*NOTA IMPORTANTE ALLA FINE DEL CAPITOLO* Per favore leggete ♥
Istintivamente mi rannicchiai sulla poltrona, portandomi le mani sulle orecchie mentre i ragazzi si abbassarono a terra, guardandosi e andando subito a spegnere la luce. La stanza era illuminata solo dai lampioni che riflettevano le sagome dei divani sui muri. L'atmosfera era tesa, tutto taceva.
Li vedevo camminare lentamente con la schiena curva, per non farsi vedere attraverso la finestra, ma i loro sguardi erano tutti puntati la' fuori.
Avevo il cuore in gola, non avevo mai sentito uno sparo così vicino prima.
«Scarlett.. stai bene?» Sussurrò Liam.
«S-si.» Risposi con voce tremante, ma non sapevo se mi avessero sentito o meno.
«Avete capito dove hanno sparato?» Chiese a bassa voce Niall.
«Credo da Walter, ma non ne sono sicuro. E' ovviamente un deserto là fuori.» Rispose Zayn allungando un po' la testa.
«Cazzo, da quando sparano qui?» Commentò Liam, ma entrambi lo zittirono.
«E' strano, dovrebbero essere di ronda.» Disse Zayn.
«..Credi che..»
«No, è impossibile.» Niall interruppe subito Liam, alzandosi e andando ad accendere la luce dopo che cinque minuti buoni erano passati dallo sparo.
«C-cosa è successo?» Chiesi, ancora con il respiro un po' accelerato.
«Sicuramente qualcuno della parte Nord.» Commento Niall ricevendo un'occhiata da Zayn.
Stavo per chiedere perchè sembrava continuassero a nascondermi qualcosa ma venni interrotta da qualcuno che bussava alla porta.
«Ragazzi tranquilli, sono io.» Disse Tom entrando. «State tutti bene?» Chiese, però guardando solo me, ed annuii.
«Hai capito a chi hanno sparato?» Chiese Liam.
«Sono preoccupato per Walter, figliolo. Lo sparo sembrava provenire da lì.» Disse facendo annuire i ragazzi, confermando le teorie di Zayn.
«Comunque se ne sono andati subito dopo, abbiamo sentito la macchina passare davanti l'entrata del locale.»
«Tutto apposto giù?» Chiese Niall, battendosi il pantalone con le mani per pulirsi.
«Si, ormai i clienti sono gli stessi e sanno come comportarsi in certi casi.. o sono comunque troppo ubriachi per accorgersene.» Rispose sospirando.
Rimanemmo tutti in silenzio per un po', ognuno di noi con lo sguardo su un punto fisso a meditare su qualcosa. Io speravo solo che Harry fosse davvero nel suo letto.
Tom scese giù dopo avermi dato un'ultima occhiata, mentre i ragazzi erano decisi ad uscire fuori per controllare la situazione.. ma la ritenevo una follia. Avvicinatami alla finestra vidi però un massiccio gruppo di persone accerchiare un' entrata a due case di distanza.
Nonostante fossi timorosa volevo sapere anche io cosa fosse successo, quindi dopo un attimo di insensato panico visto che chi era stato a sparare era andato via, chiesi ai ragazzi se potevo scendere con loro.
«Sei sicura?» Chiese Niall, sorpreso.
«Si, c'è tanta gente e poi non è più pericoloso, giusto?» Chiesi, speranzosa mi rassicurasse.
«Si, ma sta' vicino a noi.» Disse Liam, aprendo la porta e iniziando a scendere seguito da tutti.
Il locale era praticamente vuoto, neanche Tom era qui, sicuramente tutti fuori a conoscere i dettagli. L'aria fuori era un po' calda e c'era una grande chiacchiericcio, provocato dalle tante persone che per strada si scambiavano informazioni e parlavano dell'accaduto. Seguii i ragazzi che raggiunsero Tom in piedi sul marciapiede a parlare con altre persone.
«Sembra vengano da Nord, quei figli di puttana.»
«Già, deve essere stato un avvertimento.»
Nella folla c'erano piccoli gruppi che parlavano per conto loro, arrabbiandosi e ritenendo tutti colpevoli "quelli del Nord" ma avendo diverse teorie sul perchè.
«Walter come sta?» Chiese Zayn.
«Sta bene, l'hanno solo preso di striscio, lo sta medicando Ben.» Rispose Tom, annuendo poi a un commento di un uomo che gli stava parlando vicino.
«Non si sa' perchè gli hanno sparato?» Chiesi timorosa, facendo girare i ragazzi.
«Per le solite cose, vecchi rancori.» Disse lui amareggiato.
«Louis?» Esclamò Niall, con il telefono attaccato all'orecchio.
«Si è tutto apposto.. no, Walter.. già.Tu? Capito.. dai ci vediamo domani, notte.» Chiuse la chiamata dopo aver tenuto per tutto il tempo il dito nell'orecchio per isolarsi dal vociare della gente.
Vidi arrivare alla destra di Tom un uomo robusto con dei baffi e una barba marroncina che gli contornava il viso, indossava anche un cappello da baseball color verde militare sulla testa.
«Come sta?»
«Il braccio sta bene, lo hanno solo bruciato ma è un fottuto piagnone.» Commentò, facendolo ridacchiare mentre gli dava qualche pacca sulla spalla.
«Ah Ben, non sei conosciuto per le tue maniere delicate.» Sorrise.
«Non venirti a lamentare con me sai, quella volta neanche un chirurgo ti avrebbe fatto una sutura come la mia.» Ribattè quello.
«Hai ragione, hai ragione.» Risero insieme. Davano l'impressione di essere vecchi amici.
«Ragazzi.» Fece un cenno quando si accorse anche di loro.
«Ben.» Risposero in coro.
«Dove sono gli altri due?» Chiese guardandosi intorno.
«A casa.» Rispose Niall.
«Bene, meglio così. Non li sto più sentendo i vostri nomi in giro, avete messo la testa apposto?» Chiese, abbassando il capo e fissandoli uno per uno mentre ridacchiavano.
«E tu?» Fece verso di me. «Ne hai adottata un'altra, Tom?» Chiese guardando poi il suo amico.
«La ospito per un po'.» Sorrise verso di me.
«Te lo sei trovato uno davvero gentile, lo sai?» Disse stringendogli la spalla.
«Lo so, signore.» Risposi in assoluto accordo.
«Signore? Si vede che non sei di queste parti ragazza mia, sei troppo educata e troppo vestita.» Ridacchiò.
«Allora, io vado a casa. Fai sgombrare un po' la zona o arriverà Frida a gridare e a buttare secchi d'acqua in testa a tutti.» Disse facendo ridere gli altri e lasciandoci con un occhiolino.
«Chi è Frida?» Chiesi sussurrando a Liam.
«E' un anziana che vive lì, dove c'è il balcone bianco. Ogni volta che c'è casino in strada o succedono queste cose esce fuori gridando e minacciando di buttarci dei secchi pieni d'acqua se non facciamo silenzio.» Rise, indicandomi la casa.
Feci una smorfia divertita mentre vidi alcuni cominciare a ritornare nelle proprie abitazioni.
«Forse è meglio che rientriamo anche noi, sono stanchissimo.» Disse Niall, sbadigliando e grattandosi la testa.
«Si, dobbiamo ancora recuperare delle ore di sonno.» Annuì Liam.
«Ieri vi ho sentito rientrare tardi, dov'era la festa?» Chiese Tom, incamminandosi per il locale dopo aver salutato le persone con cui stava parlando.
«Da Bill.» Rispose Niall.
«Bill? Quel ragazzo non era in prigione ?» Aggrottò le sopracciglia.
«Si, è uscito ed ha festeggiato.» Rispose Liam, scrollando le spalle.
«Quello lì è stato graziato, ma scommetto sia tanto stupido da cominciare a riprendere il giro, non è così?» Chiese ai ragazzi che annuirono.
«Non imparerà mai, mi raccomando a voi. So' che siete più intelligenti, ma vedete di non fare la stessa fine.»
Con questo Tom mi confermò che sapeva di quello che facevano e che oggi mi ero preoccupata per nulla.
Rientrammo in casa e tutti andarono a dormire, anche io misi il pigiama e mi infilai nel letto, ma dopo qualche momento di irrequietezza, preoccupata che potessi sentire qualche altro sparo, mi rilassai e riuscii ad addormentarmi.
«Scarlett.. ehi, mi senti?» Sentii una voce chiamarmi. Sembrava fosse quella di Liam ma solo dopo aver aperto gli occhi ne ebbi la conferma.
«Ehi, è successo qualcosa?» Mi misi subito a sedere, ancora stordita dal sonno.
«No, non è successo niente. Volevo solo avvisarti che noi stiamo uscendo, caso mai ti fossi svegliata senza trovare nessuno.»
«Uscite tutti?»
«Si, dopo ieri è meglio stare insieme, qualche ora in più in giro non cambia.» Sorrise affacciato alla porta.
«Va bene, grazie per avermi avvisata.» Ricambiai il sorriso, ristendendomi a letto.
«Anzi.. scusami per averti svegliato, normalmente sei sempre in piedi quando usciamo.» Si grattò la testa.
«Non preoccuparti, fate attenzione, mi raccomando.» Dissi guardandolo.
«Certo.» Mi lasciò e dopo che chiusero la porta d'ingresso ritornò il silenzio.
Ormai svegliata sospirai, e con la testa carica di pensieri andai dritta a farmi una doccia. Sia il bagnoschiuma che lo shampoo erano finiti e mi risultava anche strano e stupido domandare a qualcuno se ci fosse un supermercato in questa città. Mi lavai cercando di mettere da parte quantità sufficienti per un altro bagno, ma senza riuscirci.
Andai dritta in stanza per infilarmi una maglietta quando il mio stomaco brontolò dalla fame. Mi ricordai di non aver cenato ieri, visto che dopo l'accaduto ero andata dritta a letto, così con calma andai in cucina per prendermi una brioche, smuovendomi i capelli ancora bagnati.
Mi alzai sulle punte per prendere le merendine che Niall metteva apposta in alto. Erano davvero buone, mi aveva dato il permesso di mangiarle o non lo avrei mai fatto. Sentii un brivido sul fianco lasciato scoperto mentre con il braccio in avanti raggiungevo la confezione. Non mi ero ancora infilata i pantaloni ma non c'era nessuno in casa quindi potevo fare una toccata e fuga in cucina senza problemi.
«Buongiorno..» Mormorò qualcuno alle mie spalle, facendomi saltare e cadere il pacco con tutte le brioche a terra.
*IMPORTANTE*
Salve a tuttii! Prima di tutto grazie per aver letto questo capitolo ♥
{Volevo informarmi che tra pochissimi giorni partirò per 4 settimane in Inghilterra con la scuola, vi avevo già informato tempo fa' c: Siccome ci tengo a questa storia e soprattutto a voi che la leggete, non voglio di certo lasciarvi con un buco di un mese, per questo cercherò di aggiornare anche da lì! Nel college mi hanno informato che ci sarà internet, quindi teniamo le dita incrociate! Non saranno aggiornamenti assidui come questi, certo, ma cercherò di fare del mio meglio! Quindi spero continuiate a seguirlaa xx ♥}