "Peccato che il tuo ragazzo arriva fra un'ora, quindi forza, a vestirsi."

"Sei lo hyung più stressante che esista, tu."

"Zitto e muoviti, abbiamo del lavoro da fare." Disse il biondo spingendolo verso la camera e ridendo.

Uscirono dalla stanza dopo circa quarantacinque minuti, Jimin con un sorriso soddisfatto e Taehyung incredibilmente in imbarazzo.

"Guardati. Stai davvero benissimo."
Disse Jimin, guardando Taehyung davanti allo specchio.

Indossava una camicia azzurro scuro, un paio di jeans neri, strappati sul ginocchio sinistro, e un paio di scarpe alte altrettanto nere.

"Non sono troppo semplice...?" Chiese il grigio dubbioso.

"Assolutamente no, sei perfetto. E poi, ricordati che andate in una Sala Giochi, non ti devi mica vestire elegante."

Taehyung annuì, poi fece uno dei suoi sorrisi a scatola:

"Sono emozionato." Disse battendo le mani e saltellando come un bambino.

Jimin ridacchió scuotendo la testa, non sarebbe mai riuscito a togliere il lato bambinesco al grigio.

"Sta tranquillo. Jungkookie ti ama, indipendentemente da questo appuntamento."

Il grigio sorrise, abbracciando l'amico.

"Grazie Jiminie!" Disse ridacchiando e quasi soffocando il biondo nell'abbraccio.

"Figurati TaeTae. Oh merda, è tardi, Jin mi aspetta, passiamo la serata da lui. Mi tira una padella in testa se arrivo in ritardo, quindi scappo. Poi raccontami tutto, ciao piccolino."

Disse Jimin sorridendo e uscendo dalla casa.
Taehyung rimase a guardarsi nello specchio.

Fece alcune prove di come sarebbe stato meglio salutarlo una volta entrato in auto:

Meglio "hey" detto con entusiasmo o con la voce bassa?
Devo sorridere o fare il misterioso?
Ah Taehyung, sei una frana.

Pensó il ragazzo, buttandosi sul letto, arreso.
Rimase a fissare il soffitto per un po'. Stava rimuginando su tutto.

È stato tutto grazie a una gita scolastica...buffo. Ora mi ritrovo qui, a poche settimane dall'esame, fidanzato e con un processo in cui testimoniare. Fantastico.

Nell'aria risuonó una suoneria, e il grigio si preicipitó sul telefono, quasi inciampando su una matita caduta a terra.

"Sì?"

"Ehi Tae. Sono qui sotto."

"Arrivo subito."

Detto ció, attaccó, per poi controllarsi per l'ultima volta allo specchio.

Forza Taehyung. È solo un appuntamento.

Pensate queste ultime parole, prese le chiavi, il telefono e uscí dalla porta, con il cuore che batteva a mille per l'emozione.

•••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••

Il viaggio in auto fu più silenzioso di quanto si aspettassero. Entrambi erano sempre stati loquaci tra loro, ma questa volta la timidezza aveva avuto la meglio.

Forse perchè entrambi sapevano che quell'appuntamento sarebbe stato diverso per entrambi.

O forse semplicemente perchè nonostante il tempo, le emozioni erano rimaste le stesse del primo appuntamento.

Non sapevano quale delle due cose fosse, ma non si stavano facendo particolari problemi su questo, troppo occupati a lanciarsi sguardi frenetici e a controllare il cuore che stava quasi esplodendo a furia di battere.

Taehyung stava osservando le stelle: quando era troppo emozionato, finiva per dire cose che era meglio non dire.

Ma Jungkook amava tantissimo questo aspetto di Taehyung. L'aspetto bambinesco, curioso, quell'aspetto di cui non ti stancheresti mai.

"Secondo te le stelle sanno di brillare?" Chiese il maggiore con il viso appoggiato al finestrino.

"Non lo so. Magari, loro essendo abituate al loro aspetto non si vedono diverse. Magari hanno sempre brillato, ma non l'hanno mai saputo."

Taehyung sorrise nuovamente.

"Mi sa che non stai tanto parlando di stelle tu."

"Infatti mi sembrava chiaro che stessi parlando di te." Disse Jungkook ridacchiando.

Il grigio arrossì all'affermazione del corvino, sorridendo imbarazzato.

Il minore fece un sorrisetto soddisfatto.

"Cosa ridi..." Mormoró il maggiore.

"Sei adorabile. Un cucciolino." Rispose il corvino.

"Sono una tigre, io." Ribattè il grigio.

"Allora sei un tigrotto tenero" Finì Jungkook, suscitando un completo bordeaux sul viso di Taehyung.

"Yah, vuoi fare così tutta la sera?"

"Non è una cattiva idea in effetti."

Taehyung mise un broncio e incroció le braccia, mentre il minore rise di gusto alle reazioni del suo hyung.

Arrivarono alla Sala Giochi poco dopo, e già solo alla vista della scritta illuminata gli occhi di entrambi brillarono.

Entrarono, e iniziarono a giocare con tutto ció che capitó loro davanti.

"No, sia chiaro, in questo sono imbattibile!" Esclamó Taehyung.

"Si vedrà." Disse Jungkook, competitivo.

In realtà, le partite finivano, ma nessuno dei due controllava davvero chi aveva vinto. Erano contenti così: nonostante il minore odiasse perdere, vedere il volto sorridente del maggiore quando vinceva era per lui una soddisfazione di gran lunga migliore di una vittoria.

Continuarono cosí, e più loro giocavano, più il tempo passava.

Ma loro, divertendosi, neanche se ne accorgevano.


Salve plebei, come state?
volevo ringraziarvi. Abbiamo raggiunto un altro traguardo pazzesco: "21 mila letture, 2mila🌟".
Mi state rendendo la persona più felice di questo mondo, grazie davvero tanto💖
Spero che il capitolo vi sia piaciuto e soprattutto chiedo scusa per eventuali errori. Grazie ancora di tutto❣️

Melissa

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