-VADA PER I DORMITORI!- Urla Jack buttandosi sul divano.
-DEVI EFFERE FICURO PRIMA DI DARE CONFERFA!- Rispondo finendo di mangiare.
-OK, NON VOGLIO. Tu sola con tre uomini, non se ne parla!- fa il broncio.
-Ok ci andiamo- rispondo con tranquillità.
Mi giro e noto che va in cucina ma faccio finta di niente.
Chiamo Giulio per dare conferma, finita la conversazione mi siedo sul divano accendendo la tv.
-Ti posso perdonare per i dormitori, ma perché sei in intimo? Se entra qualcuno?- si allarma affiancandomi.
-Fa caldo, e poi anche tu indossi solo i boxer- alzo le spalle cominciando a fare zapping, ed infine metto la testa sulle cosce del mio collega sbadigliando.
Lui mugola qualcosa stringendomi a lui cambiando posizione. Io sdraiata e lui sopra di me.
-Jack?- chiedo confusa.
-Shh- mi tappa la bocca guardandosi in giro.
-Cè qualcuno?- chiedo e lui annuisce silenzioso.
Cazzo, è l'unica cosa che riesco a pensare. Siamo stati molto cauti a non lasciare tracce, dobbiamo andare nei piani superiori e nasconderci lì.
Il mio collega mi prende e mi porta nella sua camera,chiude a chiave e ci nascondiamo nella parte più interna dell'armadio.
Mi aggrappo a lui e elimino le distanze. Mi afferra la vita avvicinando il suo viso al mio per poi passare al collo.
Sento qualcosa di strano in lui, come se... Aspetta... No!
-Jack! Hai bevuto il liquido dentro al bicchiere in cucina?- chiedo nervosa.
Maledetta me che non l'ho nascosto.
-Mh Elisabet- mordicchia il mio collo per poi baciarmi la clavicola.
-Ascolta, non fare cazzate! Siamo o non siamo fratelli? E poi c'è qualcuno no?!-
-Bugia- sorride e prima che possa afferrarmi i fianchi esco dall'armadio.
-Sei così bella...- cerco di aprire la porta ma è bloccata.
-Dai, non scherzare- indietreggio fino a sentire la porta contro la mia Schiena.
-La chiave? Dove si trova?- lui con un ghigno indica i boxer.
-Maledizione- il ragazzo si mette in ginocchio stringendomi i glutei.
Missione prendere la chiave.
Gli do una ginocchiata in quella testa vuota e gli rubo le chiavi, apro la porta e la chiudo a chiave.
-Fatti una dormita!- urlo andando in soggiorno.
Sento il campanello suonare e dietro alla porta si rivela Jeon Jungkook. Se prima era sorridente ora è visibilmente shockato e imbarazzato.
-Mh?- mugolo non capendo per poi realizzare di non avere vestiti.
Ah.
corro diretta sulla sedia della cucina, afferro e metto una maglia del mio collega che mi arriva al ginocchio.
Ritorno da lui sorridendo per la cavolata appena fatta.
-Scusa, entra- lui fa quello che gli dico sempre con quella faccia da pesce lesso.
-Ho interrotto qualcosa?- chiede rosso in viso. Maledizione questo ragazzino.
-No tranquillo- ridacchio.
Noto che fissa la maglia da uomo, cavolo come sei insistente.
-È di mio fratello- mi giustifico facendolo sedere sul divano.
-Cosa ti porta qui?- gli sorrido. Sei carino Jeon, complimenti. Anche se sei visibilmente più piccolo un pensierino lo farei.
Ok basta non è da me, questa cosa l'avrebbe pensata Jack.
-Il preside mi ha dato il tuo indirizzo... Per farti portare le bustle dei dormitori- biascica imbarazzato.
Bingo.
-Oh ti ringrazio! È carino da parte tua- le prendo e le apro leggendo.
-La mia stanza è la 128... Del dormitorio A, aspetta ma è dei maschi?!- Faccio finta di essere shockata. Wow che sorpresa! Bravo il preside.
Anche il ragazzo legge sbiancando.
-Io dormo lì...- sussurra guardandomi.
-E non si possono cambiare i compagni... È una legge, se ci sono errori di smistamento non è un problema...- continua.
-Che coincidenza!- ridacchio. -Avrò il mio bias come compagno, da brava noona mi prenderò cura di te!- gli faccio l'occhiolino.
-Che?!- si avvicina di scatto a me.
-SONO PIÙ PICCOLO!?- Divento rossa in viso
-Si?-
-SONO IL TUO BIAS?!- si avvicina di più e io senza parole annuisco.
Si ma calma gli ormoni
Feto.