In Another Life

Kim_Holly_ द्वारा

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"Moriremo tutti prima o poi, indipendentemente dalla malattia" La mia poteva sembrare una semplice scusa. M... अधिक

Prologo.
1. Parker
2. Parker
3. Parker
4. Johnson
5. Parker
6. Parker
7. Parker
8. Parker
9. Johnson
10. Parker
12. Johnson
13. Parker
14. Parker
15. Johnson
16. Parker
17. Parker
18.Parker
19. Johnson
20. Parker
21. Parker
22. Johnson
23. Parker
24. Parker
25. Johnson
26. Parker
27. Parker
28. Parker
29.Johnson
30. Parker
31. Johnson
32. Parker
33. Johnson
34. Parker
35.Parker
36. Parker
37. Johnson
38. Parker
39. Parker
40. Johnson
41. Parker
42. Johnson
43. Parker
44. Parker
45. Parker
46. Parker
47. Parker
48. Johnson
49. Parker
50. Parker
51. Parker
52. Parker
53. Parker
54. Parker
55. Johnson
56. Parker
57. Parker
58. Johnson
59. Johnson
60. Parker
61. Johnson
62. Parker
63. Johnson
64. Parker
65. Parker
66. Parker
67. Parker
Epilogo
Sequel.
In This Life
Nuovo Libro ‼️

11. Parker

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Kim_Holly_ द्वारा

"Blaire Justin's" mormoro incredula
Non l'ho mai vista così, il viso rosso dal pianto e completamente struccato, un semplice pantaloncino e una felpa larga, senza accessori ne altro. E' così diversa da quando la vedo a scuola.
"Come mai non sei con Madison e tua sorella? Non siete sempre insieme voi tre?" domando curiosa e lei si affretta ad asciugarsi il viso
"Non voglio mai più vederle quelle due" mormora arrabbiata
"Wow allora anche voi litigate" noto
"E' finita, non voglio più vederle. La mia migliore amica e mia sorella che complottano alle mie spalle..." sussurra con voce strozzata
"Lincoln?" Domando cauta e mi guarda sbigottita
"Lo sapevi anche tu? Oh, andiamo" ricomincia a piangere "l'unica a non saperlo ero io"
"Ma che ti aspettavi?" sussurro confusa "Madison si è fatta tutti in quella scuola, tantissime coppie si sono lasciate nei corridoi per questo" scrollo le spalle e un po' mi pento del fatto che non ho affatto tatto con le persone, e non so assolutamente consolare chi piange, i miei me lo rimproverano sempre
"Sapevo che Lincoln le dava dietro prima di fidanzarsi con me, ma credevo gli fosse passata" sospira
"Evidentemente no" scrollo le spalle e lei mi guarda male, come se stessi facendo solo peggio "mi dispiace" ammetto dispiaciuta 
"Non devi" scuote la testa, si asciuga nuovamente il viso con le maniche della felpa per poi alzarsi con uno scatto, movimento che mi fa indietreggiare istintivamente, l'ultima volta che mi è stata così vicino mi ha riempita di pittura 
"Dove vai?" mi acciglio
"A fare scorta di gelato, vieni con me?" propone fermamente
"Mi stai seriamente chiedendo se ho voglia di venire con te? Vuoi rapirmi? È un complotto vero?" Domando cauta
"Cosa? No!" ride leggermente"È solo che non mi va di stare da sola" sussurra quasi come se non volesse farsi sentire
"Va bebe, ma scelgo io il gusto" le punto un dito contro e lei annuisce per poi afferrare le chiavi della sua auto dal retro dei jeans 

"Cosa ti direbbe Madison se venisse a sapere che hai passato il sabato sera a mangiare gelato fuori ad un supermercato seduta su di un auto con Olivia Parker?" Domando divertita portandomi il cucchiaio pieno di gelato alla bocca
"Sai, essere amica di Madison significa passare le serate in discoteca a ballare, aiutarla a decidere cosa indossare, truccarla, parlare bene di lei con tutti, stare sempre un passo dietro a lei e mai, ripeto mai apparire più carine di lei. Non ricordo di aver mai parlato con lei di un mio problema, dei miei dolori e delle mie paure, in realtà noi parliamo solo di gossip, pettegolezzi scolastici e di moda, mai un discorso sensato" spiega giocando con il gelato nella sua vaschetta
"Perché le stai dietro? A quanto pare tu sei la più intelligente fra le tre" osservo
"Mia sorella e Madison sono identiche in tutto, ed essendo che io e Anita facciamo tutto insieme mi sono ritrovata in questo trio a inizio liceo" sospira "All'inizio Madison era diversa, più gentile, è stata lei ad insegnarmi a truccare, mi ha regalato quest'auto per il mio compleanno e riempie di regali sia me che mia sorella. Poi è cambiata dopo il divorzio dei suoi genitori, è più superficiale, non le frega più niente di nessuno e pensa solo ai suoi capelli" alza gli occhi al cielo
"Ti ha regalato una Porche per il tuo compleanno?" sgrano gli occhi scioccata e lei annuisce "Sapevo fosse ricca, ma Dio mio i genitori possiedono New York per caso?" domando retorica facendola ridere 
"Ho paura adesso che le cose sono cambiate, io non sono come te" mi indica e la guardo accigliata "Io non sto bene da sola, ho bisogno di persone intorno a me o mi sentirò tremendamente sola" mormora con occhi lucidi
"E' scontato ma, dovresti imparare a stare bene anche da sola, o non ti apprezzerai mai completamente" ammetto 

Blaire mi guarda seria e io mi blocco con il gelato in bocca confusa
"Ti va di fare una pazzia...?" propone e mi acciglio
"Del tipo?" domandai corrucciata e con la bocca piena di gelato
"Voglio rovinargli la festa, di sicuro si staranno divertendo da pazzi lei e Lin in quel locale stasera, voglio una piccola rivincita. Ci sarà anche Dylan e dopo quello che ha detto di te dovresti fargliela pagare cara" ammicca 
"Non mi interessa quello che dice Dylan, se ha bisogno di gonfiare il suo ego fingendo di essere stato a letto con me perchè si sente piccolo e inferiore, che faccia pure" ammetto disinvolta
"Sei troppo intelligente per essere stata a letto con Dylan, era una bugia, non è vero?" domanda e io scrollo le spalle 

Blaire mette in moto e raggiungiamo un locale in centro non troppo distante fortunatamente. Parcheggia l'auto all'ingresso del parcheggio, e subito adocchiamo le moto dei ragazzi, riconosco solo quella di Dylan ma Blaire mi indica anche quella di Cody, di Andrew e quella di Lincoln. 
"Fortuna che le ho tenute, ho fatto verniciare la macchina la settimana scorso" afferra uno zaino con delle bottiglie di pittura e subito riconosco quelle dello scherzo in palestra 
"Mi ci sono volute tre docce per rimuoverlo dai capelli" la guardo male e lei ridacchia 
"Mi farò perdonare giuro" promette divertita 

Il parcheggio era semi deserto, all'ingresso c'era qualche ragazzo impegnato a vomitare, alcuni ubriachi accanto alle proprie auto e qualche amico sobrio che li reggeva.
"Ora mi diverto" Blaire afferra la pittura e la apre vendicativa
"Blaire forse non dovresti..." non mi lascia finire la frase che rovescia tutta la pittura marrone sulla moto viola di Lincoln facendomi spalancare la bocca incredula
"Allora? Vuoi restare lì ferma o vuoi aiutarmi? Non la vuoi proprio una piccola rivincita?" ridacchia e io esito divertita 
"Fanculo" mormoro afferrando la pittura nera per poi colorare tutta la moto di Dylan coprendo il rosso fuoco di essa e il fulmine oro sul lato. 
"O mio dio" scoppia a ridere Blaire passando alla moto di Cody e io la guardo sconcertata "Che c'è? Lo sapevano tutti e nessuno me lo ha detto" scrolla le spalle
Abbiamo fatto tre, perchè non concludere con quattro con la moto di Andrew? Ammetto che mi diverto un sacco con Blaire, è proprio malefica e ne ho l'ennesima dimostrazione quando apre i serbatoi della benzina di tutti e quattro i veicoli per poi riempire di pittura anche quelli. 
"Dio, impazziranno" mormoro incredula 
"Manca il tocco finale" scuote la testa B per poi afferrare le chiavi della sua auto per graffiare la carrozza dei veicoli. 
Notai l'amica di Cody piena di tatuaggi appoggiata al muro all'ingresso del locale, per fortuna non ci aveva ancora viste, così afferro B per un braccio e la trascino via tornando alla sua auto.

"È stata la cosa più figa di tutta la mia vita" grida su di giri lasciando il parcheggio del locale "Non mi ero mai divertita così tanto" annuisce
"Tu sei pazza" la guardo divertita con le mani sulla fronte
Blaire mi accompagna a casa e restiamo qualche minuto a parlare nella sua auto senza smettere di ridere.
"Perchè non hai detto a tutti che Dylan ha mentito?" domanda curiosa 
"Non mi importa di quello che si dice di me in giro a dire il vero, voglio solo che mi lascino in pace" scrollo le spalle "Scommessa chiusa e vinta significa che Dylan non mi rivolgerà più la parola" ammetto aprendo la portiera per poter uscire
"Hey Hol" mi richiama e mi appoggio al finestrino abbassato guardandola curiosa  "Grazie" sorride e in risposta le faccio l'occhiolino
"È stato un piacere" scrollo le spalle per poi rientrare 

La mattina seguente mi sveglio troppo presto per essere un giorno di riposo. Indosso una tuta comoda e scendo in cucina per fare colazione dove trovo mia madre che sorseggiava il suo solito caffè mattutino
"Cosa ci fai già sveglia" mormora incredula 
"Devo studiare" mento sedendomi davanti a lei con la mia tazza piena di succo di frutta
"Ti ho tenuta nove mesi dentro di me e ti ho partorita io brutto essere, non puoi mentire a me" mi canzona stropicciandomi i capelli facendomi ridere  
"Mamma" la chiamo dolcemente "non hai cambiato idea sulla gita in montagna?" Domando speranzosa, mi guarda alzando un sopracciglio per poi sospirare rassegnata
"A una condizione" mi punta un dito contro e io annuisco 

Si alza per prendere da una delle mensole della cucina un bigliettino di visita nero con le scritte oro che mi passa tornando poi al suo posto con il suo caffè fra le mani.
"No mamma, assolutamente no! Non mi serve a niente uno strizza cervelli" scuoto la testa 
"Amore mio, non ti ho chiesto di andarci perchè sei pazza, è solo che ho pensato che ti farebbe bene parlare con qualcuno, potresti provare con Michael. Deve un favore a tuo padre quindi non sarebbe neanche una cosa formale" mi spiega dolcemente e io la guardo di scatto
"Aspetta un attimo, non gli avrai detto che..." mi interrompe scuote la testa
"Gli ho semplicemente detto che mia figlia è in un età complicata e che avrebbe bisogno di sfogarsi con qualcuno, e lui è perfetto. Michael era al liceo con tuo padre, persero i contatti quando presero strade diverse, successero vari casini ma ora è acqua passata e lui ha detto che il suo studio per te è sempre aperto" spiega con calma
"Non vedo a cosa possa servirmi uno psicologo" ammetto sbuffando finendo la mia colazione per poi tornare in camera mia

"Hey sorellona" mi chiama Jay entrando nel mio regno
"Cosa vuoi?" sbuffo annoiata, odio la domenica non c'è nulla da fare
"Ti va se ti insegno a giocare a lacrosse in giardino? Papà mi ha comprato le reti ieri e le abbiamo già montate" esclama euforico 
"E va bene" annuisco seguendolo 
Mentre raggiungo il giardino mi arriva un messaggio sul cellulare 

Da Blaire Justin's:" Anita mi ha raccontato che i ragazzi ieri sono usciti di testa quando hanno visto le moto, avrei tanto voluto vedere le loro facce XD" 

Sorriso e penso al fatto che bastò quello per rallegrarmi la giornata.  

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