Le Recensioni di Rose (CHIUSO...

By Rosalie_TheDarkLady

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LISTA CHIUSA. REGOLAMENTO NEL PRIMO CAPITOLO. Le recensioni saranno quanto più oggettive e critiche possibile... More

Intro - Regolamento
Lista recensioni e info - [RICHIESTE CHIUSE]
Lista di storie che consiglio
Libri non apprezzati
SPECIALE - DIALOGHI
•Demon's love - marty_targaryen_snow•
×Nera - BarbaraPBaumgarten×
•L'umana dal passato - Volpeoto•
•Una lettera per lei - 92Antares•
•The Moon's coming up... like an Eye In The Dark - LedaCM•
×L'ultima Baba Yaga - xbondola×
•Runadium - La città delle streghe - Sayami98•
•Il Diario di un Fantasma - SamDiAngelo•
•Black Blood - ale_a_writer•
•Haunted - baanshe•
•Io Babbo Natale - ThomasPesaro•
•Contact - I promise - ElianaPi•
•Futuro Remoto - Akyann•
•Oblivium - 8Vemo7•
Servizio sospeso
Chiarimenti
Servizio riaperto
•Il peso del silenzio - lettersComposte•
•Nobody's Land - EVIL - Emily_S_Winchester•
•Sleepwalking. Il Salto - ale_a_writer•
•Il mondo attraverso lo specchio - blackcarson•
×Opere di VeniceWestenra×
•Lettere di un cuore errante alla donna che ama - IlGiovaneWerther•
•Una Última Conjura, por favor - Irenegobbi•
•Litlaus - Attenta a ciò che desideri vedere - Saintjupiter•
•L'ultimo dei Draghi - ElaineAnneMarley•
•Il sogno di Yoppa - ergoscripsit•
•Anime Elette - Rael83•
•Masterly - AJBeth•
Speciale - Recensione libri cartacei?
Libri cartacei che recensirò
Recensione cartaceo 1: "La città di ghiaccio" di James Rollins
Recensione cartaceo 2: "Il bacio dell'angelo caduto" di Becca Fitzpatrick
Recensione cartaceo 3: "La quinta onda" di Rick Yancey
Recensione cartaceo 4: "Miss Peregrine. La casa dei ragazzi speciali"
Recensione cartaceo 5: "Maze runner" di James Dashner
Recensione cartaceo 6: "Hunger Games" di Suzanne Collins
•Post - BarbaraPBaumgarten•
×Come Inchiostro Sulla Pelle - OctaviaB_Blackwood×
•Coma - CrisMitchell•
•Perception - feather-•
•They call the Rising Sun - Fullofpride•
"L'isola dei silenzi" di Emily Bleeker
•SE TI PRENDO SARAI MIA - SilvanaUber•
"Damned" di Claudia Palumbo
•Terminal - iomemedesima8•
•Don't let me in - Non lasciarmi entrare - valentinabazzani•
•La Grande Madre - Lilloskyy•
Giveaway - Chiuso
Vincitori del Giveaway
•We're All Mad Here - PavoneBianco•
•Ehorin-La stirpe spezzata - LadyMoonlightEfp•
"I Dodici" di Jasper Kent
•Vituperium - Le apparenze ingannano - Saintjupiter•
•Folie à Deux - IvanaGBellamy•
"Gli zombie non piangono" di Rusty Fisher
Libri che ho comprato al Salone del Libro!
"Revolution. Il canto delle stelle" di Antonio Lanzetta
•Le Eredi: Occhi Dorati - natsumeaoi•
"Angel" di Dorotea De Spirito
"Ember - Il mistero della città di luce" di Jeanne DuPrau
Piccola riflessione letteraria
•L'Orologio di Sangue - HannaSophieLewis•
•Black obsidian - onlybetty21•
Giveaway di Natale - CHIUSO
•In media res - blackcarson•
"Oneiron" di Laura Lindstedt
"La città delle streghe" di Luca Buggio
Piccolo avviso importante
"Black Touch" di Dalila Khbizy
•Hydrus - RebyBnn•
"I diari del sangue" di Stephen Lloyd Jones
•Taylor Ghostspell - Keeneve•
"L'Uomo di neve" di Jo Nesbø
×Nel silenzio delle ombre - VeniceWestenra×
•La Chiave dell'Armonia - Fuyu_ki•
Salone del Libro di Torino 2018
"Pestilentia" di Stefano Mancini
•The Elements: La vendetta - KatjaCongiu•
"Iris - Fiori di cenere" di Maurizio Temporin
•Gioco di Sangue - Radioactive_R•
"Shatter Me" di Tahereh Mafi
•The Red Side of the Moon - feather-•
"L'età degli assassini" di R.J. Barker
•2451 - RebyBnn•
•Anathema - La Maledizione dell'Angelo - _narcoleptic•
"L'orologiaio di Filigree Street" di Natasha Pulley
"The last girl" di Joe Hart
•Turning into me - Onyxandopal•
"Firebird - La caccia" di Claudia Gray
"The Tangled Lands" di Paolo Bacigalupi e Tobias S. Buckwell
"Amatka" di Karin Tidbeck
"Il Dono - In viaggio verso l'Aldilà" di Bree J. Hunter
"Cordialmente, Perfido" di Maureen Johnson
"Il trono di ghiaccio" di Sarah J. Maas
"Rebel - Il deserto in fiamme" di Alwyn Hamilton
Discussione letteraria
"Warcross" di Marie Lu
"Caraval" di Stephanie Garber
"Nel profondo della foresta" di Holly Black
Acquisti al Salone del Libro 2019
"Illuminae" di Amie Kaufman e Jay Kristoff
"Pantheos - I Sigilli" di Angela Gagliano
"City of ghosts" di V.E. Schwab
"Wintersong" di S. Jae-Jones
"Between the Devil and the deep blue Sea" di April Genevieve Tucholke
"Annientamento" di Jeff VanderMeer
"Legend" di Stephanie Garber
"Oltre il bosco" di Melissa Albert
"Twizel - L'altra parte" di Francesca Caldiani
"Regina di Ossa" di Alisa Kwitney
"Empress of all Seasons" di Emiko Jean
"Il canto del ribelle" di Joanne Harris
"The Wicked Deep" di Shea Ernshaw
"Voices: The final hours of Joan of Arc" di David Elliott
"Labyrinth Lost" di Zoraida Cordova
"The Last Chance Hotel" di Nicki Thornton
Che fine ha fatto il servizio? Quando riaprirà la lista?
"Crystallum - Sogni Perduti" di Giovanni Cacioppo
"Norse Mythology" di Neil Gaiman
"The Last Namsara" di Kristen Ciccarelli
"Ice mermaid" di M. C. Frank
"The gods of love" di Nicola Mostyn
"Nevernight - Mai dimenticare" di Jay Kristoff
"Zerøes" di S. Westerfeld, M. Lanagan, D. Biancotti
"This dark endeavor" di Kenneth Oppel
"The Wicker King" di K. Ancrum
"Cavie" di Liliana Marchesi
"Mirage" di Somaiya Daud
"The Pioneer" di Bridget Tyler
"Jack" di Sara Di Furia
"Nightbooks" di J. A. White
"Black bird of the gallows" di Meg Kassel
"ACOTAR" di Sarah J. Maas
"The rest of us just live here" di Patrick Ness
"Every heart a doorway" di Seanan McGuire
"Rules for vanishing" di Kate Alice Marshall

•Dugud - Il Seme della Tempesta - Saintjupiter•

210 24 10
By Rosalie_TheDarkLady

Saintjupiter

Sinossi:

Li chiamano demoni-uccello, i figli di Anzû, il demone che tentato dal potere sprigionato dalla Tavola dei Destini decise di possederne gli oscuri poteri, condannando la sua stirpe a un'eterna prigionia. Trascorsi millenni da quell'affronto la città di Calah nasconde, tra i ponti diroccati e le maestose arcate, intrighi e bugie; bugie che accompagnano i Dispensatori del Nord, Sud, Est e Ovest nella semina sulla terra delle intemperie.
La casata degli Orienkug marcisce nella vergogna e Dugud il Bastardo giace lontano da sua madre, Tieran Mel della casata del Nord. Lo sposalizio con Kailara El'm è alle porte e il giorno della Prova indetta dalla Somma Balilurka vicino. Lil-itu non l'ha punito, il Dio Enlil tace nonostante l'evidenza; il popolo ha paura e Horin il grifone è consapevole di tutte le menzogne tessute con maestria. Ma il Dispensatore di Tempeste ha un unico desiderio: raggiungere suo padre, un esiliato, sulla terra.
Ed è proprio lì che la verità lo attende tra lo smog e i grattacieli.

Un racconto umano e divino, che mira ad annientare la sottile linea che marca questo confine: quando l'unico male che hai conosciuto è l'incapacità di cambiare, la consapevolezza di poter essere libero diventa una necessità.

Copertina:

In generale la cover appare in linea con la storia: c'è una mano insanguinata – presumibilmente di Isotta – e la spada anch'essa ricoperta di sangue – con ogni probabilità quella che Lilith mostra a Isa nella visione, e che si intuisce essere fondamentale per lo svolgimento della storia. Quello che non riesco a inquadrare sono i fiori sparsi qui e lì, i disegni stile mandala e lo sfondo che ricorda l'universo: hanno un legame con l'opera, con ciò che accade? Se sì, nel testo va fatto capire.
Gli unici quattro problemi che ho notato nella composizione sono i seguenti:
▪ il sangue sul pollice della mano e sulla spada appare finto;
▪ si nota che la spada è stata aggiunta, in quanto la mano non ha una posizione che permetta di tenerla sollevata e in quanto non ci sono le ombre sul manico e dietro l'indice;
▪ cosa sono i filamenti dietro il manico della spada? Risultano un po' fuori posto;
▪ il nome autore è piccolo, crea contrasto con la grandezza del titolo. Sarebbe meglio di ingrandirlo un po' e/o distanziare le lettere, perché dall'app si fatica a leggerlo bene.
In sintesi, la copertina è molto bella e attira di certo l'attenzione; il mio unico consiglio è quindi quello di sistemare la parte della mano e della spada, che graficamente appaiono un po' artefatte.

1) Trama:

Buongiorno, lettori, e benvenuti nell'ultima recensione di questa lista. So di averci messo un bel po', e mi scuso per l'attesa, ma a breve la lista verrà riaperta e così la possibilità di richiedere una recensione.
Tuttavia, oggi parleremo di un'opera in particolare, aggiunta come Jolly qualche tempo fa. Sto parlando di DugudIl Seme della Tempesta, a cura di Saintjupiter.

Prima di tutto, voglio soffermarmi sulla trama vera e propria della storia, poiché è stato per me difficile comprenderla appieno. Inoltre, specifico che questa recensione, per quanto più oggettiva possibile, non sarà completa, in quanto l'opera ha ancora troppi pochi capitoli per permettere la comprensione effettiva dello svolgimento e del tema trattato.
Tutto inizia nella leggendaria città celeste di Calah, i cui demoni vegliano sul mondo terreno, dispensando piogge, tempeste, nevi ecc. Il protagonista è, inizialmente, Dugud, figlio bastardo che l'intera Calah crede nato da una violenza, portatore di un rancore profondo e la cui vita appare a lui più un peso che un dono. Alternativamente si svolge la storia di Isotta, una semplice umana che ne ha passate fin troppe.
Le due esistenze procedono per lo più parallele, fino a quando Dugud non viene cacciato dal cielo e trovato da Isotta, che se ne prenderà cura e gli insegnerà di più sul mondo da cui lui stesso tanto è incuriosito: quello degli umani.
Di più sulla trama non so dire, perché né la sinossi né le informazioni inserite nel testo sono abbastanza da far intendere cosa accadrà. Per tale ragione, non so nemmeno come classificare l'opera. Dark fantasy? Fantasy epico? Paranormal romance? Urban? A dir la verità, arrivata al capitolo otto ho più domande che all'inizio, e tenterò di spiegare nel migliore dei modi le ragioni di questa mia confusione.

Innanzitutto, uno dei grandi problemi dell'opera è proprio la confusione. Ci vengono date informazioni nei dialoghi e nella narrazione, in quasi tutti i capitoli, ma queste informazioni sono confuse, non viene svelata la natura dietro esse, non vengono rese "familiari" o comprensibili a qualcuno che non conosca la lore di cui si parla, ossia la mitologia sumera. È proprio il folklore la maggiore falla: per tutto il tempo i personaggi e il narratore ci danno informazioni sul mondo di Calah, ma esse sono incomplete: è come se si desse per scontato che chi legge sappia di cosa si sta parlando, quando non è così. Un esempio può essere il dialogo fra Kailara e Dugud prima della cerimonia, quando lei tenta di convincerlo che il suo comportamento è sbagliato. Sinceramente, io non ho capito molto di tutta quella parte, delle ragioni per cui si dicono quello che si dicono, o addirittura cosa si dicono, perché non sono state messe le basi per comprenderlo.

Al contempo, anche l'ambientazione non è chiarissima. Non abbiamo descrizioni di Calah, tanto che non ho idea di come sia fatto, questo mondo, se sia sempre notte, se sia tutto grigio, se ci siano alberi, se ci sia il deserto ecc. Sappiamo solo che c'è il mare, ma neppure questo viene descritto a dovere. Anche la parte di Isotta non è chiara, in quanto sappiamo solo verso gli ultimi capitoli pubblicati dove ci troviamo, e non abbiamo abbastanza informazioni su dove sia la sua casa, su come sia la sua casa ecc. Persino Isotta sappiamo com'è fatta solo grazie a Dugud.
Questo si estende anche alla lore, già confusa per via della matassa di informazioni incomplete, che così diventa ancor più caotica.
Consiglierei, a riguardo, di dissipare meglio, di spiegare già dall'inizio le basi di cui si parla e le cose che accadono/i personaggi dicono, oppure di diluire maggiormente le informazioni e tagliare quindi le parti confuse.

Non mi pare di aver trovato falle, e questo è molto positivo. Forse l'unica incongruenza è... tutte quelle persone – fra cui un'adolescente – vedono un essere strano con una coda piombato dal cielo e riescono a comportarsi come nulla fosse? Questo risulta un po' inverosimile, soprattutto nel caso di Kimberly.

2) Originalità:

L'originalità, d'altro canto, è ammirabile, in quanto è la prima volta in vita mia che mi imbatto in una storia trattante la mitologia sumera. Non è un argomento solitamente usato, molti preferiscono la religione cristiana e le vicende fra angeli, demoni – spesso narrati anche all'acqua di rose.
Se ricordate bene, avevo già recensito un'opera di Saintjupiter su questo argomento: Snowflake – Il sudario di Calah, un prequel di Dugud. Devo riconoscere che lì la mitologia e la lore erano trattate meglio, erano più distese e le informazioni venivano dosate in modo superbo, così da non confondere mai il lettore e permettergli di imprimere tutto nella mente.
Qui la base è la stessa, persino i personaggi sono quasi gli stessi, ma è tutto più confuso e, per tale ragione, dove l'originalità dell'argomento otteneva, le perplessità tolgono.
Riconosco, comunque, di non aver trovato stereotipi, ma anzi personaggi interessanti e vivi, che nel contesto in cui si trovano promettono un sacco.

3) Sintassi:

Gli errori sono stati tutti corretti nei commenti all'opera.

4) Narrazione:

a) gli eventi e quello che viene narrato non sempre sono ben fatti, spesso a causa della confusione di sopra, e molte volte sono stata costretta a tornare indietro e rileggere per capire bene cosa stava accadendo, soprattutto nelle parti dei dialoghi specifici riguardo le usanze di Calah o lo svolgersi delle stesse;

b) come anticipato, le descrizioni sono superficiali per quanto riguarda luoghi e personaggi. Abbiamo, invece, una grande profondità nell'introspezione, che a tratti assume un aspetto quasi poetico, ma che a lungo andare diventa un po' ridondante. Scene come un risveglio non devono essere necessariamente particolareggiate, rese pittoresche da similitudini, metafore o descrizioni poetiche. A volte l'essere diretti funge meglio che i giri di parole.
Pertanto, anche se l'introspezione è spessa e l'elemento su cui ci si concentra, vi è una mancanza nelle descrizioni di tutto il resto, che così passa in secondo piano ed è difficile da immaginare;

c) i dialoghi sono coerenti con il contesto e i personaggi, l'unico problema è proprio la confusione che ogni tanto fa da padrone nelle conversazioni dei personaggi stessi. Un consiglio che mi sento di dare è di accentuare di più il fatto che Dugud e Isotta nelle rispettive realtà parlino lingue differenti. Che lingua si parla a Calah, all'effettivo? Come è formata? Che tipo di regole ha? Può sembrare un elemento secondario, ma a volte permette di rendere l'ambientazione e la storia a tutto tondo;

d) la parte dello stile di narrazione è una delle più ostiche, poiché i PoV sono molto caotici. Il narratore è esterno, il tempo presente indicativo e la focalizzazione è estremamente ballerina. Cosa significa ciò? Significa che in un capitolo che pare incentrato su un personaggio specifico – come Dugud – senza che si faccia un salto temporale o spaziale, ci si trova a passare al punto di vista di un altro personaggio – come Kailara – senza una ragione, contribuendo a quel senso di caos e confusione che grava sul tutto. Se si sceglie di dare voce a un certo personaggio, si mantiene la focalizzazione su di esso, senza passare per poche righe ai pensieri di un altro, prima di tornare al primo e tenersi su questi per il resto del capitolo. Questo è incoerente, e spesso tali passaggi risultavano anche inutili, in quanto il cambio di focalizzazione non contribuiva ad aggiungere qualcosa di fondamentale allo svolgimento. Pertanto, è meglio decidere uno stile specifico e tenervisi.
In ogni caso, è capitato che alcune coniugazioni non fossero corrette.

5) Caratterizzazione dei personaggi:

La caratterizzazione funziona. Non tutti i personaggi hanno una personalità fatta e finita, soprattutto quando secondari, ma la maggior parte dei principali, anche se con indiscussa prevalenza di Dugud, Isotta e Kailara, ha un carattere preciso che si riesce a distinguere.
Un esempio può essere Tieran, la madre di Dugud, che nonostante non sia ancora bene inquadrata si riesce a tratteggiare più che bene nella sua sofferenza e nel suo senso di colpa. O Kish, uno stronzo abnorme. O Theo, il simpaticone un po' stronzetto ma dal cuore d'oro.
Tutti loro, bene o male, hanno una caratteristica che li rende unici, e tutti nel bene o nel male dimostrano di possedere uno spessore psicologico, per via delle vicende che si trovano a vivere. Sotto questo punto di vista, hanno tutti un elemento comune: il dolore, l'insoddisfazione. Tutti soffrono, per una cosa o per un'altra, e tutti cercano di sopravvivere e farsi forza, seppure in contesti molto differenti.
Non vi sono Mary Sue o Gary Stu, e apprezzo particolarmente i due protagonisti. Dugud per la sua personalità odiosa e rabbiosa, e Isotta per la sua costante spaccatura fra la tristezza del torto subito dal fidanzato e la forza che nasconde dentro di sé, che in principio non si riesce a notare. Forse questo è l'unico punto negativo: perché all'inizio Isotta sembra avere un certo tipo di carattere e qualche capitolo dopo si rivela invece cazzutissima?

6) Stile di scrittura:

Lo stile di Saintjupiter, come sempre detto, è molto buono. Si può dire che sia suo, che riesce a distinguersi: quando leggo una sua opera, non è difficile dire "ok, sì, questo l'ha scritto lei". Tuttavia, in Dugud ho trovato una sorta di quasi... "impoverimento" di questo stile. La poeticità che sempre trovo nelle sue opere qui mi è parso mancasse di smalto, e ho trovato la narrazione macchinosa in diversi punti. La lettura mi risultava artificiosa, c'erano troppe frasi spezzate o unite da una virgola quando non c'entravano nulla fra loro, e quella sorta di calcatura nella descrizione poetica delle sensazioni dei personaggi a lungo andare appariva forzata.
Ho trovato anche alcuni errori sistematici:
punteggiatura sballata;
coniugazioni errate;
"da" al posto di "dà" (es.: "dà una spallata");
errori lessicali basilari, già prontamente segnati, come parole slegate dal contesto;
errori di battitura, spesso presenti;
parentesi invece dei trattini quando nel testo risulterebbero meglio.

Generalmente, il mio consiglio si concentra tutto sulla comprensione della lore e sui punti della narrazione, in quanto sono i problemi maggiormente riscontrati. Non è inoltre molto positivo il fatto che, dopo otto capitoli, non appaia chiaro il genere dell'opera, poiché un lettore non attenderebbe tanto per comprendere di cosa si tratta, né un editore sorpasserebbe la confusione che grava sul tratteggio del mondo di Calah.
Nonostante questo, la storia non è brutta o altro, anzi: è molto lenta, soprattutto all'inizio, tanto che ho dovuto leggere a più riprese per riuscire ad andare avanti, ma non appena le strade di Dugud e Isotta si incrociano le cose iniziano a farsi interessanti, anche grazie all'infarinatura precedentemente ottenuta nei capitoli mezzani, come quello del test di Ninurta.
Credo fermamente che questa saga valga, che prometta bene e che – se fatta a dovere – si rivelerà unica nel suo genere, ma ora come ora ci sono molti punti su cui soffermarsi e da riparare. Comunque, consiglio all'autrice di non scoraggiarsi, anzi, perché tutte le basi ci sono, e sono solide, bisogna solo limare il resto.

Valutazioni:

- Trama: 6
- Originalità: 8
- Sintassi: 9
- Narrazione: 5
- Caratterizzazione: 8
- Stile: 7

Totale: 43 su 60

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