❝ѕтαу❞➴кσσктαє

By wwings_

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{¢σмpℓєтa} °Kim Taehyung è un liceale di 18 anni, deriso da tutti per il suo passato. Un ragazzo in particola... More

•INTRO•
Chapter One: Jeon Jungkook.
Chapter Two: A light in this darkness.
Chapter Three: Feelings.
Chapter Four: Roommate
Chapter Five: Tears
Chapter Six: Friends
Chapter Seven: Unknown
Chapter Eight: Airplane
Chapter Nine: Confused
Chapter Ten: The Truth
Chapter Eleven: Pain & Problems
Chapter Twelve: Strange
Chapter Thirteen: That Night
Chapter Fourteen: Fake Love
Chapter Fifteen: Please, Go Away.
Chapter Sixteen: Alone
Chapter Seventeen: You Have Me
Chapter Eighteen: Grounded
Chapter Nineteen: Monster
Chapter Twenty: Flames
Chapter Twenty-One: After
Chapter Twenty-Two: Dream Or Nightmare?
Chapter Twenty-Three: Forgive Me.
Chapter Twenty-Four: Hi Life, I'm Back
Chapter Twenty-Five: Yours.
Chapter Twenty-Six: Hi.
Chapter Twenty-Eight: Let Me Love You
Chapter Twenty-Nine: Happiness
Chapter Thirty: Jealous.
Chapter Thirty-One: Afraid
Chapter Thirty-Two:Can You Trust Me?
Chapter Thirty Three: Yes, I can.
Chapter Thirty-Four: It's Me.
Chapter Thirty-Five: Our First Time.
Chapter Thirty-Six: Sunshine
Chapter Thirty-Seven: Game Over
Chapter Thirty-Eight: The End Is Here
Chapter Thirty-Nine: We Made It
Chapter Forty: Finally, Peace.
_Epilogue_
[ Nuove Storie ]
[ 100k ]
STAY: MINI-SEQUEL

Chapter Twenty-Seven: Welcome Back

5.9K 324 181
By wwings_


Passò un'altra settimana: Jungkook in questa tornò finalmente a scuola.

Non gli importava più di quello che pensavano gli altri, non aveva più paura di essere ferito da parole di persone che giudicavano senza conoscere.

Ma soprattutto, si sentiva vuoto dai sensi di colpa che aveva avuto per tutto quel tempo.

Taehyung invece aveva iniziato una riabilitazione dal coma: adesso riusciva a parlare e anche a camminare, anche se purtroppo lo faceva con una stampella.

La loro vita era tornata, in un certo senso, quella di prima. Solo...

Con meno dolore e problemi.

•••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••

"Ciao TaeTae!" Disse Akiko entrando nella casa di Taehyung.

"Ciao Kiki." Disse il grigio, mostrando uno dei suoi sorrisi rettangolari che avrebbero sciolto anche un ghiacciolo.

"Strano che non ti sei preso un infarto come al solito." Commentó la maggiore.

"Ormai è abituato a sentirti entrare dalla finestra." Disse una voce che non apparteneva a Taehyung.

"Oh ciao Kook, non sapevo ci fossi."
Disse Akiko saltando sul divano.

Jungkook era seduto con in mano il telecomando della televisione, mentre con l'altra mano stringeva e accarezzava delicatamente Taehyung che era appoggiato al suo petto.

"Spero di non aver interrotto nulla." Disse la ragazza, vedendoli in quella posizione.

"No tranquilla, ci sono anche io." Disse una chioma bionda uscendo da un corridoio solo in quel momento.

"Jimin, potresti evitare di prendere i miei orecchini?" Disse Taehyung vedendo gli orecchini argentati che indossava il maggiore.

"Stanno meglio a me che a te." Disse il minore sbuffando e mettendosi accanto ad Akiko sul divano.

"Ragazzi..." Cominció a dire quest'ultima.

"Cosa?" Risposero i tre all'unisono.

"Ho portato il gelato."

Ai minori a sentire quella parola luccicarono gli occhi.

Dopo poco i quattro erano sul divano, con in mano vaschette giganti di gelato a guardare il primo film che avevano trovato.

Ad un certo punto, ad Akiko vibró il telefono.

"Oh. My. God."

"Oh no" Mormoró Taehyung.

"Quando lei dice quelle tre parole, significa fhe sta per scl-"

Un urletto poco virile lo interruppe.

"Appunto." Commentó il grigio.

Akiko aveva iniziato a saltellare sul divano con il telefono in mano, emettendo urletti.

"Le Red Velvet hanno pubblicato un nuovo video musicale!" Esclamó la mora tra gli urli.

Jimin a quelle parole si rizzó sul divano.
"Non ci credo! Anche tu segui le Red Velvet?"

"Ovvio!"

Jungkook e Taehyung rimasero a guardare il biondo e la maggiore che ascoltavano la nuova canzone, atteggiandosi come se fossero su un palco davanti a un pubblico che aspettava solo di vederli.

"Dovremmo scappare?" Disse Jungkook dopo un po' di silenzio.

"Nah, tra poco smettono, fidati. Non è la prima volta che Akiko lo fa, e se Jimin è come lei smetteranno a fine canzone."

Come predetto dal grigio, a canzone finita i due smisero di fare le ragazzine in crisi ormonale e si calmarono.

"Ora possiamo finire il film?"

"Okay..."

Dopo questo imbarazzante episodio,il pomeriggio trascorse tranquillo.

Erano ormai le sette quando Jimin e Akiko se ne andarono, lasciando Jungkook e Taehyung da soli.

"Ma tuo fratello non ti dice niente se dormi qui? E tua madre?"

"Tae, sta tranquillo. Mio fratello adesso è impegnato con le sue crisi d'amore, e con mia madre ho già parlato."
Il grigio sorrise.

"Tua madre piuttosto? Perchè non è ancora arrivata?"

"Ha detto che vuole lasciarci casa libera, lei andrà a dormire da un'amica che non vede da tanto."

Il minore ridacchió.

"Cosa vuoi ordinare?" Chiese poco dopo Taehyung.

"Ho voglia di Sushi."

"Anche io. Ordino Sushi."

Finita la telefonata al ristorante giapponese, Taehyung sprofondó sul divano.

Jungkook si avvicinó a lui e gli si appoggió al petto, guardandolo negli occhi scuri.

Restarono per un po' in silenzio, a guardarsi, finchè il grigio, stufo di quella distanza, non avvicinó il corvino a sè, unendo le loro labbra.

"Non sai quanto mi era mancato baciarti. È stato un inferno senza di te..." Disse Jungkook tra un bacio e l'altro.

"Sai...quando mi parlavi, io ti sentivo."
Il minore si staccó leggermente.

Adesso, i loro nasi si sfioravano. Sembrava tutto tornato come all'inizio, nella pace più totale.

"Sentivo che per tutto il tempo che sei rimasto in ospedale e anche dopo, ogni sera venivi a dirmi quanto ti mancavo, quanto ti sentivi male per quello che mi era successo...che avresti preferito esserci tu al posto mio...Dio, non sai quanto era brutto sentirti piangere, e non poter fare niente."

Jungkook non lo fece continuare. Ruppe la distanza tra di loro, una seconda volta.

"Ti amo Kookie."

"Ti amo Tae."

Furono le ultime parole che si dissero, prima di cadere tra le braccia di Morfeo, abbracciati.

•••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••

Ma dov'è finito quello...

Pensó Yoongi guardando l'orologio per l'ennesima volta. Iniziava a spazientirsi.

Doveva essere qui un quarto d'ora fa...

Il ragazzo sbuffó e alzó gli occhi al cielo, finchè una voce familiare non lo chiamó.

"Hoseok, finalmente cazzo, dov'eri finito?"

"Sempre simpatico e gentile tu, eh?" Disse il rosso sorridendo.

In fondo, uno dei pregi di Hoseok era proprio quello di essere allegro e solare con chiunque.

"Comunque, scusa ma mi sono fatto prendere un po' troppo dalle prove e non ho guardato l'orologio..."

"Le prove? Quindi, nonostante tu abbia un lavoro, anche se part-time, ancora balli?"

"Sì. Ti ricordo che quel lavoro lo faccio solo per guadagnare abbastanza soldi che mi permettano di trasferirmi all'estero, per fare il ballerino."

"E dove vorresti andare esattamente?"

"Non so...pensavo in America, lì ci sono tante opportunità."

"Ok. Bella storia ma, per quanto io ti voglia bene, non è questo quello per cui sei qui. Novità?"

"Sì e...non sono bellissime."

Yoongi e Hoseok iniziarono a dirigersi all'interno di un fast food, dove avrebbero potuto parlare meglio e anche mettere qualcosa sotto i denti, data la notevole fame di entrambi.

"Bene...adesso spiega."

"Allora..." Cominció Hoseok addentando un hamburger:

"Ci sono buone notizie, che potrebbero peró diventare pessime."

Lo sguardo di Yoongi da curioso e apatico diventó confuso.

"Tranquillo, ora ti spiego. Dopo aver riportato a mio padre quello che mi hai detto al telefono, lui ha fatto delle indagini su questo Kim Eun-Kyung, e quello che ha scoperto non sono belle notizie."

Yoongi gli fece cenno di continuare, sempre più  impaziente di prove.

"Ho stampato dei fogli. A quanto pare, questo tizio non aveva derubato solo la madre di Taehyung, ma anche altre tre donne. Kim Cho-Hee, Kim Iseul e Kim Mi-Cha."

Disse Hoseok porgendo i fogli al maggiore, che li osservava, stando attento ai particolari.

"Avevano tutte lo stesso cognome o..."

"No." Lo interruppe il rosso "Originariamente si chiamavano Park Cho-Hee, Lee Iseul e Choe Mi-Cha."

"Quindi le ha sposate?"

Hoseok annuì, per poi continuare:

"E non è mai stato scoperto?"

"No. Non sappiamo come abbia fatto, ma è di sicuro scaltro. Oh Dio, mi sento un poliziotto quando parlo così!" Esclamó il minore ridacchiando come una ragazzina davanti al proprio idolo.

"Hoseok concentrati cazzo. È importante."

"Scusa, hai ragione...comunque, dicevo: è scaltro, non abbiamo idea di come abbia fatto, ma sappiamo che le donne hanno denunciato la sua scomparsa. Ah dimenticavo, le donne abitavano tutte in città differenti. La prima a Busan, la seconda a Daegu, la terza a Incheon.

È stato furbo, non ha lasciato prove di essere colpevole dei furti alle donne, alle quali sarebbe difficile credere che il proprio marito le abbia derubate.

Mio padre ha detto che adesso le prove mancano, quindi e impossibile incolparlo. Ma se noi riuscissimo in qualche modo a incastrarlo prima che derubi anche tua madre, potremmo sbatterlo definitivamente in carcere."

Quando Hoseok finì, tra i due rimase solo il silenzio come spettatore.

Yoongi era pensieroso: come potevano dei ragazzi di diciotto anni riuscire a incastrare un ladro professionista?

"Devo parlarne anche con Taehyung. Anche se adesso vorrei lasciarlo tranquillo, deve ancora riprendersi del tutto dal coma..."

"Cosa?!" Sbottó Hoseok, quasi rovesciando il bicchiere.

"È una storia lunga. Comunque Tae è finito in coma e si è svegliato una settimana fa, quindi non voglio dargli altre preoccupazioni al momento."

Il rosso scosse la testa:

"Non sapevo niente di questa storia, mi dispiace."

Il maggiore sospiró, poi riprese:

"Beh, in ogni caso, voglio che quel bastardo non la passi liscia. Cercheró di scoprire bene cos'ha in mente, e poi ne parleró con Taehyung."

"Sono stato utile?" Chiese il rosso quando i due uscirono dal fast food.

"Sì. Non finiró mai di ringraziarti, e ringrazia anche tuo padre. Sei un grande amico Hoseok."
Disse Yoongi.

Il minore lo abbracció facendo un gran sorriso.

Il maggiore non reagì, era abituato all'affetto di Hoseok nei suoi confronti.

"Salutami Jimin quando lo vedi!"

E detto ció, Hoseok si allontanó, lasciando Yoongi nei suoi pensieri.

Rieccomi con un altro capitolo!
vi ringrazio come al solito per gli stupendi risultati che questa storia ha raggiunto e che non si merita assolutamente.
Scusate per gli errori, se ce ne sono, e grazie.❣️

Melissa

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