Stay- The Maze Runner

By itshoodgirl

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(COMPLETA- DA REVISIONARE) - Ho scritto questa storia anni fa, deve essere assolutamente revisionata sia per... More

Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Angolo autrice
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
1k😍
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Ringraziamenti e Sequel

Capitolo 10

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By itshoodgirl

La mattinata è iniziata già male. In primis, il ricordo di quello che è successo ieri sera mi ha travolta appena ho aperto gli occhi e, come se non bastasse, Alby mi ha severamente vietato di andare nel labirinto. Sbuffo frustrata. E io che volevo distrarmi e soprattutto evitare Gally.

Esco dal casolare con un umore nero. E molto probabilmente tutti lo notano perché mi stanno il più lontano possibile. Meglio per loro.

Chuck mi si avvicina sorridente.
"Ehi, Roxy, come stai? Non ti vedo da tanto. Sono venuto a trovarti quando dormivi ma Alby mi ha detto di non disturbarti." Mi dice un po' imbarazzato. Se c'è una persona che oggi può sollevarmi il morale, beh, quella è Chuck. Non potrei mai arrabbiarmi con lui.

"Ehi Chuck, sto bene, grazie per il pensiero, comunque. Stavo andando a fare colazione, vuoi venire?" Annuisce contento. Ci dirigiamo verso la cucina e facciamo la solita fila, aspettando che Frypan ci dia i nostri piatti fumanti di bacon e uova.
Ci sediamo al tavolo, dove nel frattempo ci raggiunge Newt. "Ehi Newt! Buongiorno!" Rispondo raggiante. Chuck mi ha fatto tornare il buon umore e senza fare niente!

"Oh, buongiorno Fagio. Come ti senti?" Classico di Newt, preoccuparsi sempre per me.
"Molto meglio, grazie" gli sorrido. Il mio sorriso svanisce all'istante quando vedo da lontano Gally che si sta dirigendo verso di me.

Non faccio in tempo ad alzarmi e andarmene che mi raggiunge.
"Possiamo parlare?" Chiede in ansia. Ha forse paura che gli urli contro? È proprio quello che farò se non mi lascia stare immediatamente.
"No." Mi alzo e -con un tono più gentile- mi rivolgo a Newt e a Chuck -che guarda la scena con fare divertito- "ci vediamo dopo ragazzi"

Mi allontano dai tavoli della cucina e raggiungo con grandi falcate il macello. Comincio a dare da mangiare ai maiali e alle pecore, così, giusto per far finta di essere occupata. Ma Gally, che, seguendomi a ruota, mi raggiunge inizia a parlare: "dobbiamo parlare di ieri sera." Insiste. "No, non dobbiamo farlo affatto" dico a mia volta, lasciando un avanzo di cibo a un maialino.

Mi allontano dal recinto e mi dirigo verso il casolare, magari si arrende.

Niente da fare, il bulldog qui continua a seguirmi.

"Lo sai anche tu che dobbiamo farlo"
"E invece no!" Dico aprendo la porta del casolare e cercando di chiuderla sbattendogliela in faccia. Peccato che sia molto più forte di me e che la tenga con la mano senza il minimo sforzo, guardandomi infastidito.

"Ti stai comportando da bambina"
"E allora vattene! Dio! Sei tu che mi segui. Ti decidi a lasciarmi stare?"
Inizio a salire le scale per andare al secondo piano, e le salgo abbastanza velocemente ma, a un certo punto, mi sento prendere per il braccio e tirare all'indietro.

Alzo lo sguardo, furente di rabbia. Sono pronta a urlargli contro ma mi ritrovo le sue labbra a poca distanza dalle mie. Lo guardo negli occhi. È imbarazzato anche lui, probabilmente voleva solo farmi girare e si è trovato a questa 'scomoda' vicinanza.

Mi perdo un attimo a fissargli le labbra. Ma solo un attimo, mi riprendo e lo spingo all'indietro.
Vado su per le scale e mi accoccolo sul letto. Per favore fa che non mi segui.

Ma niente, le mie preghiere vengono ancora ignorate. E poi sarei io la testarda.

"Adesso tu mi ascolti" dice abbastanza arrabbiato. Che sia arrabbiato perché non l'ho baciato?

Lo ignoro deliberatamente e inizio a fissarmi le unghie.
Mi prende per la mano tirandomi su e mi fissa negli occhi. Probabilmente ignorarlo non è stata una buona idea. Vedendo che mi sta spaventando cerca di calmarsi.

"Lo sai che faccio fatica ad aprirmi. Non sono bravo con le parole e sai anche questo. Però ti prego, non mi lasciare. Ho bisogno di te." Improvvisamente lo vedo sotto una nuova luce. Gally in realtà è solo un ragazzo che nasconde le sue sofferenze dietro a uno scudo di menefreghismo e rabbia. Si è aperto per la prima volta con me e allora capisco quanto sia difficile per lui aprirsi. Improvvisamente mi sento in colpa. So che non ho fatto niente di sbagliato ma mi carico sempre le colpe, fa parte del mio carattere.

"Gally... mi dispiace. È colpa mia. Non ho neanche ascoltato quello che dovevi dirmi. Sono un disastro."
"Non dire così. Non è colpa tua. Devi smetterla di darti colpe che non hai. Avrei dovuto dirtelo ma faccio fatica a esterniare ciò che provo"
Allora, avendo finito le parole da dirgli, lo bacio di colpo. Rimane scioccato all'inizio, ma poi ricambia il bacio. È un bacio dolce, ma con questo bacio gli dico tutto quello che non riesco a dirgli. E credo sia lo stesso per lui.

Mentre ancora ci baciamo si sente un improvviso rumore, come di un allarme. Ha qualcosa di familiare però.

Mi stacco improvvisamente dal ragazzo. Anche lui sembra confuso. I suoi occhi oceano guardano i miei.

"La scatola" dice semplicemente.
Inizio a correre giù dalle scale verso il punto da cui anche io - qualche settimana fa- sono arrivata.

Sono tra i primi a raggiungere la scatola. Newt mi segue subito dopo e Gally anche.
Il costruttore aiuta il biondino ad aprire le due grosse ante, nel frattempo, gli altri radurai si avvicinano, tutti affannati.

"Non è un po' presto per il nuovo fagiolino?" mormora qualcuno. Altri invece ridacchiano per l'espressione del ragazzo

Gally si butta dentro alla scatola e inizia a guardare il fagiolino che spaventato lo guarda malissimo.

"Primo giorno Pivello. È ora di alzarsi!" Esclama Gally prendendolo per la maglietta e tirandolo su, lanciandolo sul terreno.

I ragazzi ridono più forte di prima. Li spintono per arrivare da lui, gli dò la mano per tirarsi su, e, stranamente, l'accetta.

Sento gli altri radurai fare battutine di ogni genere mentre io sono presa dal guardalo bene. Ha un non so che di familiare. Come se lo avessi già visto. Il naso all'insù, i capelli scompigliati marroni e gli occhi color nocciola.

Il ragazzo mi guarda per una manciata di secondi. Poi comincia a correre verso le porte del labirinto.

Sento i radurai fare esclamazioni tipo: "si! Un nuovo velocista!" Prima che il ragazzo caschi a terra come un sacco di patate. E ti pareva?

Non so perché, ma io ho la sensazione di conoscere bene quel ragazzo.

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Resto accanto a Gally e Newt che, poco fa, ha sbattuto il ragazzo in gattabuia. Lo guardo per un po' di tempo e lui guarda me. Poi, Gally mi prende per il polso portandomi via.

Mi strattona -letteralmente- fino al nostro albero.

Finalmente gli degno attenzione.
"Si può sapere perché sei stato così scortese con il nuovo fagiolino?"
"Chi? Quel pezzo di sploff?"
Alzo gli occhi al cielo. "Si, lui"
"Ho una brutta sensazione su di lui." Risponde
"Ma non lo conosci neanche!" Come fa ad odiare una persona che neanche conosce?
"Senti io... l'ho visto. Quando sono stato punto" mi irrigidisco. Il fatto che non me ne abbia parlato mi fa ancora infastidire, ma cerco di non darlo a notare.

Mi distraggo vedendo che Alby ha tirato fuori il pivello e che gli sta mostrando la radura. Il ragazzo sembra confuso. E come dargli torto? Io ero anche peggio.

Guardo il ragazzo che parla con Alby e poi Alby chiamare Chuck.

"Ehi! Mi stai ascoltando?" Chiede infastidito e spazientito Gally.
"Io... scusami" Gally guarda dove stavo guardando io qualche attimo fa. Diventa improvvisamente nervoso.
"Sta sera ci sarà una specie di festa."
"Si lo so, me l'ha raccontato Chuck quando sono arrivata."
"Bene così, ci vediamo la" e se ne va senza salutarmi.

Riporto l'attenzione verso i due ragazzi e noto il fagiolino dirigersi verso le porte. Chuck sbianca e tenta in tutti modi di fermarlo.

Mi avvio verso di loro cercando di sistemare la situazione.
"Ehi! Piacere, mi chiamo Rosalind!" Cerco di distrarre il ragazzo e, a quanto pare funziona.
"Non ricordo il mio nome" già, mi ricordo perfettamente che brutta sensazione è.
"Non ti preoccupare, ti tornerà in mente tra qualche giorno" posa lo sguardo dietro di me, con fare curioso. No, non sono riuscita a distrarlo. Mannaggia a me.

"Cosa c'è lì fuori?"
"Non ti interessa. Li non si può entrare."
Chuck interviene, sfortunatamente: "Rosalind può! Sai, lei è una velocista e i velocisti possono mappare il labirinto!" Esclama con fare sognante. Mannaggia a lui.
"Labirinto?"
"Eh?" Risponde Chuck, rendendosi conto ora della caspiata che ha detto.
"Tu hai detto labirinto"
"Hai capito male pivello." Cerco di negare l'evidenza.

Fortunatamente, vengo salvata da Ben e Minho.
"Ehi Chuck! È arrivato il nuovo fagiolino?" Dice Ben facendo una corretta verso il capanno dei velocisti.
"Roxy. Dopo dobbiamo parlare. " Minho mi guarda con aria seria. Di cosa vorrà parlarmi?

Non faccio in tempo a distrarmi due minuti che il ragazzo nuovo è ancora più vicino alle mura. Sta per entrare, il rincaspiato?

Non faccio in tempo a fermarlo che, delle braccia muscolose, le sue braccia muscolose lo spingono via, facendogli fare un volo.

"Gally!" Lo ammonisco
"Stupida palla di lardo! Non dovevi tenere d'occhio il pivello?" Domanda furente a Chuck, mentre si avvicina per tirargli -molto probabilmente- uno sberlone.
"Ehi! Non rivolgerti in questo modo a Chuck! Non é colpa sua!" Gli urlo contro spingendolo per il petto.
"Rose stanne fuori te!" Mi urla a sua volta, con la vena sulla fronte in evidenza.

Sto per ribattere, ma il ragazzo nuovo si alza di scatto.
"Ehi sta calmo! Cercavo di aiutarti!" Dice Gally -cercando forse- di persuaderlo ad entrare nel labirinto ed evitargli una fine veramente spiacevole. Gally gli si avvicina "non mi toccare!" Urla isterico. Sembra una bambinetta. In realtà la scena è molto divertente, mi sto trattenendo dal ridere.

"Posso sapere qual è il problema?" Urla.
Molti radurai -tra cui Alby e Newt si avvicinano- "ehi sta calmo! Devi calmarti!" Dice quest'ultimo
"È solo per il tuo bene" risponde Alby.
"Perché non volete che esco?" Domanda incaspiato nero il ragazzo
"Non puoi andare!" Risponde Alby.
"Perché?! Domanda il ragazzo ancora più arrabbiato.

Faccio per rispondergli facendo un passo avanti ma il rumore delle porte che iniziano a cigolar per chiudersi mi blocca.

Sento il vento che anticipa la chiusura venirmi addosso, tirandomi in dietro e disordinando tutti i miei capelli scuri. Chiudo gli occhi impendendo all'aria - troppo forte- di farmi male.

Non ero mai stata così vicina alle mura quando si chiudevano. È decisamente una cosa da non rifare. Mette i brividi.

Il ragazzo guarda spaesato le porte davanti a se muoversi l'una verso l'altra.

Dopo qualche minuto -che tutti passano a guardare le mura chiudersi- Gally parla:
"La prossima volta, ti lascio a morire" detto questo se ne va, abbastanza innervosito.
Gli corro dietro. Probabilmente vorrà stare solo, ma quella che ha bisogno di lui sono io. Come sempre.

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